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Autore: Lelasuprema87    30/04/2020    3 recensioni
“Sono Beth, Beth Greene”
“Daryl”
Le rispondo continuando a non guardarla.
“Solo Daryl? “
“Non ti basta? “
“Sei un tipo scorbutico tu, giusto?“
“Giusto”
“Ti da fastidio parlare con me? “
“Anche questo è giusto”
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beth Greene, Daryl Dixon
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1.


“Non fare come al solito che ti ubriachi e vai con la prima che te la dà”

“Mmm”

“Daryl seriamente, non farmi fare brutta figura”

“Si che palle Dwight, e da quando siamo saliti in macchina che rompi”

“Perché ti conosco e so come sei fatto”

“Si va bè, ma chi sarebbe questa che ti scopi?

“Ecco anche questo tuo linguaggio, cerca di moderarlo”

“Se” alzo gli occhi al cielo.

“E per la cronaca non è solo una che mi scopo. Sherry mi piace sul serio ”

“Ho capito, ti ha incastrato”

“Bè non si sta poi così male ad avere una sola donna al proprio fianco”

“Amico la monogamia è una rottura di coglioni. Da fidanzato a cagnolino è un attimo. Meglio il sesso senza legami, nessun impegno nessun melodramma nessuno stress ”

“Parli così perché non ti sei mai innamorato”

“E non ne ho nessuna intenzione“

“Come se decidessi tu… Comunque siamo arrivati”

Finalmente, cominciavano a sanguinarmi le orecchie.

La prima cosa che faccio appena sceso dalla macchina è massaggiarmi il sedere. I sedili della macchina di Dwight sono davvero scomodi, chissà come faceva a farsi le donne lì dentro.

Poi mi accendo una sigaretta, sono quasi in astinenza. Per tutto il viaggio Dwight me lo ha vietato, ha paura che la sua camicetta bianca / frocetto si possa impregnare dall'odore di fumo, che poi è un fumatore proprio come me. L'ho detto io che da fidanzato a cagnolino il passo e breve, nel suo caso brevissimo.

“Dov'è esattamente la festa”

“All'Attico”

“Che lavoro fa esattamente questa Sherry?

“Idiota, è un suo amico che da la festa”

“Mmm”

“Finisci quella sigaretta è andiamo”

Ignoro la sua impazienza e me la fumo con calma. Già me l'immagino questa festa, tutte finte principesse che ce l'avranno d'oro. Andrò sicuramente in bianco.

"Spero almeno che ci sia della birra oltre lo champagne" gli dico lanciando la sigaretta finita.

Sento Dwight sospirare, mi sorpassa facendomi intendere di muovere il culo.



Di certo non è come le feste alla quale sono abituato. La musica è bassa in modo tale che si può fare conversazione. Gli ospiti non arrivano neanche a venti, sono tutti vestiti in tiro, mentre io indosso una maglietta nera degli AC / DC e un semplice paio di jeans.

“Daryl, Sherry. Sherry Daryl "

“Finalmente conosco un amico di Dwight, molto piacere”

Annuisco educatamente.

"Vi va qualcosa da bere?"

“Certo”

Dwight risponde per entrambi.

“Vi vado a prendere due Martini“

Appunto. Niente birra.

“Cerca di essere gentile”

“Lo sarò di più quando sarò ubriaco”

“Daryl”

“Amico, questa festa è una merda”

“Non è una merda, è solo diversa”

“Mmm se lo dici tu”

"O zitto, sta arrivando"

“Ecco a voi”

Prendo con poco entusiasmo il bicchiere e tracanno velocemente il cocktail. Tiro fuori dalla tasca il pacchetto di sigarette per accendermene una.

“Mi spiace, non si può fumare qui”

L'ho detto io che questa festa è una merda.

"Chi è il principe della reggia?"

Chiedo e Dwight mi fulmina con lo sguardo come se avessi detto chissà cosa. Sherry invece sorride alla mia domanda.

“Guarda è quello là“

"Chi Gesù Cristo?"

“Daryl!

Dwight mi rimprovera, alzo gli occhi al cielo.

“Eheh si, in effetti Paul si fa chiamare proprio Jesus”

Mi chiedo se è per via del suo cosplay o perché è semplicemente un coglione. Ma alla fine non me ne frega un cazzo.

“Se volete ve lo presento”

“Non è necessario”

Intervengo prima che Dwight per compiacerla, mi trascini a conoscere Gesù e tutti i dodici apostoli.

“Scusalo Sherry, Daryl è solo un po 'timido, mi fa piacere conoscere qualche tuo amico, dacci solo un minuto”

“Va bene allora io comincio ad andare“

Appena Sherry è abbastanza distante per sentirci, Dwight comincia a fissarmi pesantemente. Sbuffo.

“Che c'è?

“Sei pessimo”

"Io e"

sospira

“Meglio che vado da solo a conoscere gli amici di Sherry, tu magari vai a farti un altro Martini e”

“Finalmente siamo d'accordo su qualcosa questa sera”

“Si, Daryl cerca solo di tenertelo dentro ai pantaloni”

Come se queste perfettine riescono a farmelo alzare.

“Amico sei noioso”

Prima che possa controbattere sono già lontani.


Sono già venti minuti che sono qui a tracannare Martini e la mia voglia di fumare è arrivata alle stelle. Sto cominciando davvero a rompermi le palle.

Devo fumare cazzo.

Deciso, vado al bagno e me ne fumo una.


Finalmente seduto sul pavimento, me ne accendo una. Aspiro la sigaretta e godo ogni tiro di questo veleno. Da quando sono entrato in questa casa riesco finalmente a rilassarmi.

La porta che si apre all'improvviso mi fa sobbalzare, come un coglione ho dimenticato di chiuderla a chiave. Adesso che sono stato scoperto sarò radiato per sempre da queste feste signorili. Mi viene da ridere al pensiero della faccia di Dwight quando glie lo diranno.

Chi ho davanti però non mi degna nemmeno di uno sguardo. Una biondina gracilina che è fiondata al cesso per vomitare. Rimango seduto ignorando il suono dei conati. Non mi danno fastidio, ci sono abituato avendo avuto a che fare con un fratello cazzone come il mio. La cosa che mi infastidisce è il fatto che la biondina ha lasciato la porta aperta.

Mi alzo con la sigaretta alla bocca e chiudo quella dannata porta. Torno al mio posto.

“Ragazzina la porta si chiude”

“Scusami”

Mi aspettavo che se ne andasse e mi lasciasse solo a finire la mia sigaretta. Invece dopo aver finito di rimettere mi guarda poggiando la schiena al muro, non troppo distante da me.

Lancio la sigaretta finita sul lavandino.

Rimaniamo entrambi seduti sul pavimento del bagno. Non le chiedo nulla, ne se sta bene, ne di andarsene. Mi limito ad ignorarla. È lei la prima ad aprire bocca interrompendo quel piacevole silenzio.

“Perché sei ancora qua?

"Come?

“Hai finito la tua sigaretta, perché sei ancora qua?

“Tu perché sei ancora qua?

“Non reggo l'alcool“

“L'ho notato”

“Sento che potrei rimettere di nuovo da un momento all'altro“

Noto che arrossisce mentre parla. Non vedo una donna arrossire dal tempo delle medie. È come vedere un unicorno.

“Tu invece?

“Mi annoio”

“Già, quando pensi che ti invitino ad una festa immagini tutt'altro”

Le annuisco soltanto e nervosamente comincio a frugare nella tasca. Con una donna sono abituato a fare altro, non a parlare.

Prendo il pacchetto di sigarette e un pacco di mentine che quell'idiota di Dwight mi ha dato prima di venire alla festa. Sperava che le usassi per non puzzare di fumo.

“Tieni”

Glie le passo senza guardarla.

“Non è droga, vero?

“No stupida, ti sembra uno spacciatore?

"... no, scusa"

Avvicina la sua mano alla mia, le prende.

“Grazie”

"Mmm mmm"

"Sono Beth, Beth Greene"

“Daryl”

Le rispondo continuando a non guardarla.

“Solo Daryl?

“Non ti basta?

"Sei un tipo scorbutico tu, giusto?"

“Giusto”

“Ti da fastidio parlare con me?

“Anche questo è giusto”

“Non ti piace parlare con le donne forse?

“Ragazzina, io con le donne faccio tutt'altro che parlare”

Sta volta la guardo, era nuovamente arrossita. Soffoco una risata.

Poi comincio a vederla per la prima volta. Gli occhi della ragazzina sono grandi e blu, e il suo viso ha un qualcosa di angelico. Scendo con lo sguardo e mi soffermo alla scollatura, ad occhio e croce porta una terza scarsa di seno. Accettabile.

"Hey "

La ragazzina schiocca le dita attirando la mia attenzione, se nè accorta.

“Tranquilla, sono abituato ad altri tipi di donna”

“Immagino”

Anche questa sigaretta la lancio nel lavandino.

“Dovrai pulirlo quel lavandino se non vuoi essere scoperto”

“Secondo te ne me frega qualcosa ?!

“Ovviamente no”

“Brava”

“Sei irritante lo sai?

“Quella è la porta”

Dico indicando con la mano l'uscita

“E sei anche un cafone”

“Ragazzina dimmi qualcosa che non so”

“Smettila di chiamarmi ragazzina, ho ventiquattro anni”

“E io dieci più di te ragazzina”

Non so il perché, ma quel stuzzicarla comincia a divertirmi.

“D'Accordo”

Si alza in piedi e fa qualche passo in avanti dandomi le spalle. Non dico niente e le guardo il culo. Niente male.

“È stato un piacere Daryl… più o meno”

“Dixon”

“Cosa”

“Il mio cognome è Dixon”

Prima di aprire la porta per andarsene si volta per guardarmi. I nostri sguardi s’incrociano.

“Allora ciao Signor Dixon”

Mi saluta mostrandomi un caldo sorriso, di quelli che in poche ti degnano di mostrarti.

“ Ciao Ragazzina”


   
 
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