Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: _J_HUN_    29/04/2020    0 recensioni
Dove Yoongi ha un figlio che conoscerà solo quindici anni dopo.
[IN REVISIONE]
[PRIMO LIBRO- FINITO SUL MIO ACCOUNT WATTPAD @JHUN_ART]
•febbraio 2017•
REVISIONE E RIPUBBLICAZIONE: 25 APRILE 2020
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Incompiuta, Violenza
Capitoli:
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Quinto capitolo 

 

_Stammi lontano.

 

.

.

.

 

—Mamma, perché cazzo Yoongi è qui?

—Ero preoccupata... si è spaventato anche lui.

—Non lo voglio qui! Fallo andare via!

—Stai calmo amore... perché fai così?

—Perché sta qui?

—Prima sono stata alla bighit... per questo motivo lui è qui...

—Perché sei stata alla bighit? Qual era la necessità di andare lì?!

In quel momento entrò in stanza Yoongi con in mano un bicchiere d'acqua.  Il ragazzino lo osservò da capo a piedi, non sapeva ancora come definirlo. Chi era la persona cattiva? Lui o sua madre? Chi è gli aveva mentito di più?

Era quanto strano, non sapeva come interpretare i suoi occhi, quegli occhi neri così identici ai suoi.

—Ti senti meglio? — domandò subito dopo Yoongi lanciandogli uno sguardo pieno di preoccupazione. 

—Sì, sto bene, grazie mille.

Maya sedette sul letto, fianco a lui, così come fece Yoongi nella parte opposta alla sua.

— Vuoi andare da qualche parte? Potresti prendere un po' d'aria — propose subito dopo l'uomo.  — No, devo studiare. — rispose invece Jung Su provando a liquidarlo il prima possibile.  — Ma ti piacerebbe? — Si intromise Maya. 

— Mi piacerebbe uscire ora, ma non posso.

— Se vuoi domani non andare a scuola.

— Come?

— O al massimo... glielo diciamo noi ai professori... — si intromise Yoongi aspettandosi una risposta antipatica.

—Che intendi con "noi"? — domandò Jung Su alzando il capo con espressione interrogativa e infastidita.

— Che io o lui in caso, se non ti giustificano, andiamo a parlare con il professore — rispose sua madre provando a far cadere ogni sospetto. — Ma perché non dovrei andare a scuola? Ora sto bene. — controbatté il ragazzino.  — Perché se vuoi uscire per svagarti un attimo,  puoi anche rilassarti e non studiare per oggi. — rispose Yoongi di consueto — Ha ragione. — appoggiò Maya ormai troppo agitata per la salute del ragazzino x.

— Invece di pensare a me, parliamo un attimo di voi.  Voi due anni prima di quindici anni fa, cosa eravate? Amici? 

— In che senso? — chiese sua madre con voce tremante.

— Cosa a eravate prima della mia nascita?

—Eravamo amici stretti. — rispose Yoongi. Jung Su pensò che molto probabilmente se essere amico stretto significasse baciare e dire "ti amo" allora non aveva capito ancora nulla di cosa significasse amare e sua madre aveva una concezione d'amore troppo diversa da quella alla quale stava pensando lui ed era per questo che non credeva affatto a ciò che Yoongi gli aveva detto.

— Io penso che ti stia crescendo il naso, no che già sia così piccolo e angelico. — rispose Jung Su incrociando le braccia al petto.

— Eravamo amici... tesoro. — intervenne sua madre. 

— Mamma, menti anche tu.

— Perché stai dicendo questo? Perché pensi che sia io che tua madre stiamo mentendo 

— Senti, non mi piace girare attorno al discorso, Yoongi tu non mi piaci. Ho la sensazione che mi stai nascondendo qualcosa, e sai cosa c'è? È così. Ne sono certo. 

— Ma che dici? Non nascondo nulla...

— Invece sì e anche mamma mi nasconde qualcosa. Ora posso rimanere solo in camera mia?

— Va bene. — acconsentì sua madre alzandosi in piedi. 

— Mamma, perdonami se sono così.

— No, amore. È tutto okay... prenditi i tuoi tempi, d'altronde come hai sempre fatto.

— Va bene, ciao.

— Ciao, Jung Su.

— Ciao, Yoongi.

 

Jung Su rimase in camera sua mentre Maya e Yoongi si recarono in cucina entrambi turbati da quel breve dialogo.

— Da quanto tempo non sentivo la voglia di piangere... grazie tante Yoongi — Io mi sento turbato... a essere sincero  —Non è la prima volta che fa così. — Vero? — Diciamo che... lui ha sempre ragione. Vuoi o non vuoi riesce sempre ad avere ragione. — Capisco... capisco.

Maya sollevò la frangia lasciando scoperta la fronte, i suoi occhi erano lucidi ed era anche molto nervosa. Yoongi si avvicinò a lei reggendo la frangia alzata con la mando aiutandola così a tenere il viso scoperto.

Era sempre delicato e gentile come una volta, le labbra sempre rosee e carnose, i suoi occhi tondi e azzurri e i capelli morbidi e castani.

— Cosa stai facendo? — Che intendi? — Smettila di fissarmi — Per favore, smettila di trattarmi così, ne ho abbastanza, non pensi? — Come dovrei trattarti? Come se nulla fosse successo? — In modo normale... — Mi dispiace, la mia azienda non dispone di questi servizi. — Ti va di uscire? — Eh?

— Andiamo a prendere un frullato, la situazione è già abbastanza scossa... rilassiamoci un secondo, che ne dici? — Non posso farlo, mi spiace  — Perché? — Sto facendo il possibile per fare un bel regalo a Jung Su per il suo compleanno, sto risparmiando, non posso uscire. — Pago io, ovviamente 

Maya fece una pausa per poi togliersi dalla fronte la mano scheletrica di Yoongi. 

— Yoongi, io mi sento in imbarazzo, evitiamo, grazie mille

— Perché in imbarazzo?

— Siamo andati a letto insieme, abbiamo fatto un figlio e ci comportiamo peggio di due estranei. Poi mi offri un frullato dopo che tuo figlio ha detto di non volerti né vedere e né averti nella sua vita? — Parliamone un attimo, ti va? Senza litigare. — No, non mi va Yoongi, nemmeno un po' — senza che se ne potesse rendere conto aveva iniziato a piangere. 

— Ma perché no? Perché sei così difficile? — Perché è stato difficile, quindi lo sono anche io, logica no?

Anche Yoongi iniziò a sentire gli occhi riempirsi di lacrime.

— Il fatto che tu sia tornato avanti a me così all'improvviso, ha solo scombussola la mia vita, nulla di più. E l'ho fatto per Jung Su, hai capito? Non per te. Tu per me non conti un cazzo. — Io vorrei poter ricominciare. — Ricominciare cosa? — Ricominciare con te, con Jung Su... anche se è tardi. Non voglio che voi stiate soli. Io sono davvero pronto a ricominciare.  — Cosa esattamente ti spinge a fare ciò? I sensi di colpa? Non mi dite Yoongi, stai provando pietà e compassione? Ah, questo mi fa proprio ridere — Non lo so, quando ti ho visto volevo subito riavvicinarmi a te. Quando ho visto Jung Su mi sono sentito idiota, perché abbiamo un bambino bellissimo e non ti ho ancora dato la spiegazione che ti manca per mettere un punto a tutto e perdonarmi.  — Non potevi pensarci prima? — Non parliamone qua... ti ricordo che c'è Jung Su— Perché no? — Perché Jung su potrebbe sentirci, ancora? Devo ripeterlo? — Ne parleremo in un altro momento

— Per favore però, prometti che arriveremo ad una soluzione. — Ti prometto che parleremo, ma non ti prometto di fare la famigliola felice e tranquilla che hai in testa 

 

[Sera]

 

— Mamma. — Sì? — Ti chiedo scusa per oggi, forse ho esagerato sia con te che... con Yoongi... — Stai tranquillo... ora come ti senti? — Io ora sto bene. — Novità?

— Mi hanno chiamato praticamente tutti i BTS, anche se non capisco ancora perché a loro interessa così tanto di me. — Vero? È una bella cosa. — Sì, vero. Mi hanno chiesto come stavo... — Che carini! — Mi piacerebbe prendere lezioni di canto e di piano, ci ho pensato oggi — Vuoi che ti prenda degli insegnanti privati? — No mamma... non ti chiederei mai questo. Posso solo prendere dei libri per studiare? Solo questo... — Amore, ma se vuoi i ragazzi possono aiutarti. — I ragazzi? — Sì, i ragazzi — che intendi? — Jimin e Jungkook possono aiutarti col canto, mentre NamJoon e Yoongi con il piano, sono davvero bravi... — Va bene — Davvero va bene? — Sì, davvero.

— Sì! Allora chiedi... manda un messaggio, che ne dici? — Non puoi tu? — No, Devi farlo tu, è a te che serve — Aish! Va bene!

Jung Su tornò in camera sua stendendosi sul letto a pancia sotto. Aveva avanti agli occhi i contatti dei ragazzi.

Non sapeva a chi scrivere, ma sentiva di aver bisogno di un ripasso e delle lezioni in più. Così iniziò a digitare un messaggio da inviare al contatto di Jimin e successivamente uno da inviare a Yoongi.

 

Da Jung Su: per Jimin.

Hey, Jimin, sono Jung Su.

Volevo chiederti se tu e JungKook eravate disposti ad aiutarmi un pochino con il canto.

 

Da Jung Su: per Yoongi.

Yoongi, Sono Jung Su.

Volevo chiederti se potevi darmi una mano col piano, suono ad orecchio ma vorrei proprio studiare.

 

Da Jimin: per Jung Su.

Hey piccolo!

Certo! Quando avrò del tempo libero te lo dirò e inizieremo al più presto.

Vuoi anche un ripasso di danza classica?

 

Da Yoongi: per Jung Su.

Sì, quando sei libero avvertimi che vengo o io da te o tu da me e ripassiamo un paio di cose.

Va bene?

 

Da Jung Su: per Jimin.

Va benissimo, dimmi poi quando sei libero. 

In ogni caso, non faccio danza classica, non l'ho mai fatta.

Scusami!

 

Da Jung Su: per Yoongi.

Va bene, grazie Yoongi.

E scusa se oggi sono stato aggressivo.

 

Da Jimin: per Jung Su.

Oh no! Devi assolutamente farla!

Inizieremo da domani, fatti trovare in sala prove alle 16:00.

 

Da Yoongi: per Jung Su.

Tranquillo, eri nervoso, può capitare.

Ti va domani di uscire con me e la tua mamma? Magari andiamo a mangiare Sushi.

 

Da Jung Su: per Yoongi.

Va bene, vedrò con mia madre se abbiamo impegni.

Comunque, io già da domani posso iniziare.

 

Da Yoongi: per Jung Su.

Facciamo domani sera allora?

 

Da Jung Su: per Yoongi.

Va bene.

 

Si sentì stupido, come se stesse prendendo in giro sé stesso. Prima voleva che Yoongi si allontanasse da lui ma era finito comunque con il prendere un appuntamento il giorno dopo, sia per uscire che per suonare il piano.

   
 
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