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Autore: RosaRossa_99_    21/04/2020    0 recensioni
"Vado in camera mia…"
Dissi alzandomi dalla sedia
"È un invito?"
Lo guardai malamente
"Ti ringrazio per avermi fatto passare una 'splendida' mattinata"
Virgolettai 'splendida' con le dita, per poi girarmi e andarmene
"Vedrai il pranzo allora!"
Era assolutamente, estremamente odioso.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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Le orecchie iniziarono a fischiare terribilmente per lo sparo. Non avevo il coraggio di aprire gli occhi, anche se non sentivo dolore da nessuna parte; quando però il mio udito tornò a funzionare sentii Stef pronunciare il mio nome, anche se ovattato. Il labbro iniziò a tremare e le gambe mi cedettero, facendomi sbattere le ginocchia contro il pavimento sporco di quel magazzino. Quando sentii delle mani toccarmi, spalancai gli occhi terrorizzati, scontrandoli con le due pozze di verde profondo

 

“Sophie”

 

Mi scosse nuovamente, cercando la mia attenzione, e io lo guardai confusa, non capendo cosa fosse successo. Ma quando alzai lo sguardo, puntandolo oltre la sua spalla, vidi Zayn impugnare l’arma ancora fumante con un ghigno stampato in volto, e la realtà mi colpì in piena faccia

 

“S-stai bene? I-io s-sto bene?”

 

Mormorai a Stefan, che mi guardava ancora preoccupato, sostenendomi dalle spalle

 

“Si, stiamo bene”

 

“Non vorrei interrompere questo momento così dolce ma… ho del lavoro da sbrigare”

 

La voce divertita di Zayn arrivò alle mie orecchie, e il mio coraggio per un momento perso mischiato ad una buona dose di adrenalina e rabbia mi fece scattare verso di lui

 

“Che cazzo ti è saltato in mente?! Sei un pazzo!!”

 

Le braccia di Stefan avvolsero la mia vita, impedendomi di compiere qualsiasi movimento avventato, facendo ghignare Zayn ancora di più

 

“La prossima volta potresti non essere così fortuna, tesoro… ringraziami che non volevo realmente ferirti”

 

“Lasciami”

 

Sputai tra i denti a Stefan, cercando di divincolarmi

 

“Zayn, non ti conviene scherzare con me. Se l’avessi solo graffiata... ti ritroveresti a otto metri sotto terra”

 

Stefan strinse la presa sui miei fianchi, lanciando sguardi torvi

 

“Sai, Stef… potrebbe farci comodo una ragazzina così grintosa”

 

“Non ci provare”

 

“Mi sa che non hai la voce in capitolo a questo punto… e poi sa troppo”

 

Stavo in silenzio, bloccata dalle braccia di Stefan cercando di capire come si sarebbero evoluti gli eventi. In ogni caso, non sarebbe finita bene, lui era uno solo ed io… nonostante avrei tanto voluto togliergli quel ghigno dalla faccia, non sarei stata molto di aiuto, essendo incapace di combattere o difendermi, e loro erano in cinque.

 

“Ci sono due modi per uscire da tutto questo, e tu non potrai opporti a nessuno dei due.

Il primo, che è quello che preferisco, è che lei si unisca a noi. Come ho già detto prima sarebbe un buono acquisto e potremmo farle indirizzare tutta questa rabbia e coraggio verso di qualcosa di… più utile”

 

Sentii Stef irrigidirsi, stringendo ancora di più i miei fianchi, tuttavia senza farmi male

 

“Scordatelo, lei rimane fuori da tutto questo”

 

Zayn sorrise, ricaricando la pistola e tendendo il braccio in avanti, puntandomela nuovamente addosso e facendomi sgranare gli occhi. Stef si parò di fronte a me, facendomi da scudo, ma lo stronzo con un cenno della testa richiamò due dei suoi ragazzi, che si precipitarono sul mio protettore, afferrandolo per le braccia e trascinandolo via da me. Cercò di dimenarsi in tutti i modi, e per un attimo ci era anche riuscito, se non fosse stato per gli altri l’altro ragazzo che era corso in soccorso dei due, tramortendolo con un colpo della testa

 

“LASCIATELO!”
 

Urlai, correndo verso di loro, ma due braccia mi bloccarono, impedendomi di nuovo di muovermi, ma a differenza di Stefan queste avevano una presa talmente ferrea da scavarmi la pelle

 

“Stavo dicendo… la seconda opzione è la seguente”
 

La pistola, da che era puntata verso di me si spostò sul corpo tramortito di Stefan, e io smisi di divincolarmi, restando bloccata a guardare. Sospirò teatralmente

 

“Se non vuoi unirti a noi... lui muore”

 

Mi accasciai a terra, ancora trattenuta per le braccia. Avevo combinato un casino senza uscita non ascoltando Stefan. Mannaggia a me e la mia imprudenza

 

“Ti prego, abbassa l’arma”
 

Sussurrai

 

“Quindi immagino che tu abbia scelto la prima opzione…”

 

Annuii

 

“Mi unirò a voi, ma tu devi giurarmi che non gli torcerai un capello”

 

Lui ghignò, riponendo nella cintura dei pantaloni la pistola, e battendo le mani

 

“Sono contento che tu abbia deciso di tua spontanea volontà!”

 

Digrignai i denti e mi morsi la lingua, cercando di non rispondergli male

 

“Lasciala andare, non penso che abbia intenzione di scappare”

 

Disse poi al bestione dietro di me, che mollò la presa sulle mie braccia, facendomi correre verso Stefan. Mi inginocchiai dinanzi a lui, scostandogli il ciuffo che gli copriva il viso

 

“Stef”
 

Lo scocci, cercando di fargli riprendere coscienza e vidi le sue palpebre tremare e le sue sopracciglia aggrottarsi, simbolo che si stava risvegliando; poco dopo i suoi occhi si scontrarono con i miei e una sua mano corse verso il mio viso, posandosi sulla mia guancia

 

“Sophie”
 

Gli sorrisi in modo rassicurante, premendo di più la mia guancia sulla sua mano, ma il momento venne interrotto da Zayn

 

“Awwww, non sono carini ragazzi?”

 

Mi girai a guardarlo, aiutando Stefan ad alzarsi, facendolo poggiare sulle mie spalle e sostenendolo dalla vita

 

“Andiamo via”
 

Sussurrai a Stefan, iniziando a camminare verso l’uscita

 

“Non così in fretta, tesoro”

 

Mi girai guardandolo negli occhi

 

“Cosa cazzo vuoi ancora? Hai ottenuto quello che volevi, ora lasciaci in pace”

 

Lui si portò una mano al mento, strofinandosi la poca barba con fare pensieroso

 

“Mhhh, no, ancora non ho ottenuto un bel niente. Seguitemi, dobbiamo parlare di affari”

 

Si girò facendo cenno con due dita di andargli dietro, entrando in una porta nascosta un po' più avanti.

I suoi scagnozzi, vedendo che io fossi ancora ferma, mi si avvicinarono con fare minaccioso, costringendomi ad avanzare

 

“Sophie, cosa cazzo hai fatto”
 

Sussurrò fra i denti Stefan, che era ancora leggermente tramortito dalla botta ricevuta poco prima

 

“Andrà tutto bene, tranquillo”

 

“Come cazzo posso stare tranquillo?! Ti avevo detto di non immischiarti in tutto questo e tu come al solito non mi hai ascoltato. Solo che ora l’hai fatta grossa, ti sei andata ad infilare in una cosa più grande di te e da cui non ne uscirai più”
 

Il suo tono si andava alzando di tonalità, ma rimanendo pur sempre basso, in modo da essere sentito solo da me. Deglutii

 

“Dovevo farlo”

 

Lui scosse la testa, stringendo la presa sul mio fianco

 

“No che non dovevi, dovevi lasciare che mi uccidessero e andartene via”

 

Mi bloccai, puntando i piedi

 

“Sei solo uno stupido se pensi davvero che li avrei lasciati ucciderti”

 

Lui scosse la testa, abbassando lo sguardo

 

“La mia vita non vale tanto, Sophie”

 

Mi misi di fronte a lui, portando le mani sulle sue guance e facendogli alzare lo sguardo su di me

 

“Non so come questo possa soltanto passarti dall’anticamera del cervello… ma si, vale tanto. Vale tanto per me, quindi smettila di colpevolizzarti e di dire stronzate, perché non ci porterà a niente. È stata una mia scelta quella di starti accanto, lo sapevo a cosa stessi andando in contro e ho comunque deciso di non scappare via. Quindi per una volta, renditi conto che per me ne vale la pena, tu ne vali la pena”

 

I suoi occhi scrutarono la mia espressione, cercando un qualsiasi cenno di cedimento o tentennamento, ma non trovandolo. Ero convinta di quello che gli avevo detto, non so per quale motivo ma avrei fatto qualsiasi cosa per lui. C’era qualcosa che mi legava a lui, un sentimento radicato nel profondo che mi riconduceva sempre a lui, un qualcosa che cresceva lentamente ma potentemente.

La mia espressione rimase imperturbata e lui si arrendette, portando le sue mani sui miei polsi, compiendo dei movimenti circolari con i pollici e procurandomi brividi

 

“Ne vali la pena”

 

Ripeté con un piccolo sorriso e io annuii ricambiando il sorriso

 

“Ma voi due siete proprio culo e camicia o cazzo e culo o… insomma, avete capito il concetto. Però per quanto carini possiate essere, mi state davvero rompendo la minchia, quindi scollatevi e muovetevi”

 

Stefan annuì, mollando la presa sui miei polsi e assumendo una posizione eretta e tesa, cominciò a guidarmi verso di lui, mantenendo una mano sul mio fianco

 

“Da questo momento tu starai in silenzio, non voglio che ti cacci ancora di più nei guai. Non sappiamo cosa ha in mente Zayn e sinceramente non lo voglio scoprire”

 

Io annuii, pensando che peggiorare ancora di più la mia situazione non avrebbe giovato nessuno.

Entrammo in uno stanzone con delle sedie polverose poste a cerchio e in una di queste Zayn, che era concentrato a guardarsi le unghia

 

“Oh eccovi qui. Prego, accomodatevi, sentitevi liberi di scegliere il vostro posto ”

 

Stefan mi guardò, facendomi segno di prendere la sedia opposta e più lontana da quella di Zayn, ma prima che potessi anche solo avvicinarmi, questo mi fermò

 

“Oh, tesoro, mi spezzi il cuore che vuoi sederti così distante da me. Dov’è finita tutta la spavalderia di poco prima? Avanti, vieni qui accanto a me. Ah, non te lo sto chiedendo. Invece Stefan, tu vai benissimo lì”

 

Deglutii, allontanandomi da Stef, che dopo essersi irrigidito e aumentato la presa per un attimo, mi lasciò andare, seguendo i miei movimenti e quelli del moro con sguardo guardingo.

Zayn avvicinò la sedia alla sua, sbattendo la mano sul sedile facendomi cenno di sedermi, e così feci, seppur cercando di mettere più distanza possibile tra me e lui, che, capendolo, portò il braccio sulla spalliera, iniziando ad accarezzarmi la spalla e procurandomi brividi, ma non erano brividi come quelli di quando Stefan toccava o persino sfiorava qualsiasi parte del mio corpo, questi erano brividi di puro disgusto. Vidi Stefan irrigidirsi sulla sedia e stringere i pugni, facendo diventare le sue nocche bianche, e il ragazzo accanto a me ghignò

 

“Zayn…”
 

Parlò in modo autorevole, avvertendolo, cosa che gli fece crescere ancora di più quello stupido ghigno

 

“Bene, iniziamo. Diamo tutti il benvenuto alla nostra nuova recluta, Sofia Fiore. Tutti, salutate Sofia”

 

Gli scagnozzi, che nel mentre avevano preso posto tra me e Stefan riderono sotto i baffi

 

“Ora parliamo del prossimo obiettivo. Mitch, lo hai?”

 

Il ragazzo interpellato, si irrigidì sulla sedia, spalancando gli occhi e iniziando ad aprire e chiudere la bocca

 

“I-io… v-veramente”

 

“Gneee, risposta sbagliata”

 

Zayn sfilò in un movimento fluido la pistola, sparando e colpendo in fronte il ragazzo, che finì a terra con un tonfo. I miei occhi si sgranarono e mi immobilizzai sulla sedia, vedendo la macchia di sangue allargarsi a dismisura.

 

“Zayn! Ma che cazzo?!”

 

Stefan si alzò, cercando di avanzare verso la mia direzione, ma Zayn gli puntò la pistola contro

 

“Nah, nah. Torna al tuo posto. Stai bene bambolina, non è vero?”
 

Disse accarezzandomi la guancia, e io mi allontanai dal suo tocco. Deglutii, cercando di riprendermi e spostando lo sguardo su Stef che mi guardava preoccupato, non per il cadavere ma per me. E questo mi fece pensare, come poteva rimanere così tranquillo dinanzi a quella scena? Aveva mai ucciso? Mi sforzai di parlare, schiarendomi la voce

 

“S-sto bene”

 

“Prima o poi ti ci abituerai. Ora, qualcuno di voi può rendersi utile e andare a prenderlo?”

 

Il ragazzo con la cicatrice in faccia, si alzò dalla sedia correndo verso l’uscita e tornando poco dopo con un computer che posizionò su una sedia dinanzi al nostro semicerchio, accendendolo e proiettando le foto di un uomo sulla cinquantina con i capelli biondi, sicuramente tinti, e due occhi color caramello

 

“Il prossimo obiettivo è Leinen Straswosky, un miliardario che darà un banchetto di beneficenza la prossima settimana al Vienna Imperial Hotel, dove alloggerà per i prossimi tre mesi. Pensiamo che questo stia rivelando informazioni al Diamante Grezzo riguardo i nostri affari”

 

Io mi accigliai, ero convinta di aver letto quel nome da qualche parte, ma non riuscivo a ricordare dove.

Un ragazzo riccioluto chiese

 

“Perché non ucciderlo direttamente?”

 

Zayn rise di gusto

 

“Perché ci serve più da vivo che da morto, stupidino. Dobbiamo averne la conferma e sfruttarla a nostro vantaggio, disorientando l’associazione. Se invece ci sbagliamo non avremo perso un buon acquirente inutilmente. Così lo capisci o vuoi un disegnino?”

 

Il ragazzo abbassò la testa, mordendosi il labbro impaurito

 

“Prego, continua Hannibal”
 

“Ho pensato a come avvicinarlo e penso che questo evento sarà l’occasione perfetta, soprattutto ora che abbiamo un’ottima esca”

 

Lo sguardo del ragazzo si piantò su di me, così come quello di tutti gli altri

 

“I-io?”
 

Zayn strisciò la sedia, ponendosi di fronte a me

 

“Tu sei la nostra gallina dalle uova d’oro. Nessuno sa di te né tanto meno potrebbe pensare ad un tuo coinvolgimento”

 

“Non se ne parla”
 

Stefan intervenne, facendo roteare gli occhi del ragazzo di fronte a me

 

“E ti pareva… mi sembrava di aver chiarito che non avete voce in capitolo?”

 

Mi schiarii la voce, guardando con la coda dell’occhio Stefan scuotere la testa rassegnato al fatto che non mi sarei tirata indietro

 

“Cosa dovrei fare”
 

Zayn ghignò

 

“Sapevo che ti avevo adocchiata bene. Hannibal, spiega”

 

“Come qualsiasi miliardario, lui è noto per circondarsi di bella compagnia. Ha un debole per le bionde, da quanto ci hanno riferito, e così useremo te per adescarlo. Andrai alla festa di beneficenza e lo sedurrai, in modo da portarti nella sua stanza dove tu piazzerai delle cimici. Tutto qui”
 

Sentii una sedia strisciare sul pavimento e la voce di Stefan

 

“Non se ne parla”

 

“Ancora...”

 

“No, Stef posso farcela. Non mi succederà niente”

 

Interruppi Zayn, che mi guardò approvando e battendo le mani

 

“Bene! È deciso! Per quanto mi piacerebbe essere il tuo accompagnatore… purtroppo non potrò esserci, quindi Hannibal e, a mio malincuore, Stefan staranno con te. Lì ci sono le vostre nuove identità e gli inviti. Ricordatevi, se qualcosa va storto...”
 

“Ammazzo prima la ragazza, e poi Stefan”

 

Zayn annuì ad Hannibal, alzandosi e stiracchiandosi con uno sbadiglio rumoroso

 

“Si è fatta una certa ora. Domani ti contatterò”
 

Disse toccandomi una guancia, ed io mi allontanai con faccia disgustata, facendolo ridacchiare. Quando si allontanò, i suoi scagnozzi lo seguirono, afferrando per le braccia il ragazzo morto e trascinandolo, lasciando dietro di se una scia di sangue. Non appena Zayn scomparve, Stefan si affrettò a venirmi in contro e ad avvolgermi in un abbraccio rassicurante

 

“Sto bene”

 

“No che non stai bene… hai appena visto morire qualcuno”

 

Presi un respiro tremolante, portando una mano sul suo petto

 

“Andiamo a casa”

 

Lui annuì, stringendomi per qualche altro secondo per poi condurmi fuori e alla mia moto, che per fortuna ritrovai integra

 

“Io...”
 

Provò a parlare ma lo fermai

 

“Non scusarti, ce la posso fare e andrà tutto bene. Te lo prometto”

 

Lui mi guardò poco convinto, ma poi annuì, tirandomi verso di sé e baciandomi. Rimasi per un attimo bloccata ma poi avvolsi le mani al suo collo, tirandolo verso di me.

Le sue labbra si muovevano esperte sulle mie, mordendo ogni tanto il mio labbro inferiore, procurandomi brividi, accompagnati da pelle d’oca formatasi sulla pelle dei miei fianchi, dove le sue mani irradiavano il loro calore.

Dopo una quantità di tempo che sembrò essere troppo poca, interruppe il bacio, poggiando la sua fronte contro la mia. I nostri petti che si alzavano e abbassavano velocemente e il nostro respiro affannato

 

“Da domani ti insegnerò un paio di mosse su come difenderti. Se qualcosa dovesse...”
 

“Non succederà”

 

Lo interruppi di nuovo

 

“Se qualcosa dovesse andare male almeno saprai come difenderti”

 

Mi tirò al suo petto, avvolgendo la mia schiena con le sue braccia

 

“Ti proteggerò a costo della mia vita”
 

Sorrisi sul suo petto

 

“Lo so”

 

Sussurrai, pensando a quanto la nostra relazione fosse inusuale e totalmente sbagliata ad occhi esterni, ma non per me. Perché in quel momento realizzai una cosa. Realizzai che tutti quei sentimenti che provavo per lui non erano altro che amore. Io ero fottutamente, irrimediabilmente e follemente innamorata di Stefan Huston, e questo non avrebbe portato a nulla di buono.

 

 

 

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NON UCCIDETEMI!

Sono scomparsa per un tempo alquanto imbarazzante… ma avevo degli esami e dovevo restare concentrata. Spero di riuscire ad aggiornare un po' più spesso a questo punto…

Comunque, come state? Come vi sta andando la quarantena?

Fatemi sapere i vostri pareri e sopratutto contattatemi se avete bisogno di parlare con qualcuno, sono tempi difficili e avere supporto morale o di qualsiasi altro genere di sicuro non fa male.

XX

-R

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 


 

 

 

 

   
 
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