Anime & Manga > Inuyasha
Ricorda la storia  |      
Autore: EDVIGE86    08/08/2009    6 recensioni
Sono trascorsi tre anni da quando Naraku è stato sconfitto e Inuyasha ha riportato Kagome nel suo mondo; ma ora la ragazza è riuscita a tornare dal suo amato mezzodemone. Attenzione per chì non ha finito di leggere il manga, spoiler!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Salve a tutti!!! Ho deciso di provare a scrivere una nuova fic su inuyasha, che spero, vi possa piacere.

La dedico a tutti coloro che mi hanno aiutata e incoraggiata con i loro commenti alla precedente fic.

Grazie ancora a tutti!!! E grazie anche a chi l'ha solo letta.






Erano trascorsi tre anni dall'ultima volta che Inuyasha e Kagome si erano potuti guardare negli occhi, che si erano potuti parlare o abbracciare; e ora finalmente, davanti al pozzo mangia ossa, il loro più grande desiderio si era avverato.

Kagome non avrebbe potuto dire quanto tempo rimase stretta in quell'abbraccio, fra le braccia forti di Inuyasha, ma per lei fu come se il tempo si fosse fermato improvvisamente.

Si abbandonò completamente contro di lui, assaporando il suo profumo, sentendo sotto il tocco delle sue piccole mani, il corpo del mezzodemone fremere della stessa emozione che stava provando lei.

Sentiva il cuore di Inuyasha battere forte contro il suo petto, e avvertì il bisogno di stringere il corpo del uomo che amava ancora di più contro il suo, come a voler dimostrare a se stessa che non era solo un bel sogno quello, che non era più nel suo tempo ma proprio li, nell'epoca Sengoku stretta fra le braccia di Inuyasha.

Quante cose avrebbe voluto dirgli in quel momento, quante cose da chiedere, eppure in quel momento non le importava più di nulla; voleva stare solo li, con lui, per sempre.

“Stupida”. La voce calda e profonda di Inuyasha la riscosse da quei pensieri....ah quanto le era mancata la sua voce.

“Dove sei stata tutto questo tempo?”

Kagome si discostò leggermente da lui per poterlo guardare negli occhi, ma non fece tempo a rispondere perchè altre voci, a lei ben familiari, giunsero alle sue orecchie.

“Kagome!!!!”

Kagome si voltò e vide Miroku, Sango e Shippo venire verso di lei, increduli e felici allo stesso tempo.

“Miruku, Sango....Shippo...eccomi, sono di nuovo qui”.


Il volpino le saltò immediatamente fra le braccia, con le lacrime che gli scendevano copiose sulle guance. “Oh Kagome.....che bello sei qui con noi!”.

Kagome lo strinse forte a se. “Anche io sono felice piccolo Shippo”

“Ora non sono più tanto piccolo sai?” Disse il cucciolo di volpe discostandosi un poco dalla ragazza affinchè lo potesse vedere bene. “Sto diventando un demone fortissimo sai?! Mi alleno tutti i giorni!”

“Tzè tutti i giorni...che bugiardo....di pure che se ti alleni un giorno, poi poltrisci per tutto quello dopo.” “No, non è vero!!!!!!!Kagome non gli credere!!” Si lamentò Shippo e Kagome non potè non sorridere.....quanto gli erano mancati i bisticci fra quei due.

“Su Inuyasha non essere troppo severo con Shippo, ce la sta mettendo tutta.” Disse Miroku avvicinandosi.

Fu allora che il viso di Kagome si illuminò in un sorriso a trentadue denti, guardando i suoi due amici Miroku e Sango.

Il monaco aveva due bimbe bellissime, di circa due anni, fra le braccia, mentre Sango portava sulla schiena un bimbo dalle guanciotte tonde e gli occhi scuri come la sterminatrice.

“Oh mio dio ragazzi!!” La giovane saltellò emozionata verso di loro, prendendo le mani di Sango fra le sue. “Sango, Miroku ma allora vi siete sposati!!! E questi sono, sono....oddio sono....”

“Respira Kagome” Le sorrise l'amica. “Sono i nostri figli, si.”

“Oh, sono così felice per voi....” Disse Kagome asciugandosi gli occhi con la manica della maglietta che indossava.

“Ma che fai piangi?” Chiese Miroku.

“Ma sei scema?....Cosa ci sarà da piangere? Mica sei al loro funerale”

“Ah tu non capisci nulla Inuyasha!” Urlò Kagome. “Piango per l'emozione.....piango di felicità”

Fu la volta di Sango di prendere le mani dell'amica e stringerle fra le sue.

“Grazie amica mia....mi sei mancata tantissimo e avrei voluto che ci fossi stata anche tu il giorno del matrimonio.”

“Si sono sposati poco dopo la morte di Naraku sai Kagome?”. Disse Shippo.

Miroku mise a terra le gemelle. “Su piccole, andate a salutare Kagome.....lei d'ora in poi starà sempre con noi”

“Miroku ma....!” Sango fece sobbalzare il marito che si rese conto che, forse, aveva parlato un po' troppo a sproposito.

“Non sappiamo quali siano le intenzioni Kagome....forse dovrà andarsene presto”. Continuò la donna.

Kagome scosse la testa. “No Sango. Sono tornata per restare”. Disse, per poi voltare il viso verso Inuyasha. “Per sempre....” Aggiunse, quando lui le sorrise.

Fu poi proprio lei ad abbassarsi sulle ginocchia e allungare le braccia verso le bimbe.

“Così noi potremmo diventare grandi amiche.”

“Andate piccole” Le incitò Miroku e così le gemelline trottorellarono verso Kagome che le prese in braccio.

Notò subito che avevano preso gli occhi di Miroku, le lentiggini di Kohaku, ma i tratti somatici erano quelli di Sango.

“Ciao piccole, io sono Kagome.” Sorrise.

“Siao Ka-kagome....” Dissero in coro le piccole, che ancora faticavano a pronunciare certe sillabe, facendo così sorridere ancora di più la ragazza.

“Coraggio, torniamo al villaggio...ci sono amici che vorranno salutarti.”. Disse Miroku.

“Già, prima fra tutte la vecchia Kaede” Disse Shippo.

“Oh come sta?”

“Alla grande, è in gran forma” Rispose Sango.

“Già....non pensavo sarebbe vissuta tanto” Disse tranquillo Inuyasha.

“Ma Inuyasha!!!” Lo riprese Kagome.

“Il solito cinnico....” Disse sconsolato Miroku, riprendendo su di se le figlie.

“Bè che ho detto?”.



Quando giunsero al villaggio, Kagome visse come un salto nel passato ad occhi aperti: la sua mente ritornò al giorno in cui viaggiò per la prima volta attraverso il pozzo e la gente del villaggio, stranita e impaurita dalla stranezza delle sue vesti, la imprigionò, e fu solo grazie alla vecchia Kaede se in seguito fu liberata.

Sentì il suo cuore pulsare di pura gioia alla vista dell'anziana donna, intenta a preparare qualche strano unguento medicinale, davanti alla sua piccola capanna.

“Somma Kaede siamo tornati”. Disse Miroku.

“E non da soli....” Aggiunse Sango.

La vecchia sacerdotessa alzò il capo verso di loro, e stava per dire qualche cosa, ma la vista di Kagome che le sorrideva le mozzò il fiato.

“Non ci posso credere....” Sussurrò. “Kagome sei tu?”

“Si vecchia Kaede....sono tornata a casa.”

Spinta da quella immensa gioia, Kagome corse verso la donna e l'abbracciò stretta, lasciando che una piccola lacrima scendesse lungo le guance.

Kaede non si aspettava un gesto tanto bello e tanto spontaneo dalla ragazza, ma ne fu felice; contraccambiò il gesto carezzandole i capelli scuri.

“Ben tornata Kagome” Le disse. “Grazie”

L'anziana sacerdotessa invitò tutti ad entrare nella capanna e veloce preparò una bevanda calda, mentre Kagome si stava facendo raccontare tutto ciò che era accaduto durante la sua assenza.

“Kohaku è veramente diventato allievo di Totosay?! Esclamò con entusiasmo.

“Proprio così, vuole diventare un grande sterminatore come nostro padre” Rispose Sango, con un certo orgoglio nella voce.

“E così gli hai lasciato Kirara?” “Si....per lo meno so che è protetto. Sarò sincera Kagome, sono felice che Kohaku abbia deciso di dedicare la sua vita alla protezione dei più deboli...ma dopo tutto quello che è successo, ti confesso che ho sempre una gran paura di perderlo.”Ammise la sterminatrice con tristezza.

“Ti capisco Sango.....ma è giusto che anche tuo fratello ora si rifaccia una vita. Era come un burattino nelle mani di Naraku....e ora ha il diritto di vivere seguendo le sue inclinazioni”

“Esattamente”. Disse Miroku.

“Si....avete ragione voi”. Sorrise la ragazza bruna.

“ Quindi Kohaku ora fa lo sterminatore a tempo pieno, Shippo sta diventando un grande demone....e tu Miroku? Non dirmi che sfami la famiglia con le tue solite truffe.”. Chiese Kagome con una nota di sarcasmo nella voce, nella speranza vivissima di non doversi ricredere un attimo dopo.

Il monaco raccolse la frecciatina e sorrise. “Nulla di tutto ciò....ora compio veri riti e vere cacce ai demoni maligni....sono il migliore nel mio campo, la gente viene anche da molto lontano per i miei servizi”. Gongolò fiero di se stesso.

“Non darti troppe arie Miroku....ricorda che gran parte del merito lo devi alla collaborazione di Inuyasha”. Disse Sango.

“Che donna di poca fede che sei uffa.....sempre a difendere Inuyasha.....mi chiedo se tu non sia innamorata di lui in segreto”. Scherzò poi Miroku, facendo arrossire la moglie che gli rifilò un cazzotto sul braccio, facendo ridere tutti. “AHHHH Miroku!!!!”

Ancora sorridendo, Kagome cercò Inuyasha con lo sguardo e lo vide seduto un po' in disparte con lo sguardo molto serio; in effetti era da un bel po' che non parlava.

< Che c'è Inuyasha?...Perchè hai quell'espressione sul viso?>. Kagome avrebbe voluto chiederglielo, ma Shippo bloccò ogni sua intenzione, bloccandola in una nuova conversazione.

Anche Kaede aveva notato lo strano atteggiamento del mezzodemone, un atteggiamento che proprio non riusciva a spiegarsi, così decise di intervenire.

“Inuyasha, ti dispiace venire un attimo fuori con me? Ci sarebbe della legna da raccogliere” Gli disse alzandosi.

“Della legna?....Ma proprio ora vecchia?”. Rispose con poco entusiasmo.

“Non discutere e alzati!” La donna fulminandolo con lo sguardo gli fece capire che non era il caso di sottrarsi e così Inuyasha la seguì al esterno.



“Mi spieghi cosa ti prende?”. Chiese subito la sacerdotessa. “Dovresti fare i salti di gioia ora che Kagome è tornata...e di certo non è tornata perchè le mancava il panorama che dici?”

Inuyasha abbassò la testa distogliendo lo sguardo.

“Lei è tornata per te....per vivere con te.....non ne sei felice?”

“Si....certo che lo sono....” Rispose dopo qualche altro attimo di silenzio. “E forse, lo sono anche troppo.” “Non ti seguo”

Il mezzodemone le diede le spalle. “Come posso chiede a Kagome di sacrificare la sua famiglia per stare con me?....Anche loro la amano, e lei ama loro.....non posso essere così egoista da tenerla lontana dai suoi cari.” “Inuyasha......” “Io so cosa significa perdere la famiglia....è un dolore che ti porti dentro per sempre....per questo tre anni fa lo riportata a casa sua.”

“Ma Inuyasha i tuoi genitori sono morti....non hai scelto tu di vivere senza....Kagome è tornata di sua volontà!” “ Potrebbe pentirsi......non posso costringerla a un sacrificio simile!”

Non volendo più sentire nulla, Inuyasha scappò via di corsa verso il bosco, lasciando Kaede sola e confusa.

Per tre anni aveva sperato di poter riavere Kagome con se, di poterla stringere ancora una volta fra le braccia e poterle dire tutto quello che prima non le aveva mai confessato.....eppure ora si sentiva un egoista.

Più di ogni altra cosa al mondo avrebbe voluto urlare a Kagome il suo desiderio di tenerla sempre al suo fianco, ma il pensiero che la ragazza potesse soffrire ancora per colpa sua, lo faceva impazzire dal dolore.

Aveva bisogno di sfogarsi, di schiarirsi le idee.....e allora corse, corse veloce come il vento molto a lungo.


Kagome non era più riuscita a seguire alcun discorso fatto dai suoi amici, che mai come quel giorno parevano tanto loquaci, e questo la fece sentire un po' egoista, ma era troppo in ansia per poter contribuire a una discussione decente.

Era più che comprensibile l'euforia di Sango e degli altri, soprattutto di Shippo che le stava raccontando praticamente ogni singolo dettaglio di quei tre anni passati lontani; anche lei avrebbe fatto lo stesso, se i suoi pensieri e il suo cuore, non fossero stati totalmente altrove.

Cos'era preso a Inuyasha? Perchè si stava comportando così? Eppure pareva felice davanti al pozzo, quando l'aveva stretta fra le braccia, facendole così ribattere il cuore di nuova vita.....cosa era cambiato da quell'istante?

“Hai capito Kagome? E così ora la vecchia Kaede si sta occupando anche di Rin”

Kagome, sentendo chiamare il suo nome da Sango, scosse il capo e tornò a prestare attenzione alla sterminatrice.

“Eh?....Cosa Rin?” “Si.....Rin ..”

Sango, un po' confusa, osservò l'amica che pareva essersi rabbuiata all'improvviso.

“Kagome va tutto bene? Ci stavi ascoltando?”. Chiese.

“Scusate....”Disse Kagome, tenendo gli occhi bassi. “E' solo che.....”

“Dicci Kagome, coraggio”. La incoraggiò Miroku, che come la moglie, aveva notato lo strano atteggiamento della ragazza.

Kagome stava per parlare, quando la vecchia Kaede rientrò nella capanna....sola.

“Dov'è Inuyasha?” Chiese Miroku.

“Ma come Kagome è qui e quello stupido sparisce?!!!”Urlò Shippo, e Sango pote vedere il corpo di Kagome tendersi impercettibilmente.

“Credo sia andato a schiarirsi le idee....” Rispose l'anziana donna.

A quel punto Kagome esplose. “Scusate”. Richiamò l'attenzione di tutti su di lei.

“Ho bisogno veramente del vostro aiuto amici.”

“Kagome tu sai che puoi sempre contare su di noi” Le disse Miroku.

“In questi anni....Inuyasha....insomma lui...ha mai parlato di me?....Ha mai espresso il desiderio di rivedermi?...Oppure...” Kagome si dovette fermare un secondo, tremando al solo pensiero che i suoi amici confermassero le sue più profonde paure, legate a un fantasma del passato che per molto tempo aveva albergato nel cuore di Inuyasha.

“Oppure....pensa sempre a Kikyo....?”

I suoi amici fecero una cosa che proprio Kagome non si aspettava: sorrisero flebilmente, avendo vissuto in prima persona tutta l'ansia di Inuyasha in quegli anni e il suo desiderio di riavere Kagome con se, anche se non l'aveva mai ammesso ad alta voce; si era tenuto tutto dentro, come faceva sempre.

“Io credo che dovresti chiederglielo tu”. Le disse Kaede. “Credo sia arrivato il momento per voi di essere chiari sui vostri sentimenti...senza paura Kagome.”

IL cuore di Kagome iniziò ad accelerare paurosamente al solo pensiero di dover parlare con Inuyasha di Kykio.

“Magari può aiutare dirti che Inuyasha passava più tempo davanti al pozzo mangia ossa, nella speranza di vederti, piuttosto che con noi?”. Aggiunse Sango facendole l'occhiolino in segno di complicità.

“Veramente Inuyasha...?”

“Kagome, non sei l'unica ad avere paura”. Continuò Kaede.

“Lui....ha paura...ma di cosa?”

“Va a parlare con quel testone....e fagli capire che anche lui può trovare la pace e la felicità in questa vita, che tanto l'ha fatto soffrire in tutti questi anni”.

Kagome annuì alzandosi.

Era giunto il momento di essere felici e di scacciare per sempre le paure e le incertezze.

Ora toccava solo a lei fare si che i suoi sogni e i suoi desideri potessero avverarsi, e il suo più grande desiderio aveva una “I” maiuscola.


Kagome camminò in silenzio fino al pozzo mangia ossa, e li come supponeva, trovò Inuyasha.

“Ero certa che fossi venuto qui....” Disse e Inuyasha voltò il capo verso di lei; la ragazza notò subito lo sguardo serissimo sul volto del mezzodemone e le si strinse il cuore.

“Kagome io...” “No aspetta!”. Lo interruppe la giovane. “Lascia parlare me Inuyasha, ti prego”.

Inuyasha annuì con il capo, restando in silenzio come lei gli aveva chiesto.

“Penso di sapere a cosa tu stia pensando....e so che in questo momento hai paura....ne ho anche io”

“Ma Kagome....”

“Ehi, avevi promesso”. Lo rimproverò falsamente Kagome, facendogli abbassare il capo leggermente rosso sulle guance.

“Il giorno che mi hai riportata a casa ammetto che fui felice di rivedere la mia famiglia e di essere tornata nel mio tempo. Mi sono resa conto che li avevo fatto preoccupare moltissimo per la mia sorte....e loro non se lo meritavano Inuyasha.”

“Lo so.....” Disse lui, sempre tenendo lo sguardo verso terra.

“Ero felice di poter riabbracciarli, di poter stare con loro e rassicurarli per la mia sorte.” Anche Kagome ora abbassò il capo e la sua voce di fece più grave.

“Non mi ero resa conto però....che tu te ne eri andato e che....non ti avrei più rivisto.”.

Vi fu qualche attimo di silenzio fra i due, mentre un leggero venticello scompigliava i loro capelli.

“E' stato come se il mio cuore cessasse di battere.....come se....un buco nero, mille volte più profondo le vortice di Miroku, ne avesse preso il posto.”.

“Kagome.” Inuyasha avvertì un leggero pizzicorio ai lati degli occhi, che piano piano, si stavano inumidendo.

Perchè riusciva sempre a farla soffrire?

“Quando capì che ormai il pozzo era chiuso per sempre, ho dovuto riprendere in mano la mia vita e andare avanti......mi sono diplomata, e ho trascorso anche molti attimi felici con la mia famiglia...ma...”. Kagome dovette stingere fra i pugni le pieghe della sua gonna per farsi forza ed evitare di scoppiare a piangere.

“Mi mancavi Inuyasha.....MI MANCAVI!....Io volevo tornare da te....e penso sia stato questo mio desiderio a far riaprire il passaggio fra i mondi.”

Inuyasha prese un leggero respiro prima di rispondere. “Ascolta Kagome.....lasciarti andare è stata la cosa più difficile che io abbia mai fatto.... ma è stato giusto così”.

Inuyasha si voltò dandole le spalle. “Come hai detto tu, nel tuo tempo hai altre persone che ti amano e che si preoccupano per te. Tu hai una famiglia Kagome! Una famiglia che ha il diritto di stare al tuo fianco, così come tu hai il diritto di stare assieme a loro.”.

Kagome non osò interromperlo.....ora iniziava a capire veramente a cosa avesse pensato quel giorno di tre anni prima il suo amato mezzodemone, quando l'aveva lasciata nel presente, e un immenso calore le riempì il centro del petto.

Più di ogni altra cosa desiderava potergli correre in contro e abbracciarlo forte, sentire nuovamente il calore del suo corpo contro di se....ma capì che doveva lasciare che Inuyasha si sfogasse e le dicesse tutto quello che riteneva giusto dirle.

“Io so cosa vuol dire essere soli Kagome...aver perso la famiglia...e non voglio che tu un domani soffra per questo. Non sono nessuno per poterti chiedere un sacrificio simile!!!”

Urlò, voltandosi nuovamente verso di lei e stringendo forte i pugni.

“Sono un egoista Kagome.....perchè, anche se so tutto questo....vorrei tanto che tu restassi con me.”.

Kagome sorrise, avvertendo quel tiepido calore nel petto farsi sempre più intenso: mai Inuaysha era stato così diretto con lei, mai si era esposto tanto.

Conoscendolo gli doveva essere costato tanto....ma per lei,in quel momento, aveva abbassato le difese mostrando la parte più sensibile del suo animo.

“Inuyasha.....”.

Lui la guardò dritta negli occhi.

“E' stata una mia scelta......io ho deciso di tornare. Purtroppo a te la famiglia è stata strappata in un modo terribile e ingiusto e so quanto hai sofferto...ma per me è diverso.”

Il dolce sorriso di Kagome iniziò a rassicurare un poco il mezzodemone.

“Io qui non sarò mai sola....ci sono tutti i miei amici...e ci sei tu...e il mio più grande desiderio è restare con te per sempre. Se mi capiterà di soffrire di nostalgia, so che mi basterà aggrapparmi a te per sentirmi a casa.”.

“Oh Kagome....parli veramente? Tu resterai sempre accanto a me?”

Lei annuì sorridendo e allora anche Inuyasha sorrise, sentendo lui stesso il cuore pulsare di nuova vita e nuova energia, come non gli accadeva da tanto, troppo tempo.

“C'è ancora una cosa” Disse poi e Kagome lo osservò con sguardo interrogativo.

“Tu di cosa hai paura?” Le chiese, cogliendola in contropiede.

“Prima hai detto che anche tu hai paura....non me lo sono scordato sai?”.

Gli occhi di Kagome si rabbuiarono e le ci volle qualche altro minuto prima di rispondere.

“Si sincera, ti prego......” La esortò a parlare Inuyasha.

Kagome annuì. “Ti ho promesso che rimarrò sempre con te, e lo farò indipendentemente da tutto Inuyasha, perchè ormai io non potrei più vivere senza di te....ma...ho bisogno di sapere cosa c'è nel tuo cuore”. Non potè evitare di arrossire, imbarazzata da quella domanda che per tanti anni avrebbe voluto fargli.

“Devo sapere che posto occupo per te....così al meno il mio cuore potrà darsi pace.”.

“Stai parlando di Kikyo vero?”

“Si.......” Ammise con tristezza.

“Sarò sincero con te Kagome.”. Disse Inuyasha, questa volta senza distogliere lo sguardo da lei.

“Quando era in vita, io ho amato Kikyo con tutto me stesso....lei era stata l' unica a non trattarmi come un mostro...come un mezzodemone, nel senso peggiore che questa parola può significare.

Poi lei è morta per seguirmi nella tomba.....e io.....non potevo permettermi di tornare a sorridere sapendo una cosa come questa.”.

Come ogni volta che sentiva questa storia, Kagome avvertì un potente strappo allo stomaco, impaurita da ciò che potevano significare quelle parole; ma si rendeva anche conto che per Inuyasha non doveva essere facile parlarne, e così costrinse se stessa a restare calma e ad ascoltare fino alla fine.

“Ero anche disposto a seguirla nel mondo dei morti.”.

“Lo so Inuyasha.....ho capito benissimo cosa intendi”.

“No Kagome....aspetta perchè il mio discorso è appena iniziato.”La interruppe lui, sperando che la ragazza non fuggisse via ancora una volta.

“Kilyo avrà sempre un posto nei miei ricordi Kagome...non potrò mai cancellarla.”.

Queste ultime parole ebbero lo stesso effetto di una bomba per il cuore di Kagome, che ora pareva bruciare nel suo petto come se fosse stato appena ferito a morte.

Di scatto diede le spalle a Inuyasha. “Ho capito tutto Inuyasha.....grazie....ora so cosa provi”.

“No Kagome aspetta....non hai capito nulla invece!”. Urlò lui, ma Kagome aveva già iniziato ad allontanarsi di corsa.

“Stupida! Lo vuoi capire o no che io TI AMO!!”

Il corpo di Kagome si bloccò di colpo, come se fosse stato congelato al improvviso, e quella parola rimbombava forte nelle sue orecchi.....ti amo.....io ti amo.....

Inuyasha le si avvicinò prendendole la mano. “Io ti amo Kagome” Ripetè.

“Tu hai cambiato la mia vita.....anzi,credo che tu mi abbia salvato la vita.....prima di conoscere te io non avevo fiducia in nessuno al mondo, ed ero sempre solo, abituato al disprezzo di tutti.

Tu mi hai insegnato a sorridere, a fidarmi delle altre persone....ad avere degli amici.

Per colpa dei miei tormenti hai sofferto tantissimo...e mi dispiace.”

Kagome finalmente si voltò a guardarlo, ormai incapace di trattenere le lacrime.

Gli si gettò al collo, stringendolo forte a se. “Inuyasha......”

“Perdonami Kagome.....non ti farò mai più soffrire.....quella con Kikyo era un'altra vita....questa è la nostra....e io voglio solo te.....voglio essere felice con te.”.

I loro sguardi si incontrarono e Kagome si perse completamente in quelle bellissime iridi color ambra, così come Inuyasha sentì se stesso smarrirsi per sempre negli splendidi occhi di Kagome, così pieni d'amore solo per lui.

Un bacio dolce ma intenso e carico di passione, coronò quel momento tanto atteso da entrambi.

Kagome gli passò le mani dietro la nuca, tuffandogli le dita fra i morbidi capelli argentati e Inuyasha la strinse maggiormente a se, sollevandola da terra e assaporando l'inebriante sensazione dei loro corpi stretti l'uno all'altro.

Delicatamente la riposò a terrà e si staccò dalle labbra di Kagome, rossa come non mai: per troppo tempo aveva desiderato sentire le labbra di Inuyasha posarsi sulle sue, e ora che stava accendendo non era sicura di poter descrivere quello che provava....le sensazioni erano troppe tutte insieme e troppo intense.

“Ti amo Inuyasha”. Disse solo e semplicemente.

“Anche io Kagome.”

Un attimo dopo la trascinò in un bacio ancora più profondo del precedente.

Lei gli gettò le braccia al collo assaporando tutto il possibile di quel momento.


Io vivrò qui....insieme a Inuyasha.....giorno dopo giorno. Perchè io e Inuyasha, siamo destinati a stare sempre insieme.

  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: EDVIGE86