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Autore: Eponine17    05/04/2020    0 recensioni
Alex e Spencer. Acerrime nemiche. Due sedicenni alle prese con il difficile e incasinato periodo adolescenziale. Una popolare e l'altra invisibile. Cosa succede se il destino decide di unire le loro vite grazie ad una situazione inaspettata? Riusciranno a sotterrare l'ascia di guerra o continueranno ad essere l'una la migliore nemica dell'altra?
Genere: Angst, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“ I’ll spread my wings and I’ll learn how to fly,
Though it’s not easy to tell you goodbye
I gotta take a risk,take a chance,make a change
And break away.
Out of the darkness and into the sun
But I won’t forget the place I come from”
Kelly Clarkson - Breakaway
 
38° Capitolo (Prima parte)
Buio.
Silenzio.
All’improvviso una luce fioca.
Un mormorio debole.
E poi dolore.
Lancinante.
Apro lentamente gli occhi. Faccio fatica a tenerli aperti. Il dolore torna ad ondate. La luce sterile mi acceca la vista. Il mormorio di prima diventa più distinto. Adesso sono delle voci. Con un ultimo sforzo,apro di nuovo gli occhi. Cerco di mettere a fuoco. Mi trovo in una stanza bianca,fredda ma non sono sola. A qualche metro di distanza noto Peyton affacciata ad una finestra. Ha i capelli scombinati e guarda fuori con occhi spenti. Sento una fitta alla testa,cerco di allungare la mano ma mi accorgo che c’è qualcosa di pesante che la frena. Abbasso lo sguardo. La testa di mia madre è appoggiata al mio braccio,credo stia dormendo. Cosa sta succedendo? Provo a schiarirmi la gola,ma è completamente secca. Mi lascio sfuggire un lamento. Peyton si gira così velocemente che ho la sensazione di averlo immaginato. Ci guardiamo per qualche secondo,poi la ragazza sgrana gli occhi e si precipita al mio fianco.
<< Oh mio Dio, Alex...sei sveglia! Sei sveglia... Diane,svegliati...svegliati >>. Vorrei poterle dire di non urlare ma mi accorgo di non avere le forze per farlo. Mia madre si alza di scatto e mi prende il viso tra le mani. Sta piangendo a dirotto e mi sta ricoprendo di baci.
<< Grazie a Dio...la mia Alex...sei qui,sei sveglia..oh amore mio... >> mi dice tra i singhiozzi. Con la coda dell’occhio,noto Peyton stringersi le braccia attorno al corpo mentre il suo labbro trema ininterrottamente. Dopo alcuni minuti,entra il dottore e,mi visita,mi fa domande,quando in realtà vorrei solo riposare.
<< Allora,come ti senti, Alex >> mi chiede con voce baritona. Ugh, perchè dovete urlare?
<< Come se avessi messo il mio corpo in un frullatore >> dico a fatica. L’uomo si limita ad annuire.
<< Lo capisco,il tuo corpo sta reagendo al dolore. Ti daremo degli antidolorifici per attenuarlo..come puoi vedere, hai una bella cicatrice sulla testa e due costole incrinate..tra un mesetto sarai come nuova >> il medico fa una pausa, << Ci hai fatto prendere uno bello spavento,eh? Te la sei presa comoda..hai ripreso coscenza solo dopo quattro giorni >>. Sgrano gli occhi. Quattro giorni? Mi volto verso mia madre e Peyton. Adesso che le guardo bene, noto le  profonde occhiaie, i visi scavati e i capelli arruffati e spenti. Il dottore ci lascia da sole, per un attimo cala il silenzio. Vorrei poter chiudere gli occhi,ma ho bisogno di risposte.
<< Dov’è Spencer? >> domando titubante poi,sento il cuore battere fortissimo. L’incidente. Aiden.
<< Do...dov...dov’è Aiden? >>. Peyton sposta lo sguardo sul pavimento mentre mia madre si limita a guardarmi. Intensamente.
<< Mamma...dov’è Aiden? >> chiedo con più forza. La donna mi bacia la mano e sento il petto scoppiarmi.
<< Aiden...lui...tesoro..ecco...Aiden è..è in coma >> dice a fatica. La stanza inizia a girare vertiginosamente per poi fermarsi di botto. Credo di aver smesso di respirare. Credo che il mio cuore abbia smesso di battere. I miei occhi si riempiono subito di lacrime. Vorrei urlare ma non riesco ad emettere nessun suono. Scuoto violentemente la testa.
<< NO NO NO NO >> esclamo esasperata. Non è possibile. Non è vero. È solo un brutto sogno. Sento mia madre stringermi tra le sue braccia e non riesco a fare altro che piangere. A dirotto. Non so per quanto ho pianto...so solo che alla fine mi sono addormentata,sfinita,ancora tra le braccia della donna. Dopo un pò sento una mano accarezzarmi lentamente i capelli. E’ rilassante. Apro gli occhi e Spencer è seduta accanto a me. Senza neanche riuscire ad aprire bocca, sento le braccia della ragazza stringermi delicatamente. Vedo il suo corpo scosso dai singhiozzi e,con non poca difficoltà,cerco di accarezzarle la schiena.
<< Credevo di averti persa...io..io non..ho avuto così paura,Alex...non potevo perdere anche te. Non potevano togliermi anche te...Dio,è così bello poterti guardare negli occhi. Ho avuto paura di non poterlo più fare... >> balbetta freneticamente mentre mi prende il viso tra le mani. Sorrido debolmente. Anche lei,come mia madre e Peyton,ha il viso completamente sconvolto.
<< Mi dispiace...non volevo farti proccupare >> mormoro stancamente.
<< Non importa...quello che conta è che sei qui,con me.. >> esclama con occhi rossi, poi mi lascia un lungo bacio sulle labbra. Si stacca leggermente e poggia la sua fronte alla mia.
<< Dio, quanto ti amo... >> sussurra dolorsamente. Sento una fitta al petto e,so,che non è il dolore legato alle costole, ma è il senso di colpa. Sto per aprire bocca, quando la porta della stanza si spalanca di colpo lasciando entrare Peyton e Chloe. C’è un attimo di silenzio. Le tre ragazze si guardano brevemente, poi Spencer mi lascia un bacio sulla testa e si allontana dal letto.
<< Vado a prendere un caffè...passo tra un pò >> mormora fugacemente. Non ho il tempo di controbattere che la ragazza è già fuori dalla stanza. Vedo Peyton fissare a lungo la porta per poi spostare lo sguardo verso di me.
<< Ehi..ragazzina >> esclama Chloe titubante. Dio, che imbarazzo. Dopo una ventina di minuti,scanditi da frasi fatte,silenzi imbarazzanti e frasi mai dette, Chloe mi saluta e informa la cugina che l’aspetta al parcheggio. Mi sale il panico. Ho paura di restare da sola con Peyton.
<< Sono contenta che tu non ci abbia lasciato le penne...non te lo avrei mai perdonato >> esclama la ragazza. Mi lascio sfuggire un sorrisetto.
<< Cosa? Saresti stata arrabbiata con me perchè sono morta senza chiedere il tuo permesso? >> chiedo in modo sarcastico. Peyton si limita ad annuire, poi il suo sorriso si trasforma in una smorfia e inizia a piangere a dirotto. Sento il cuore andare in mille pezzi. Faccio cenno alla ragazza di avvicinarsi e,senza perdere tempo,mi si getta al collo. Piangiamo come due bambine per non so quanto tempo.
<< Pey...parlami di Aiden >> dico in un sussurro. Sento la ragazza irrigidirsi tra le mie braccia. Si mette a sedere e tira su con il caso.
<< Alex, non credo che adesso sia il caso.. >>
<< Ti prego. Ho bisogno di sapere... >> mormoro implorante. Peyton annuisce debolmente.
<< E’...è arrivato in ospedale in stato di incoscienza,entrambi lo eravate. Uhm...l’urto è stato parecchio forte...ha colpito in particolar modo il lato del guidatore quindi..ecco...Aiden ha...ha subito un forte trauma cranico, ha un polmone collassato e..e...ed è arrivato con una preoccupante emorragia interna.. >> la ragazza fa un respiro profondo ma trema visibilmente, << Uhm..lo hanno immediatamente portato in sala operatoria..ma era messo parecchio male..ecco..c’era la possibilità che non ce l’avrebbe fatta..Dio, non so quante ore è stato in quella maledetta sala...poi uhm..poi ci hanno detto che..che era entrato in coma... >> conclude in un singhiozzo. Sto per aprire bocca quando la mia amica mi precede.
<< No,non sanno quando...si sveglierà... se si sveglierà >> mormora con le lacrime agli occhi. Mi porto le mani sul viso e inizio a piangere istericamente. Dopo non so quanto tempo,passato a piangere e in totale silenzio,chiedo alla mia amica di lasciarmi un pò da sola. Ho bisogno di assimilare tutte queste informazioni. Mentre sono assorta a contemplare la parete di fronte a me, sento una mano accarezzarmi la guancia. Guardo con sorpresa al mio fianco.
<< Alex..tutto bene? Stai male? Ti sto chiamando da cinque minuti! >> esclama preoccupata Spencer.
<< Sto...sto bene... Spencer? Cos’è successo? >> chiedo incuriosita, la ragazza mi guada confusa, << Mi riferisco all’incidente... >>
<< Non ricordi niente? >> mi domanda la biondina. Scuoto la testa.
<< A quanto pare, un camion è passato con il rosso. Il conducente dice che la strada era deserta..per questo ha infranto il codice stradale..ma all’improvviso è spuntata la macchina di Aiden e...e quando se ne è accorto..era troppo tardi >>. Chiudo gli occhi. “All’improvviso” un corno.
<< Ed è vivo...? >> chiedo in un sussurro. Spencer si limita ad annuire. Ridacchio sarcasticamente. Ovvio che è ancora vivo. Io sono ancora viva. Solo Aiden,il mio migliore amico,la persona più eccezionale al mondo,solo lui lotta tra la vita e la morte. Dovrei stare io al suo posto..perchè è solo colpa mia. Tutto questo, è solo colpa mia.
<< Alex... >>. La voce di Spencer mi risveglia dai miei pensieri. Non riesco a guardarla negli occhi.
<< Ti...ti dispiace se...se mi lasci un pò da sola? Sono molto stanca e...e vorrei provare a riposare.. >> dico in un sussurro. Vedo la ragazza osservarmi attentamente per poi annuire leggermente. Si alza e mi lascia un bacio sulla testa.
<< Hai ragione,hai bisogno di riposare...ma, Alex..ti prego...non chiuderti in te stessa,non allontanarti da me..ma conta su di me,ok? >> sussurra preoccupata. Sento salire un senso di nausea. Necessito di stare da sola. Ora.
<< Va bene..tranquilla. E prova a riposare anche tu...ok? >> dico con sincerità. Spencer annuisce poco convinta e, finalmente, mi lascia da sola con i miei pensieri. Sono trascorse alcune settimane,sto decisamente meglio fisicamente,infatti hanno deciso di dimettermi. Dovrebbe essere una cosa positiva ma,detto sinceramente,non riesco ad essere contenta. Da quando ho saputo di Aiden non riesco a provare più niente. Ormai i giorni passano e non me ne accorgo. Sembro un automa. Non esco dalla mia stanza e mangio raramente. Ogni respiro che faccio mi sembra un ingiustizia nei confronti del mio amico appeso tra la vita e la morte. Mia madre piange continuamente,non so se per Aiden o per l’ombra che sono diventata di me stessa. Peyton mi viene a trovare tutti i giorni,si sforza di essere positiva e giocosa come sempre..ma si vede lontano un miglio che sta male. Ed io ho la perenne sensazione che sotto sotto m’incolpi dell’incidente. Insomma,come darle torto...lo faccio anche io,continuamente. Non abbiamo mai parlato di quello che è successo al ballo..ma so che prima o poi mi toccherà parlarne e non sono pronta. Spencer non ha lasciato per un attimo il mio fianco,è con me giorno e notte...ma sono troppo consumata dai sensi di colpa per poter apprezzare la sua compagnia. Non riesco ancora a guardarla per più di un minuto. Non riesco a baciarla o a toccarla. Il solo pensiero mi fa sentire sporca e so che,facendo così,le faccio solo del male. Ormai mi sono rassegnata al fatto che da qualche mese a questa parte non ho fatto altro che procurare dolore alle persone che amo. In primis, Aiden e poi tutti gli altri. Non so più cosa fare,vorrei solo tornare indietro nel tempo e cambiare le cose. Essere sincera dal primo momento..ma non è possibile ed io sento che sto perdendo la ragione. Faccio un respiro profondo,sono le due del mattino e non riesco a dormire. Spencer dorme accanto a me,quanto vorrei allungare un braccio e stringerla a me..ma non ci riesco. Decido di alzarmi e di scendere in cucina,già so che questa sarà un altra notte insonne. Sto guardando distrattamente la tv quando vedo Robert sedersi sul divano accanto a me.
<< Non riesci a dormire? >> mi chiede sussurrando. Mi limito a scuotere la testa. Cala per un attimo il silenzio.
<< So che adesso può sembrare tutto un incubo...so che ti sembra di non trovare una via d’uscita...ma con il tempo le cose miglioreranno e non perchè il tempo guarisce tutte le ferite,quelle sono cazzate. Siamo noi che facciamo in modo di rimarginarle. Stringiamo i denti e andiamo avanti, cercando di essere il più positivi possibile >> l’uomo fa una breve pausa, << Sai, quando è morta mia moglie..ah,io non lo riuscivo ad accettare. Tutto ad un tratto mi sono sentito la persona più sola al mondo,credevo che nessuno potesse capire il mio dolore. Era come se tutta la mia vita precedente si fosse di colpo cancellata con la morte di Annie..e dovevo imparare a vivere di nuovo. Non ne avevo la forza,volevo solo lasciarmi andare..ma il pensiero di Spencer mi ha dato la spinta per lottare. Alex, tu non sei sola..hai tutti noi, pronti a darti una mano. Ma devi prendere il coraggio tra le mani e affrontare la realtà >> conclude Robert. Resto a fissarlo con gli occhi lucidi. La sua sincerità mi ha sciolto il cuore.
<< Cavolo, Mr. X...tu si che ci sai fare con le parole >> esclamo sorridendo. L’uomo si limita a ridacchiare. Torna di nuovo il silenzio.
<< Ehm..Robert? Domani mi accompgni da Aiden? >> domando timidamente.
<< Certamente, Alex >> risponde prontamente. Dopo qualche minuto, l’uomo mi da la buonanotte e resto di nuovo sola. Domani vedrò Aiden. Dal giorno dell’incidente,non sono mai andata a trovarlo. Avevo troppa paura di vederlo inerme in un letto d’ospedale,attaccato a degli stupidi macchinari. Ma credo sia arrivato il momento di affrontare la realtà.
  
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