Serie TV > Teen Wolf
Segui la storia  |       
Autore: Babbo Dark    08/04/2020    4 recensioni
Cross-Over "La Bella e la Bestia/Teen Wolf", ovviamente Sterek!
Mieczyslaw Stilinski non è un Omega tutti gli altri, sogna una vita di avventure lontano dalla piccola cittadina di Beacon Hills; etichettato come strambo, Mieczyslaw vive le sue giornate nella più odiosa quotidianità tra il fornaio che vende il pane, la sua amata libreria e le attenzioni non richieste di Theo. La sua vita, però, cambia drasticamente quando si ritrova costretto a barattare la sua libertà in cambio di quella del padre; il ragazzo, quindi, si ritroverà ospite in un castello incantato con la compagnia dei servi, trasformati in oggetti, e di un mostro. Ma se da tutto ciò, andando oltre le apparenze, la Bestia si rivelasse ben diversa da quello che si vede?
Genere: Avventura, Erotico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Il branco, Stiles Stilinski, Theo Raeken
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Sterek in Disney... '
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Note iniziali: eccoci qui con questo nuovo capitolo! Lo so, avevo detto che l’aggiornamento sarebbe arrivato l’undici ma nelle recensioni ho notato come TUTTI stiate aspettando il primo incontro tra Stiles e Derek e questo avverrà nel prossimo capitolo, quindi ho pensato di aggiornare oggi (visto che tutto il capitolo è incentrato sul villain) per poi pubblicare l’undici il capitolo Sterek; per la scena della cena, e quindi del ballo, dovrete aspettare un pochino purtroppo :/

Prima di lasciarvi alla lettura, però, devo avvertirvi di una cosa: nel capitolo vi è una scena lime (da qui il raiting arancione) tra Theo e Donovan (Thonovan?) e se la cosa vi dà fastidio vi chiedo di ignorare il capitolo, non è niente di che ma se qualcosa infastidisce, infastidisce; inoltre, vorrei un attimo spiegare il comportamento del “mio” Theo.

Nel Classico, purtroppo, non ci sono molte scene con protagonista Gaston ma in base alle poche informazioni che abbiamo su di lui ho pensato di lavorarci sopra, elaborando un personaggio che fosse l’incrocio tra i Theo di Teen Wolf e il nostro Gastone; ammetto di aver utilizzato le mie piccole conoscenze in abito psicologico per amalgamare il tutto e consultandomi con una collega abbiamo “diagnosticato” (psichiatri, non uccidetemi) un disturbo narcisistico di personalità per il nostro villain. In poche parole: Theo si crede perfetto in tutto quello che fa, come lo fa, con chi lo fa e non si crea problemi a sfruttare il prossimo per raggiungere i suoi obiettivi (come vedremo più avanti); per questo, nel capitolo, vedrete un Theo MOLTO più esibizionista rispetto a Gaston, oltre che un piccolo Alpha pervertito.

Non credo di dover aggiungere altro, se non lo stile dei partecipanti alla canzone, e quindi vi lascio alla lettura; ci vediamo sotto!

Babbo Dark
 

 
Donovan
Theo
Folla
Omega
 

 
 
Little Red Riding Hood and the Cursed Wolf
Capitolo V: Il piano di Theo
 


«DANNATO MOCCIOSO!» l’urlo di Theo riecheggiò nella taverna gremita di gente mentre l’ennesimo boccale di birra intoccato veniva scagliato con forza nel caminetto, facendo volare le schegge di vetro ovunque mentre il fuoco avvampava a causa dell’alcool «RIPUDIATO! RESPINTO! UMILIATO DAVANTI A TUTTI!» urlò l’Alpha, incurante degli sguardi preoccupati che i clienti gli lanciavano di tanto in tanto; quel pomeriggio tutti si aspettavano di applaudire festosi dopo il fatidico sì tant’è che James, suo padre, aveva tirato fuori la birra di riserva per poter festeggiare adeguatamente il proprio figlio ma dopo la figuraccia subita da quello strano Omega, la voce si era sparsa rapidamente per tutta la città e nessun Alpha di famiglia volle risparmiarsi dal porgere la propria vicinanza a Theo, scambiando con lui numerose battute al vetriolo su quel ragazzo tanto folle da rifiutarlo.

«Un’altra birra?» la voce di Donovan lo riscosse dai suoi pensieri e l’Alpha lo folgorò con lo sguardo prima di spostare la poltrona e sistemarsi meglio davanti al fuoco, incurante del calore che pareva ustionargli la pelle «Andiamo, Theo, quel cretino non ti merita…» provò a rabbonirlo il Beta, ricevendo in risposta solamente uno sbuffo scocciato «Non fare così…» sussurrò ma fu costretto ad allontanarsi di scatto visto che Theo provò a colpirlo con un gancio destro ben assestato.

«Sono lo zimbello della città, a che servono queste parole?!» sbraitò furioso l’Alpha prima di folgorare con lo sguardo l’amico, che deglutì nervosamente.
 

 
Io sto soffrendo per te mio Theo…
No, non buttarti più giù…
Tutti vorrebbero essere Theo!
Cerca di stare un po’ su,
nessuno in città è più stimato di te!
sei quello che ammiran di più…
Ogni ragazzo è ispirato da te,
perché il loro campione…
Sei tu!

 

 
«Ora non dire così!» esclamò con un improvviso coraggio Donovan, sorridendo appena quando notò che l’altro si limitò a sbuffare «Tu sei l’Alpha che tutti vogliono essere e diventare!» disse indicando i pochi ragazzi che trangugiavano avidamente la birra dai boccali scheggiati i quali, appena si resero di essere osservati dall’Alpha, iniziarono a parlottare tra loro e lo salutarono emozionati.

«Mocciosi…» borbottò Theo roteando gli occhi.

«E vogliamo di queste tre bellezze?» domandò Donovan indicando i tre Omega che, proprio quello stesso pomeriggio, erano stati ben lieti di accoppiarsi con lui; i ragazzi, infatti, arrossirono e iniziarono a spargere ferormoni per tutto il locale con lo scopo di attirare le attenzioni di Theo. L’Alpha, infatti, ghignò maliziosamente e percepì il proprio membro contrarsi e indurirsi, stimolato da quegli odori deliziosi che non facevano altro che influire sui suoi ormoni «E tutti gli Alpha di famiglia?!» il Beta indicò i vari uomini intenti a parlottare malvagiamente riguardo quel giovane Omega che, all’oscuro di tutto, veniva accompagnato nella sua nuova stanza da un mostro con le sembianze lupine «Theo, sai quanti giovani Alpha sono invogliati a imitarti, a eguagliarti? Cavolo! Si parla solamente di te e tutti sono con te!» disse Donovan, sorridendo trionfante quando vide il morale dell’amico rialzarsi poco alla volta.
 
 
Il più furbo è Theo!
Il più svelto è Theo!
Il tuo collo è il più forte del mondo Theo!
Non c’è un Alpha in città un po’ gagliardo,
paragonabile a te…
Chiedi a Tizio, a Caio, a Riccardo…
Ti diranno che un ganzo più ganzo non c’è!
 
 

«E vogliamo parlare del tuo fisico?!» chiese retoricamente il Beta prima di posargli lascivamente un braccio sulle spalle e sorridergli «Tralasciando i tuoi bicipiti d’acciaio, che tutti vorrebbero leccarli, ma concentrati un attimo sul tuo petto scolpito e i tuoi addominali!» Theo ghignò e sollevò la maglia senza pudore alcuno, facendo sospirare pesantemente tutti gli Omega presenti «Tutti i giovani Alpha vorrebbero avere un fisico come il tuo! E guarda laggiù, verso Liam Dunbar…» Theo sollevò gli occhi e incrociò quelli dell’altro Alpha il quale distolse immediatamente lo sguardo e arrossì fino alla punta delle orecchie «Perfino lui vorrebbe leccarti gli addominali e hai visto tu stesso l’effetto che hai fatto ai tre Omega oggi pomeriggio, no?» chiese indicandogli il succhiotto lasciatogli poche ore prima sopra il pettorale destro, cosa che fece ghignare maliziosamente Theo «E poi…» sussurrò lascivamente Donovan, carezzandogli una coscia muscolosa e finendo per palpargli maliziosamente il membro ormai eretto e costipato all’interno dei pantaloni ruvidi «Questo tuo amico ti ha dato fin troppe soddisfazioni…» disse aumentando la presa e sorridendo al gemito osceno che abbandonò le labbra dell’Alpha «Tutti si meravigliano davanti al tuo cazzo e tutti fanno fatica a separarsene! Anche io…» sussurrò Donovan prima di togliere di malavoglia la mano dal cavallo dell’amico.

«Cazzo se hai ragione!» urlò Theo prima di alzarsi immediatamente dalla poltrona e fissare eccitato i presenti che, davanti al suo gesto e incuranti dell’erezione fin troppo evidente del ragazzo, sollevarono i boccali e urlarono il suo nome.
 
 
Il più grande è Theo!
Prestigioso Theo!
La fossetta sul mento più sexy Theo…

Riesco a mettere tutti in soggezione!
Che vero uomo è Theo!
 
 

«Ehi, Donovan, se non smetti di toccargli l’uccello ti scoperà!» urlò un divertito e fin troppo sbronzo Alpha.

«Come se non fosse già successo!» sbraitò un Beta completamente ubriaco, facendo ghignare maliziosamente Theo.

«Che devo dirvi, amici miei, tutti quanti vorrebbero venire a letto con me!» disse ridendo l’Alpha prima di afferrare un boccale e svuotarlo tutto d’un fiato, la rabbia improvvisamente sparita e trasformata in eccitazione pura.

«Theo…» sospirarono meravigliati i tre Omega prima di iniziare a urlare eccitati non appena il ragazzo, scrutandoli attentamente, iniziò a massaggiarsi l’erezione.

«Che vi dicevo?» chiese retoricamente agli Alpha presenti «Mi basta sfiorarmi l’uccello e i pollastri urlano e si dimenano!» disse facendo ridere sguaiatamente i presenti «Metto tutti in soggezione, lo so…» ridacchiò il ragazzo prima di riempirsi nuovamente il boccale.

«Il suo sedere è duro come il marmo e bello come il peccato…» sussurrò uno dei tre Omega, piegandosi in avanti e gemendo appena nel vedere il pomo d’Adamo dell’Alpha muoversi a ogni deglutizione.

«Ma sta al tuo posto!» lo riprese un Alpha prima di afferrarlo malamente per il colletto della maglia e sbatterlo rudemente a terra, facendo nuovamente scoppiare a ridere i presenti.
 
 

 
Theo è il migliore di tutti si sa…
Quante botte Theo!
Quant’è forte Theo!
Nella rissa chi morde più forte è Theo…
Non esiste qualcuno più duro!


 
 

«Theo è il migliore di tutti!»

«Non esiste un Alpha più Alpha di lui!»

«Dicono che abbia ucciso più di cento bestie con il suo moschettone!»

«Io ho sentito dire che ha soddisfatto trenta Omega in una sola giornata!»

«Tutti i giovani Alpha dovrebbero ispirarsi a lui! A Theo!»
 
 

Il ragazzo si crogiolò in quelle frasi, bevendo e brindando ogni qual volta che qualcuno urlasse una delle sue imprese o solamente il suo nome e, mentre molti Beta e giovani Alpha cadevano in preda all’alcool, lui rimaneva perfettamente lucido; si sentiva euforico, certo, ma Theo Raeken non si faceva sconfiggere tanto facilmente dall’alcool e la birra aveva sempre perso i loro scontri.

Le risate iniziarono a saturare la taverna mentre le ordinazioni scorrevano rapidamente, Donovan lo seguiva come un’ombra e rideva sguaiatamente alle sue battute facendolo sentire imbattibile; improvvisamente, Theo si levò la maglia e la lanciò contro quel Liam che, senza farselo ripetere due volte, l’afferrò al volo e se la portò al naso, annusando a pieni polmoni l’odore maschio dell’altro. Fu naturale, quindi, che Theo iniziasse a gonfiare i muscoli e pavoneggiarsi davanti a tutti, gongolando superbamente quando Alpha e Beta iniziarono a palparlo e vezzeggiarlo, complimentandosi con lui; l’ego del ragazzo aumentò a dismisura nell’esatto istante in cui qualche Omega fin troppo avventuroso iniziò a leccargli lascivamente gli addominali mentre la schiena tonica veniva carezzata lascivamente da un giovane Beta eccitato quanto lui.

L’erezione gli scoppiava e quasi urlò di piacere quando quel piccolo Omega insolente gl’infilò una mano nei pantaloni e iniziò a masturbarlo rapidamente, gemendo nel sentire la dura consistenza dell’Alpha nelle sue mani.
 
 

«Vedo che ti è mancato il mio amico…» sussurrò maliziosamente Theo prima di mordersi le labbra, evitando di gemere in mezzo a quella calca di gente accaldata ed eccitata; l’Omega sparse ancor più ferormoni nell’aria e non ci volle molto prima che altri mani andassero a vezzeggiargli il membro iperstimolato, portandolo rapidamente all’orgasmo «Questo ci voleva…» sbuffò rilassato l’Alpha, ghignando quando vide Omega e Beta che si stavano eccitando a causa del caldo seme che colava sulle loro mani.
 


 
I miei muscoli sembran scoppiar!
Il suo corpo è più saldo di un muro…
È vero! E su tutto il corpo di peli ne ho un mar…
 
 
 
 
La calma post-orgasmo venne interrotta dal rumore di vetri infranti e, sollevando di scatto il capo, Theo sorrise nel vedere gli Alpha iniziare una rissa al centro della taverna; non ci volle molto prima che il ragazzo riuscisse a togliersi di dosso quelle mani appiccicose e, incurante della macchia di sperma che si stava allargando sui pantaloni, si avvicinò al gruppo di Alpha intenti a darsele di santa ragione e si unì alla baraonda.
 

I pugni di Theo colpirono con forza i visi di chiunque gli capitasse a tiro e gioì quando udì il grido strozzato di qualcuno provenire alle sue spalle, segno che il calcio che appena assestato aveva colpito un povero scemo che aveva osato avvicinarsi troppo; l’Alpha iniziò a graffiare e mordere qualsiasi tizio gli capitasse a tiro, godendo delle urla di dolore che si levavano nell’aria, e si eccitò nuovamente quando qualcuno gli assestò un gancio sinistro al fianco. Lottare e sporcarsi, incurante della birra che lo sporcava, sembrava risvegliare la belva dormiente in lui e in poco tempo quella che era nata come una rissa da taverna si trasformò ben presto in una lotta all’ultimo sangue e Theo smise ben presto di preoccuparsi dei poveri disgraziati che venivano colpiti e atterrati; non si curò neanche di aver scaraventato Donovan a qualche metro di distanza con un calcio allo stomaco e ben presto la sua bocca si seccò a causa di tutti gli sputi che aveva lanciato contro quei perdenti che non riuscivano a resistere alla sua furia.
 

L’Alpha si ritrovò a ringhiare furioso quando suo padre, stanco di quel massacro che stava avvenendo nel suo locale e temendo l’intervento delle guardie, li inondò con dell’acqua ghiacciata che spense immediatamente gli spiriti e calmò gli animi; folgorando con lo sguardo il genitore, Theo si sollevò notando come anche gli Alpha più forti si trovassero stesi a terra, inermi e doloranti a causa dei colpi subiti.
 
 
 
Quando picchia Theo!
Accipicchia Theo!
Nelle gare di sputi il più bravo è Theo!
Sono proprio imbattibile a sputazzare!
Dieci punti a Theo!
 
 
 

«Theo, ma come fai?» domandò un vecchio Alpha che aveva assistito a tutta la lotta, notando meravigliato come il corpo del ragazzo si fletteva e contraeva a ogni suo movimento; Theo ghignò e si avvicinò al bancone, incurante dello stato pietoso in cui si trovava, e si riempì un nuovo boccale prima di svuotarlo tutto d’un sorso.

«È un dono.» rispose tranquillamente il ragazzo.

«Da piccolo viveva praticamente di carne cruda e uova!» rise Donovan mentre si rialzava dolorante da terra «Ricordo che i nostri genitori ci portavano a caccia e ci facevano mangiare le prede appena uccise!» disse ridacchiando e accettando una birra da un Beta.

«E poi loro si sbronzavano e ci facevano lottare uno contro l’altro.» rise rumorosamente l’Alpha prima di ruttare volgarmente «Quello sì che era divertimento! Ora se provi a fare una cosa del genere rischi che ti sbattano dentro! Mah…» sputò disgustato in terra, il braccio mollemente posato contro il bancone e lo sguardo fisso su Liam che arrossì ancor di più.
 

 
Per diventar grande anche quattro dozzine di uova mangiavo ogni dì…
E ora ne mangio anche cinque dozzine e guardate che muscoli ho qui!
 
 

«Volete essere il meglio?» domandò improvvisamente Theo, un ghigno strafottente in volto e le sopracciglia increspate «Io sono il meglio.» disse indicandosi con il pollice, facendo sospirare pesantemente gli Omega presenti «Fate quello che faccio io e sarete il meglio, come me!» esclamò ad alta voce, scostandosi con un colpo di reni dal bancone e cominciando ad aggirarsi lentamente tra gli Alpha e i Beta adoranti «Smettetela di trangugiare quello schifo di verdura, nessun grande Alpha è diventato tale facendo la pecora!» una serie di belati risuonarono nell’aria, scatenando una serie di risate «Guardate il mio corpo, toccate i miei muscoli…» continuò indisturbato, contraendo i muscoli e sollevando le braccia prima di ruotare su se stesso per poter essere ammirato dai presenti «Credete che l’abbia ottenuto ruminando con una vacca? No! Ho mangiato carne e uova, mi sono fatto uomo cacciando e braccando le mie prede!» un ghigno malizioso gli tirò le labbra mentre osservava i tre Omega che si sarebbe portato nuovamente a letto quella stessa sera «Scopate ragazzi, sbattetevi qualsiasi essere umano respiri e fregatevene degli status! Le migliori scopate me le sono fatte con gli Alpha!» un mormorio eccitato si levò dai tavoli e Theo sorriso orgogliosamente, incurante che quelle stesse parole erano state appena ascoltate da suo padre «Birra, carne, uova e sesso fanno crescere l’uccello!» rise sguaiatamente, tirandosi dietro anche le risate dei presenti «Non vergognatevi di maneggiare un’arma! Che sia il vostro cazzo o il vostro fucile non importa!» urlò afferrando il suo fidato moschetto prima di caricarlo e puntarlo contro una botte di birra ancora integra, sparando un paio di colpi che riecheggiarono nel locale; le schegge di legno volarono lontano mentre il liquido ambrato si riversava all’esterno, permettendo ai fin troppo alticci clienti di riempirsi nuovamente i boccali «Io sono Theo, il meglio, e siate come me se anche voi volete essere i migliori!» urlò sollevando le braccia al cielo, permettendo a molti Omega e Beta di gettarglisi addosso per poi cominciare a sfiorarlo con eccitazione e reverenzialità.

«A THEO!» sbraitarono i presenti sollevando in alto i loro boccali, incuranti sia dei rumori sordi che provenienti dall’esterno della locanda che della voce strozzata di un Noah Stilinski appena scaricato malamente in piazza dalla carrozza incantata.
 
 
Come spara Theo!
Ma che mira Theo!
Con che stile indossa le scarpe Theo…
Di trofei casa mia devo tappezzare!
Che Alpha sei…
Theo!
 
 

«AIUTO!» Noah entrò scalpitante nella locanda, ignorando bellamente qualsiasi cosa stesse accadendo al suo interno, e si precipitò al bancone prima di afferrare il signor Raeken per il colletto per poi tirarselo contro «L’HA RAPITO! AIUTATEMI! HA RAPITO IL MIO BAMBINO!» continuò a sbraitare l’Alpha spostandosi freneticamente tra i tavoli, afferrando e strattonando chiunque gli capitasse a tiro; Theo roteò gli occhi e sbuffò quando notò che i Beta e gli Omega che lo stavano venerando si allontanarono da lui «AIUTO! VI PREGO, AIUTATEMI! L’HA RAPITO! L’HA RAPITO!» Donovan rise fin troppo rumorosamente, attirando l’attenzione di Noah che furioso e preoccupato afferrò il Beta per le spalle e cominciò a scuoterlo con forza, facendo venire la nausea nel ragazzo «NON RIDETE DI ME! L’HA RAPITO! AIUTATEMI!» le lacrime iniziarono a solcare le guance dell’Alpha e la voce gli tremò, il cuore già incrinato da quello che aveva visto poche ora prima si spezzò a causa di quelle risate denigratorie che percepiva attorno a sé; Theo sbuffò, in quel momento avrebbe di gran lunga togliersi i pantaloni e portarsi a letto tutti quei ragazzi eccitati, che avrebbero volentieri sacrificato un braccio pur di leccargli l’uccello, e la presenza di quel vecchio pazzo stava mandando tutto a puttane.

«Va bene, va bene…» disse Theo smorzando immediatamente le risate e attirando l’attenzione di Noah su di sé «Parla, vecchio, chi ha rapito chi?» chiese incrociando le braccia al petto e sollevando entrambe le sopracciglia, in attesa di quella che sembrava essere la follia di un povero pazzo.

«IL MOSTRO!» urlò solamente Noah, buttando Donovan a terra e afferrando le spalle nude dell’Alpha «Il mostro ha rapito Stiles! Mieczyslaw, Law o come diavolo si fa chiamare!» Theo sgranò gli occhi e corrucciò le sopracciglia, provando improvvisamente pena per lui.

«Un mostro ha rapito Law…» sussurrò l’Alpha nel disperato tentativo di non scoppiare a ridere davanti all’uomo; sapeva che i folli dovevano essere assecondati per il bene comune eppure, in quel dannatissimo momento, Theo dovette usare tutto il suo autocontrollo per evitare problemi. ‘Anche se, nel caso in cui insorgessero, basterebbe un gancio ben assestato per stordire il pazzo…’ pensò l’Alpha intento a grattarsi il mento e osservare gli occhi terrorizzati di Noah; improvvisamente la folla ubriaca iniziò a parlare con il folle, domandandogli l’aspetto del famoso mostro, e a ogni risposta Theo sollevava gli occhi al cielo e sospirava rumorosamente.
 
 

«Era alto?»

«ENORME! PIÙ DI TRE METRI!»

«Era peloso?»

«SÌ! QUELLA BESTIACCIA È RICOPERTO DI PELO NERO E ISPIDO!»

«Ha le zanne lunghe?»

«LUNGHISSIME! E ARTIGLI MOSTRUOSI CON CUI PUÒ LACERARE LE CARNI!»

«E le corna? Ha le corna il tuo mostro?»

«LUNGHE CORNA! E… E GLI OCCHI ROSSI!»

«Ma davvero?!»

«SÌ! QUELLA CREATURA È IL FIGLIO DEL DEMONIO! VE LO DICO IO!»
 
 

Theo si passò stancamente una mano sugli occhi e sospirò rumorosamente, quel teatrino miserabile stava andando avanti per troppo tempo e se inizialmente si stava divertendo a vendere Noah scattare da una parte all’altra della taverna per rispondere alle varie domande, ora provava solamente pietà e disgusto per quell’idiota che gli stava rovinando la serata; così, mentre le risate tornavano a riecheggiare per il locale e l’Alpha ricominciava a urlare di aiutarlo, Theo sollevò di scatto le braccia e sorrise trionfante quando un pesante silenzio calò su tutti loro.
 
 

«Ti aiuteremo.» disse solamente per poi sbuffare quando Noah lo abbracciò di slancio, bagnandogli i pettorali con le lacrime.

«D… Davvero?» singhiozzò l’Alpha contro il suo petto.

«Davvero…» ghignò Theo e con un gesto della mano ordinò ai vari di Alpha di famiglia di occuparsi della problematica.
 
 

Pochi secondi dopo, infatti, quattro individui afferrarono malamente Noah per braccia e gambe, separandolo così dal corpo di Theo che si limitò a salutarlo con un gesto della mano; l’uomo iniziò a bestemmiare e maledirli, tentando inutilmente di liberarsi da quelle strette ferree, ma alla fine venne gettato a peso morto nella piazza, facendolo scontrare rudemente con il duro mattonato.

Noah batté i pugni sul pavimento ghiacciato e scoppiò in lacrime, distrutto dal trattamento ricevuto e rendendosi conto per la prima volta di come, più e più volte, suo figlio si era lamentato con lui della nefandezza che popolava la città; già, il suo Stiles… L’Alpha tossì e singhiozzò, incurante delle condizioni di salute che peggioravano man mano, e si maledisse per non averlo mai ascoltato per tutto quel tempo ma, soprattutto, iniziò a odiarsi per non essere riuscito a far nulla per impedire al mostro di sbatterlo fuori dal castello e salvare il suo bambino…

Risollevandosi con fatica, ignorando la tosse e il dolore, Noah si voltò verso le case spente e iniziò a urlare, a chiedere aiuto, ma ricevette in risposta solamente il frastuono proveniente dalla locanda; un sospiro distrutto abbandonò le sue labbra e poco a poco la testa si abbassò, costringendo gli occhi a fissare il duro pavimento su cui, pochi minuti prima, stava versando le sue lacrime di dolore.
 
 

«Non c’è davvero nessuno che voglia aiutarmi…» sussurrò l’uomo prima di cominciare a correre verso la propria abitazione, la mente intenta a delineare un piano per salvare il suo unico figlio dalle grinfie della bestia; ‘Se nessuno vorrà unirsi a me, allora andrò da solo!’ pensò furiosamente l’Alpha ma poco dopo la stanchezza e le condizioni di salute presero il sopravvento, costringendolo a rallentare la corsa per poi fermarsi, il fiato corto e i polmoni brucianti «Stiles…» sussurrò miseramente Noah prima di tirare fuori le ultime energie rimaste per poi riprendere la corsa.
 
 

Nella taverna, intanto, i clienti continuavano ridere sguaiatamente sull’Alpha che avevano buttato fuori a malo modo; in molti sbuffarono critiche sulle sue capacità genitoriali mentre altri si stupirono del fatto che un uomo del genere avesse cresciuto un figlio fin troppo normale ma, nel mezzo del baccano, un commento fra tutti attirò l’attenzione di Theo, intento a lasciarsi vezzeggiare il petto da quel Dunbar fin troppo eccitato.
 

 
«Quel pazzo di Noah! Ci garantisce sempre grosse risate!» l’Alpha sollevò di scatto il capo e bloccò Liam il quale, confuso e annebbiato dall’alcool, alzò la testa per fissare un Theo fin troppo preso a ragionare per potergli prestare attenzione.

«Va in camera mia, c’è il mio nome sopra, e portati dietro più Beta e Omega che puoi purché siano giovani.» gli ordinò l’Alpha ghignando quando vide il più piccolo annuire energeticamente «Donovan!» esclamò Theo non appena Liam se ne fu andato.
 
 
Donovan io sto proprio pensando…
È pericoloso……
Lo so!
 
 
 
«Ci divertiamo?» chiese maliziosamente il Beta prima di pizzicargli un capezzolo mentre con l’altra mano iniziava ad accarezzargli l’addome scolpito.

«Ho elaborato un piano…» sussurrò Theo afferrando la mano dell’amico e spingendola oltre l’orlo del pantalone, gemendo quando la sentì stringergli l’erezione.
 
«Dobbiamo preoccuparci?» chiese Donovan cominciando a masturbarlo.
 
«Abbastanza…» gemette senza ritegno Theo.
 
 
 
Ma quel vecchio è il padre di Law e normale non è neanche un po’…
C’è un’idea che mi sta ronzando dall’istante in cui il vecchio era qua,
tu lo sai che io voglio sposare sua figlio e un piano in mente ho già!
 
 
 
Donovan ascoltò attentamente le parole sussurratogli all’orecchio dall’amico, non smettendo un attimo di far scorrere la mano su quel pezzo di carne reso duro e bollente dall’eccitazione, e un sorriso diabolico iniziò a tirargli le labbra man mano che l’Alpha delineava la sua idea; il Beta strinse maggiormente la presa e godette del gemito che gli arrivo all’orecchio, facendogli contrarre dolorosamente il membro costipato.
 
Sì, Theo aveva elaborato un piano a dir poco geniale e la sua attuazione sarebbe stata praticamente esente dai rischi per loro; l’Alpha avrebbe ottenuto la sua preda e lui, povero piccolo Beta, avrebbe finalmente ottenuto l’approvazione del suo amico e mentore.
 
 
 
 
Come imbroglia Theo!
Che canaglia Theo!
Tutto quello che vuole ingarbuglia Theo!
Presto celebreremo il suo matrimonio…
Che Alpha sei, Theo!
 
 
 
 
«Geniale!» esclamò alla fine Donovan, non perdendosi il ghigno eccitato di Theo, né la mano dell’Alpha che si era intrufolata nei suoi pantaloni per potergli concedere le attenzioni che ricercava.
 
«Te l’ho detto, io ottengo sempre ciò che voglio!» Theo ghignò quando strinse l’erezione dell’amico il quale, mordendosi le labbra, trattenne un gemito disperato.
 
«Ragazzi, andate in camera!» s’intromise ridendo sguaiatamente il signor Raeken e nel giro di pochi istanti i due ragazzi stavano correndo per le scale, i pantaloni abbassati e le erezioni bramose di attenzioni.
 
 
 


Note finali: eccoci qua, che ne pensate? Soddisfatti? Voi come avreste scritto di Theo/Gaston? Sinceramente, io ce lo vedo il nostro Gastone nazionale (???) a portarsi a letto chiunque nel villaggio nonostante ”””””””””””””l’amore””””””””””””””” che diceva di provare per Belle; il rapporto tra Theo e Donovan si sta delineando sempre di più e così come Le Tont, anche il nostro amorevole Beta di quartiere si comporta più da servetto che da amico con l’Alpha e no, se ve lo stesse chiedendo Donovan non è innamorato di Theo ma ne è solamente attratto fisicamente. Come scritto nel capitolo, TUTTI in quella città vorrebbero essere come Theo, o comunque entrargli nelle mutande visto che considerano il più figo dell’universo, e Donovan non fa eccezioni.
 


La scena lime non era prevista, lo giuro!, io mi sono distratto un attimo e loro stavano già combinando robe!
 


Prima dei ringraziamenti, e di salutarvi, vorrei avvisarvi di una cosa: circa due anni fa pubblicai una fanfiction Sterek ispirata al Classico Disney “Mulan” e dato che tutt’oggi continuo a ricevere messaggi da numerosi lettori che mi chiedono di avere una copia della storia (cosa che non ho perché, purtroppo, è andata perduta quando il mio vecchio computer è volato in cielo) ho deciso di riscriverla da capo e ripubblicarla; ora sto scrivendo il quinto capitolo e non so quando inizierò a pubblicarla su EFP, quindi facciamo le cose per bene…
 
 

 
*MUSICA TRIONFALE IN SOTTOFONDO*
 


L’avete amata… L’avete letta… L’avete recensita…
La fanfiction che vi ha stregato…
Una nonna Stilinski che vuole farsi Derek, uno Stiles che vuole salvare il padre e un Mushu che mette nei guai il suo protetto…
Prossimamente sul sito EFP, “Il più raro e il più bello di tutti…” di Babbo Dark…
 

 
*FINE PUBBLICITÀ*
 
 
 

Dopo questa io vado a seppellirmi in giardino, con permesso…
 
 

Però prima di sparire per la vergogna DEVO ringraziare tantissime persone! Innanzitutto voi lettori che mi state accompagnando in questo viaggio meraviglioso, nella speranza che vogliate seguirmi anche in altre storie, e naturalmente tutti coloro che hanno aggiunto la fanfiction in una delle categorie di EFP (siete tantissimi! Grazie, grazie, grazie! ‹3) e infine, ma non meno importante, un ringraziamento particolare va a miky9160, Fata_Morgana 78, Emoglobyna e Naruko Namikaze Uchiha per aver recensito lo scorso capitolo, vi adoro ‹3
 

Un altro ringraziamento speciale va a tutti coloro che hanno letto la mia OS “Il Marionettista” (link per chi è interessato: https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3897231) nonché chiunque l’abbia inserita in una delle categorie e, ovviamente, un grazie speciale va alla dolcissima linn86 per averla recensita.
 
 

A sabato!
 

Babbo Dark
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: Babbo Dark