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Autore: JennyPotter99    01/05/2020    0 recensioni
SEQUEL DI "ON STRANGER TIDES"
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Si fece notte fonda: Alice si era messa al timone insieme a Carina per cercare di decifrare la mappa.
La ragazza seguiva cinque precise stelle, disegnate anche sul diario di Galilei.
-Dunque avevi torto.- le disse Alice, sorridendo.
-Già: questi mari, i fantasmi, devo ammettere di credere adesso.- rispose Carina.
-Il mare è stato sempre così e oltre queste acque c’è qualcosa di incredibile.-
-Tu lo hai visto?- chiese la fanciulla.
-Si…Ma c’è qualcosa che, in bellezza, li batte tutti.- rispose Alice, posando gli occhi su sua figlia. –Era una nottata tranquilla fin che i dolori non sono iniziati: una luna di sangue brillava in cielo e mi ricordo ancora i suoi splenditi occhi azzurri dentro quella copertina.- raccontò Alice, con le lacrime agli occhi e lo sguardo verso il mare.
-E cosa c’era dentro quella copertina?- mormorò l’altra, curiosa.
Fu a quel punto che la donna trovò il coraggio di dirle la verità.- Tu.-
-Giubbe rosse!- gridò improvvisamente Henry.
Entrambe voltarono lo sguardo e videro la nave della marina britannica che probabilmente era in cerca dei fuggitivi.
Ma proprio in quell’istante, da dietro di loro apparve la nave di Salazar: anch’essa spettrale come loro, di fatti era formata solo di assi di legno e vele nere.
Il muso della nave si divise fino a formare un’enorme bocca che divorò quella della marina inglese, fino a passarle attraverso.
Alice deglutì la saliva, abbastanza spaventata da quell’atto.- Ehm…Tutta a tribordo?-
Carina girò il timone per scappare da Salazar, ma la sua nave era molto più veloce: affianco la Perla e la ciurma salì a bordo.
Salazar andò subito in cerca di Jack, mentre Carina fu sicura di essere arrivata al punto esatto della mappa.
La Perla Nera era postata esattamente sotto la costellazione e tra le nuvole si poteva chiaramente vedere un’isola.
Salazar stava per attaccare Jack, quando Alice si mise tra i due, bloccando la spada dello spagnolo.
Salazar riconobbe subito il suo volto. -Tu! Strega!-
-L’ultima persona che mi ha chiamata così non se l’è cavata bene!- esclamò Alice, disarmandolo.
-Non puoi uccidermi, sono già morto.- ribatté l’altro, guardandola con un ghigno soddisfatto.
-Voltate lo sguardo, capitan Salazar.-
Egli si voltò verso la direzione indicatogli e vide che la nave stava per toccare terra.
Prima che potesse divenire solo terra, egli fuggì insieme al resto della ciurma.
Però lo spagnolo portò con se un prigioniero: prese Henry per le gambe e lo trascinò sulla sua nave.
Alice tentò di afferrarlo, ma se non avesse mollato la presa, sarebbe caduta in acqua.
Solamente il Tridente di Poseidone poteva salvarlo.
***
Giunti a terra e con gli spagnoli ormai lontani, Alice, Jack, Barbossa e Carina scesero sull’isola proprio mentre il sole stava albeggiando.
I raggi illuminarono rocce dentro la quale vi erano incastrati decine e decine di gemme preziose e, proprio al centro dell’isola, vi erano quattro rubini rossi che avevano la stessa forma del disegno sul diario.
-E’ la cosa più bella che abbia mai visto.- commentò Carina. –Ho cercato questo posto da tutta la vita perché pensavo che mio padre volesse questo…Trovare le stelle: questo è il riflesso esatto del firmamento.-
-Io ti portai davanti quell’orfanotrofio insieme al diario.- intervenne Barbossa.
-Sono figlia di pirati.- mormorò la ragazza, tra se e se.
Ad Alice sembrò quasi dispiaciuta, ma si concentrò a trovare il Tridente.
Vi erano quattro gruppi di rubini rossi, ma ne mancava uno: fu in quel momento che ad Alice venne in mente di incastrare il rubino sulla copertina del diario insieme a tutti gli altri.
Carina prese le mani di sua madre con la pietra all’interno.- Per la mia famiglia.- sussurrò inserendo il rubino.
Insieme ad esso tutti gli altri presero a brillare ed a formare la costellazione.
Improvvisamente, la terra prese a tremare e le acque davanti a loro iniziarono a separarsi, formando una dritta strada.
Alice, Jack e Carina caddero al suo interno, scivolando fino ad una barriera corallina dentro cui vi era incastrato il Tridente.
Ai lati scorreva ancora l’acqua dell’oceano e al centro del percorso, incastrato in uno scoglio, il tridente di Poseidone.
Alice si rimise il diario in tasca, quando, subito dopo, dietro di lei comparve Henry con una spada in mano e pronto ad ucciderla.
Ma non sembrava davvero il ragazzo: il suo sguardo era diverso, come se fosse posseduto.
Lei e Jack tirarono fuori le spade per far guadagnare tempo alla loro figlia.
-Va al Tridente!- le ordinò Alice, che poi graffiò Henry su un labbro.
-Se ferisci me, ferisci il ragazzo.- disse l’altro, con la voce di Salazar.
Intanto, Carina cercava di tirare fuori il Tridente dal masso, ma non appena ci riuscì, il suo potente potere la scaraventò via.
Fu quello il momento che Salazar approfittò per prendere possesso dell’arma e così poté separarsi dal corpo del ragazzo.
Lo spagnolo controllava il mare.
   
 
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