Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: AryaDream    25/04/2020    3 recensioni
Le cinque leggende e l'uomo nero creature nate dalle parole e dalle emozioni degli essei umani, ma esistono davvero o sono solo frutto dell’immaginazione? Elsa ex regina di Arendelle dovrà ricredersi e affrontare numerose sfide insieme a Jack Frost e alle altre leggende per fermare i piani di Pitch Black
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Hans, Kristoff
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Nascosta nelle profondità della calotta polare artica si trovava una base segreta di un uomo speciale: Tutti conoscono il suo nome legato ad una delle festività più amate dai bambini ovvero il Natale.
Jack portò Elsa proprio nella dimora di Babbo Natale chiamato anche Nord.
Non capiva il motivo per cui l'avesse portata in quel luogo, ma era affascinata da quel luogo molto diverso da quello da cui proveniva.
-Benvenuta nel quartier generale delle cinque leggende.-Pronunciò Jack con un tono di voce allegro.
-Seguimi ti faccio conoscere colui che è il leader di noi guardiani: Nord, ma per voi è famoso con il nome di Babbo Natale.-
Per Elsa ciò che stava dicendo lo spirito dell'inverno sembrava molto strano, come poteva Babbo Natale essere a capo di un gruppo di persone che si definivano guardiani.
Seguì Jack, fino ad una stanza dove si trovavano folletti e yeti che costruivano giocattoli per i bambini di tutto il mondo. Lei che aveva sempre pensato che Babbo Natale avesse ai suoi ordini, tanti piccoli nanetti o gnomi con vestiti strani che di dividevano i compiti di costruire i giocattoli che i bambini desideravano, mentre gli altri si occupavano delle letterine che arrivavano al polo nord.
Si era incantata ad osservare uno yeti costruire dei piccoli robot di colore verde, ma in quel momento nella stanza, entrò un uomo barbuto che Elsa riconobbe come Babbo Natale, ma era molto diverso da come lo immaginava.
L'uomo si aggirava per i tavoli, dove lavoravano i suoi aiutanti, osservando il loro lavoro. Quando si avvicinò alla creatura che Elsa, stava osservando, lo vide prendere in mano uno di quei giocattoli, studiandolo nei minimi dettagli.
-Il verde non mi piace, colorali di rosso.- Il povero Yeti che aveva quasi finito il suo lavoro, si ritrovò a dover cominciare tutto da capo.
Lo sguardo di Babbo Natale si rivolse verso Jack.
-Ogni tanto ti fai vedere Jack.- Poco dopo lo sguardo andò su Elsa.
-Questa fanciulla è una tua amica?-
-Si, il suo nome è Elsa.-
-Lieto di fare la tua conoscenza e benvenuta nella mia umile dimora, anche base segreta delle cinque leggende.-
L'ex regina di Arendelle prese a fissarlo attentamente. Aveva due scritte tatuate. Buono sul braccio sinistro, cattivo su quello destro. Elsa si rese immediatamente accorta che Nord, non era il Babbo Natale panciuto e bonario che le avevano descritto da piccola.
Nord era un vero e proprio guerriero, un combattente dal cuore d’oro. Impetuoso, esigente ed impulsivo.
-Devi sapere che Nord era molto selvaggio da giovane, trasformandosi in un guerriero pronto a combattere coraggiosamente per il bene dei bambini e del mondo.- Le parole di Jack, attirarono moltissimo Elsa, la storia di Babbo Natale in quel momento le era stata completamente stravolta.
-E' giunto il momento di farti conoscere gli altri.- Concluse Nord con un mega sorriso sul volto.
La giovane voleva restare ad osservare quelle creature costruire giocattoli, ma non le era stato possibile. Nord e Jack camminavano davanti, mentre Elsa, li seguiva poco distante. Lo spirito d'inverno sembrava a suo agio.
Venne condotta in un'altra stanza dove al centro vi era un rosso globo terrestre. Sopra vi erano tantissimi puntini dorati, ma non riusciva a capire a cosa servissero.
Ai tre si avvicinarono, altri individui: Il primo era un coniglio che Jack chiamò Calmoniglio. Le venne spiegato che era un australiano calmo e spavaldo, secco e asciutto come il deserto. Era il protettore della natura, tutto calci.
-Strano che uno come te, abbia un'amica cosi carina e sopratutto calma, il tuo esatto opposto.- Disse divertito il coniglio pasquale.
Jack si solito, si divertiva tantissimo a prendere in giro o fare scherzi a Calmoniglio. Era incuriosita da questo personaggio.
-Non è cattivo, ma è un ottimo combattente. Quando entra in azione tutto finisce in pochi secondi. Ti avverto non dire mai che il Natale è più importante della Pasqua perché non lo accetta.- Furono queste le parole di Nord che si avvicinò all'orecchio di Elsa.
-Ho capito... Penso anche io che Il Natale sia più importante.- Rispose a sua volta la giovane e questo fece sorridere Nord.
Poco dopo l'attenzione di Elsa, andò su una splendida ed elegante fatina verde e blu, per metà umana e metà colibrì.
-Lei è Dentolina.- Pronunciò Jack
-Mi stai facendo credere che lei sarebbe la fatina dei denti?- Elsa continuava a fissare quella fatina a bocca aperta.
-Esatto.-
Era piena di energia, non stava ferma un minuto ed i suoi piedi non toccavano mai terra. Aveva molti aiutanti, ed insieme a loro si impegnano a portare a termine un importante compito: raccogliere i dentini caduti ai bambini di tutto il mondo.
-Pesavo fosse solo una leggenda.-
-I dentini sono importanti, perché ognuno raccoglie i ricordi d'infanzia più belli e preziosi dei bambini. Contengono sentimenti importanti.- Spiegò la fatina dei denti.
L'ultimo dei guardini ricordava ad Elsa il pupazzo di neve Olaf.
-Lui e Sandman, ma puoi chiamarlo Sandy.- Spiegò Jack che aveva presentato tutti i suoi amici.
Elsa lo vedeva Perennemente allegro, le dava una sensazione positiva e infatti quel guardiano forniva ai bambini sensazioni positive, i sogni più belli e tutti gli strumenti di cui avevano bisogno per alimentare la propria immaginazione.
-Non parla?- Chiese l'ex regina-
-No. Comunica attraverso una sorta di bolla di pensiero, con nuvole di sabbia dei sogni pronte a formare immagini sopra la sua testa.- Con quelle ultime parole, Jack finì di presentare tutte le leggende.
-Noi ci siamo presentate, ma ora tocca alla tua amica.- Disse Dentolina, rivolta ad alla giovane.
-Il mio nome è Elsa e vengo da Arendelle.- Nord capì che quella fanciulla nascondeva un grande segreto che molte volte le causava dolore.
Babbo Natale si avvicinò a lei, posando una mano sulla sua testa.
-Perché stai celando i tuoi poteri?- Disse semplicemente con un tono di voce calmo.
-Celando?- Elsa non continuò la frase.
-Vieni con me piccola, voglio mostrarti una cosa.- Nord prese Elsa per mano, come una bambina. Aveva paura di congelare la mano di Babbo Natale, ma era impossibile.
La condusse nel rifugio, dove si trovava la sua slitta, la fece salire. Elsa era un po' spaventata, ma Nord, la rassicurò e poco dopo partirono.
Jack comparve poco dopo vicino ad Elsa.
Erano in alto, ed la fanciulla era spaventata.
-Fammi tornare giù, ti prego.- Era in preda al panico, ma jack, la rassicurò e poco dopo si calmò.
-Devi stare tranquilla, non ti succederà nulla, finché ci sarò io.-
Elsa si fece coraggio e cominciò a tranquillizzarsi. Usò i suoi poteri per creare fiocchi di neve e piccoli pupazzi, ma il divertimento durò poco.
Nord venne richiamato alla sala di comando. Poco prima sembrava tutto andare bene, finché il Globo che aveva attirato l'attenzione di Elsa, cominciò ad essere avvolto da una nube nera che assunse le sembianze di una figura, che, cominciò a ridere in maniera inquietante, per poi scomparire.
La parte in questione che era avvolta da quella nube, era Arendelle.
-Cosa succede?- chiese la fatina dei denti.
-Non può essere tornato.- Commentò il coniglio pasquale, mentre Nord continuò a fissare quella zona oscurata.
-Lui vuole qualcosa che si trova ad Arendelle...- Tutti rimasero in silenzio, fino a quando Elsa, non prese il braccio di Jack.
-Mia sorella Anna è la regina al mio posto in questo momento.- Jack in quel momento posò lo sguardo su Elsa, per poi posare la mano sul suo viso.
-Ci penserò io a tua sorella, farò in modo che non le capiti nulla.-
Quella scena attirò l'attenzione di Nord e di Calmoniglio, che presero a guardarsi e capirono che stavano pensando la stessa cosa. Tra Jack e Elsa stava nascendo qualcosa e ancora non si rendevano conto di cosa provavano l'una per l'altro.
Intanto la voce di Elsa fece tornare alla realtà le due leggende.
-Come pensi di fare?- La voce della giovane era ridotta a un sussurro, mentre le lacrime cominciarono a scendere. Jack era preoccupato per lei con la mano le accarezzò il viso, asciugandolo dalle lacrime.
-Troverò un modo. Andrò ad Arendelle personalmente per cercarla, ma ti prego, di restare qui cosi non correrai rischi.- Elsa si fidava di lui.
Jack in quel momento osservò gli altri guardiani e decisero che sarebbero andati tutti in quel regno, per capire cosa cosa l'uomo nero cercasse in quelle terre.



Note Autrice:
Sono riuscita ad aggiornare in tempo questa settimana. 
In questo capitolo Elsa conosce le altre leggende e per quanto riguarda la base segreta, sono andata anche a fantasia, anche se ho cercato di restare fedele.
Alla fine il caro Pitch Black ha fatto notare la sua presenza ad Arendelle.
I nostri due protagonisti non si rendono ancora conto di ciò che provano.
L'aesthetic è opera di Nao Yoshikawa.
Grazie per essere arrivati fin qui.
  
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