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Autore: Spensieratezza    07/04/2020    1 recensioni
L'incantesimo creato da Ruben, ha riportato Sam e Dean nel passato, in un'altra epoca, a quando erano figli degli Dei, non si conoscevano e non erano fratelli. Di nuovo senza memoria, Dean, Sam e i loro amici, ripercorreranno di nuovo tutto da capo.
-Sequel della fanfiction The love of the Gods
Crossover con Harry Potter e Sailor Moon :)
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sam, Dean e gli Dei '
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Sam e Dean erano andati a recuperare i cavalli, che avevano lasciato al coperto dagli stregoni, per evitare che venissero colpiti dagli incantesimi, per fortuna non li avevano seguiti.
Si erano coperti con i sacchi a pelo e si erano messi a dormire  e fortunatamente Loki non fece obiezioni, essendo ancora in stato confusionale.
Sam aveva cercato di allontanarsi, non potendo sopportare di avere SUO PADRE, così vicino, ma Dean lo attirò a sé, contro il suo petto, abbracciandolo.

“Stai con me. Ti tengo io.”
Sam soffocò dei singhiozzi contro il suo petto.
“Ti amo, Dean.”
 
 
 
*

L’indomani vennero svegliati da un grido.
Aprirono gli occhi e si resero conto che era stato il Dio a gridare.
“Chi siete voi? Che cosa ci faccio qui, da solo, con voi, in un bosco??” chiese lui, costernato.
“Calmati, non vogliamo farti del male.” disse Dean alzandosi.
L’uomo li guardò, allibito.
“Siete solo dei ragazzi. Io..cosa ci faccio con voi? Io non..non mi ricordo NIENTE!”

Dean sospirò. Avevano concordato con Sam, la versione che avevano dato all’uomo.
“Ti abbiamo trovato nei pressi del villaggio di Verenice, vagavi a piedi, come un sonnambulo, dicevi che..che non avevi una casa e che non ti ricordavi chi fossi. Poi..”
“Poi sei voluto venire con noi. Hai detto che non ricordavi NULLA eccetto..il tuo nome. Laurien.” Disse Dean.

“Laurien…non mi dice niente questo nome. Ma questi vestiti..devo essere abbastanza RICCO per vestirmi così." disse notando i vestiti di seta nera. "Perché non mi ricordo di voi? Quanto tempo è che sono con voi?”
“Solo due giorni, comunque, durante la giornata di ieri, siamo stati attaccati da due STREGONI, sei rimasto molto scioccato, forse è per questo che non ti ricordi.” Disse Dean cauto.
“Sì..gli stregoni..ricordo delle persone che si libravano in cielo ma..erano dei ragazzini!” disse sconvolto.

“Sì, ma sono molto potenti, da non sottovalutare. Noi l’abbiamo fatto e hanno combinato un bel guaio.” Sbuffò Dean.
“Aspetta..ricordo altro..io..TU..” disse indicando Sam. “Stavi per essere colpito da un fascio..era VERDE e io..ti ho spostato. Ma io..volavo?” chiese guardandosi le mani.
“NO.” disse Dean precipitosamente. “Era un effetto delle radiazioni magiche elettromagnetiche degli stregoni.”
“Sì, forse è così..” disse poi, voltandosi.

Sam nel frattempo mimava la frase “Radiazioni elettromagnetiche, davvero?”
“Non mi veniva in mente altro.” Seguitava a dire Dean.
 
 


*

Sam. Dean, e Loki proseguivano il suo viaggio, speravano che l’uomo facesse meno domande possibili ma lui non accennava a smettere.

“Mi sembra così incredibile che sia venuto con voi! Dovevo essere proprio intontito per aver voluto seguirvi, ma mi fido di voi. Non mi sarei messo in mezzo per proteggere LUI se non foste degni di fiducia, solo che, mi sembra così strano non sapere chi sono. È così strano avere la coscienza di esistere ma allo stesso tempo non avere accesso ai tuoi ricordi. So bene com’è fatto un bosco, ho ricordi di aver anche giocato tra gli alberi, una volta..ma non so quando e ogni ricordo che potrebbe dirmi chi SONO, mi..mi sembra estraneo..ma sono cosciente di esistere, so com’è fatto il mondo, so che è governato da entità superiori ma…è come se non riuscissi a ricordare di averci…VISSUTO..potrei anche avere una famiglia, per quanto ricordo..magari loro mi stanno cercando e io vago da solo chissà dove…mi sento in colpa..”
“Io non mi sentirei in colpa se fossi in te..comunque non sarebbe colpa tua, è peggio sapere di avere dei figli e non volerli mai conoscere.”
L’uomo si voltò verso Sam, sbalordito, mentre anche Dean gli lanciava un'occhiata penetrante, ma Sam la ignorò.

“Sì, so che esistono persone così, ma non manco di stupirmi ogni volta. La famiglia è l’unica cosa che definisce noi stessi. Come si fa a rinnegare chi abbiamo creato?”
Sam fece una smorfia e non rispose.
“Aspetta..a te è successo?” chiese l’uomo.
“Sì, ma non è una storia interessante. Mio padre non ha voluto mai conoscermi, sa chi sono, ma non mi ha mai avvicinato." "Perchè??" chiese l'uomo sconvolto.

"Non gli interessa.” disse Sam, conciso.

L’uomo si sentì addolorato da questo.
“Non è che..s-sono io, vero?”
Sam si costrinse a una risatina nervosa.
“No. No.”
“Ahhh, meno male. Per un attimo mi sono preoccupato. Sai, essere senza memoria..puoi esser chiunque, ma sono certo che..non avrei mai disconosciuto un figlio.”

Continuarono a camminare al galoppo, con Dean che lanciava occhiate in tralice a Sam.
 
 
 
 
*

“È faticoso portare i cavalli per lunghe scarpinate in mezzo al mondo? Non rischiano…che ne so..di..restare feriti? Cavolo. Quanto è buona questa zuppa.” Disse Loki strafogandosi. “Scusate, mi sembra di non mangiare da una vita.”
Sam sorrise.
“Serviti pure di quello che vuoi, possiamo farci portare anche del formaggio e del miele dopo e le fragole.”
“Non vorrei approfittare della vostra gentilezza.”

“Per noi è un piacere. Siamo solo io e Sam, sempre, con i nostri cavalli, e anche se siamo in fortissima sintonia insieme, spesso la tensione sale. Noi due da soli, dobbiamo provvedere a scaldarci, al nutrimento, Madre Natura è generosa, assicurando una temperatura mite per chi viaggia a piedi e l’approvigionamento di cibo con i frutti selvatici, ma deve sostentare tutti e a volte il rifornimento non è..immediato. Anche i cavalli hanno sete e fame e dobbiamo badare a loro, quando siamo costretti a proseguire a piedi per non metterli in pericolo. Per esempio quando sono venuti gli Dei a chiamarci per farci salire su quelle creature Alate, per raggiungere la nostra amica Marika che stava per partorire.” Disse Dean con gentilezza.

“Non avremmo mai abbandonato i nostri cavalli se non avessimo la certezza che vengano curati e protetti dalla nostra Dea. Fortunatamente poi una volta rientrata l’emergenza, abbiamo potuto riprenderli, ma preferiamo non sfruttare troppo la sua gentilezza, comunque per quanto si sta bene, a volte vorremmo un aiuto, un compagno di viaggio in più.” disse Sam.

“Però deve essere faticoso viaggiare sempre, in movimento, senza riposarsi mai, anche con l'aiuto di Madre Natura, è una vita sempre in movimento, è molto diverso che sapere che girato l’angolo, avrai una poltrona ad aspettarti.” Disse Loki.
“Vero, ma è una cosa che ho messo in conto da sempre, quando ho deciso di seguire Dean nelle sue avventure. Ho avuto una vita così e non faceva per me, il pantofolaio non è una cosa che mi piace fare, mi…ammoscia.” Disse Sam.

Dean rise, di sicuro pensando a una cosa sconcia. Sam gli pestò il piede.
“Capisco. Deve essere difficile..essere il figlio di un Dio, Hercules.” Disse Loki. “Voglio dire, so che si diceva che Giove aveva avuto un figlio.. credo di ricordare anche che ad un certo punto è saltata fuori la verità..che tu fossi in realtà figlio di THOR..anche se non ricordo dove ho sentito la notizia.”

“Forse è meglio non ritirare fuori la notizia con la gente dei villaggi. Non ci piace come..guardano Dean, quando ne parliamo.” Disse Sam, allarmato.
Loki annuì.

“Lo so, ci sono persone che sono sempre pronte a giudicare, mentre non giudicano mai sé stessi, loro INGANNANO sé stessi e gli ALTRI, io le ho sempre detestate. Persone ipocrite che si credono meglio degli altri. Gli Dei sono quello che sono e non piacciono neanche a me, ma trovo che a volte facciano bene ad aver imposto delle regole all’umanità ipocrita. Ops, scusate, non so proprio perché mi vengono in mente certe cose.” Si mise le mani sul viso.

“Ehm, credo sia ora di servire quello stufato.” Disse Sam allegro, alzandosi, subito seguito da Dean.
 
 
 
*

Dopo il pranzo, avevano fatto un po' pausa, per lavare e strigliare i loro cavalli, mentre Sam, davanti a un placido fiume, provvedeva ancora al bagno dei cavalli, Loki piano si era avvicinato a lui, vedendo la cura con cui lavava il cavallo di Dean.
“Mi piace come lavi i cavalli, se possibile ci metti ancora più AMORE nella cura del cavallo del tuo amico.”
Sam si schernì con timidezza.

“Amo il mio cavallo, ma quello di Dean..si occupa di proteggere una persona che amo e quindi..” si morse la lingua quando Loki lo guardò sorpreso a bocca aperta.
“Oh…”
“Beh, non scappi disgustato?”

“Tutt’altro! Io sono affascinato dall’amore, sono ammaliato dall’amore! Non mi importa se a farlo sono due maschi o due donne o due maschi e una donna, finchè è amore e non sopruso o abuso! Odio l’inganno, quello sì. Sempre odiato. E ti ringrazio per non avermi detto una bugia. Potevi farlo e non l’hai fatto.”
Dean da lontano osservava la scena, preoccupato.
Sullo sfondo, il sole stava tramontando.



















Note dell'autrice: e anche stavolta come promesso, ho aggiornato di martedì ^_^
dovete scusarmi se non è un capitolo lungo, ma ho seriamente difficoltà ad aggiornare questa parentesi di Loki e Sam, perlopiù improvviso, spero andrà meglio tra un po' e di concludere presto questa storyline :)) anche perchè poi si passerà di nuovo ad Alisea xdx LOL
non so quanto ci metterò a passare di nuovo ad Alisea, considerati i ritmi con cui aggiorno,può essere che non ci riuscirò prima di un mese xd
ma dal momento che questa storia era ferma da secoli, credetemi che è meglio di niente xd

Cmq come state vedendo, Loki non si ricorda di essere..LOKI XD come prenderà il fatto che proprio lui che è il Dio degli inganni, sta finendo per essere ingannato da Sam e Dean? si arrabbierà? E Thor che fine ha fatto nel frattempo? xd
   
 
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