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Autore: AlekHiwatari14    21/04/2020    0 recensioni
[Crossover]
Cartoon World... un mondo abitato da soli personaggi anime e manga, un mondo pacifico dove le guerre scoppiano raramente e un gruppo di giovani persone, chiamate intoccabili, fa di tutto per mantenere quell'equilibrio pacifico in tutti gli universi appartenenti e collegati tra loro.
Questa è la storia di una ragazza il quale passato è intrinso di dolore, ma allo stesso tempo continua a sorridere mantenedo alto il suo marchio di intoccabile e aiutatrice dei mondi, ma questo di cui si parlerà, è l'origine di tutto. Raccontato dalle sue esperienze e dai suoi ricordi, mostrerà il suo viaggio per arrivare in questo mondo chiamato Cartoon World. Buona lettura.
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1.

 
Questo posto, quest'aria fresca e la serenità di questo pacifico mondo è qualcosa di incredibile. Me ne sto qui, seduta su questa riva del mare a guardare questo oggetto che ho tra le mani così prezioso per me. E' il medaglione dell'amicizia di Yamato Ishida, conosciuto dai suoi compagni con il semplice nome di Matt.
Vi state chiedendo sicuramente come l'ho avuto e vi risponderò semplicemente che me l'ha dato lui, perchè è la verità. Siamo amici da ormai 21 anni, da quella giornata di agosto che mai dimenticherò.
Ah, che sbadata. Mi sono dimenticata di presentarmi.
Il mio nome è Rita Sawada, ma i miei fratelli intoccabili e coloro che mi conoscono, mi chiamano semplicemente Ri-chan.
Ho ventotto anni è la mia razza non è per niente quella di questo mondo. Potrei dire che semplicemente vengo dal vostro mondo perchè è la verità. Io sono come voi.
Sono una terrestre, un'umana di tipo aliena configurata alla dimensione sette della realtà perfida ed egoistica.
Siete sorpresi, vero? Beh, lo ero anch'io quando ne fui a conoscenza. Comprendo molto bene il fatto che probabilmente non sapete che facciamo parte di questa realtà, ma è meglio così. Credetemi!
Sapere molte cose a volte è una condanna e ve lo dice una che ne sa qualcosa.
Ogni intoccabile ha un potere diverso. C'è chi ha intelletto, chi ha ingegno, altri astuzia, potenza, controllo, oppure carisma. Io ho ereditato il dono della conoscenza e del controllo del tempo, peccato che nella mia dimensione i miei poteri sono molto limitati, ma poco importa.
Tanto le amicizie migliori e la maggior parte del tempo lo passo qui.
Nel mio universo, o meglio nella nostra realtà, io sarei quella che viene definita nerd, colei che si impegna a scuola e sa di tutto su anime, manga, serie tv e videogames. Adoro il sapere e mi piace vedere come il mondo paranormale si plasma con il nostro creando una sorta di rottura tra lo scetticismo e la fantasia. Essendo nerd, non ho amici. Nessuno vorrebbe una sfigata per amica, soprattutto una che ama scrivere delle sue avventure su Cartoon World e di come le ha svolte, simile ad un diario segreto. Anzi, mi hanno sempre derisa, soprattutto per i miei problemi di allergia alimentare. Mi vedevano strana ed io mi sentivo strana. Sentivo di non appartenere a quel mondo in cui ero nata, ma il mio posto era altrove.
La mia infanzia non è mai stata delle migliori. Sono stata in fin di vita più volte e proprio grazie a quello ho avuto la mia iniziazione negli intoccabili.
Ho appreso il distacco astrale. Non è difficile e lo faccio sempre, ogni notte viaggio verso altre dimensioni.
Inizialmente non sapevo di far parte di questa congrega chiamata intoccabili, quindi cominciai nel modo più semplice che ci sia.
Insomma, ho conosciuto molte persone, molti "personaggi" e amici in quel mondo chiamato Cartoon World. Solo dieci anni fa ho scoperto di avere dei fratelli e di far parte di un organizzazione astrale chiamata intoccabile.
Mi hanno informato su molte cose che non sapevo e una di queste è che a Cartoon World posso entrarci cani e porci, ma c'è una condizione. Per i maschi bisogna avere meno di tredici anni per entrarci, mentre per  femmine meno di undici. Assurdo, vero?

Ma la cosa più assurda è che solo chi ha problemi fisici e ha avuto un iniziazione può entrarci quando gli pare, a patto che rimanga interiormente bambino.
Ed eccomi rientrare in questa categoria essendo anche asmatica e allergica a molte cose ed è stupendo.
Incredibile a dirsi, ma è così. Solo grazie a quello posso continuare a sognare e ad entrare e uscire da questo mondo.
Avrei voluto solamente che qualcuno degli intoccabili provenisse dalla mia stessa dimensione in modo che avrei potuto avere degli amici anche li, ma non è così. Almeno di quelli che sappiamo che viaggiano in un mondo ad un altro provengono tutti da dimensioni diverse.
Adoro stare qui con la mia forma di personaggio anime.
Ah...già. Ho dimenticato di dirvi una cosa molto importante. Chiunque viaggia in questo modo assume le sembianze della razza del mondo in cui va, ma le caratteristiche fisiche rimangono.
Per esempio, guardatemi!
Ho gli occhi grandi e azzurri, i capelli color nocciola e ricci lunghi fino a metà schiena, seno piccolo, fisico magro e snello e bassa all'incirca 1.60 cm e ripeto bassa perchè si! Mi sento bassa e non alta.
Comunque sia, come potrete benissimo notare sono una ragazza comune. Indosso uno skinny nero, stivali borchiati neri e una t-shirt rossa con sopra un giubbino di pelle nero. Alla vita ho una piccola borsetta. E' il mio kit di pronto intervento da intoccabile, che forse ve ne parlerò più in là.
Ovviamente, nel mio mondo sono esattamente come mi vedete qui con la differenza che in questo mondo ci vedo benissimo, mentre nel mio ho un piccolissimo e lieve problema di miopia che supera i -6.00 gradi per occhio che mi costringe a portare gli occhiali spessi e mi fanno sembrare un topo di biblioteca, ma dettagli!
Stringo l'oggetto prezioso che ho tra le mani, ricordando l'inizio di tutto.



 
***MONDO DEI DRAGHI, ANNO 1998***
 
Arrivai nel mondo dei draghi quando avevo solo 6 anni.
Il modo in cui ci arrivai fu strano.
Avevo la febbre e qualche settimana prima avevo avuto in regalo la console della Playstation, con i giochi di Spyro e Crash Bandicoot. Amavo quei due giochi, ma non potevo giocarci perchè ero piccola per i miei e quindi mi limitavo a guardare con stupore l'esserino che andava su e giù alla ricerca di draghi da sbloccare.
Adoravo quel mondo dei draghi. Sembrava qualcosa di meraviglioso.
Ricordo che quel giorno, quando mi venne la febbre, stavo in camera dei miei. Avevo la febbre alta ed era nella notte. Mi svegliai, sentendo un rumore provenire da sotto al letto.
Aprii gli occhi, vedendo un esserino correre su e giù per la stanza, come a cercare una via d'uscita. Mi aveva visto alzare il busto. Era impaurito e si nascose sotto al letto dei miei, dove io me ne stavo ogni volta che mi veniva un malanno.
Mi sporsi per vedere cos'era.
Non avevo paura.
Penso di non averla mai provata.
Fu allora che vidi Spyro per la prima volta.
"Spiro?" Chiamai, non sapendo pronunciare bene il suo nome, a causa dei mal doppiaggi del secondo spyro.
Si guardò a destra e a sinistra.
Riuscivo a vedergli la coda che andava su e giù.
Non lo nego ero e sono ancora una rompiscatole assurda.
Pensai di prenderlo e tirarlo fuori da lì proprio tirandolo per la coda.
L'afferrai ed eseguii i miei pensieri.
Cercò di ribellarsi, ma ero cocciuta e testarda.
Non riuscì a tenersi ai piedi del letto per sfuggire alle mie grinfie.
"Guarda che non voglio farti del male." Dissi una volta tirato fuori da lì.
Probabilmente voleva attaccarmi. Mi guardava minacciosamente, ma io lo accarezzai per rassicurarlo, nonostante avesse la gobba e fosse pronto ad attaccarmi.
Forse comprese che ero una bambina, un cucciolo di umano e quindi si lasciò andare a quelle carezze.
Poi, qualcosa gli tornò in mente. Lo vidi guardarsi intorno.
"Cosa c'è?" Domandai, vedendolo guardare dappertutto.
"Spiro, cos'hai?!"
Uscì fuori dalla camera, cercò nella cucina, nel bagno, nel salone per poi dirigersi verso la cameretta pronunciando un solo nome, il nome di colui che era in cerca:"Sparx?!"
"Chi è Sparx?" Chiesi, facendolo fermare nel lungo corridoio di casa mia. Lui si voltò stranito.
"Tu... riesci a comprendermi?"
"Chi è Sparx? Un tuo amico?!" Continuai a domandare. Lui spalancò gli occhi, come ad essere sorpreso, poi mormorò: "La mia libellula..."
Mi guardò per un istante, come a cercare una spiegazione a tutto ciò che stava vedendo, anche perchè non è da tutti comprendere la lingua draconica. Inoltre anche vedendolo avrei dovuto sentire solo lamenti, ma per qualche strana ragione per me non era così.
Poi si ricordò:"Deve essere rimasto indietro."
Continuò ad incamminarsi verso la mia stanza, mentre io domandavo ancora:"Indietro?!"
Lo seguii e una volta arrivata lì vidi qualcosa di incredibile.
C'era un vortice all'interno della televisione stessa. Per qualche ragione, mio fratello dormiva tranquillo, quasi come a non percepire quel vortice.
"Ci si vede!" Disse il draghetto, non tardando ad attraversarlo. Era un portale ed io decisi di corrergli dietro senza pensarci due volte:"Ehi, aspettami!"
Caddi sull'erba, mentre sentivo Spyro chiamare:"Sparx! Ecco dov'eri!"
Vidi la libellula andare verso di lui, facendo dei strani suoi che solo il drago comprendeva.
"Ma che dici? Non c'è nessuno con..." Si voltò e mi vide. Rimase sorpreso.
"Aspetta. Come hai fatto ad attraversare il varco?"
"Questo è il mondo dei draghi?"
"Tu conosci il mondo dei draghi?"
"Avete già sconfitto Nasty, vero?"
"Nasty? Che ne sai tu di Gnasty Gnorc?"
"Nasty non è il cattivo del tuo mondo? L'ho visto."
In quel momento, la libellula si avvicinò all'orecchio di Spyro dicendo qualcosa. Non so cosa, ma lui mi guardò perplesso per un attimo, poi mi disse:"Vieni! Seguimi! Ti porto in un luogo."
Senza farmi alcuna domanda, seguii il drago che mi condusse da tre draghi: Nestor, Delbin e Tomas.

Se ne stavano a chiacchierare tra loro, quando Spyro si avvicinò a loro dicendo:"Nestor, hai un minuto? C'è un esserino che mi sta inseguendo. Non è che potresti darle un'occhiata?"
"E' un cucciolo di umano alieno della dimensione perfida. Che ci fa qui?"
"Stavo controllando la chiusura dei portali e ho notato che era aperto. Sono entrato per controllare se ci fossero problemi o qualcuno fosse entrato, ma non c'era nulla. Non so come, ma lei riesce a capirmi e mi ha inseguito fin qui."
"E' normale che ti capisce. I cuccioli non sono radicati nel loro mondo. Possono comprendere milioni di organismi viventi finchè non crescono e diventano spietati di sangue."
"Si, ma questa volta la situazione è strana. Sa di Gnasty Gnorc..."
I tre, sentendo quel nome, si allarmano.
"Gnasty Gnorc?"
"Mi ha chiesto se già lo abbiamo sconfitto."
I tre si guardarono in faccia e Nestor mi venne vicino:"Ehi, esserino, qual è il tuo nome?"
"Rita."
"Rita..."Cominciò a ripetere, per poi voltarsi verso gli altri e informare:"Sa la lingua dei draghi."
"Come sapevi di Gnasty Gnorc?"
"Non si chiamava Nasty? Comunque è stato Spiro, giusto? A salvare tutti..."
"Sa tutto l'andamento della situazione." Notò Tomas, mentre l'altro cercava di capirne di più: "Come sai questa cosa?"
"L'ho visto in televisione."
"Televisione?" Chiese Delbin, avvicinandosi anche lui ed io non tardai: "Si, da una scatola magica che è dove Spiro è tornato con voi."
"Sa leggere i portali!"  Si entusiasmò il drago, ma venne smontato da Nestor: "Ma figurati, sarà un veggente."
"Ma quale veggente? Lo ha visto." Ne era convinto, ma il compagno non gli diede peso. Scosse la testa e mi fece un'altra domanda: "Dimmi un po', sai in che zona ci troviamo?"
"Non è il mondo degli artigiani?"
"Ok, ha letto il portale." Si convinse, sentendo quella risposta, mentre Delbin ribattè:"Non è una cosa da tutti."
"Tra l'altro non dovrebbe nemmeno trovarsi qui." Si aggiunse Tomas, avendo conferma da Nestor: "Già, almeno non fisicamente."
"Che si fa?" Si intromise Spyro.
I tre draghi si guardarono in faccia e annuirono contemporaneamente per poi rivelare al draghetto: "Spyro, tu gli insegnerai e baderai al cucciolo."
"Cosa? Perchè io?"
"Sei tu che hai portato un cucciolo di umano alieno in questo mondo. Quindi te ne occuperai tu. E poi penso si possa rivelare utile."
"Utile? E per cosa?"
"Gli insegneremo il sapere." Si aggregò alla discussione Tomas, mentre Delbin continuò:"O magari sarà lei ad insegnare a noi."
"Cosa?!" Cercò di capire il draghetto viola, avendo come risposta:"Ho sentito che ce ne sono tanti altri con queste capacità e non so esattamente il perchè sia uno di quel mondo."
"Vuoi dire una." Corresse nuovamente Delbin, facendo spalancare lo sguardo degli altri draghi: "Eh?!"
"Non ve ne siete accorti? E' una femmina."
"Andiamo bene." Disse contrariato Spyro, mentre Nestor continuò: "Questa è meglio tenerla a bada. La specie aliena quando va in fase di sviluppo diventano intrattabili."
"Ehi, io non voglio badare a lei." Protestò nuovamente il draghetto.
"Fa come ti diciamo, Spyro, e andrà tutto bene." Si impose Nestor irritando e non poco il piccoletto:"Si... con un alieno nei paraggi non andrà mai bene, soprattutto se è un cucciolo ed è femmina."
A quel punto, anche la libellula si avvicinò e bisbigliò qualcosa a Spyro che subito disse: "Si, ho capito, Sparx. Adesso la riporto a casa."
Così, mi riportò indietro. Mi fece sdraiare nel letto dove dormivo. Sembrava stanco di me, ma io cercai di rassicurarlo.
"Spiro."
"Che c'è?"
"Vuoi essere il mio amico?"
"Cosa?"
"Non ho amici. Vuoi essere mio amico?"
"Dormi, che domani sarà una lunga giornata."
Chiusi gli occhi e mi addormentai. Non sapevo ancora che quella sarebbe stato l'inizio di tutto un viaggio che si sarebbe prolungato per anni.
 
   
 
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