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Autore: Evola Who    09/04/2020    3 recensioni
{SPOILER! DI TROS!}
Ben e Rey arrivarono all'hangar della base, pieno di ribelli e civili intenta a festeggiare la fine della guerra. Camminavano mano nella mano, sotto gli occhi di tutti...
Rey aveva notato questa cosa, ma la ignorò. Non le importava se gli altri la stessero fissando o che stessero parlando alle loro spalle.
Potevano pensare quello che volevano, ma lei sapeva che Ben Solo era tornato e che Kylo Ren era morto per sempre. E lo avrebbero dimostrato a tutto l’universo, anche se fosse stata l’ultima cosa che avrebbero fatto.
[Seguito di "The Strength of Forgiveness"]
[Reylo]
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ben Solo/Kylo Ren, Finn, Kylo Ren, Poe Dameron, Rey
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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XII

      


 

Ben camminò senza una vera meta in mezzo alla foresta, desideroso di trovare il posto più isolato di tutto il pianeta.

Andò avanti per un bel pezzo a testa bassa e con il fiato che si faceva sempre più affannoso.

Alla fine, stanco, decise di fermarsi, prendendo fiato, chiudendo gli occhi e cercando di ritrovare la calma.

Si concentrò con la Forza, fino a sentirsi tutt’uno con essa e iniziare a far lievitare i sassi attorno a sé.

Ripensò ancora al suo gesto di prima con Rey, avvertì ancora la sua mano stringersi attorno al collo della ragazza, riversa su quel tavolo con l’aria sconvolta, come se avesse ancora davanti Kylo Ren.

Per cosa? Perché gli aveva toccato i capelli?! Perché, per un istante, la sua mente gli aveva fatto ricordare il trauma causato da Luke?

Luke, il suo maestro, che aveva cercato di ucciderlo durante il sonno, solo perché aveva percepito l'oscurità dentro di lui, facendogli credere che fosse un mostro.

Questa cosa, quel gesto, lo aveva segnato a vita. E quel tocco da parte di Rey gli aveva risvegliato quel trauma, spingendolo a reagire in quella maniera per istinto.

Ma non era affatto una giustificazione per farle del male. Non era una cosa che potesse prendere alla leggera e, di certo, non era una cosa che potesse permettersi di fare con la persona che amava!

Come avrebbe potuto pretendere di andare avanti con la sua vita, se non era in grado di superare una cosa del genere? Come avrebbe potuto mantenere la promessa che aveva fatto a Lando? Come avrebbe potuto godersi la sua esistenza, se doveva convivere con tutto questo?

Come avrebbe potuto trovare il coraggio di guardare in faccia Rey e assicurarle che una cosa del genere non sarebbe capitata mai più?

Non avrebbe potuto.

Non sarebbe mai riuscito a sentirsi davvero al sicuro dal ripetere un'azione del genere.

E, probabilmente, anche con tutti i suoi sforzi, con tutto il suo impegno, con tutti i sacrifici, il sudore e il dolore... pur con tutto quello che stava facendo per riuscire a trovare la felicità… non sarebbe riuscito ad arrivare a fare ciò che davvero desiderava.

Non avrebbe mai cessato di essere Kylo Ren.

Un essere che ha fatto cose orribili è destinato a morire da solo.

Soltanto questo, ormai, gli sembrava giusto…

La tristezza che era in lui si trasformò in rabbia. Strinse i pugni,  pensando alle sue colpe e a tutti i mali che aveva cagionato.

Ma la colpa di ciò che lui aveva fatto, di ciò che era diventato, ricadeva tutta su una persona sola.

La rabbia diventò incantabile, e iniziò a urlare con tutto il fiato che aveva in corpo.

Distrusse tutti i sassi che aveva fatto sollevare, sfogando la frustrazione che sentiva dentro di sé.

E, per la prima volta, non era l’ira di Kylo Ren ad avere preso il sopravvento.

Non era la rabbia di un essere oscuro e accecato dall'odio che non riusciva ad ottenere ciò che voleva.

Ma era la furia di Ben Solo.

Un ragazzo che aveva represso a lungo la sua rabbia, cercando di andare avanti e non pensarci. Ma quella rabbia, prima o poi, sarebbe dovuta scoppiare.

La differenza tra i due era che Ren si sfogava con la violenza, Ben con le parole.

“È tutta colpa tua!” urlò il ragazzo rivolgendosi in alto verso il cielo. “Mi hai sentito, Skywalker?! È colpa tua se la mia vita è sempre stata sbagliata! Solo colpa tua!” Rimase zitto, per riprendere fiato.

Ascoltò i rumori della notte e della foresta, sentendo l’eco della sua voce e il suo respiro pesante.

“Per anni ho desiderato essere come te! Volevo essere il migliore, volevo mostrare il mio lavoro e dimostrarmi degno di te e delle tue aspettative! Tutto questo perché ti ammiravo! Ma mi hai abbandonato!” continuò Ben, sfogandosi con la voce spezzata.

“Ora che ho la possibilità di iniziare e di ricominciare tutto da capo, tu cerchi di impedirmelo!” continuò, con ancora più rabbia.

“Dopo tutto quello che ho fatto, dopo quello che ho rischiato e con tutto l’impegno che ci sto mettendo, ci sei sempre tu a rovinare tutto! Ora non riesco nemmeno a guardare in faccia la ragazza che amo! Sono costretto a vivere con la paura di farle male di nuovo!” Una lacrima gli rigò il volto.

“Quindi, perché tu e tutti gli antichi Jedi mi avete riportato in vita?! Per vendicarsi? Per prendervi gioco di me? Per punizione? Per vedermi crollare su me stesso e costringermi a vivere una vita solitaria e tormentata come la tua?! Non è così?! Vuoi farmi capire che, nonostante tutti i miei sforzi, rimarrò sempre il terribile e orribile Kylo Ren?! Non è forse così?!” e alzò leggermente le braccia in alto.

“Io non volevo sopravvivere a tutto questo! Ero disposto a morire per Rey! Per lei e per l’intera Galassia! Ma no! Tu e tutti gli altri volevate che io continuassi la mia esistenza! E per cosa?! Per questo?! Beh, sappi che tutto questo è solamente colpa tua, maestro Skywalker!

Abbassò la testa, riprendendo fiato e senza più pensare a nulla.

Voleva solo calmarsi, sentendosi un po’ più leggero.

Chiuse gli occhi, godendo dei suoni della foresta. Si smarrì in quel momento di pace con se stesso, dimenticandosi lo scorrere del tempo…

Finché non iniziò a sentire una voce profonda, una voce che risuonò dietro di lui.

“Hai ragione, Ben. È tutta colpa mia.”

Ben aprì gli occhi, sconvolto di sentire quella voce, sconvolto che qualcuno stesse rispondendo al suo sfogo.

Ma credimi, non volevo tutto questo…”

Lo Jedi si girò lentamente, trovandosi davanti Luke.

O, meglio, il suo fantasma, che lo stava fissando con aria rilassata, ma con gli occhi tristi.

“Ciao, Ben…



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Note
Nuovo capitolo!
E questo sarà l'inizio di un lungo
confronto...
Perchè si sa, se non riesci ad acettare te
stesso,
come poi essere acettato dai altri?
Qundi, asepttatevi un coflinto verbale tra
Ben e suo zio...
Grazie ancora per aver letto questa storia e
spero che vi stia piacendo!
Alla prossima volta!



 

 
   
 
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