Beccheggia sul palmo mentre la soppesi.
Il verde ti ferisce gli occhi dopo un decennio vissuto in scala di grigi. All'olfatto è invece leggera e
genuina: che maledizione diabolica, quella che prima ti affama e poi amplifica il profumo del cibo corrompendone
il sapore!
Ma la bocca è impastata, la gola stretta: troppe volte l'immaginazione ha affondato i denti nella polpa laddove
il corpo ha tossito cenere.
Poi pensi: ogni indugio è sacrificio e tu hai già rinunciato abbastanza. Un pirata non prende lezioni su come
godersi la vita.
Scendi le scale, e il boccone è un tripudio di colori.
~fin~
Angolino d’autrice:
Dopo anni di inattività sul sito, potevo impedirmi di infestare anche questo fandom?
Concepita come flash, si riduce a drabble per manifesta incapacità di svilupparla oltre. Qui inizia e qui si
conclude, ma non escludo ulteriori pubblicazioni, se la musa assiste, con il POV di altri personaggi.
Siate parchi di frutta marcia, è la prima volta che metto le mani sul vecchio Hec.
Spero vi piaccia!