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Autore: X_98    01/05/2020    0 recensioni
Una storia completamente diversa su uno dei migliori villains creato dalla DreamWorks: Lord Shen.
“La discriminazione più è radicata, meno è visibile. È la paura del diverso, l’incomprensione che essere diversi non è una cosa brutta, ma solo il coraggio di essere se stessi!
L’unicità è il dono più prezioso che abbiamo, ma i malvagi possono vederla come un tesoro di cui potersi appropriare. Bisogna credere nell’impossibile perché la felicità è un percorso non una destinazione”.
E se Lord Shen invece di essere bandito fosse stato fatto prigioniero dagli umani? E se scoprisse di non essere solo in questo viaggio? Una storia alternativa di uno dei migliori cattivi della DreamWorks.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lord Shen, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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 “Carmela li vuole! Vivi o morti! Datevi una mossa!”

Quella semplice affermazione era bastata per aprire gli occhi a Shen e nonostante fosse meravigliato della sua reazione istintiva di fronte al pericolo, non ne era rimasto deluso. 

Da quel momento la situazione era peggiorata a vista d’occhio. Gli umani si fecero più agguerriti, o disperati, dipendeva dal punto di vista, dato che si resero conto che gli animali potevano ucciderli.

Eppure gli umani di Derek si limitavano a difendersi in caso di attacco e proteggevano Shen e gli altri dai nemici in comune. Il pavone capì che era una cortesia fatta solo per interesse economico visto che per quei maledetti avari non pareva esistere altro nella vita a parte il denaro.

In molti, dopo aver assistito alla prima uccisione di Shen avevano seguito il suo esempio ed il pavone decise di approfittare del vantaggio momentaneo.

“Uccidete gli umani con le divise rosse! Non quelli vestiti di verde!” Urlò e fortunatamente venne ascoltato senza domande.

 “Perché dovremmo risparmiare alcuni di loro?” non riuscendo però, ad evitare critiche da parte di Xu.

“Sono fedeli a Derek e sembra che vogliano proteggerci! Meglio che siano loro a stare tra noi invece degli uomini di Carmela!” Rispose frettolosamente il pavone prima di evitare che una freccia gli si conficcasse nella spalla, deviandola all’ultimo momento con la sua nuova arma.

Ning, Pei e Kun si erano nascosti ed osservavano la situazione da lontano, dietro ad un grosso masso. Con loro c’erano tutti gli altri ed era meglio evitare che le femmine ed i più anziani combattessero visto che alcuni erano stati feriti nel primo scontro e per evitare di mettere in pericolo più persone del necessario.

Shen e gli altri sembravano cavarsela.....per il momento.

“Pavone!” Shen si voltò di scatto quando sentì pronunciare quel nome ma dovette alzare lo sguardo quando si rese conto che chi lo chiamava si trovava per aria.

Shan gli atterrò accanto “Dobbiamo trovare un altra strada per far andare via gli altri!” Disse visibilmente preoccupato.

“Appena Hua darà il segnale, falli deviare per quel boschetto e rimani con loro. In prossimità della grotta vola basso così che gli umani non sappiano la posizione del nostro rifugio” disse Shen una volta individuato il gruppetto di alberi in questione che avrebbero coperto la fuga degli altri. 

Al momento si trovavano in una vasta pianura che interrompeva l’ampio bosco. Gli umani li avevano fatti uscire allo scoperto e questo era andato a loro svantaggio: in molti si erano ritirati perché feriti ed impossibilitati a combattere ulteriormente!

“Quale segnale?” Chiese Shan parandosi di fronte al pavone che stava correndo nella direzione opposta rispetto a dove si trovavano gli altri nel tentativo di distrarre sufficientemente gli umani per dare ai suoi amici una possibilità di fuga.

“Lo capirai!” Rispose Shen riuscendo a non farsi più seguire.

 

Shen riprese i sensi per poco, giusto per percepire un dolore lancinante al ventre prima di ripiombare nell’incoscienza.

 

Xian menò un fendente con il suo guan dao appena vide Xu venire colpito da una di quelle armi rumorose ed infernali degli umani. Ferì gravemente il bipede al petto e lo lasciò agonizzante in terra. Il felino, nonostante la terribile ferita alla gamba, si rialzò piuttosto velocemente, non volendo gettare la spugna alla prima difficoltà.

Shui usava i suoi tongfa come se fossero stati degli ami da pesca, infilzando più di un umano contemporaneamente.

Un paupulare attirò l’attenzione generale e tutti seguirono Shen che si stava spostando velocemente nella direzione opposta rispetto alla loro destinazione finale.

Tai stava combattendo non poco lontano da un piccolo gruppo di pavonesse terrorizzate, nascoste sugli alberi. Shen li intercettò durante la corsa e si fermò solo per dare alcune direttive “Fai dividere tutti in piccoli gruppi e mentre noi distraiamo gli umani approfittate per allontanarvi!” Disse il pavone e fece per continuare verso il suo obbiettivo, quando un urlo lo fece voltare nuovamente verso la radura che si era lasciato alle spalle.

Un uomo era riuscito a prendere Rose che nel tentativo di proteggere Liang aveva perso la presa sulla sua arma. Una lancia, prestatagli da un altro pavone, probabilmente.

Si trovavano accanto ad una grossa “macchina” e lo sconosciuto aveva afferrato la ragazza che si divincolava come una matta urlando e scalciando. “Lasciatemi! Mettimi giù maledetto sterco di letame!” Urlò la giovane mentre tentava inutilmente di sottrarsi alla presa dell’uomo.

Sam, sbucato dal nulla, si aggrappò ad una delle gambe dell’estraneo che aveva in pugno la sua amica e tentò più volte di fargli perdere l’equilibrio ma senza successo. Alla fine venne catturato anche lui.

Shen si guardò attorno e vide che gli uomini di Derek erano stati annientati. Dovevano agire ed in fretta!

Un paupulare lo fece voltare verso l’invenzione di ferro umana e vide Xian mentre uccideva un bipede tagliandoli la gola con un fendente preciso, forte e letale.

Shen lanciò uno dei suoi coltelli recidendo la miserabile vita di un codardo che aveva inutilmente tentato di attaccare Xian alle spalle. Ma questo diede coraggio ad un altro che riuscì a ferirlo con un grosso coltello prima che potesse porre fine alla sua vita. Jie e Hao si occuparono dei pochi umani rimasti attorno alla macchina per poi dirigersi verso l’ultimo gruppo di loro che stavano opponendo un ultima estenuante e disperata resistenza contro ad un inevitabile e terribile morte.

Ye, un corvo albino, atterrò di fronte a Shen portando notizie fresche “Ci sono numerosi gruppi di loro sparsi in quest’area!” Disse indicando le carcasse umane “Se ci muoviamo subito potremmo riuscire a seminarli!” Osservò speranzoso.

“No!” Disse il pavone “Dobbiamo fermarli definitivamente!”. “Non mi sembri in grado di farlo! Per il momento è meglio ripiegare e pensare agli altri!” Disse Xian poggiando un ala sulla spalla del fratello.

Shen si liberò dal tocco scostandosi di scatto “È solo un graffio, sopravviverò! Porta tutti gli altri al sicuro, io, Hua ed i felini ancora in grado di combattere annienteremo gli umani superstiti!” Disse facendo un passo. Venne fermato da una Shu estremamente agitata. “Il mio branco si trova ai piedi della montagna! I bipedi schifosi li hanno costretti ad una veloce ritirata, ma da quanto hanno riferito a Huo, non ci sono state vittime tra di loro....per fortuna!” Lo informò. Shen ci pensò su e l’illuminazione lo colse: Huo era uno dei gufi albini.

“Bene!” Rispose il pavone cercando di muoversi, ma venne nuovamente fermato da una frase insolita “Credi veramente che ti lascerò andare?” Chiese la lupa abbassando le orecchie e riservandogli un occhiataccia. “Come prego?” Chiese Shen alterato e stupito. Lo stava sfidando? Non era mai successo! Perché ora?

“Ma vi sembra questo il momento di litigare?” Domandò Xian esasperato.

“Io e Syaoran veniamo con te! Non sia mai che ci perdiamo uno scontro con quegli....” “Seguitemi, allora!” La interruppe il pavone avviandosi verso il suo prossimo obiettivo. Sollevato che le sue intenzioni fossero più nobili di quanto avesse temuto. “Non mi hai fatto finire!” Protestò lei “Era un grande momento in cui ti stavo mostrando la mia lealtà e fiducia.......... e tu l’hai interrotto!” Continuò a lamentarsi.

“Meglio così!” Urlò Xian mentre li osservava allontanarsi. L’imprecazione che gli arrivò come risposta l’avrebbe potuta sentire persino Derek dal buco nel quale si era rintanato.

 

*

 

La prima cosa che vide al suo risveglio fu il bellissimo viso di Lang Min addormentato, accanto al suo. Si trovavano su un giaciglio di fortuna, ma questo passò in secondo piano quando la sentì così vicina a lui.

Un rumore di passi accompagnò l’entrata di Zhan nella tenda. Il lupo sistemò alcune bende in una scatola e ne prese una, prima di avvicinarsi a lui. 

“Come sei riuscito a trovarmi?” La domanda colse il lupo di sorpresa che per risposta ringhiò e sfoderò il suo grosso martello girandosi verso l’ingresso della tenda. Ci vollero parecchi secondi prima che il canide si rendesse conto che la voce non proveniva dall’esterno, ma dall’interno.

Quando i loro occhi si incontrarono una miriade di emozioni travolsero il pavone. Non si era mai mostrato particolarmente emotivo, ma a quanto pare lo era, visto che percepì una gioia incontenibile crescere dentro di lui nel rivedere il suo caro amico d’infanzia dopo così tanto tempo!

Zhan era stato il suo primo amico ed insieme ne avevano combinate di tutti i colori. Era l’unico, assieme al suo branco a capire cosa si provasse ad essere considerati una minaccia ed essere emarginati. Ed ora erano di nuovo insieme!

“Mio.....Shen.....come si sente?” Chiese il lupo preoccupato e cauto, memore di cos’era successo quando aveva tentato di approcciarsi alludendo al suo titolo.

E finendo per combinare un pasticcio visto che gli diede del lei e del tu nella stessa frase!

“Sono stato meglio!” Rispose il pavone “Perdona la mia reazione, ma per il momento....nessuno sa......” venne interrotto dall’entrata di Mei nella tenda.

Se lei era lì significava che anche gli altri li avevano raggiunti e che forse aveva dormito più di quanto pensasse!

Il felino ed il lupo si scambiarono uno sguardo pieno d’odio.

“Le serve qualcosa?” Chiese Zhan trattenendo a stento un ringhio “Devo parlargli!” Rispose Mei “Bene!” Rispose il lupo restando dove si trovava “Da sola!” Specificò la felina, ma l’alfa non diede il minimo cenno di volersi spostare di un millimetro.

Entrambi stavano facendo uno sforzo enorme per non azzannarsi al collo a vicenda e Shen decise di intervenire prima che ci provassero “Quanto ho dormito?” Chiese.

“Cinque giorni!” Rispose Zhan “La ferita si era infettata ed hai avuto la febbre molto alta!” Continuò Mei “Saputo che alcuni si trovavano in pericolo Xian ha mandato una decina dei miei uomini a recuperarli e ci sono riusciti!” Raccontò Zhan guardando la felina come per dire “Mi devi un favore molto grosso!”.

Shen sapeva che il lupo non gradiva la presenza dei felini in generale, ma tutto questo astio doveva avere un motivo radicato più nel profondo.

“No, bello mio, sei stato tu ad importi, da quanto mi hanno detto!” Lo accusò Mei.

“Ringrazia che l’abbia fatto visto che credi solo ai tuoi amichetti!” Ringhiò il lupo.

“Basta!” Urlò Shen, pentendosene immediatamente a causa della fitta che la ferita gli mandò per quello sforzo improvviso. Si lamentò facendo una smorfia, non era mai stato bravo a gestire il dolore!

“Shen!” Dissero in coro i due avvicinandosi contemporaneamente preoccupati, solo per rifilarsi un occhiataccia l’uno all’altra e viceversa.

“Zhan è un mio amico d’infanzia, mi ha protetto e salvato la vita.....innumerevoli volte, puoi fidarti Mei. E lei è una grande amica che ha sempre supportato le mie scelte, trattala bene Zhan!” Disse il pavone sperando di raffreddare i bollenti spiriti.

I due interpellati annuirono. Una risata li fece voltare verso Lang Min che si era nascosta sotto le coperte e se la rideva della grossa. Effettivamente, anche Shen, se non si fosse sentito stravolto, avrebbe riso con lei. La rivalità fra i due, a volte, era a dir poco comica!

“Scusate! Ma è divertente vedere come vi siate messi in competizione pur di guadagnarvi il favore da parte del vostro Principe!” Si giustificò la pavonessa mentre si asciugava le lacrime.

“Lui non è il mio Principe! Solo un amico!” Rispose Mei cercando di parlare il più piano possibile “Allora togliti dai piedi!” Disse il lupo dandole una spinta.

La felina ringhiò, ma Lang Min fu veloce ad uscire dal letto e frapporsi fra i due.

“Io e la mi amica abbiamo da fare! Tu resta a guardia del tuo di amico che torniamo presto!” Disse la pavonessa prima di trascinare fuori Mei.

“Micio incazzato!” Osservò soddisfatto Zhan. “Ero venuto a cambiarvi le bende..... Shen!” Si corresse. “Va bene! Cerca di fartela piacere perché ti ritroveresti contro tutti i felini visto che lei li comanda!” Disse il pavone.

“Non è lei che dovrebbero rispettare?” Chiese il lupo contrariato “No, te l’ho detto! Odio ripetermi! Non sono più un Principe! Mi rispettano, ma obbediscono a lei.....per ora!” Rispose Shen prima di assopirsi.

 

*

 

“Quindi state bene? Sicura?” “A fare questa domanda dovrei essere io visto che sono in camera mia e non sperduta fra le montagne con un obbiettivo puntato sul.....” “Ho afferrato!” La fermò Rose. Beatrice e gli altri erano riusciti a scappare e si era scoperto che era stato Derek a rapirli. Questo aveva fatto si che tutto il mondo credesse senza ombra di dubbio alla miriade di bugie e storielle inventate da Carmela, mandando in frantumi quella poca dignità che il Collezionista ancora possedeva.

O bisognava dire.......aveva posseduto?

Gli esami autoptici avevano confermato che Derek era morto durante un micidiale attacco da parte di colei che ora veniva definita come la salvatrice del mondo, o la protettrice della pace, il nome dipendeva dai gusti!

Un colonnello e pochi soldati erano gli unici superstiti dell’esercito raccolto per fermare la “salvatrice del mondo”!

Se da una parte era positivo che il Collezionista fosse stato fermato, anche se nel modo più brutale in assoluto, dall’altra era terribile pensare che ci fosse ancora lei!

E se Rose era soddisfatta che il suo rapitore avesse avuto ciò che meritava, dall’altra era distrutta visto che non avrebbe mai potuto conoscere il suo vero padre e che ora la sua vita fosse stata distrutta dalla reputazione della persona che per un po’ di tempo, aveva odiato. Il famoso e maestoso castello del Collezionista era stato bruciato dalla sua nemica, forse per cancellare le prove delle sue deplorevoli azioni, ma aveva finito per eliminare ogni notizia sul padre biologico della ragazza.

Senti, mi dispiace se ti trovi in questa situazione! Solo noi sei conosciamo la verità, ma pensi veramente che ci crederanno? Siamo solo dei giovani “ragazzini” spaventati!

Per i miei genitori per ora sono solo una povera vittima di....lui, ed anche se da una parte è vero, dall’altra so per certo che lei è decisamente più pericolosa di.....lui!”

Disse Beatrice dall’altra parte del telefono.

“Tranquilla, a voi vi lascerà in pace! Ho paura di ciò che farà a loro!” Rispose Rose mentre camminava nervosamente avanti ed indietro.

Ma non dovevano scappare nuovamente nel loro mondo?” Chiese l’amica perplessa “Si, ma come? A nuoto? Dobbiamo prima costruire le barche e fare attenzione che non capiscano dove siamo nascosti......e credi veramente che non li seguirà una volta che saranno tornati indietro? Io no!” Disse la ragazza spaventata a morte.

Loro? Solo loro? Non andrai anche tu? Mi sembrava di aver capito....” la prese in giro l’amica solo per venire interrotta da un indignata Rose “Ma sei matta? Mi sparerebbero a vista! Un umano in un mondo di animali antropomorfi, ma stiamo scherzando!?” Si impanicò per bene la povera Rose.

“Non mi sembri molto convinta! E poi ricorda che da loro non hanno ancora inventato le pistole, quindi non possono spararti anche se sono muniti naturalmente di armi assai ben peggiori!” Osservò Bea “Grazie, sei di grande conforto!” Disse Rose sarcasticamente.

Anche se penso che se non vai, loro saranno molto più contenti! Creeresti tantissimi problemi....credo!” Aggiunse commettendo un errore madornale “Ma va a farti f......”.

Noncurante delle domande che potevano sorgere, Rose parlava al telefono davanti agli animali, come se niente fosse. Si trovava nell’unico punto dove prendeva decentemente e ne approfittava appena notava un nuovo messaggio sul telefono una volta in quel luogo. Una caverna ben collegata alle vaste gallerie presenti nelle viscere della montagna che non si trovasse troppo in profondità.

“È impazzita per caso?” Chiese Guo osservando l’umana che parlava da sola.

“No, usa un apparecchio magico per comunicare con i suoi ex amici!” Rispose Bao prima di occupare nuovamente la bocca con dell’altro cibo.

“Ma che dici? Da quanto ho sentito sono rimasti in buoni rapporti!” Lo contestò Lian, la fidanzata di Fai.

“Beata lei! Qui le cose vanno di male in peggio!” Fece notare Cong “Cioè?” Chiese Ning attirato da quell’ultima affermazione “Lupi!” Rispose lo scoiattolo.

“Già! Non mi fido di loro!” Disse Tai-Yang agitando la coda nervoso.

“Ci hanno aiutato!” Fece notare Lian “Si, ma l’hanno fatto solo per Shen e Shu!” Fece notare Ji. “Non è abbastanza per creare un buon rapporto di fiducia!” Disse il leone melanico prima di allontanarsi una volta sentito l’odore della cena.

Xu portò la cena nella tenda della coppia più strana del mondo. Sorridendo ogni volta che vedeva Lang Min trattenersi dal fare un commento acido non volendo che Shen si sforzasse più del dovuto.

Il lupo preferito del pavone era andato a fare un giro di perlustrazione e questo aveva alleggerito la tensione. Già la pace fra i due branchi non era facile da mantenere e ci si metteva pure la sfiducia da parte degli animali della riserva che una volta fuori dalle mura temevano per la loro vita anche quando il vento soffiava leggermente più forte.

Questo non valeva per lui e coloro che non avevano vissuto l’intera vita confinati tra quattro mura. La ferita alla gamba stava guarendo, così come quelle degli altri e Xu non vedeva l’ora di iniziare a costruire quella stramaledetta nave per tornare finalmente a casa.

“Lo odio!” La voce di Shu attirò il felino appena fu uscito dalla tenda.

“Parli della guardia reale?” Chiese Xu “Abbassa la voce!” Gli intimò la lupa guardandosi attorno preoccupata. “Prima o poi lo scopriranno anche gli altri!” Fece notare lui “Non importa, credo che Shen desideri farglielo sapere di persona e non che due deficienti come noi vadano ad urlarlo ai quattro venti!” Rispose Shu.

“Ci hai mai pensato al dopo?” Chiese il felino cambiando completamente discorso.

“Dopo?” Domandò la lupa non capendo “Una volta tornati indietro! A casa!” Specificò Xu. “Tu hai una casa a cui tornare?” Chiese curiosa. Lui scosse la testa “No, i miei mi hanno abbandonato in un orfanotrofio quando ero piccolo. Fuggii da quel luogo sventurato e crebbi con le mie sole forze. Per questo credo che resterò con lui!” Disse Xu raccontando per la prima volta, una parte del suo passato.

“Anche con il cucciolo fedele?” Chiese la lupa. “Si! Potrò sopportarlo. Shen si è dimostrato un buon leader ed ho promesso di seguirlo tempo fa!” Rispose lui.

“Credo che anch’io farò lo stesso!” Disse Shu. “Ed il cucciolo?” Domandò Xu ironico.

“Troveremo un compromesso per il vivere quotidiano!” Rispose sinceramente ed infastidita lei.

Nel frattempo, dentro alla tenda Mei aveva ritrovato il buon umore grazie a Lang Min.

Si stavano comportando come delle bambine di cinque anni....forze anche più piccole...mentre si colpivano a vicenda con dei grossi cuscini gentilmente offerti dai lupi di Shen e se la spassavano alla grande, tra risate ed urla.

“Cosa ci trovate di divertente?” Chiese il pavone fintamente annoiato. Per evitare alcuni colpi, le ragazze, avevano assunto pose ridicole ed inimmaginabili per la loro prestanza fisica.

“Smettila di rosicare solo perché non ti puoi unire al divertimento!” Gli rispose Mei schivando un colpo micidiale alla testa. “Non insultare il Principe!” Le disse la pavonessa. “Non sono un Principe!” Sibilò il pavone.

“Il tuo amico la pensa diversamente!” Gli rinfacciò la felina “Ma voi sapete la verità!” Si giustificò Shen “Verità?” Chiese Mei fintamente. “Quale verità?” Domandò ulteriormente “Ed io che ne so!” Rispose Lang Min mentre si rialzava dal pavimento, colpita dopo non aver evitato un colpo andato a segno sulle sue gambe.

“Sono ferito, mica sordo!” Disse Shen stanco di quella inutile discussione.

“I sordi non sono feriti alle orecchie?” Chiese Lang Min all’amica “Direi proprio di si visto che non gli funzionano bene, anzi, affatto!” Rispose con fin troppa serietà Mei.

Shen, mentalmente, disse tutte le imprecazioni che conosceva, vecchie e nuove visto che con gli animali della riserva aveva avuto modo di ampliare il suo vocabolario. I nobili, se le conoscevano, si astenevano dal dirle....

Non le tollerava quando si rendevano insopportabili!

 

CINQUE MESI DOPO (fine gennaio)

 

Il tempo aveva aiutato tutti a guarire e tornare in splendida forma.

Jingjing costringeva molti a meditare pur di calmare l’eccitazione per la partenza imminente. E per tenere a bada la tensione in molti si allenavano anche a fine giornata quando i lavori venivano interrotti.

Prendendo spunto da una nave umana antica, era iniziata la costruzione di un enorme galeone, sufficiente a portare tutti più armi, provviste ed altre merci di vario tipo.

Il cantiere si trovava vicino all’acqua marina che entrava in un ampia grotta al livello del mare. L’entrata era troppo piccola per permettere alla nave di passare una volta ultimata. Per questo si era deciso di costruire l’ampia base, munita di poppa e prua, far uscire la parte completata ed ultimare in pochi giorni il resto rispostando la barca sulla terraferma. Era meglio rischiare di essere scoperti a lavori parzialmente fatti che all’inizio!

Per il momento era visibile solo lo scheletro della nave, ma solo quello sembrava già gigantesco di suo!

Durante lo scontro con gli umani non erano stati usati molti fuochi d’artificio, così Shen disponeva di molto materiale per concentrarsi sulla costruzione dell’arma che avrebbe reso possibile la loro fuga versò la libertà.

Aveva mandato Zhan e gli altri lupi alla ricerca di qualche miniera di ferro che da quanto diceva Rose, doveva per forza esserci sotto quella montagna!

I lupi avevano razziato molti paesini e tra il bottino erano presenti vari tipi di tessuti in grandi quantità e visto che nella fuga non si era pensato di portare via anche qualche bene di prima necessità a parte il cibo, pur di essere agili e veloci, al momento Lang Min e le altre femmine erano impegnate a cucire nuovi vestiti per tutti.

Un’altro problema si presentò con le scorte di cibo. Il branco completo di Shu, i lupi di Zhan e tutti loro consumavano parecchie scorte alla volta, anche se severamente razionate. Dovevano trovare una stratagemma per evitare di razziare sempre i villaggi vicini. L’isola era piccola, se paragonata ad altre, ma sufficientemente grande perché dovessero impiegare giorni per raggiungere un paese da attaccare. 

Ma era meglio tenere al minimo gli attacchi contro gli umani, così da non dare a Carmela, un motivo per attaccarli. Ci doveva essere una soluzione al problema costante della fame.

 

*

 

“Mi urti il sistema nervoso!" Urlò Shen.

"Tu mi urti anche quello calmo!" Rispose a tono Lang Min.

"Che strano modo di esprimere il proprio affetto!" Disse Guo il quale, da lontano, assisteva al litigio, all'ordine del giorno, per quella strana coppia.

"Una volta pensavo che avere opinioni sempre e troppo contrastanti distruggesse un rapporto!" Osservò Ji "Ti sei ricreduta?" Chiese Tai-Yang "Ovvio!" Rispose la leonessa.

“È come se entrambi avessero bisogno di un partner abbastanza forte per non farsi mettere i piedi in testa, ma sufficientemente privo di pazienza per lamentarsi di ogni cosa!” Continuò ad osservare Ji. “Non come.....è così punto! Credo che per evitare situazioni del genere, io, non mi sposerò mai!” Disse Guo terrorizzato all’idea di interagire con una femmina più dello stretto necessario.

“Guarda che loro non sono spostati......non ancora almeno!” Disse Tai-Yang.

“Quanto sei pignolo!” Lo accusò la pantera “Allora io non mi fidanzerò mai! Contento?” Precisò Guo.

“Fa come credi” gli rispose il leone “A me non dispiacerebbe trovare una compagna ideale ed avere anche dei figli magari!” Aggiunse.

“I figli non distruggono un matrimonio?” Chiese Guo “Solo se si sta passando un momento di crisi!” Rispose Ji. “E tu come fai a saperlo?” Chiese Xia che fino a quel momento era rimasta silente ad ascoltare. 

“Sentito dire!” Rispose la leonessa diventando nervosa e facendo capire che non avrebbe riferito ulteriori dettagli.

“A proposito di coppie! Ji, Qiao ha fatto la prima mossa o no?” Chiese Xia restando sdraiata sul ramo sul quale si trovava. “Quale mossa?” Chiese confusa la leonessa.

“Non fare finta di niente! Non sei così stupida da non aver capito che è innamorato perso di te!” Disse Tai-Yang trattenendo a stento una risata.

“Ti sbagli!” Rispose la felina agitando nervosamente la coda. “Sbagliare? È perso, cotto a puntino....innamorato perso!” Disse Xia facendo ridere il leone “Devi dirmi come fai! Potrebbe tornarmi utile in fu.....” “Anche se fosse, io non sono interessata a lui! Quindi, in caso palesasse le sue intenzioni a voi, informatelo!” Disse Ji sparendo alla vista. “Ha per caso detto che dobbiamo informarlo che anche lei prova qualcosa per lui?” Finse di chiedere Xia “Allora ho capito bene anch’io!” Rispose Tai-Yang.

Entrambi scoppiarono a ridere e non riuscirono a fermarsi per la seguente mezz’ora.

 

*

 

Rose usò il teaser contro a quel povero malcapitato che aveva avuto la malaugurata idea di controllare i rumori sospetti provocati dai suoi amici.

"Odio quell'aggeggio!" Disse Gong vedendo l'uomo inconscio riverso in terra.

"Ti credo! Sai cosa si prova!" Disse Genji mentre raccoglieva numerose mele dentro ad un grosso sacco.

"Odio rubare! Macchia il mio buon cuore!" Protestò Liang "Disse colui che aveva appena finito di fracassare un vaso in testa ad un umano femmina!" Constatò Hua mentre faceva la guardia guardando fuori per avvertire tutti in caso di pericolo.

“Si dice “donna”!” Fece notare Rose. La loro ignoranza su alcune cose a volte riusciva a lasciarla senza parole.

 “C’è qualcun’altro che odia qualcosa in particolare?” Domandò con evidente sarcasmo nella voce Zhu, il cobra albino.

Shen tossì violentemente. “Credo che lui dirà “il freddo”!” Disse Liang.

"Sto bene!" Tagliò corto lui “È questo freddo che persiste!” Si lamentò.

“No, dai! Sul serio? L’inverno mi pare sia sempre stato freddo!” Osservò Zhu rendendosi insopportabile.

Una volta fatto rifornimento si avviarono nel fitto del bosco dove gli altri li stavano aspettando. Sam, che si trovava dalla parte opposta rispetto a loro cercò di farsi vedere per bene da coloro che erano giunti in soccorso di quei poveri contadini appena derubati.

Se si fosse sparsa la voce che era un umano a rubare viveri ai contadini, sicuramente sarebbe andato a vantaggio degli animali, anche se Shen poteva giurare che Carmela sapesse che erano loro a creare tanto scompiglio.

Per il momento non c’era altra alternativa al furto e all’agire così apertamente, ma Kang, prima della loro partenza, li aveva informati che stava lavorando ad una soluzione.

"Bene! Questo più le scorte del branco di Shu, durerà altri tre mesi!" Disse Lei mentre segnava tutto su di una tabella ed altri sistemavano le pietanze.

Rose la ignorò e si diresse a grandi passi verso l’entrata della grotta.

Erano mesi ormai, che vivevano lì dentro. Fortunatamente sembrava che i loro perseguitori necessitassero di più tempo per guarire le ferite, oppure lei li stava osservando per capire quale sarebbe stato il momento migliore per attaccare.

 

Fatto!! Chiedo scusa per il terribile ritardo!

Presto metterò anche il capitolo seguente!

Cosa pensate? O meglio, cosa vi aspettate?

Anche se non so quanto sia utile chiederlo visto che gli altri capitoli sono già stati scritti! 

Se ci sono errori chiedo scusa, ma l’inglese non è il mio forte! (Comunque avvisatemi, grazie! Forse potrò correggere e far sembrare che lo sappia decentemente!)

Non è finita! Ma lo sarà presto! Shen e gli altri hanno vinto una battaglia, non la guerra! 

Non dico altro! Commenti e critiche sono ben accetti!

A presto,

X-98

   
 
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