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Autore: Mixi_    20/04/2020    0 recensioni
-vieni fuori con me- disse il cercatore dai capelli rossi all’orecchio della spia che annui.
I due uscirono su uno dei tre poggioli in marmo bianco -Che cielo!- esclamò Zhalia guardando le stelle ed appoggiandosi al muretto -hai ragione, è uno spettacolo- disse lui affiancandosi alla donna. Era una ha serata di metà settembre, la brezza autunnale iniziava a farsi sentire, l’occhio attento da investigatore notò immediatamente la pelle d’oca sulla scollatura della donna, si sfilò la giacca dello smoking e l’appoggiò sulle spalle di lei che non fece altro che un dolce sorriso per poi ritornare a guardare le stelle.
Dopo la battaglia con la spirale la squadra si trova a festeggiare la pace, pronti a nuovi inizi!
Dopo molto che non scrivo spero di non deludervi! Buona lettura. Mixi_
Genere: Azione, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dante Vale, Lok Lambert, Sophie Casterwill, Zhalia Moon
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Capitolo Nono:


Ogni fanatico iniziò ad evocare un titano il che fece dire a Tersly -Oh cavolo, credo che siamo spacciati!- 

-No amico mio, combatteremo e vinceremo- rispose Montehu mettendosi in posizione di attacco e fiondandosi subito su Wind.

-Tersly, cerca di capire se i vostri titani possono essere estratti dal muro in un altro modo, io mi occupo di Shauna, voi altri dei fanatici- disse Zhalia per poi mirare allo stomaco della sua avversaria con un calcio. La fondazione Huntik era in netto svantaggio, lo sapevano ma, erano consapevoli che Dante e Lok erano entrati nel nascondiglio della spirale e che quindi si trattava di resistere ancora per poco. 

-Mindside- disse Zhalia nel tentativo di leggere la memoria di Shauna la quale, pronta a gestire un attacco simile aveva già utilizzato headchage. 

 

*****

 

-Dante, senti anche tu queste voci?- chiese Lok per poi affermare -Stanno combattendo, dobbiamo correre!- i due cercatori iniziarono a correre lungo il corridoio che stavano percorrendo fino a quando non entrarono in una grossa stanza esagonale all’interno della quale i fanatici della spirale e i loro titani si stavano battendo contro i loro amici.

 

Nessuno si era accorto che i due avevano fatto il loro ingresso nella stanza finché non udirono -Lindorm, Baislard- 

-Caliban, Ignatius- 

 

Zhalia si girò sussurrando -Dante...- questa sua piccola mancanza di concentrazione le costo un hoogerfrost che la scaraventò contro il muro. Subito Dante le fu affianco e dopo averle ridato i suoi titani potè evocare -Gareon, Gargoul-.

-Manda Caliban da Tersly, abbiamo bisogno della sua spada per riprendere i titani- disse Zhalia. Dante guardò il suo titano che corse subito a seguire le istruzioni del giovane inglese.

 

In breve tempo ogni cercatore ebbe indietro il proprio titano.

 

*****

 

-Per quanto resisteremo ancora?- chiese Kathy nel mentre perdeva l’uso di uno dei due titani che aveva evocato -Non per molto- disse Scarlet schivando un calcio di rivale.

 

In quel momento la terra inizio a tremare -Un terremoto?- chiese Harrison saltando su un masso e lanciando un touchraund. -Non penso- disse Sophie. 

 

La terra tremava sempre di più finché iniziò a cedere e a rivelare il nascondiglio dei fanatici. Chi si trovava al suo interno iniziò ad evitare massi e cercò in qualche modo di raggiungere la superficie.  Dante ed il resto della squadra della fondazione Huntik riuscirono a mettersi in salvo e a ricongiungersi con i propri amici. -Monthy!- esclamò Scarlet alla vista dell’amico. Gli corse incontro e lo abbracciò. Dal conto suo il cercatore rimase stupito da una tale dimostrazione d’affetto ma, in breve tempo la sua espressione di stupore si trasformo in un dolce sorriso.

 

-Ti avevo detto che sarebbe andato tutto liscio- disse lui ridendo. La giovane cercatrice parve fulminarlo con lo sguardo ma s’addolcì dopo un bacio di lui. 

 

-Siamo tutti contenti che ci siamo ritrovati, ma qua è in atto una battaglia, che ne dite di venire a divertirvi con noi?- chiese Lok per poi gettarsi nuovamente nella mischia. 

 

-Zhalia, amica è bello riaverti- disse Sophie trovandosi schiena contro schiena con Zhalia, la quale rispose -Anche a me fa piacere vedervi tutti sani- rise lei prima di lanciare un Hogerfrost contro un fanatico -Penso che questo possa diventare tuo. Avete un carattere molto simile- disse la rossa passando all’amica l’amuleto di Euribia. Subito Zhalia si legò al titano e decise di evocarlo.

 

Come se fossero fratelli Euribia e Ponto si affiancarono ed insieme lanciarono un potente incantesimo contro uno dei titani della spirale di sangue annientandolo immediatamente -Forte!- esclamò Lok che aveva visto la scena.

 

La fondazione Huntik sembrava aver ripreso il controllo della situazione, erano di nuovo in vantaggio. Anche la più inesperta Kathy era riuscita a mettere KO qualche fanatico.

 

Una volta finita la battaglia Montehu e Dante si occuparono di legare i nemici, partendo in primis da Shauna e Wind; dovevano portarli a New York alla sede centrale della fondazione Huntik dove il consiglio ed i membri più anziani della famiglia Casterwille avrebbero deciso insieme la loro sorte.

 

-Un jet della fondazione verrà a prendere me e Montehu, torno a New York- disse Dante avvicinandosi a Zhalia e sfiorandole con la mano destra la sua guancia. Zhalia si appoggiò al corpo del compagno e gli chiese -Poi tornerai da me?- il giovane sorrise e dopo averla baciata delicatamente gli rispose -Sempre amore mio. Ti amo- -Anche io-

 

-Lok, perché non torni a casa con me? A mamma farebbe piacere vederti- disse Kathy avvicinandosi al fratello per poi aggiungere -Possono venire anche gli altri, ci prendiamo un periodo di vacanza- 

 

-Che bello, non siamo mai stati in Irlanda- disse Dan che aveva sentito il discorso dei due fratelli -Non so, magari a Venezia serviamo...- disse Lok, non sapeva cosa rispondere. Gli faceva piacere vedere sua mamma, tornare a casa, riposarsi un pò ma, non sapeva quali fossero i programmi della squadra

 

-Andate- sorrise Zhalia -Torno io a Venezia, per un pò non ci chiederanno altro e se mi dovesse servire il vostro aiuto vi chiamo- aggiunse la giovane 

 

Poco tempo dopo arrivò il Jet della fondazione, Dante e Montehu caricarono a bordo i fanatici e, dopo i dovuti saluti partirono per New York.

 

Il restante della squadra torno al cottage dove passò la notte.

L’indomani mattina si diressero tutti verso l’aeroporto dove, dopo aver atteso un volo di linea che riportasse Zhalia verso Venezia, Lok e gli altri presero il Jet della fondazione diretti verso il Regno Unito; avrebbero fatto sosta a Londra per far scendere Tersly. Poi avrebbero continuato il volo in direzione Cork, città vicina al paesino natio dei giovani fratelli Lumbert.

 

IL GIORNO DOPO A NEW YORK.

 

-Montehu, è bello sapere che state tutti bene- disse Metz andando incontro ai due uomini che erano appena entrati nella stanza del consiglio. 

-Grazie Metz, è bello essere ancora intero- sorrise il cercatore aggiungendo -Ma se non fossero arrivati i rinforzi non so come avremmo fatto- 

 

-Ammetti allora di aver bisogno che miglior cercatore della fondazione che ti faccia da balia- lo canzonò Dante facendo ridere il consiglio. 

 

-hahahah, siete sempre in competizione voi due eh?- sorrise Guggenheim entrando nell’enorme sala in cui erano già tutti riuniti e poggiando dei fascicoli nel grosso tavolo rettangolare presente al centro della stanza per poi dire -Signori, abbiamo molte cose di cui parlare oggi pomeriggio, vi faccio una piccola anticipazione e poi iniziamo- il biondo prese posto a sedere accanto a Metz e dopo aver bevuto un sorso d’acqua disse -Dobbiamo decidere che cosa fare con i fanatici della spirale, dobbiamo nominare una nuova squadra investigativa per il marchio anche se la giovane Casterwille, dopo una veloce analisi ha affermato che il sigillo sembra essere definitivamente spento. Dobbiamo mettere alle votazioni l’apertura della nuova sede della fondazione a Venezia e, in quel caso nominare un capo. Inoltre propongo di aprire un nuovo centro di addestramento per nuovi membri e per nuove spie, anche questo centro a Venezia.- 

 

-Perfetto, da dove iniziamo?- chiese Dante guardando il mentore. Al rosso interessava solo uno di questi argomenti e Metz lo sapeva.

 

INTANTO A VENEZIA

 

-Zhalia, che bello vederti- disse Klause sedendosi dietro il vetro di protezione. La giovane fanciulla aveva iniziato ad andare in prigione a trovarlo almeno una volta a settimana. Si stavano riavvicinando, parlavano spesso e di molti argomenti. 

 

-Ciao Klause, come stai?- gli chiese lei alzando lo sguardo dalla giacca che teneva sulle gambe -Bene, come è andata la missione?- gli chiese lui ricordandosi che la giovane era appena tornata dalla Siberia

 

-Bene. Era ricomparsa la Spirale ma, siamo riusciti a sconfiggerli nuovamente- rispose lei per poi dire -Hai mai amato qualcuno? Una donna?- 

 

-Come mai questa domanda?- chiese il vecchio dirigente dell’Organizzazione non capendo dove volesse andare a parare la figlia -In missione ho detto a Dante che lo amo. Ora mi sento strana- rispose lei in imbarazzo, non si sentiva così da quando Klause dovette spiegargli le basi di educazione sessuale quando era adolescente.

 

Klause sorrise e le disse -Ho amato due donne nella mia vita- sospirò e riprese il suo discorso -Si chiamava Angela, avevamo poco più della tua età quando ci siamo conosciuti. Io lavoravo in ospedale, lei era ricoverata lì dentro, aveva un tumore allo stomaco in fase 3. Quando l’ho vista alla caffetteria mi sono innamorato follemente di lei. Ci vedevamo lì tutti i giorni, le dissi che la amavo, lei mi disse che uscita da oncologia sarebbe venuta a vivere con me. Passammo insieme un sacco di tempo, fui io a raderle i capelli durante la chemio e sempre io a comprarle un foulard da coprirsi. Venne dimessa e venne ad abitare con me, come mi aveva promessa, ma solo per un paio di mesi. Purtroppo il tumore si sviluppò in più metastasi e la portò via da me. Non amai più nessuna come lei- 

 

-Mi spiace..- disse Zhalia per poi dire -E la seconda donna?- 

Klause sorrise e disse -Quella sei tu. Dopo Angela ho abbandonato il lavoro all’ospedale, ero distrutto. Conobbi il professore che, mi fece conoscere il mondo dei titani. Io sono sempre stato appassionato di antichità e oggetti rari per cui non mi sembrava male come lavoro. Per sopprimere il dolore mi sono tuffato nel lavoro scalando la gerarchia dell’Organizzazione e diventando uno dei migliori agenti in pochi anni.  Non volevo nessuna relazione ma poi ti ho vista. Eri così piccola, così indifesa. Avrò sbagliato tante cose nella mia vita, ma tu sei una delle poche cose giuste solo... non avrei dovuto introdurti all’interno di un’associazione così, avrei dovuto dimostrare di più il mio affetto nei tuoi confronti. La realtà è che sei la figlia che non ho avuto, so di non essere stato un padre esempio... e so di non averti insegnato l’importanza dell’amore mia dolce Zhalia ma, non fartelo scappare. Vale è uno tosto, lui ti proteggerà quando non potrò farlo-

 

La giovane fanciulla aveva gli occhi pieni di lacrime, si era emozionata. -Non sapevo queste cose- disse lei guardando l’uomo. Una guardia toccò la spalla di Klause facendogli capire che il suo tempo a disposizione era concluso. I due si salutarono e Zhalia uscì dal piccolo carcere della fondazione di Venezia.

 

Camminò lungo le calli della città immersa nei suoi pensieri. Venezia era una città bellissima, bastava allontanarsi dalle calli principali per potersi godere una passeggiata in tranquillità. Decise di sedersi su una panchina e rimanere a guardare la Basilica della Salute che si poteva ammirare da lì. Rimase lì per ore finché la suoneria del suo cellulare la riportò alla realtà.

 
  
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