Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: SweetPaperella    14/04/2020    9 recensioni
{CaptainSwan AU}
Storybrooke, anno 1800.
Emma Swan è una ventenne ribelle, vuole vivere di avventure, ma un errore fatale la costringe a rimanere nel suo paesino, con cinque sorelle, un figlio, una madre petulante e concentrata solo a far accasare le proprie figlie.
Killian Jones, trentenne, Conte e ufficiale di Marina, con un passato tormentato e una forte sete di vendetta.
Due destini che si incrociano, due anime tormentate, un passato doloroso mai lasciato del tutto alle spalle. Vendetta, odio, amore, amicizia e famiglia.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A







Capitolo quattro - Proposta di matrimonio 



Emma's POV

Non ci posso credere, non ci voglio credere. Vogliono che mi sposi con Robin Lockeley. Mia madre vuole che mi sposi con il mio amico Robin. Colui che ho visto crescere praticamente, con cui da piccola giocavo con la terra o che rincorrevo o con cui giocavo a nascondino. Ha quattro anni più di me, quindi siamo praticamente coetanei, per questo da piccoli giocavamo spesso insieme. È un bravissimo tiratore con l’arco, tanto che Merida spesso lo sfida a qualche prova complicatissima. È un grande amico di famiglia, nonché il nipote di nostra zia Ingrid, che ci ha dato la casa. 
Ed è per questo che vuole che io lo sposi, per tutelarci e assicurare la casa. Ma i miei sentimenti? E poi pensa che sia l’unico che possa sposarmi, visto che la mia reputazione è compromessa per sempre, praticamente mi ha fatto capire che devo accettare senza storie. 
Naturalmente ho litigato con lei e me ne sono andata verso il bosco, con mio figlio a giocare con le spade di legno. Henry ama giocarci e io amo a mia volta insegnargli a tirare con la spada, voglio che diventi un ottimo spadaccino. 
Abbiamo passato il pomeriggio a giocare ad essere due cavalieri o meglio, lui è il cavaliere e io la principessa, che viene salvata dal baldo giovane e lui poi le insegna a difendersi da sola. A fare una ricca merenda che mi sono portata in un cestino, sapendo che mio figlio avrebbe potuto avere fame, fino a che non si fatto buio e siamo rincasati.
Ciò che mi aspetta al mio ritorno è proprio Robin. Il ragazzo è stato invitato per cena e so già che si è fermato per volere di mia madre. 
Tra le altre cose Robin non è innamorato di me, ma di Regina. Ho notato gli sguardi tra i due e la stessa Regina mi ha detto chiaramente che lui gli piace ed è veramente raro che alla mia amica piaccia qualcuno. Robin senza dubbio è un uomo affascinante, capelli castani non troppo lunghi, occhi chiari, alto, fisico atletico. Decisamente farebbe perdere la testa a molte donne, ma non a me, non di certo perché sia poco piacevole, al contrario, è colto, simpatico, dolce e un vero galantuomo; ma non sono innamorata di lui. È per me un semplice buon amico. 
E io, se mai mi sposerò e non ho detto che io lo faccia, voglio sposarmi con un uomo con cui provo dei sentimenti veri, di amore. Non mi basta l’affetto. 
I miei si sono sposati per amore, perché io mi devo accontentare di un uomo che nutre per me solo affetto? Sarebbe anche imbarazzante dover condividere i momenti di intimità. A quel pensiero arrossisco visibilmente, non riesco proprio ad immaginarmi in atteggiamenti intimi con Robin. 
La cena per fortuna prosegue all’insegna dell’allegria, se pur sia io che il ragazzo siamo piuttosto silenziosi. Temo che Robin sia in imbarazzo e ora non sa come affrontare l’argomento con me. 
Solo a fine cena infatti mi rivolge la parola, quando di solito, chiacchieriamo molto, ridiamo e scherziamo insieme. È davvero insolito vederlo così nei miei riguardi, chissà che cosa gli ha detto mia madre per ridurlo così. 
Una volta che ho messo Henry a letto, raggiungo Robin fuori in giardino, mi aspetta dove sono le altalene. Le costruite mio padre per noi figlie, quando avevamo l’età di Henry, ora ci gioca lui, ma spesso ci vado anch’io per rilassarmi e stare per conto mio.
Lo raggiungo e mi siede anch’io su una di esse, intanto lui si sta dondolando avanti indietro, facendosi spostare leggermente i capelli dalla leggera brezza serale. 
«Robin, siamo sinceri l’uno con l’altra, come siamo sempre stati. Non ti voglio sposare, come tu non vuoi sposare me, perciò togliti dalla faccia quell’espressione da martire.» diretta, come solo io so fare. Non è di certo da me girare intorno a un discorso o trovare le parole giuste, le cose vanno dette e basta soprattutto in certi casi. 
Robin che ormai mi conosce molto bene, scoppia subito a ridere e immagino che si senta anche un po’ stupido a essersi fatto mille paranoie inutili. 
«Lo so! So bene che nemmeno tu voglia sposarmi... Mi ha imbarazzato il fatto che tua madre pretendesse che io ti facessi la proposta. L’accontenterei anche se non fossi perdutamente innamorato di un’altra.» 
«Be, sappi che io non ti sposerei lo stesso.» scoppio a ridere, vedendo che è ancora alquanto imbarazzato e non è proprio un discorso esemplare il suo, ma lo capisco anche perché non è stato facile per lui dirmi dei suoi sentimenti per Regina. 
«E comunque so bene di te e Regina. Se non fai a lei la proposta, ti perseguiterò per il resto dei tuoi giorni. Faccio il tifo per voi.» gli dico facendogli capire che so tutto. 
Non so ancora i dettagli, Regina me li deve raccontare, ma so che si sono visti l’altro ieri sera e sicuramente qualcosa è successo tra i due, ma voglio che sia naturalmente la mia amica a raccontarmelo. Se pur non ho problemi a farmelo raccontare da lui, so solo che Regina ci tiene ad aggiornarmi lei. 
«Immaginavo! In realtà non so come farle la proposta... Tu che cosa mi consigli?» mi chiede, sciogliendosi completamente e lasciando andare la tensione. 
«Una cosa semplice, Regina non è una persona che ama le cose troppe elaborate. Punta a qualcosa di romantico però.» 
So bene di non averlo aiutato molto, ma Regina è una persona molto complessa, ma sono anche certa che le cose troppo elaborate e studiate non le piacciono. Lui comunque annuisce e capisco che sta già pensando a qualcosa per sorprenderla. 
«Mi vorrà sposare vero?» mi chiede a quel punto un po’ incerto e tornando a essere il Robin imbarazzato, pensando che io sappia la risposta. Mi fa tenerezza e sopratutto mi fa strano che il mio amico di infanzia, sia innamorato della mia migliore amica. 
Annuiscono e gli metto una mano sul braccio per rassicurarlo. 
Rimaniamo poi in silenzio a dondolarci sull’altalena. 
«Tua madre si arrabbierà molto?» mi chiede poi, rompendo il silenzio. 
«Sicuro! Ma non mi importa.» 
«Sei sempre stata una ribelle»
«Spero per te che sia un complimento! Ricorda di portarmi rispetto, sono la tua amica di infanzia e l’attuale migliore amica della tua futura moglie.» fingo di minacciarlo, tanto che assumo una finta espressione seria in volto. Robin mi conosce troppo bene e non ci casca minimamente. 
Mi da una spinta come a farmi capire che non ci crede e poi si alza e mi porge la mano per fare alzare anche me. Inizia a fare freddo. 
Vorrei restare ancora fuori e far credere chissà che cosa a mia madre che sicuro aspetta il mio rientro impaziente. Ma non lo faccio. 
Prima di rientrare Robin mi mostra l’anello di famiglia, un meraviglioso diamante, che risalterebbe al dito di chiunque. 
«Wow! Mi sono persa un anello stupendo a quanto pare.» scherzo ancora, so che con lui posso permettermelo. Robin infatti ride e annuisce, aggiungendo che oltre l’anello ho perso un uomo meraviglioso come lui. Scoppiamo a ridere entrambi, per poi congedarsi davvero stavolta. Mi dà un bacio sulla guancia e io rincaso. 
Le mie sorelle non ci sono, sono già nelle rispettive camere, anche Elsa. I miei genitori invece sono seduti al tavolo dell’ingresso, ad attendere il mio rientro. 
Mia madre mi guarda e sposta lo sguardo da me verso la mia mano sinistra per scorgere l’anello di fidanzamento, rimanendo delusa nel vedere che non c’è proprio niente. Ma se è rimasta delusa cerca di non darlo a vedere. 
Mio padre invece è molto contento, non avrebbe mai voluto che accettassi la proposta di matrimonio senza amore. Lui la pensa come me, ma comunque anche se così non fosse, è sempre dalla mia parte. 
Spiego loro che Robin è innamorato di un’altra donna e che è giusto che sposi lei, visto che è ricambiato con lo stesso candore e che io non avrei potuto offrirgli molto, al contrario... Inoltre, siamo troppo amici per innamorarci. 
«Ma se era la tua unica occasione per avere un uomo che ti avrebbe sposata nonostante la tua condizione?» mi chiede mia madre, preoccupata per me, lo so che è semplicemente preoccupata, ma ciò che non ha capito è che io non ambisco certo ad avere una famiglia, posso benissimo vivere da sola, con Henry per il resto della vita.
«Se era la mia unica possibilità, significa che non era destino che io mi sposassi. Quindi, vivrò con un unico uomo nella vita, Henry.» rispondo a tono. 
Lei sbuffa e guarda mio padre prontamente. 
«Ha fatto bene! Robin è un bravissimo ragazzo, ma non è l’uomo adatto per nostra figlia.» mio papà come previsto viene prontamente in mio soccorso e mi sorride rassicurante. 
«Non darei mai la mano di Emma al primo sconosciuto, se pur Robin non lo sia. Voglio darla in sposa a colui che l’ama veramente, che la rispetti e la tratti come la principessa che è. Soprattuto deve avere il coraggio di affrontare me, perché non la lascerò andare tanto facilmente.» continua lui e io corro ad abbracciarlo felice, dandogli un sonoro bacio sulla guancia. Felice di avere la sua approvazione per il mio non matrimonio, saluto anche mia madre con un bacio e mi dirigo a letto. Sono veramente stanca. 
Quando torno in camera mia sorella già dorme, vorrà dire che le racconterò tutto il giorno seguente e mi addormento anch’io. Non so come, né perché, ma prima di cadere tra le braccia di Morfeo, mi tornano alla mente due occhi celesti e profondi come il mare. 


Regina’s POV 

È tardo pomeriggio quando raggiungo casa di Emma per raccontarle ogni cosa. Non riesco a crederci di aver accettato una proposta di matrimonio. Io Regina Mills. Proprio io, che mi sono innamorata una sola volta nella vita. Io che mi ero ripromessa di non farlo mai più. 
Il mio primo vero grande amore è stato Daniel. Con lui ho avuto una storia d’amore intensa, unica, meravigliosa, è stato il mio primo bacio, la mia prima volta. Un amore adolescenziale, forte e vero, nonostante la nostra giovane età. 
Solo che poi mia madre Cora, l’ha pagato profumatamente per farlo andare a fare fortuna all’estero, il più lontano possibile da me. Questo perché? Perché Daniel non era di nobili origini come noi, ma un semplice contadino. Ha giocato con le sue ambizioni, la sua sete di scappare lontano e alla fine, nonostante provasse qualcosa per me, ha ceduto alla fame di soldi e di punto in bianco è andato via, senza dirmi una sola parola. Niente. Ho sofferto per mesi e per mesi non ho parlato con mia madre, perché è stata lei stessa a dirmi la verità vedendomi soffrire. Ci siamo riavvicinate solo alla morte di mio padre, ma devo ammettere che il mio rapporto con lei, non è più come prima. 
Quando è arrivata Emma, sono stata felice di condividere con lei le mie giornate. Se pur non ci siamo mai sopportate da bambine, perché talmente diverse da detestarci. Solo da adulte abbiamo legato, inspiegabilmente. Emma è irritante, petulante, a volte la strangolerei con le mie stesse mani, ma è la mia migliore amica, la migliore che potessi desiderare. 
Ed è proprio a lei che voglio raccontare ogni cosa che è successa con Robin. 
Lei mi raggiunge al nostro solito posto, dove solitamente ci incontriamo per confessarci i nostri segreti, lontane da orecchie indiscrete. È un posto molto carino, che abbiamo scoperto per puro caso camminando un pomeriggio e da quel giorno, è diventato il nostro posto segreto. Il posto che conosce tutti i nostri segreti più profondi e che li custodisce. Con Emma abbiamo deciso anche di fare un piccolo gioco, abbiamo scritto in una scatola dove ci vediamo tra dieci anni e ognuna ha scritto il proprio desiderio, poi lo abbiamo seppellito dietro il maestoso albero di mele che rende questo posto ancora più speciale. 
Spesso ci portiamo con noi anche Henry, lui gioca e si diverte, mentre noi parliamo. 
Oggi però il piccoletto è rimasto a casa. 
Non appena ci sediamo prontamente Emma prende la mia mano per vedere l’anello che mi brilla al dito. 
«Modestamente l’avevo già visto, ma vederlo al tuo dito è ancora meglio.» mi dice prontamente. So benissimo che ha visto l’anello e anche del fatto che sua madre, Mary Margaret, volesse che Emma si sposasse con Robin. 
Tra me e lui è successo tutto molto velocemente se devo essere onesta. Ci siamo incontrati al ballo tenuto in onore del conte Graham e abbiamo ballato insieme gran parte della sera, ci sono stati sguardi, chiacchiere e risate. Io da subito mi sono accorta che lui fosse totalmente diverso da me, ma in qualche modo mi ha affascinato fin dal primo sguardo. Non parlo solo di bellezza fisica, se pur sia bello da togliere il fiato, almeno per me. Parlo di magnetismo mentale, qualcosa nel suo modo di porsi, di fare, mi ha conquistata subito. Senza esitazione a fine serata ho accetta il suo invito per un nuovo incontro. 
Ci siamo incontrati il giorno dopo, abbiamo continuato a conoscerci e non so come, non so spiegarmi davvero come, mi sono resa conto di provare qualcosa per lui, di volerlo conoscere meglio. Lui è dolce, romantico, simpatico, ma allo stesso tempo intelligente, colto, pieno di cose divertenti e anche serie da dire. Mi raccontato della sua famiglia, del suo passato difficile, suo padre ladro e lui che è stato cresciuto da sua zia nobile, per non far la stessa fine di suo padre. Ha avuto le migliori istruzioni ed è cresciuto con una certa educazione, stando lontano dalla cattiva vita che avrebbe condotto se fosse rimasto con suo padre. Sua madre invece è morta di parto, una cosa piuttosto comune, purtroppo. 
E io, inspiegabilmente ho saputo raccontargli di Daniel, di come abbia sofferto per lui e di mai madre che l’ha allontanato solo perché fosse di origini umili. E abbiamo scherzato molto su questo, lui ha scherzato immediatamente dicendomi: “Meno male che ho una zia nobile allora, non avrei potuto corteggiarti altrimenti” e sono arrossita, nonostante non sia da me apprezzare così i complimenti. Penso sempre che non siano sinceri, ma lui sin dal primo istante mi ha trasmesso un senso di fiducia. 
Il primo bacio è arrivato dopo una settimana di corteggiamento. Robin è venuto anche a parlare con mia madre per chiedere il permesso di frequentarmi e lei ha accettato. Conosce la sua famiglia e inspiegabilmente, si è trovata anche lei affascinata dai suoi modi così gentili, ma aperti di fare. 
La cosa che mi piace di Robin è che non è per nulla noioso, al contrario, ci prendiamo molto in giro, proprio per le nostre diversità. Lui è sciolto, io sono rigida alle volte con grandi difficoltà a lasciarmi andare. Lui è socievole, io spesso mi chiudo in me stessa. Lui è aperto, simpatico, io a volte mi sento la cattiva della storia. Lui manifesta i suoi sentimenti, le sue emozioni, io non riesco mai a dire ciò che sento, che provo. Siamo così diversi, ma credo che nel nostro caso, gli opposti si sono attratti.
E poi mi ha fatto la proposta. Ho un meraviglioso anello di diamanti al dito. Io, proprio io che credevo che non mi sarei mai sposata in vita mia. Io ho accettato una proposta di matrimonio senza pensarci, di getto, quando di solito non faccio mai nulla che non sia stato programmato e calcolato fino allo sfinimento. 
E, per la prima volta in vita mia, mi sento felice. Felice e viva come non mai. 
«Sembri molto felice» mi fa notare Emma guardando la mia espressione. 
Non posso guardarmi, ma credo di avere la faccia da ebete e per una volta non me ne preoccupo. Non è per niente un comportamento da Regina Mills, lo devo ammettere, ma se per una volta sono felice, non voglio far nulla per mascherarlo. Al diavolo la mia rigidità, il mio autocontrollo per non provare emozioni. Voglio invece mostrare di essere innamorata e felice. Ecco, non avevo mai nemmeno ammesso a me stessa di essere innamorata di Robin, ma a questo punto non posso più negarlo. 
«Lo sono.» ammetto sorridendo apertamente. 
Ed Emma mi abbraccia. Non è persona da effusioni, da eccessivi slanci di affetto, ma forse ha visto la mia felicità e anche lei, per una volta si è lasciata andare. Ricambio il suo abbraccio, ma poi ci separiamo prontamente. Non è da noi questo tipo di effusioni, tanto che scoppiamo a ridere di gusto, quando poi ci guardiamo negli occhi quasi sorprese di quel gesto. 
«Mi mancherai quando andrai a Londra con lui, ma avrò la scusa per venire a trovarti in un a città che non ho mai visto.» mi dice ancora la mia amica. Anche lei mi mancherà e tanto. La sola idea che mi spaventa di vivere in una città completamente nuova, è proprio quella di non avere lei al mio fianco che mi sopporta e supporta per qualsiasi cosa. Non avremmo più questi momenti per noi, nel nostro posto segreto. 
Io e Robin ci sposeremo molto presto, quindi presto dovrò lasciare Storybrooke e diventare la padrona della tenuta Loskeley. Non è un sogno vero?
Ma ora basta parlare di me, ho decisamente monologato troppo sulla mia vita privata e voglio invece sapere che cosa sta combinando Emma con quel Jones. Secondo me tra i due può nascere qualcosa, ma so che non lo ammetterà mai questa capocciona della mia amica, la conosco troppo bene. 
«Invece tra te e Jones?» le chiedo. 


Emma’s POV

Devo ammettere che la domanda della mia amica mia ha totalmente sorpresa, non c’è niente tra me e Jones. Ma cosa le salta per la testa?
«Cosa?» chiedo e lei scoppia a ridere. 
«Dai non puoi negare che sia molto bello, possibile che non ti piaccia nemmeno un po’?»
«È arrogante, presuntuoso, sfacciato e maledettamente modesto. Quindi...» 
«Ti piace.» mi interrompe Regina, prima che io possa dire “quindi non mi piace nemmeno un po’” ovviamene dicendo l’opposto da me. 
«NO» urlo quasi, come se urlare rendesse più chiaro il fatto che non mi piace nemmeno lontanamente.
«Oh si che ti piace invece.» mi provoca la mia amica, pensando di farmi ammettere i miei sentimenti, ma non c’è proprio niente da ammettere qui. Killian Jones è solo un bell’uomo, ma con il carattere di un pagliaccio provolone e non provo nulla per lui. 
Se pur io ci pensi spesso... Ma questo non vuole dire nulla e tanto meno lo dico a Regina o potrebbe trarre conclusioni sbagliate. 
Ciò che le dico invece, è che ho ancora la sua giacca a casa, la giacca che lui gentilmente mi ha donato visto che avessi freddo e fossi sudata dopo la nostra sfida. A cui modestamente ho vinto e me ne vanto ancora oggi. 
«E quindi hai una scusa per rivederlo no?»
«Se rivuole la giacca deve essere lui a venire da me, non ho nessuna intenzione di andare io da lui e rivedere la sua faccia da schiaffi.» 
Regina mi guarda e ride, mi conosce meglio di chiunque altro e sa benissimo che non voglio avere un uomo nella mia vita, quindi so altrettanto bene che questo e semplicemente un interrogatorio per prendermi in giro, se pur pensi seriamente che mi piaccia. 
«Secondo me lo farà presto»
«Mi auguro di vederlo il più tardi possibile» 
«Poveretto! Non sa in che guai si è messo con te» mi prende ancora in giro lei, io le dò una botta sul braccio con decisione e lei si massaggia, dolorante. So far male quando voglio. 
«Non è perché adesso sei innamorata, devi vedere l’amore ovunque come Mary Margaret eh, mi basta già lei.» la prendo in giro io stavolta, punzecchiandola sul fatto che si stia per sposare, quando abbiamo iniziato ad avvicinarsi, mi ha dichiarato più volte di non volerlo fare, che non si sarebbe mai più innamorata... Invece a quanto pare le ci voleva Robin per tornare a credere nuovamente nell’amore. E io sono solo felice per lei. Ho fatto il tifo per loro sin dal primo istante in cui ho capito che si potessero piacere, ammetto che sono stata felice che anche Robin sia venuto al ballo, perché speravo proprio che i due si incontrassero. Sono riuscita nel mio intento. Robin è proprio un bravo ragazzo ed è perfetto per la mia amica Regina, i due sono così diversi, ma si completano proprio a vicenda. 
Rimaniamo a parlare ancora a lungo, del matrimonio, il quale si svolgerà a Storybrooke ovviamente, ma poi i due si trasferiranno a Londra, nella tenuta di famiglia di Robin, il che mi dispiace moltissimo, perché non potrò più avere la mia amica sempre tra i piedi, lo ammetto, come l’ho ammesso con lei, ma so anche che la nostra amicizia può superare anche la distanza. Ci siamo trovate in un momento in cui tutte e due non credevamo più in nulla. Io sola, a diciotto anni con un figlio da crescere, lei sola, dopo la delusione di Daniel. Ci siamo confidate e da quel giorno non ci siamo più separate. Siamo state l’una la forza dell’altra. La nostra amicizia è diversa da tutte le altre, perché non stiamo di certo a dirci quanto ci vogliamo bene ogni secondo, al contrario, litighiamo spesso, proprio perché siamo molto diverse, ma ciò che ci lega è più forte di quello che ci divide e alla fine, riusciamo sempre a fare pace. Regina è una delle poche persone al mondo che mi dice sempre le cose come stanno, senza troppi giri di parole, senza pensare di ferirmi. Mi dice tutto, anche la cosa più dolorosa. E io faccio lo stesso con lei. Forse è proprio per questo che il nostro rapporto è così solido. 
Naturalmente l’aiuterò con il matrimonio, sarò la sua testimone. Per questo iniziamo a pensare a tutto ciò che riguarda i preparativi. Abito, fiori, banchetto. Per l’abito, in realtà, sua mamma sistemerà il vestito di sua nonna, per renderlo più moderno e aggiustarlo naturalmente da dei piccoli strappi avvenuti con il tempo. Per quanto riguarda il resto sarò io ad aiutarla.
E in teoria, a breve, ci dovrebbe essere anche la proposta di matrimonio di Graham per mia sorella... Mi auguro che arrivi presto, so per certo che Elsa è molto presa dal giovane.
 


Spazio autrice: Ciao a tutti, eccomi tornata a postare il quarto capitolo di questa storia, non era mia intenzione farvi attendere così tanto, anche perché se devo essere sincera ho dei capitoli pronti, non mi mancano nemmeno l'idee per continuare, ma le ho ancora talmente ingarbugliate o proprio le idee che ho lo sono (mi sa proprio di sì ahahaha) che non è facile metterle per iscritto. Ma non sto qui a tediarvi con questo. Passiamo a parlare del capitolo: Mary voleva che Emma si sposasse con Robin ahahahaha si lo so, fa già ridere solo così eh? Non ce li vedo proprio quei due a sposarsi e stare insieme, però mi piaceva l'idea di renderli amici a tal punto da scherzare su questa cosa. Ovviamente sapete tutti che sono OQ quindi non potevo che mettere Robin con Regina, secondo me sono perfetti insieme e si completano a vicenda, pur essendo così diversi. Però mi piace anche immaginarmi Emma e Robin amici, nella serie non hanno mai parlato molto, ma Robin secondo me è talmente un bonaccione che riuscirebbe benissimo a essere amico di tutti e non so perché mi immagino perfettamente bene loro due amici, infatti avrete notato anche dalla mia precedente long che questa amicizia mi piace. Infatti, l'ho inserita anche qui e i due si conoscono da quando sono piccoli. Fatemi sapere che cosa ne pensate di questo capitolo, incentrato sull'amicizia ma anche sulla proposta di matrimonio che Robin fa alla sua amata Regina. Si in questo capitolo non c'è Killian, o quanto meno non direttamente, ma tornerà presto e avrà molto da raccontare il nostro bel giovanotto dagli occhi celesti come il mare.
Spero che le feste di Pasqua siano andate bene, anche se passate insolitamente e che abbiate mangiato tanta cioccolata, quella mette sempre di buon umore e non guasta mai. Buona settimana e a presto.
   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: SweetPaperella