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Autore: veggylink94    08/08/2009    5 recensioni
Un alternative universe nel quale Bulma e Vegeta , un tempo fidanzati si separano a causa della gravidanza inaspettata della ragazza. La fic è ambientata undici anni dopo, quando Trunks, che non ha mai conosciuto suo padre, sarà costretto ad andare da quest'ultimo, durante un viaggio di lavoro di Bulma. Questo cambiamento avvicinerà o allontanerà i due?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Trunks, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Viaggio inaspettato




Il sole sorgeva nella città dell’Ovest, sembrava una giornata come tante altre: la calma, il cinguettare degli uccellini, il sole che brillava di quel colore rosastro tipico dell’alba.
In mezzo alla calma, che sarebbe durata per poche ore, tutti gli abitanti di questa grande città aprono gli occhi, e, chi più chi meno, pronti ad affrontare una nuova giornata.
Tra tutti gli edifici che dominavano il luogo, ce n’era uno, il più grande: una grande cupola color crema, circondata da un enorme giardino.
“Capsule Corporation”. Questo era il nome dell’edificio che più richiamava l’attenzione nella grande città. Una grande azienda, proprietà della famiglia Brief, una delle più grandi e ricche famiglie del pianeta.

All’interno della grande cupola, dove regnava la calma, un rumore di passi interruppe quel pacifico silenzio.

La donna percorreva i corridoi, ancora un po’ assonnata, dirigendosi verso una delle tante stanze di quell’enorme luogo.
Il rumore delle pantofole che strisciavano nel pavimento di mattonelle, era sempre più vicino.
La donna finalmente giunse nella stanza, e aprì la porta con cautela. La camera era buia, ma non per questo spoglia, anzi: un enorme armadio dominava la parete laterale, di fronte c’era la finestra oscurata dalle tende, e la stanza era tappezzata di mensole e poster. Dalla parte opposta al muro dove era situato l’armadio, c’erano tre o quattro bauli, e… un letto.
Il letto era logicamente occupato da qualcuno: una piccola sagoma raggomitolata sotto le coperte.

La donna si diresse verso la finestra e scostò le tende. L’improvviso fascio di luce, fece muovere la piccola sagoma nel letto.
Ben presto anche le coperte furono scansate, e rivelarono un bambino dai capelli color lilla.

- Trunks! Svegliati o farai tardi a scuola!- Disse la donna accostandosi al letto.
Si sentì un rantolo provenire dal ragazzino, che non aveva decisamente voglia di alzarsi.

- Trunks! Non vuoi fare colazione?- Il bambino si decise ad aprire gli occhi, e si trovò di fronte la sagoma della donna dai capelli turchini e gli occhi color mare, che con un sorriso lo invitava ad alzarsi.

- Mmmh… ‘giorno mamma!- Il lilla si mise seduto sul letto per riprendersi, e poi si decise finalmente ad alzarsi.

- Buongiorno tesoro! Dormito bene?- Chiese la donna serena. Il lilla la guardò e annuì.

Si diressero entrambi in cucina, dove ad attenderli c’erano già altre due persone.

- Oh! Buongiorno Trunks!- Salutò un vispo vecchietto dai capelli grigi e i baffoni, mentre stava assaporando il suo caffè.
Anche l’altra persona lo salutò allegramente: - Buongiorno caro!- Cinguettò una donna, anziana ma non troppo, dai capelli biondi raccolti in alto.

Il bimbo ricambiò i saluti sorridendo: - Buongiorno nonno! Buongiorno nonna!-
Si diresse verso il suo solito posto a tavola, e subito azzannò la brioche.
-Buongiorno anche a te Bulma!- dissero i due anziani, i signori Brief, nonché proprietari della Capsule Corporation. – ‘Giorno papà!-

Tutti i membri della famiglia si sedettero al tavolo per fare colazione, tranne Trunks, che aveva finito da un pezzo. – Vado a prepararmi!- Annunciò il lilla correndo di sopra, per poi tornare qualche minuto dopo, vestito e lavato, pronto per andare a scuola.

- Hai preso tutto? – Chiese Bulma. Il bambino annuì, e uscì di casa per prendere il pulman che lo avrebbe condotto a scuola.


-Ehi Bulma, ho ultimato i progetti per la nuova macchina dell’azienda, possiamo procedere con la realizzazione.- Disse il signor Brief.
Bulma, che era intenta a lavare i piatti, si voltò. – Oh già! E dimmi quanto ci vorrà per realizzarlo?-
-Di questo non devi preoccuparti, il problema è che dobbiamo partire per un meeting di lavoro, tutti e tre, per sponsorizzare i nuovi prodotti -
La donna guardò sorpresa il padre:- Come meeting di lavoro? Per quanto dobbiamo stare via?- domandò Bulma.
-Credo una decina di giorni.- Disse tranquillo l’uomo.
-U-una decina di giorni? E Trunks? Ci penserà la mamma non è vero?- Chiese Bulma preoccupata.
L’uomo sospirò. – Beh… Come ti ho già detto dovrà venire anche la mamma con noi.-
- COSA? Perché anche lei? –
- Il fatto è cara, che tua madre si deve occupare della pubblicità degli sponsor, sai com’è, e io delle riunioni. Però non riesco a fare tutto da solo, mi serve anche il tuo aiuto, tu sei un’abile oratrice, saprai convincere le multinazionali ad acquistare i nostri prodotti migliori, specialmente la nuova macchina, e se questo affare andrà bene, potremmo garantire a te e a Trunks un futuro, quando io e tua madre non ci saremo più.-
Bulma guardò il padre sconsolata:- Ma chi penserà a Trunks?- chiese la donna.
-Prova chiedere a Chichi e a Goku!- Affermò il signor Brief.

In effetti Chichi e Goku erano suoi grandi amici, ma non li vedeva da quanto? Tre anni?
Putroppo abitavano molto lontano: nella città dell’Est ed era un po’ complicato avvertirli.
-Proverò a chiamarli- Annunciò Bulma.


Stava pulendo la cucina fischiettando allegramente, quando sentì il telefono squillare. Poco dopo un ragazzo dai capelli scuri, sui sedici anni, entrò in cucina con il telefono in mano.
- Ehi mamma! E’ Bulma al telefono!- Disse entusiasta il giovane.
La donna, dai capelli neri come quelli del figlio sorrise. – Oh! Che bella sorpresa! Grazie Gohan!-
Detto questo prese la cornetta dalle mani del figlio e rispose.

-Pronto?-
-Ciao Chichi! Sono Bulma!- Disse la voce familiare dall’altra parte del telefono.
- Bulma! Che bello sentirti! E’ da molto che non ci vediamo!-
-Eh già! Ti chiamo perché ho bisogno di un grosso favore… e tu e Goku siete i miei migliori amici e volevo chiederlo a voi.- Disse Bulma
-Certo! Dimmi pure!-
La turchina spiegò tutto all’amica, che purtroppo aveva pessime notizie.
- Oh Bulma cara! Mi spiace ma anche io e Goku abbiamo molto da fare in questo periodo! Gohan è impegnato con gli studi, io lavoro tutto il pomeriggio e mio marito sta fuori quasi tutto il giorno.(incredibile, ma si! Goku lavora! NdMe)Non credo riuscirei a badare a Trunks, a malapena riesco a stare con il mio piccolo Goten!-
- Capisco! Ti ringrazio comunque!- Rispose Bulma ormai sconsolata.
- Mmh… Senti, io non voglio impicciarmi, ma, ecco se è una cosa così importante potresti chiedere a…- L’azzurra la interruppe.
- Se ti riferisci a quel bastardo di Vegeta te lo puoi scordare!- Disse Bulma irritata nel pronunciare quel nome. Solo il pensiero di quell’uomo la faceva innervosire.
- Capisco, però pensaci, potrebbe essere una buona occasione per Trunks non credi? E poi anche lui abita qui nella città dell’Est, se ho un giorno libero Trunks può venirci a trovare, sai è da tanto che non lo vedo! E anche Goten ne sarà felicissimo!-

Bulma ci pensò su per qualche istante.
- Forse non hai tutti i torti… ci penserò, e magari ti farò sapere, tanto partirò fra tre o quattro giorni- Detto questo le due si salutarono.


Affidare Trunks a Vegeta per dieci giorni? Non lo avrebbe mai fatto! Il suo bambino nelle mani di quel… quel… quell’energumeno!
Goku e Vegeta hanno lavorato assieme per tutti questi anni, e quindi quel babbuino non vive di certo sotto un ponte, e non è diventato un criminale o peggio ancora uno spacciatore!
Si poteva fidare di lui? No! Come poteva? Erano passati… quanti? Undici anni?
Aveva sofferto molto per colpa sua, e non voleva che suo figlio lo conoscesse proprio in quel momento. Era solo un bambino, aveva dieci anni! Era forse corretto fargli conoscere quell’uomo proprio ora?
Vegeta stesso non lo avrebbe mai accettato, infondo, non aveva accettato quel bambino ancora prima che nascesse.
Aveva deciso, doveva fare un tentativo, infondo era per il bene di Trunks, e in caso di necessità Goku e Chichi sarebbero intervenuti.

Era ormai ora di pranzo, il bambino rientrò in casa.
-Ciao mamma sono tornato!- Salutò il lilla.
-Ciao Trunks! Ho grandi notizie! Fra tre giorni partirai per la città dell’Est!-
-Cosa? E- e perché? Dove starò?-
-Ho un meeting di lavoro e devo andare via per dieci giorni, e siccome i nonni verranno con me… tu dovrai andare da…- Il bimbo entusiasta interruppe la madre:
-Da Goten? Starò da loro?-
Bulma si morse un labbro e sospirò in cerca di calma.
-Non proprio Trunks, cioè potrai vedere Goten, Goku, Chichi e Gohan, ma non starai da loro…alloggerai… da...da un’altra parte.-
- E dove?- Domandò curioso il bambino.

La donna prese coraggio e rispose al figlio con non poca fatica:
- Trunks, tu…tu vorresti conoscere il tuo papà?-



Fine primo capitolo



Ciao a tutti! Dopo la mia luuuunga assenza, ritorno con una nuova fan fiction!
Che dire… spero vi piaccia, ho voluto fare qual cosina ambientato in un universo alternativo.
Fatemi sapere se vi piace e se la devo continuare.

Leggete e recensite!

Veggylink94
  
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