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Autore: Queen FalseHearth    17/04/2020    1 recensioni
Dal capitolo 2:
“C’era voluto un po’ di tempo, ma alla fine Gwen si riabituò alla sua routine. Era come se non avesse mai partecipato al reality: nessun riflettore l’accecava e le sfide che inseguiva riguardavano solo lo studio. Riaffrontò i pensieri di qualche mattina fa, le mancava il reality? Assolutamente no, ma non poté negare di essersi divertita un mondo e conosciuto emozioni e persone nuove. Per non parlare delle sensazionali avventure che aveva vissuto; negli ultimi giorni gli eventi più sbalorditivi furono la perdita momentanea del suo telefonino e l’aver trovato un dollaro per terra.
Vorresti vivere una nuova avventura, ma come?
Il telefono squillò. Una persona, guidato dal puro divertimento, aveva provveduto a sconvolgerle la vita senza permesso. La ricatterà per costringerla a lavorare nell’ultimo posto in cui una ragazza come Gwen vorrebbe lavorare, in un Maid Cafè.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gwen, Nuovo Personaggio | Coppie: Alejandro/Heather, Bridgette/Geoff, Duncan/Gwen
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale
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Maid cafè
🍫Capitolo 14🍫

 

6 Novembre 2014, Giovedì

Gwen stava aiutando Serena a lavare i piatti quando Sammy arrivò in cucina per avvisarle che era appena iniziata una riunione per parlare dei problemi del locale. Gwen si lavò le mani mentre Serena stava già formulando le prime ipotesi.
-A questo punto l’aumento è impensabile, questo posto va lentamente a pezzi. Molto probabilmente allungherà i turni- espose mentre Gwen si avvicinò alla porta per andarsene insieme con la cuoca.
-Non licenzierà nessuno, forse forse forse vuole comunicarci che il tuo tempo qui è scaduto- Gwen si bloccò: nonostante il suo più grande desiderio sia togliersi per sempre la divisa da cameriera, sarebbe stata un mostro abbandonare ad Sammy: la ragazza dagli occhi verdi aveva bisogno di tutto l’appoggio possibile…anche se starle accanto come cliente non era una cattiva idea.
Serena e Gwen raggiunsero le altre cameriere nella sala principale del locale e non potevano fare a meno di notare i loro volti contaminati dalla stessa emozione: preoccupazione (tranne quello di Marta). La protagonista condivise il sentimento nonostante abbia sempre affermato di odiare il maid cafè.
-Ragazze c’è una cosa di cui vi devo parlare e ve lo dico ora che ci siete tutte- comunicò Courtney, seduta sopra un tavolo per ricevere l’attenzione di tutte.
-Prima di tutto l'Hello Kitty Day è stato un successo, brave- non era tipico di Courtney fare complimenti, da ciò Gwen dedusse che la situazione era più seria del previsto. La perfettina sospirò.
-Vi ho convocate perché…abbiamo problemi economici. Gravi- Carrie e Kitty furono le uniche a mormorare qualcosa fra di loro a bassa voce.
-A Luglio mi sono accorta per la prima volta dei debiti, pensavo che me la sarei cavata ma…siamo a Novembre e invece di sparire sono aumentati. Non so come gestirli- Courtney fece una breve pausa, giusto il tempo per sospirare di nuovo amareggiata.
-Non voglio chiudere, non dopo l’impegno e il sangue che ho versato. Non ho rinunciato al mio sogno di diventare avvocato per perdere questo locale. Se non attireremo nuovi clienti mi troverò un altro lavoro che mi faccia guadagnare in fretta-
“Non vorrà mica…” pensò terrorizzata Gwen.
-Ehi ehi ehi tengo a questo posto quanto te! Se farai la disperata, ti seguirò- disse fermamente Anne Marie. Ella e Lindsay non capirono di cosa stessero parlando, troppo ingenue per capire.
Era tutto assurdo.
Non poteva essere vero, Courtney non poteva essere così disperata.
-Ma che cazzo state dicendo?!- disse Carrie, era la prima volta che Gwen sentiva una parolaccia provenire dalle sue labbra.
-Vi rendete conto di cosa state dicendo?! Troveremo una soluzione senza che qualcuna vada in strada! Siamo una squadra, una famiglia!- urlò la giovane bionda trattenendo le lacrime.
La rabbia della delicata Carrie spezzò il silenzio ma nessuna sapeva cosa dire, persino Marta che si comportava come un blocco di ghiaccio era sorpresa dalla reazione della bionda.
-Scusate…-
Courtney non mostrava mai il suo lato fragile, ma non fece nulla per impedire alla sua corazza di sicurezze di crollare.
-Scusate- ripeté debolmente per poi lasciarsi travolgere da un disperato pianto.

Per lo staff del maid cafè non c’era modo peggiore per concludere la giornata, avrebbero voluto restare per donare sostegno al loro capo ma i loro impegni personali avevano la precedenza.
Gwen fu l’ultima a cambiarsi. Anche se il suo turno era finito, desiderava rimanere nella stravagante caffetteria. Era confusa: sarebbe dovuta essere felice della possibile chiusura del locale ma allo stesso tempo le dispiaceva. Courtney non meritava di affrontare questa difficile situazione, purtroppo al mondo d’oggi l’unica cosa che conta è il denaro.
Dato che Gwen non sapeva come far piovere soldi dal cielo, cosa poteva fare per il suo capo? Indubbiamente Courtney aveva bisogno di distrarsi, uscire: ossessionarsi sui debiti non avrebbe risolto nulla ma avrebbe peggiorato il suo umore. Pensando ciò si ricordò il suo impegno di sabato.
-Courtney…- disse Gwen dopo essersi avvicinata al suo capo.
-Che ne dici di venire con me a vedere una gara di corsa questo sabato?- come diceva sempre sua madre, tentar non nuoce.
-Cosa?- Courtney, anche se lo nascondeva, era piacevolmente stupita.
-Ogni volta che io e le altre maid ti proponiamo di uscire e svagarti tu rifiuti sempre. Se questa volta non vieni con me ti trascino per i capelli- continuò Gwen. Perché sentiva il bisogno di aiutare questa ragazza? La loro amicizia era morta e sepolta.
-Mi annoierò…uff va bene non mi va di ucciderti perché hai rovinato i miei capelli perfetti- la gotica era più stupita del previsto per la sua risposta positiva.
-E poi non sapevo che voi maid vi frequentiate dal locale- aggiunse l'ispanica.
-Senza la divisa gothic lolita esco volentieri con Carrie, Sammy e Kitty, quest'ultima non se la toglie mai-
-Non avevo dubbi- Courtney sorrise.
 

8 Novembre 2014, Sabato

Gwen attendeva il capo da una decina di minuti alla fermata dei pullman vicino casa sua.
Se fosse stata lei in ritardo, Courtney l'avrebbe tempestata di messaggi; invece la gotica aspettava tranquilla. Quando aveva invitato l'ispanica non aveva pensato che avrebbe dovuto nascondere la sua preoccupazione per il destino del Princess Cafè, per fortuna Gwen aveva imparato a mostrare sorrisi falsi (tranne nel maid cafè in cui trionfa l’odio sul suo viso).
Prima di controllare se avesse scritto giusto il luogo d’incontro, vide Courtney che la stava salutando da lontano. Non c'erano tracce di sconforto di venerdì sul suo viso; sembrava completamente diversa, solare. Inoltre appariva più alta, merito di quelle zeppe nuove color d’oro.
-Andiamo?-
-Dobbiamo aspettare il pullman- le ricordò Gwen.  Non seppe spiegarsi il perché ma sentiva la strana sensazione di essere osservata. Si voltò allarmata ma non c’era nessuno.
-Cosa c'è?- domandò Courtney.
-Pensavo che qualcuno ci stesse seguendo…-
-Sei solo molto stressata, dovrei darti le ferie- commentò l’ispanica stranamente rilassata.
Gwen aveva sentito la mancanza della seconda personalità di Courtney, ovvero tranquilla e amichevole; indubbiamente preferiva questa rispetto a quella competitiva e irascibile.

Courtney e Gwen ci impiegarono dieci minuti per raggiungere la scuola della gotica. Il campo dell’Otonashi Hight School era il migliore di tutto il Canada, un atleta non avrebbe notato differenza fra questo e quello delle olimpiadi.
In quel giorno si sarebbe svolta una semplice corsa su un campo di 200 metri fra gli studenti di diverse scuole, ma per una dei presenti rappresentava un nuovo inizio.
Sky era sulla linea di partenza insieme ad altri dieci corridoi, per l’occasione indossò una bandana celeste che apparteneva sua sorella, atleta olimpionica; la mora non pensava che l’avrebbe messa per un’occasione del genere. Oggi Sky doveva vincere per sé stessa per cancellare la figuraccia fatta nel reality.
Gwen e Courtney presero posto nella tribuna, in una scuola con la miglior pista di corsa non poteva di certo mancare un ampio spazio in cui gli studenti potessero fare il tifo.
Quando Sky notò l'amica dalla linea del traguardo, le mostrò un sorriso sicuro: doveva vincere a tutti i costi.
-Si tratta di una corsa tra le varie scuole, se Sky vince sarà una buona vittoria per l’immagine della mia scuola…no in realtà le nostre scuole sono rivali e ci sono sempre sfide di questo genere- spiegò Gwen all’ispanica.
-Ovunque vada c’è sempre rivalità e odio. Speriamo che questa gara non sia noiosa- disse Courtney, non era mai stata interessata allo sport ma era piacevole stare all’aria aperta.
 Il fischio di un uomo sancì l'inizio della corsa. Sky si distinse fin da subito: non intendeva cedere il primo posto a nessuno. Doveva arrivare al traguardo prima di tutti, una scarica di adrenalina sconfisse la fatica che provava. Aveva bisogno di vincere.
Correre era la sua linfa vitale. La faceva sentire viva.
-Ma quanto è veloce la tua amica…- commentò Courtney davvero sorpresa. Gwen non tolse gli occhi da Sky, rapida come un fulmine. 
Dopo un po’, Sky tagliò il traguardo lasciando gli altri corridoi a metri di distanza indietro. La mora era soddisfatta di sè stessa come non lo era mai stata.
"Ce l'ha fatta, questa è solo la prima vittoria di una lunga serie!" pensò Sky felice.
La folla composta dagli studenti della scuola esultò. Gwen applaudì fino a quando le sue mani divennero rosse. Era contenta per l’amica: quella vittoria l’avrebbe aiutata a dimenticare la medaglia d’argento vinta in Total Drama.
Il giudice decretò Sky vincitrice e le consegnò una medaglia, il preside dell’Ohashi Hight School si tolse la maglietta (nel mese di Novembre) e si esibì in un ballo strampalato contento per la vittoria di una sua studentessa, evento che doveva essere ripreso con il cellulare.
Dopo un po’ tutti se ne andarono e rimasero solo le due ragazze.
-Grazie, avevo bisogno un po’ d’aria fresca- ammise Courtney. -La giornata non è finita- Gwen le mostrò un sorriso da sfida.
-Cosa?-
-Aspettiamo Sky e andiamo a fare un giro in città-
-Ma Lance mi aspetta a casa…-
-L’ho sentito prima e mi ha detto che usciva con degli amici… - in realtà era una bugia, ma sapeva che il giovane violinista avrebbe giocato ai videogiochi mentre aspettava la sorella e ciò gli avrebbe fatto perdere la cognizione del tempo.
Sky ci aveva impiegato poco per farsi una doccia e vestirsi, ma si era dimenticata di togliere la bandana celeste piena di sudore. Sapeva lo scopo della gotica, il piano “far divertire una vecchia amica” (Gwen non poteva di certo dirle che era il suo capo!) era iniziato.
-Piacere sono Sky, vedrai ti divertirai molto Courtney!-
-Prima tappa, pullman!- annunciò Gwen allegra.
L’ispanica era un po’ confusa ma apprezzò lo sforzo della sua ex amica di farle passare un buon pomeriggio.

Quando il giorno primo Gwen aveva preparato il programma per la giornata successiva, non aveva calcolato la lentezza dei mezzi pubblici. Se solo il suo motorino avesse tre posti invece di due. Quando le gambe delle tre ragazze si stavano iniziando ad addormentare, il mezzo pubblico arrivò.
Il pullman era vuoto, se fosse stato pieno Gwen molto probabilmente non avrebbe mai notato due persone famigliari.
Gwen si diresse alla fine del bus, Sky e Courtney la seguirono dopo aver timbrato il biglietto.
-Ciao Trent…- salutò la gotica, il chitarrista era sorpreso di vederla.
-Ciao!-
-…ciao Marta- disse Gwen con voce spenta; Trent pensò che questo cambiamento fosse dovuto alla loro passata relazione, invece il motivo era un altro e serio.
Gwen non aveva mai visto Marta e Trent insieme, si chiese che tipo di coppia fossero. La gotica sperò che il suo amico lasciasse presto la mora conoscendo il suo segreto.
Sky si presentò mentre Trent notò una vecchia amica.
-Ciao Courtney! Da quanto tempo!- disse allegramente quando la vide.
-Eh già, ti vedo in forma!- dichiarò la perfettina, Gwen fu sorpresa dal suo comportamento amichevole: stava recitando con la parte della maid cordiale o era semplicemente felice di vederlo?
-Perché non sei venuta alla cena?- chiese Trent all'ispanica riferendosi all'incontro degli ex concorrenti di Total Drama Island al ristorante Beckta Dining and Wine (capitolo 10).
-Avevo da fare- era la verità.
Poteva sembrare un semplice incontro casuale fra vecchi amici, ma Gwen non riusciva a non lanciare occhiatacce a Marta, quest’ultima se ne accorse ma inizialmente fece finta di niente.
-Courtney stai bene? Giovedì mi sei sembrata molto agitata- domandò Marta. -Si sto meglio, grazie- all’interno del maid cafè la mora non aveva mostrato empatia, forse vuole fare bella figura davanti al suo ragazzo, pensò Courtney.
-Allora dove siete dirette?- chiese Trent.
-Non lo so… Gwen e Sky mi hanno rapito- il chitarrista rivolse uno sguardo curioso verso le due ragazze.
-È un segreto!- rispose l’atleta emozionata come una bambina i cui genitori avevano promesso di accompagnare al Luna Park.
-Forte! Io e Marta stiamo andando a casa di un amico a guardarci la quarta stagione di Game of Thrones tutt'un fiato. Voi l’avete vista?-
-Io si- disse Courtney, chi l’avrebbe detto che potesse piacerle una serie dark fantasy, pensò Gwen.
-Anche io la sto vedendo, inoltre mi sto recuperando tutte le stagioni di How I met your mother- intervenne Sky.
Gwen conosceva entrambe le serie ma non aveva avuto tempo di guardarle (Dannato McLean).
-Che ne pensate…-
-Ehy io che non ho mai tempo per le serie tv non voglio spoiler!- intervenne Gwen sorridendo.
-A me invece non va di parlare, Gwen andiamo a quei posti liberi- prima che potesse dire qualcosa, Marta trascinò la gotica dall’altra parte del pullman ai posti vicino al conducente.

Mentre Sky, Trent e Courtney discutevano di Game Of Thrones, Gwen si preparò ad affrontare Marta.
-Perché ho l’impressione che ti stia antipatica, Nives?- domandò Marta con sguardo minaccioso e tenero allo stesso tempo.
-Conosco il tuo problema- affermò freddamente e osservò con attenzione gli occhi di Marta: erano leggermente arrossati. Non poteva parlare di ciò nel Princess Cafè, non voleva far preoccupare le altre cameriere.
-Non mi stupisco, Leshwana non sa mantenere i segreti-
-Allora ciò che mi ha detto Carrie riguardo al fatto che lavori al Maid Cafè per essere indipendente è una cazzata-
-Complimenti Sherlock, vuoi un premio?- Marta le ricordava Heather nella prima stagione del reality: perfida e impassibile. La protagonista aveva imparato come affrontare persone del genere, prima di tutto non doveva lasciarsi intimorire.
-Se fai soffrire Trent giuro che ti farò passare i giorni peggiori della tua vita-
-Nel reality eri più brava con le minacce, e poi non l’ho mollato io davanti a milione di persone- Gwen detestava il fatto che quella provocazione fosse basata sulla verità, ma non sarebbe caduta nella sua trappola.
-Almeno io non voglio coinvolgerlo in ciò che gli rovinerà la vita-
-Gwen ascolta non voglio che Trent assuma droga come me, anzi lui non deve saperlo- in quel momento la gotica, accecata dall’odio, non capì se stesse dicendo la verità o se stesse mentendo.
-Non ho mai detto che penso che tu voglia coinvolgere Trent- fece notare la gotica.
-L’ho intuito, Leshwana è così brava a sparlare della gente come a prendere chili. Forse dovrei essere io Sherlock- la gotica non aveva passato molto tempo con Marta nel maid cafè, solo adesso si accorse che era una persona che era meglio da evitare. Come aveva fatto a far innamorare Trent?
Il pullman si fermò, Gwen guardò il finestrino e si allarmò.
-É la tua fermata?- chiese Marta.
-COURTNEY, SKY SCENDIAMO!- urlò Gwen, non ebbe il tempo di finire il discorso con la mora o salutare Trent che dovette scendere in fretta. L’ispanica e l’atleta raggiunsero le porte in fretta.
-Ti auguro un buon pomeriggio, Nives- disse Marta quando le porte del pullman si chiusero.

C’è chi definisce la città nel mese di Novembre come fredda e monotona, invece inizia a risplendere nell’attesa del giorno più magico dell’anno, ovvero il Natale. La gente aveva iniziato a decorare gli alberi con luci luccicanti e decorare i propri negozi.
-Gwen lo so che cinque minuti da sola con Marta non siano una gioia, ma ti vedo molto inquieta tutto bene?- domandò Courtney. Gwen non voleva rovinare il pomeriggio con le sue paranoie, avrebbe finto di stare bene se fosse stato necessario.
-Si non preoccuparti-
-Ma chi è questa Marta-
-Una nostra conoscente…ma dove mi state portando!?- Sky e Gwen fecero un enorme sorriso, quest’ultima cercò di dimenticarsi della mora con le ciocche viola.
Courtney non era mai stata in quella zona della città, era un territorio completamente sconosciuto. Gwen e Sky la condussero in un parco profumato e molto spazioso, la perfettina capì da sola dalle urla e dalla folla in lontananza quale fosse la loro destinazione.
-Un concerto? Odio i luoghi affollati!- si lamentò Courtney, in realtà nel parco c’era un piccolo palco senza l’apparecchiatura sofisticata e una folla composta da una cinquantina di persone.
“Non sei mai stata in un vero concerto vero?” pensò Gwen pensando ai concerti con protagonista musicisti metal in cui era stata. Al parco di Hannes si esibivano band emergenti e in quel giorno avrebbe suonato il gruppo musicale preferito della protagonista, L’Esplosione Gotica. Gwen li adorava: oltre ad apprezzare la loro musica coinvolgente, ammirava il fatto che suonassero dappertutto anche in luoghi tranquilli per diffondere la loro musica a più gente possibile.
Gwen aveva sempre ascoltato le esibizioni di quel gruppo con i suoi vecchi amici gotici, peccato che l’avessero abbandonata dopo la sua partecipazione a All Stars. Ma non era il momento giusto per pensarci.
Quando il cantante della band prese il microfono, la piccola folla impazzì, Sky e Gwen urlarono all’impazzata come due dodicenni a un concerto di One Direction. Courtney non negò a sé stessa di essersi un po’ spaventata.
Il batterista suonò la batteria come se sfogasse le frustrazioni di una vita. La musica potente invase il suo animo. Non aveva mai ascoltato quel tipo di musica, come si chiamava il genere? Forse rock metal. Per Courtney fu istintivo tapparsi le orecchie ma non voleva attirare attenzione. La perfettina non era e non potrà mai essere il tipo di persona da sopportare una musica così rumorosa, era abituata ad ascoltare il silenzio della sua vita da proprietaria di una caffetteria stravagante.
Courtney aveva intenzione di andarsene in silenzio senza farsi notare, non voleva rovinare l’entusiasmo della gotica dopo gli sforzi che aveva fatto per lei. Prima di “scappare" vide il volto di Gwen, affascinata dai musicisti. Non aveva mai visto la gotica sorridere in quel modo, per un momento pensò che sarebbe stato bello sorridere insieme a lei. Courtney guardò il palco: ebbe l’impressione che il cantante stesse cantando solo per lei, la musica non sembrava più così rumorosa. Le venne voglia di ballare. Che cosa stava succedendo?
Il suo corpo si mosse da solo; per un momento si sentì ridicola, poi si lasciò trasformare dalla musica. Non riusciva a smettere di sorridere, si dimenticò dei problemi che l’affliggevano.
Suo fratello aveva ragione: tutto è più bello se accompagnato dalla musica.
Quando era stata l’ultima volta che aveva ascoltato una canzone? Quando era stata l'ultima volta in cui è stata così felice? Si era dimenticata…di vivere.
Avrebbe trovato un modo per risolvere il problema dei debiti, la canzone le donò sicurezza. Se l’era cavata in situazioni difficili, non c’era motivo di demoralizzarsi adesso dopo i successi del maid cafè raggiunti.
Il suo stato d’animo era cambiato completamente in due minuti.
Era tutto merito di Gwen: quella darkettona che aveva paura dei raggi del sole più inquietante dei mostri in un film horror. Per una volta desiderava mostrarle la sua gratitudine, ma è difficile dire grazie a una persona con la quale era sempre stata arrabbiata e scontrosa.

Non era stata una buona idea andare a un pub dopo il concerto.
 Gwen aveva giurato a sé stessa che non avrebbe mai più digerito alcolici, ma era così determinata a far distrarre Courtney dai suoi problemi che ordinò le bevande più costose. 
L’alcool le aveva rese migliori amiche, barcollavano abbracciate in mezzo alla strada come se non ci fosse nessuno a guardarle.
Per fortuna c’era Sky a impedire che le due combinassero casini, o almeno era ciò che si aspettava che facesse.
-Ehy diventiamo migliori amiche!?- strillò Gwen completamente in preda all’euforia.
-Giusto, ma perché litighiamo sempre?? Cosa c’è da litigare? La vita è così bella-
Sky trattenne le risate, fu tentata di fare un video ma se la sua amica l’avesse scoperto l’avrebbe uccisa. La mora aveva sempre voluto fare una domanda a Gwen, sperò che la leggenda sugli ubriachi che dicono sempre la verità fosse vera.
-Gwen ma ti piace ancora Duncan?- come riposta Gwen fissò i grandi occhi di Sky, neanche ubriaca si sarebbe decisa ad ammettere i suoi sentimenti.
-Ti senti con Duncan??- chiese la perfettina; se fosse stata lucida Courtney avrebbe pensato che Duncan fosse destinato a diventare un criminale ma la presenza di Gwen poteva cambiare il suo futuro.
-Non parliamo di ragazzi noiosi, questa è la nostra serata! Ehy Sky cosa facciamo per dimostrare al mondo che io e questa bella ragazza dalla pelle marrone siamo migliori amiche??- l’atleta non si era mai divertita così tanto, doveva far ubriacare Gwen molto più spesso.
-Facciamo un tatuaggio!- urlò Courtney per poi vomitare in mezzo alla strada.
“Dove ho già visto questa scena…ah si nella prima puntata della terza stagione di How I met your mother in cui il protagonista ubriaco si fa un tatuaggio per rimorchiare, non pensavo che avrei assistito a una scena simile nella realtà ahahah. Sarà un piccolo scherzo innocente” pensò Sky sorridendo.
In fondo alla strada c’era un tattoo shop aperto fino a tarda notte, non c’era nessuno.
-Vogliamo dei tatuaggi zio!- urlò Gwen. Il proprietario del negozio rappresentava lo stereotipo del tatuatore, ovvero un uomo di mezz’età muscoloso con le braccia ricoperte di tatuaggi.
-Voglio qualcosa che mi faccia ricordare lei per tutta la vita…disegna la sua faccia!- propose Courtney euforica, il tatuatore alzò un ciglio confuso.
-Che ne dite le iniziali del vostro nome?- propose Sky, a tutto c’era un limite.
-Dove però non posso vederlo…solo noi due…- sussurrò Courtney.
-Qual è il tuo cognome Court?- chiese la mora -Me ne sono dimenticata!!-
-Bene…ehm …avevano detto il tuo cognome in uno speciale del reality…ehm era Marlo…Baro…Barlow!- pensò Sky ad alta voce e poi si rivolse al tatuatore.
-Senti alla gotica scrivi in piccolo C.B. dietro all’orecchio destro e all’ispanica scrivi G.S. dietro al collo. Deve essere minuscolo!- disse Sky mostrando una profumata banconota da cento dollari.
Il tatuatore, per portarsi a casa un po' di soldi in più, non si fece domande.


9 Novembre 2014, Domenica

Courtney e Gwen non parlarono dell’accaduto il giorno dopo al Maid Cafè.
La gotica puliva il pavimento con sguardo perso, Courtney contò i soldi alla cassa lentamente in compagnia di un bicchiere pieno di acqua e un’aspirina. Kitty, Sammy e Marta - le cameriere presenti - non fecero caso al loro aspetto stanco e malmesso.
Gwen avrebbe voluto tornare a casa, stendersi sul letto e non uscire per i prossimi mesi. Il campanello l'avvisò che era arrivato un nuovo cliente, sarebbe sicuramente scappato vedendo la sua faccia da zombie. Sammy stava in cucina, Kitty stava ballando e Marta era più inquietante e fredda di lei, la gotica non aveva scelta: doveva accoglierlo lei.
-Benvenuto al…-
Gwen non si aspettò di vederlo, a quest’ora non dovrebbe essere dall’altra parte del mondo? Sembrava un semplice cliente, la gotica non poteva immaginare che la frase che stava per urlare avrebbe cambiato il Destino del Princess cafè per sempre.
-Voglio acquistare il locale!-

 

👑💎Angolo Autrice💎👑
I capitoli più impegnativi che abbia mai scritto sono il primo, il secondo, la seconda parte del terzo, il sesto e l'ottavo…ma questo è stato ancora più difficile, accadono troppe cose! (infatti ho sforato la scadenza di…quattro mesi, tipico di me).
Ormai è inutile dire che mi dispiace per il ritardo, sono una persona orribile non ci posso fare niente…cercherò di scrivere capitoli piacevoli da leggere in tempi brevi…sapete io sono innamorata di questa fanfiction...ci penso sempre e sto facendo persino un trailer da pubblicare su YouTube XD
Alla prossima (prest…meglio che non dico niente).

   
 
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