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Autore: Ori_Hime    26/03/2020    3 recensioni
"È possibile vivere senza danzare mai. Si conoscono esempi di giovani che hanno trascorso lunghi, lunghi mesi di fila senza balli di alcun genere, e non hanno subìto gravi menomazioni fisiche o mentali; - ma quando si sono provate, sia pure per breve tempo, le gioie del rapido movimento della danza – devono essere davvero molto pigri i giovani che non vogliono conoscerle ancora." riprendendo l'incipit del XXIX capitolo (grazie alla pagina facebook Roba da Vittoriani!) ho scritto una breve storia ambientata dopo la fine del romanzo... Ma non vi anticipo altro! Spero vi possa piacere!
Genere: Commedia, Slice of life, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come una danza


È possibile vivere senza danzare mai. Si conoscono esempi di giovani che hanno trascorso lunghi, lunghi mesi di fila senza balli di alcun genere, e non hanno subìto gravi menomazioni fisiche o mentali; - ma quando si sono provate, sia pure per breve tempo, le gioie del rapido movimento della danza – devono essere davvero molto pigri i giovani che non vogliono conoscerle ancora.

Questo era il pensiero di Emma, che non riusciva a sopportare l'idea che una festa non fosse accompagnata da un ballo, specialmente quella in cui lei e suo marito avrebbero annunciato pubblicamente la nascita del loro futuro primogenito, o primogenita.

-No, Emma, è inaudito che voi balliate nelle vostre condizioni! Dovreste stare a riposo, è già tanto aver pensato ad una festa... Sapete che vostro padre non approva nemmeno l'idea che voi stiate in piedi in questa fase della gravidanza.- la rimproverò Mr Knightley.

“Mio padre non lo sopportava nemmeno nei primi mesi...” pensò Emma contrariata. Detestava che il marito dovesse sempre avere ragione, anche se ormai la sua pancia era evidente. Avrebbe tanto voluto danzare per l'ultima volta, prima che il piccolo, o piccola, nascesse. Sapeva che dopo non ci sarebbero state tante occasioni comunque, nuovi impegni e nuove avventure l'aspettavano da mamma.

-Voi non volete danzare perché ritenete di essere troppo vecchio ormai per queste cose.- lo provocò lei, ricordando la loro differenza d'età e amando litigarci anche per sciocchezze.

-Ma cosa dite? State vaneggiando...- le rispose velocemente, togliendole qualsiasi soddisfazione.

-Allora danzate con me adesso!- gli urlò Emma, provocandolo, ma Mr Knightley era già uscito dalla stanza.

Intanto i giorni passavano e così i preparativi per la festa continuavano, senza considerare un ballo, e la pancia di Emma cresceva ancora, tanto da rendere difficile persino abbassarsi, così lei si occupava solo degli inviti e di assaggiare le pietanze che sarebbero servite a cena, trovandole tutte sempre molto buone.

Mr Knightley nel frattempo si era prodigato per accontentare la moglie in gran segreto, cercando dei musicisti e un luogo che fosse abbastanza grande per poter danzare. Sperava di farle quest'ultimo regalo, prima di diventare padre, anche se il suocero non ne sarebbe stato per niente contento e avrebbe citato le parole del dottor Perry “Mrs Knightley deve stare a riposo o rischierà di perdere il bambino”. Sapeva che non sarebbe successo: Emma era forte, al contrario di quello che pensava il padre, e i mesi più rischiosi erano ormai passati, oltre al fatto che lei aveva già dovuto rinunciare a molte cose, come andare a trovare la sorella, il cognato e i nipoti, troppo lontani per intraprendere il viaggio. Li aveva invitati, ovviamente, non potevano mancare nella loro vita le persone che erano sempre state presenti, anche se non fisicamente e sarebbero rimasti fino alla nascita, così da poter conoscere subito il, o la, nipote.

La sera della festa Mr Knightley andò a chiamare la moglie in camera e l'accompagnò al luogo dell'evento: all'albergo Corona, lo stesso dove qualche anno prima avevano tenuto un altro ballo, e Emma, ricordandosi l'evento e trovando tutti i suoi cari, la famiglia di sua sorella, miss Bates, i Weston, i Churchill, i Martin e gli Elton, si commosse. Al momento del dolce la coppia di futuri genitori annunciarono i nomi scelti per il figlio o figlia: -Si chiamerà William!- esclamò Mr Knightley.

-O Margaret...- continuò Emma, desiderando una femminuccia.

Il marito le chiese la mano per il primo ballo ed Emma non poteva credere alle sue orecchie: poteva danzare! Si accorse ben presto però che non riusciva a muoversi come avrebbe voluto, sentendosi goffa e impacciata dal pancione... Un forte dolore le provocò un urlo e fu fatto chiamare il dottor Perry che arrivò presto in suo soccorso. Ad Emma si ruppero le acque e fu portata nella camera più vicina. Una nuova vita stava venendo alla luce e dopo poche ore tutti poterono dare il benvenuto alla piccola. Sì, Emma aveva ragione: era una bellissima bambina dai capelli biondi e Mr Knightley si preparava già ad avere un'altra piccola Emma al quale tener testa e impedirle di compiere scelleratezze, ma che anche le avrebbe reso la vita ancor più dolce e divertente... come una danza.


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Note:
Grazie alla challenge di "Roba da Vittoriani" su Facebook oggi mi sono cimentata in un racconto ispirato ad Emma! Spero possa esservi piaciuta, nonostante la brevità: il limite è di una pagina word al massimo, quindi ho dovuto terminare forse un po' troppo frettolosamente... Ma spero sia valsa la pena leggere il mio racconto!
Vi aspetto anche sulla mia pagina facebook "Fairy Floss" per aggiornamenti, fan art, foto recensioni... 
  Un abbraccio, 
    Ori_Hime

  
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