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Autore: ireturner    30/04/2020    1 recensioni
Soliloquio di Cassandra, nel momento in cui sopraggiunge per lei la morte.
“A che scopo muoio, oggi? Non una singola anima sono riuscita a salvare, in vita: neppure la mia.”
[ Questo breve racconto si ispira alla #TheWritingWeek indetta da @fanwriter.it. ]
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cassandra
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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  nda  
Non avevo mai approfondito il personaggio di Cassandra, prima d’ora, per quanto mi accorga adesso che sia, probabilmente, uno dei più sventurati dellintera mitologia greca. Ho scritto questa flashfic grazie all’iniziativa promulgata da Fanwriter.it, #TheWritingWeek. Siamo al terzo giorno, il prompt che ho scelto è, intuibilmente, Cassandra, che ho tentato di umanizzare il più possibile. Come al solito, lascio una brevissima descrizione della sua vita, perché siamo sommersi da una gran quantità di personalità nella mitologia, e può capitare di non ricordarne bene qualcuna!
 

A Cassandra, figlia del re di Troia, viene fatto dono della capacità profetica dal dio Apollo, in cambio del suo amore. Ma quando Apollo la rende profetessa, Cassandra si rifiuta di concederglisi; dunque il dio le sputa sulle labbra, condannandola a restare inascoltata per leternità. Per quanto Cassandra predica con esattezza il futuro, nessuno le dà retta.
 

Ora vi lascio alla lettura, se qualcuno volesse continuare, e vi rimando alle note in fondo al testo!
Per un accompagnamento musicale, consiglio caldamente questo qui.






—  





Non è la fine del mondo


 
Benvenuti! Benvenuti alla fine del mondo!

Ma fosse davvero questa la fine del mondo, per me… Per me è stata tempo addietro, sciagure addietro. Il mondo – e l’universo, e l’Olimpo – m’è cascato addosso infinite volte. Ed io lo sapevo. Ed è dunque colpa mia? Sapevo tutto: sapevo di Elena e delle ginocchia consunte dei suoi pretendenti; sapevo del ligneo inganno progettato da Ulisse; sapevo della labrys destinata ad Agamennone. Ed è colpa mia? Io l’ho detto, io l’ho urlato! Ma forse, forse è colpa mia… forse, forse avrei dovuto urlare di più. A che scopo muoio, oggi? Non una singola anima sono riuscita a salvare, in vita: neppure la mia. E che c’è dopo questo strazio? Chi vedrò nell’Aldilà? Incontrerò quelli di Cabeso e della Frigia, l’uomo reso immortale nel marmo e i suoi figlioli? Lo sfregiatore del mio e di un altro tempio, o forse i visi dei troiani? Vorrei solo un po’ di pace. Vorrei solo non avere più occhi per predire e bocca per parlare.
 
Mi hanno sputato in viso, sono stata derisa, nel luogo più sacro mi hanno denudata.
In verità, avrei voluto morire molto prima.

Piango, interdetta, irretita, maltrattata.
Vuoi uccidere una donna?
Allora lasciala inascoltata.











  note  
1. “sapevo di Elena e delle ginocchia consunte dei suoi pretendenti; sapevo del ligneo inganno progettato da Ulisse; sapevo della labrys destinata ad Agamennone”  Mi riferisco ad alcune delle predizioni di Cassandra: il rapimento di Elena e la caduta di Troia; la “sorpresina nel cavallo di Troia; la congiura nel quale sarebbe morto Agamennone (colpito, per lappunto, da una labrys… tra le altre cose).
2. quelli di Cabeso e della Frigia  Sono i suoi due pretendenti, morti nella guerra di Troia, il guerriero Otrioneo e il principe Corebo.
3. l’uomo reso immortale nel marmo e i suoi figlioli  Sono Laocoonte e i suoi due figli. Laocoonte fu l’unico che le diede retta quando Cassandra tentò di sventare l’inganno del cavallo di Troia, e per punizione gli dei uccisero lui e, proprio a sfregio, pure i figli. Il marmo immortale è la bellissima statua che tutti conosciamo, il Gruppo del Laocoonte!
4. Lo sfregiatore del mio e di un altro tempio  La parte peggiore  a mio avviso – della storia di Cassandra è quando viene violentata da Aiace di Locride nella notte della presa di Troia. Lei si rifugia nel tempio di Atena, ma lui non esita a stuprarla, anche facendo cadere la statua della dea a cui si era aggrappata. Quindi il testo si riferisce al tempio di Atena e il tempio che è, metaforicamente, il corpo di Cassandra.
5. irretita  Non è solo metaforico, diciamo che durante la congiura di Agamennone, nella quale perì anche lei, c’era di mezzo una rete!

 

Grazie per lattenzione!
Irene.

   
 
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