Libri > Le Cronache di Narnia
Segui la storia  |       
Autore: JennyPotter99    09/04/2020    0 recensioni
La famiglia Pevensie era un gruppetto alquanto curioso.
Formata da 4 fratelli e una sorellastra, abitava a Londra da quasi 20 anni, ma da poco più di qualche anno erano stati costretti a vivere con la guerra in atto.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quel potente rumore fece spegnere tutte le candele intorno a loro, facendo entrare il buio che si era fatto fuori.
Emily fu la prima a svegliarsi e a notare che doveva essersi fatto tardi.
Scosse Lucy accanto a lei, non si era nemmeno accorta di essersi addormentata.- Lucy, dobbiamo andare.- le sussurrò e nel guardarsi intorno, vide il fauno rannicchiato in un angolino della casa.
-E’ troppo tardi per andare ormai.- mormorò tristemente.- Sono davvero un fauno cattivo.-
Lucy gli si avvicinò.- Ma no, sei il fauno più buono che abbia mai incontrato.-
-Allora si vede che ne hai conosciuti davvero pochi.- commentò l’altro, singhiozzando.
La bambina estrasse un fazzoletto di seta e glielo porse.- Cosa avrai fatto di tanto brutto?-
-Non parlo di una cosa che ho fatto, Lucy Pevensie.- continuò l’altro, asciugandosi le lacrime.- Ma di una cosa che sto per fare.-
Emily iniziò a spaventarsi alle sue parole.- E cosa stai per fare?-
-Io sto per rapirvi.- affermò Tumnus.
Di scatto la più grande strinse a se la più piccola.
-E’ la strega bianca! E’ colpa sua se è sempre inverno, sempre freddo. Lei ha emanato un ordine: se troviamo degli umani nel bosco dobbiamo per forza consegnarli a lei!- spiegò poi.
-Io ti credevo mio amico.- ribatté Lucy.
A quel punto gli occhi azzurri del fauno incrociarono quelli delle bambine e in un attimo le afferrò.- Svelte, dobbiamo sbrigarci!- esclamò, conducendole fuori.
Iniziarono a correre tra la neve, diretti al lampione.
-Forse sa già che siete qui, ha spie ovunque: perfino alcuni alberi stanno con lei!-
Tumnus sembrava intenzionato ad aiutarle e le condusse fino a dove si erano incontrati.
-Da qui sapete ritrovare la strada?-
-Si!-
Tumnus riprese a piangere per il senso di colpa ed Emily gli asciugò gli occhi.
-Mi dispiace tanto.- balbettò il fauno.
-Serve più a te.- disse Emily, porgendole il fazzoletto.
-Starai bene?- gli chiese Lucy.
-Non importa quello che succederà, io sono felice di avervi incontrato. Mi avete fatto sentire un calore che non sentivo da 100 anni.- commentò Tumnus.
Erano le parole più dolci che Emily avesse mai sentito, così d’istinto lo abbracciò.- Grazie.-
Poi prese Lucy e di corsa tornarono all’armadio, per poi uscirne.
-Peter, Susan! Siamo tornate!- gridò Emily.
A quel punto apparve Edmund da dietro la tenda.- Zitta, sta arrivando.-
Ecco poi Peter.- Ehi, che succede?- domandò stranito.
-Credo che non abbiano capito alcuni meccanismi del gioco.- sbuffò Edmund.
Nessuna delle due ragazze riusciva a capire: non si erano accorti della loro assenza per tutto quel tempo?
-Ma….Siamo sparite per delle ore.- continuò Emily.
Non ci volle molto a spiegare agli altri fratelli dell’armadio e di cosa fosse successo.
Susan controllò l’interno, mentre Edmund picchiettò sul legno per vedere se c’erano punti vuoti.
-Ragazze, qui gli unici alberi sono quelli usati per fabbricare l’armadio.- commentò Susan.
-Un gioco alla volta, non tutti hanno la vostra fantasia.- continuò Peter.
-Io vi credo.- intervenne Edmund.
-Davvero?-
-Certo: non vi ho parlato dei campi da calcio negli armadietti del bagno?-
Peter sbuffò.- Ma la vuoi smettere?-
-Perché dire una bugia così?- disse Emily.
-Senti, non so a che tipo di gioco fossi abituata da bambina, ma non è il momento di dire queste sciocchezze: siamo in guerra, te ne sei dimenticata?- sbottò Peter.
Per Emily fu un duro colpo sentirsi dire quelle parole, dato che i suoi genitori erano morti a causa della guerra.
-Smettila Peter! Credi di essere tuo padre, ma non lo sei!- esclamò lei, correndo via.
-Hai proprio usato l’argomento giusto.- commentò Susan.
***
Quando si fu fatta l’ora di andare a dormire, Emily non ci riusciva e così si mise su una poltrona in salotto a guardare fuori.
Peter la raggiunse con una candela.- Non riesci a dormire?-
La ragazza scosse la testa senza nemmeno guardarlo.
-Mi dispiace per quello che ho detto oggi.- continuò lui, affiancandola.
-Se vuoi saperlo non ricordo niente. Ho immagini sfocate dell’orfanotrofio e di voi..- spiegò, rannicchiandosi su se stessa.- Perché non mi hanno voluto?-
-Non so come qualcuno possa solo pensare di non volerti.- mormorò Peter, come se quel suo pensiero fosse un segreto.
Non dissero altro: Peter si limitò ad accarezzarle la guancia e  a guardarla intensamente negli occhi, fin che non si udì un urlo.
-Peter! Peter! Narnia esiste davvero!- gridò Lucy seguita da Edmund e Susan.
-Sarà stato un sogno, Lu.- sospirò Peter.
-No! Sono stata dal signor Tumnus di nuovo e questa volta Edmund è venuto con me!-
Tutti gli altri guardarono il fratello.
-Tu hai visto il fauno?- chiese Peter.
Edmund fece cenno di no con il capo.
-Beh, in realtà Edmund non è venuto con me…Lui..- continuò Lucy, confusa.- Che cosa stavi facendo Edmund?-
-Ho solo finto di stare al gioco. Scusami Peter, non avrei dovuto incoraggiarla. Ma sai come sono i bambini al giorno d’oggi, non la smettono con le fantasie.-
Per la frase del fratello Lucy scoppiò a piangere: la stava prendendo in giro.
La bambina corse via per il castello, inseguita dai fratelli.
Poi per caso, incrociò il professor Kirke: un uomo dalla barba bianca e un paio di occhiali tondi.
-Un'altra monelleria e voi bambini finite nella stalla a dormire!- gridò la Macready, quando si accorse del professore.- Oh, mi dispiace signore. Avevo detto ai ragazzi di non disturbarla.-
-Non si preoccupi signora Macready, credo che ci sia una spiegazione.- disse il vecchio.- Credo che a questa bambina serva una cioccolata calda.-
Successivamente, egli fece venire Susan, Peter ed Emily nel suo ufficio.
-Oh piccola Emily, quanto sei cresciuta.- commentò, guardando la ragazza dalla testa ai piedi.
Ella però non capiva.- Ci conosciamo?-
-Ovviamente eri troppo piccola per ricordare.- continuò, cambiando però subito argomento. -Allora, volete dirmi che sta succedendo?-
-E’ nostra sorella, signore. Crede di aver trovato un mondo magico all’interno dell’armadio.- rispose Susan.
-Io non lo credo, io l’ho visto.- intervenne Emily.
-Che cosa?- disse il professore sorpreso.- E li hai visti? Li hai rincontrati?-
Emily era ancora molto confusa. -Chi?-
-Lei le crede mi pare.- disse Peter.
-Certo! E voi no?-
-Beh, seguendo la logica è impossibile.- commentò la maggiore.
-E’ vostra sorella! Siete una famiglia! E dovreste comportarvi come tale!-
Emily sapeva cosa aveva visto, ma guardava quel professore in modo curioso: sembrava sapere qualcosa sulla propria vita alla quale Emily non era a conoscenza.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Le Cronache di Narnia / Vai alla pagina dell'autore: JennyPotter99