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Autore: NiklaPina    16/04/2020    0 recensioni
Questa è la prima storia che scrivo, siate magnanimi con me. L'idea generale è una fafic sulla coppia Clexa ma ancora non so bene come si svolgerà, sarà abbastanza lenta e voglio introdurre bene ogni personaggio quindi anche lunghina. Ambientata in una normale scuola, precisamente nel loro quarto anno. Aperta ad ogni recensione :D
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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ATTENZIONE: riferimenti ad uso di sostanze ricreative esplicito




Il suono della sveglia rompe il silenzio della stanza, ma con uno scatto veloce riesco a premere qualche tasto e ad interrompere quel tanto odiato allarme, mi giro dall'altra lato e riprendo il mio sonno. Dopo appena pochi minuti il telefono ricomincia a suonare e questa volta non ho scampo, deve svegliarmi se non voglio perdere l'autobus. "LEXAAA! Alzati il caffe è pronto" sento urlare dalla cucina mia madre, corro in bagno a darmi una lavata e dopo esssermi messa il mio solito outfit (felpa e jeans) vado in cucina da mia madre a fare una colazione veloce e quel poco di conversazione che riesco a fare di prima mattina. Controllo l'ora, 7.02, giusto il tempo di buttare qualche libro a caso nello zaino ed è gia ora di uscire di casa. Ormai è passato un mese dalla fine delle vacanze estive e il freddo comincia a farsi sentire, ma niente che una felpa non possa fermare, se non fosse per quella pioggia tanto leggera quanto fastidiosa.
Sono le 7.05 quando mi ritrovo nella rotonda dove sono solita aspettare Gustus per poi incamminarci verso la fermata, 'a quanto pare non sono l'unica che la mattina ha difficolta ad alzarsi' penso tra me e me dato che ancora non si è presentato, cosi decido di mandargli un messaggio e di rollare 2 sigarette per entrambi. 7.10 e di Gus ancora non c'è traccia, decido di incamminarmi verso la fermata e nel frattempo inizio a chiamarlo, per accertermi che si sia svegliato.
Il telefono fa 2 squilli quando dall'altra parte della linea sento una voce roca "Oddio Lex mi sono svegliato adesso, tienimi un posto per favore" una risata spontanea mi esce dalla bocca "Vai tranquillo sono gia alla fermata, hai ancora tempo". Lexa e Gustus avevano la fortuna di abitare tra due fermate e quando (molto spesso) capitava di perdere l'autobus alla prima avevano sembre quei 5 minuti di tempo per prenderlo alla seconda. 
Giusto il tempo di finire la sigaretta che l'autobus mi si ferma davanti e dopo assermi messa a sedere mi metto le mie fedeli cuffiette, faccio partire la musica e inizio a fare i compiti di matematica, come ogni mattina. Dopo le solite 3 fermate vedo salire il mio amico e con un cenno gli dico di sedersi vicino a me. "Hai fatto gli esercizi di matematica?" gli chiedo già conoscendo la risposta che non tarda ad arrivare "Certo che no, te hai studiato italiano?". 'Merda' non mi sono ricordata per niente dell'interrogazione sulla Divina Commedia, non che avrei studiato se mi fossi ricordata, ma almeno avrei cercato qualcosa su internet su cui aggrapparmi. Gus leggendo l'espressione della mia faccia capisce all'istante e ridacchiando mi rassicura " Dai siamo vicini di banco, cercherò di suggerirti qualcosa, c'è anche Anya dietro di noi, sicuramente qualcosa riuscirà a dirti". Italiano è la materia scolastica che odio di più, non per la materia in sè, ma è palese che la professoressa ce l'ha con me, ogni volta che inizia il giro delle interrogazioni sono sempre la prima e casualmente mi fa sempre domande complicate. Per questo non studio mai italiano, non che nelle altre materie mi impegni tanto, ma con lei non tocco nemmeno libro. Scoraggiata dal sicuro 3 che mi aspetta abbandono i libri, alzo il volume e comincio a guardare fuoni dal finestrino con "Under the Bridge" dei Red Hot Chili Peppers come sottofondo dei miei pensieri.
Scesi dall'autobus ci incamminiamo verso l'entrata della scuola e ci accendiamo un'altra sigaretta, lo so che la mattina non dovrei fumare cosi tanto ma solo il pensiero della mattinata che mi aspetta mi fa venire voglia di fumarne altre 3. Parliamo del più e del meno quando ci raggiungono anche Anya, Octavia e Bellamy. "Questa è la seconda vero?" mi chiede Octavia senza neanche salutarmi e indicando la sigaretta, "Dai Octavia non iniziare con i soliti discorsi, so che fumare fa male e il fatto che tu me lo ripeta ogni giorno non mi farà smettere di punto in bianco", "Ehi Lex, buongiornissimo anche a te" interviene Bellamy con un sorriso " Sempre di buon umore di mattina?" mi chiede sarcasticamente. Senza neanche rispondergli saluto Anya "Ehi bellissima, oggi splendi come non mai, che ne dici di un bel caffe? Offerto da me ovviamente" "Ciao ruffiana, non mi devi offrire un caffe per avere qualche suggerimento su Dante, lo sai che il mio cuore già batte per te!" mi risponde scherzando prendendomi la mano "Però accetto comunque l'offerta, mi sono svegliata tardi e non ho fatto in tempo a fare colazione!" tenendomi ancora la mano inizia ad incamminarsi verso l'ingresso della scuola "Grazie per averlo offerto anche noi! Questa me la segno" sento urlare Bellamy, faccio giusto in tempo a girarmi per fargli una linguaccia quando  mi ritrovo già dentro l'edificio. Salita la rampa mi accingo alle macchinette quando Anya mi spinge verso il corridoio delle prime (quello più vuoto) e gia ho capito di quale caffe ha bisogno, "Dai che tra un po' suona la campanella" mi riprende accellerando ancora di più il passo "An non so cosa tu abbia capito, ma io ho veramente bisogno di quel caffe!" le dico opponendo resistenza "Dai Commander solo 5 minuti, dopo ti prendo il caffe e anche un Kinder fetta a latte se vuoi" mi risponde con occhioni dolci. " Va bene, ma fai che siano 5m che devo ancora finire matematica!" "Agli ordini" cosi ci introfuliamo dentro uno dei magazzini della scuola.
Io e Anya siamo amiche da ormai 3 anni, ci siamo conosciute in primo e non ci siamo mai divise dal primo giorno, sembrerebbe strano ma è la mia migliore amica, è da quando quest'estate che le ho confessato la mia attrazione per le ragazze che ogni tanto capita di "divertirci un po'", ma nulla che vada oltre l'amicizia. Ce lo siamo promesse dall'inizio e abbiamo deciso di tenerlo nascosto anche ai nostri amici, per evitare incomprensioni.
La vedo riabbottonarsi i pantaloni quando sento suonare la campanella "Cazzocazzocazzo, mi avevi promesso che sarebbero stati 5m!" "Dai che vuoi che succeda se arriviamo qualche minuto in ritardo, poi non mi sembravi dispiaciuta qualche secondo fa" mi risponde con un  ghigno sicuro di sè, "Beh... n-nonn è che... però..senti vai al diavolo, mi devi 2 caffe e almeno una sufficienza in Italiano!"



So che non è molto come capitolo, ma ho gia pronti altri due capitoli che aggiungerò domani o dopodomani, sono curiosa di sapere se vi potrebbe interessare o meno.

Ho deciso di farla abbastanza realistica quindi non aspettatevi l'amore a prima vista o quant altro, sarà mooolto lenta.
  
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