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Autore: ilovebooks3    02/05/2020    0 recensioni
One-shot che riprende il divertente siparietto dell’episodio 1x02. Jane non sedurrebbe mai Lisbon con il cibo…Buona lettura!
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Patrick Jane, Teresa Lisbon | Coppie: Jane/Lisbon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“IT’S MORE ROMANTIC”
 
 

Secondo quel pazzoide di Jane il sospettato dice la verità, nonostante tutte le prove che abbiamo a suo carico. Perché, poi? Sarà un’altra delle sue follie. Follie che, purtroppo o per fortuna, il più delle volte si rivelano fin troppo giuste. Giuste in un modo molto irritante.
“Avanti dimmelo. Cos’hai scoperto?”, mi costa dare questa soddisfazione all’ego già smisurato del mio consulente, ma mi immolo per il bene della giustizia.
“Non posso dirtelo, devo mostrartelo”.
Idiota. Sempre così teatrale in tutto quello che fa.
Ora sta parlando al cellulare e dice cose senza senso.
“Ho prenotato per due persone per oggi pomeriggio…”
Dove? Due persone? Cioè io e lui? Nemmeno morta. Chi gli ha dato il permesso? Ho da fare. Lavorare, per esempio. Ma, in effetti, sempre di lavoro si tratta. Perché ho immaginato per un attimo che sia qualcosa di diverso?
“Potrebbe sistemarci in terrazza?”, mi guarda con aria di sfida e a me prende una gran voglia di tirargli un pugno sul naso.
“È più romantico”, continua l’irritante mentalista, distogliendo finalmente gli occhi da me.
Romantico? Cosa c’entra il romanticismo quando si tratta di Jane e di me? Stiamo parlando di un caso. O no?
Rimango immobile, incapace di muovere ogni muscolo del mio corpo. Forse questo pazzo con cui sono costretta a lavorare mi ha ipnotizzato. La cosa strana è che, mentre il pazzo in questione parla al telefono e dice queste sciocchezze, non posso fare a meno di fissargli le labbra. Colpa dell’ipnosi, ovviamente.
Nel frattempo butta giù il telefono e mi osserva con nonchalance. Non dico niente. Non saprei cosa dire. Nella mia testa si alternano immagini apocalittiche e confuse che non so spiegarmi. Io. Jane. Una terrazza sul mare. Due bicchieri di champagne. I miei occhi che si specchiano nei suoi.
Ok, mi ha ipnotizzato davvero. O forse no?
“Non ti agitare, non ti sedurrei mai col cibo. Sarebbe da studentelli”, chiarisce lui sfoggiando uno di quei sorrisi da mascalzoni del suo repertorio, come se ci fosse qualcosa da chiarire. Non sembra avermi ipnotizzato. Ma con lui non si può mai dire. E comunque non c’è proprio niente da chiarire. È un caso. Come sempre.
“Non ho pensato che volessi sedurmi”, dichiaro con un tono di voce troppo incerto per sfuggirgli.
Non ci vuole un sensitivo per capire che si tratta di una bugia.
“Com’è possibile che il pensiero non ti sia passato per la testa?”, mi chiede il farabutto, che, suo malgrado, sembra un po’ sorpreso.
Lo continuo a fissare con uno sguardo da pesce lesso, ne sono fin troppo consapevole.
Il pensiero, in realtà, mi è più che passato per la testa: ha colpito come un fulmine tutti i miei neuroni, uno per uno, per poi sfracellarli e ridurre il mio cervello in poltiglia. Ma non potrei mai ammetterlo, neanche sotto tortura. Non posso neanche scherzarci sopra, come normalmente farei. Perché la cosa più sconvolgente di tutte, quella che mi fa vergognare come se fossi una ladra, è che, per una frazione di secondo, ho pensato che sarebbe stato bellissimo.
E devo ammettere che, tutto sommato, forse l’ipnosi non c’entra nulla.
Quindi no. L’importante è negare. Non è vero. Non ci ho pensato. Semplicemente perché è assurdo. Ma, alla fine, lo sarebbe poi così tanto?
Quel cretino mi sta guardando con un lampo furbo negli occhi, probabilmente ha letto tutti i miei pensieri più reconditi. Fantastico.
“È il fatto che tu lo neghi che mi intriga”, butta lì con tono vittorioso mentre si allontana, appena in tempo per non vedere il rossore che sta cominciando a invadermi il viso e il sorrisino ebete che sto sfoggiando.
Mentalista dei miei stivali!
Sì, deve essere stato proprio uno dei suoi trucchetti. Solo sotto ipnosi avrei potuto desiderare che Patrick Jane mi seducesse. Ora vorrei solo ucciderlo.
Credo.
  
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