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Autore: nikita82roma    27/04/2020    6 recensioni
Fine 5x02 - Ispirata dalla canzone “Ballando al buio” degli Stadio
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Rick Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Lo aveva lasciato solo nell’ingresso del suo appartamento. Lo stava baciando e poi si era fermata. Perché non poteva, perché non ci riusciva, perché lui era stato un idiota. 

Aveva voluto Kate Beckett da anni, forse da sempre ed ora che finalmente era sua non sapeva come gestire la cosa. Per lui, sempre abituato ad essere sulle copertine delle riviste e sui giornali di gossip, dover tenere tutto nascosto e fare finta di niente non era facile, non sapeva come fare ed aveva fatto un casino. Lo amava, lo sapeva; si fidava di lui, sapeva anche questo. Eppure si trovava lì, da solo, mentre lei era sparita al di là della sua camera da letto, che ora, dopo averci trascorso molto tempo nelle ultime settimane, tituba nel varcare la porta.

“Kate?” La chiamò avvicinandosi.

“Dammi qualche minuto, Castle.” Gli chiese con un tono di voce perentorio e senza alcuna sfumatura di ironia che aveva avuto fino a poco prima. 

Non le diede ascolto ed entrò. La trovò che si stava asciugando gli occhi e subito si voltò per non farsi vedere.

“Non fai mai quello che ti dico eh?” Lo rimproverò.

“Dovresti saperlo” alzò le spalle. La guardò, memorizzando dove si trovasse, poi fece qualcosa che la spiazzò, spense la luce di camera, lasciandoli avvolti dall’oscurità. Una flebile luce veniva dai lampioni esterni, capace solo di delineare le loro figure nella stanza.

“Castle ma cosa stai facendo?” Ora era proprio davanti a lei, non ne percepì solo la presenza, sentì la mano di lui prenderle il polso dolcemente ed accompagnarlo al suo petto.

“Ti fidi di me?”

“No!” Rispose shockata. Lui sorrise, perché sapeva che non era vero, non stava opponendo nessuna resistenza mentre lui la tirava a sè, anzi si era immediatamente appoggiata con la testa sulla spalla e aveva lasciato che lui la stringesse. Rimasero fermi qualche istante, poi lui cominciò a muoversi lentamente, quasi ondeggiante.

“Castle, stai bene?” Gli chiese preoccupata.

“Benissimo.”

“Cosa stai facendo?”

“Balliamo”

“Non c’è la musica.”

“Ascolta bene, Kate. Io la sento.”

Continuava a muoversi dolcemente, portandola con sé in quel ballo al buio immaginario e Beckett si adeguò, divertita, seguendo i suoi movimenti.

“La senti anche tu?” Le sussurrò

“Cosa?”

“La nostra musica.”

Kete sorrise, si sistemò meglio sulla sua spalla.

“Sì”. Castle sorrise nel buio.

“Scusami. Sul serio Kate, scusami.”

“Ti ho già scusato Castle. È solo che... ho paura.”

“Anche io.”

“Anche tu?”

“Sì.” La strinse un po’ di più, per tenerla più vicino, perché non l’avrebbe mai lasciata andare. Al buio era più facile non solo ballare, ma anche parlare, senza doversi vedere, senza aver paura degli occhi traditori. “Ho paura che tutto questo non sia reale. Ci ho sperato e l’ho voluto per così tanto tempo...” le baciò i capelli prima di azzardarsi in un giro su loro stessi che lei assecondò ridendo.

“Non voglio che tra noi vada male.” Gli confessò con la voce carica di paura.

“Non andrà male.”

“Non voglio che implodiamo”

“Non imploderemo.”

“Non voglio perdere tutto questo.” Ci aveva messo dannatamente troppo tempo per capire quanto lo voleva, per capire a cosa dare la priorità nella sua vita ed ora non sarebbe riuscita a tornare indietro. 

“Non lo perderai.” Castle provava a rassicurarla in tutto.

“Come fai a dirlo?”

“Perché voglio le stesse cose che vuoi tu, e le voglio da tanto tempo. E sono convinto che tra di noi sarà sempre tutto assolutamente magnifico. Perché ti amo Kate Beckett. Ti amo tantissimo.”

“Ti amo anche io, Rick Castle” gli confessò e lui si bloccò all’istante.

Kate si morse il labbro, quasi pentendosi di quello che aveva appena detto. Non perché non lo provasse, ma perché non poteva vedere il suo volto. Si spostò da lui che con le braccia oppone resistenza per non farla allontanare, ma lei si avvicinò di nuovo, cercando, in punta di piedi, le sue labbra, accorgendosi che lui stava sorridendo. Lo baciò senza avere strane visioni, non c’era nessuno nella sua mente, oltre lui, nessun brutto ricordo. Poi si appoggiò di nuovo sulla sua spalla e fu lei, questa volta ad invitarlo a seguirla nei movimenti, sentiva la loro musica suonare dentro di lei.

Ripresero a ballare al buio in silenzio. 

 

 

Pensi all’amore pensando a me
t
i batte il cuore dimmi perché
Le paure che hai i sogni incerti
non confonderti mai saran tuoi sempre
Senti l’amore stringiti a me
ti batte il cuore dimmi perché
Questo tempo per noi e poco e prezioso
passerà prima o poi e non tornerà
Se ti stringo un po’ di più
ballando al buio in silenzio
il tempo, il tempo sorriderà
ballando al buio in silenzio
Ti bacio piano piccola mia
bacio il respiro che porta via
Le paure che hai i sogni incerti
non li scorderò mai saran per sempre
Se ti stringi un po’ di più
ballando al buio in silenzio
il tempo, il tempo sorriderà
ballando al buio
in silenzio… in silenzio.

   
 
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