Anime & Manga > Ranma
Segui la storia  |       
Autore: lmpaoli94    07/05/2020    0 recensioni
Castello di Sonnino, Livorno: un prigioniero molto pericoloso viene rinchiuso in un castello posto in cima ad uno strapiombo mozzafiato dove al di sotto il mare si schianta contro i suoi scogli.
Un uomo che non ha niente da perdere, nemmeno la vita.
Ma cosa mai potrebbe succedere una volta riuscito a scappare e seminare il terrore nella piccola cittadina? Chi poteva salvarlo dal suo oblio? E soprattutto, riuscirà a dimostrare la sua agognata libertà?
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Ryoga Hibiki, Tatewaki Kuno, Tofu Ono
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Takewaki fissava Ranma e Ono Tofu con sguardo rancoroso e ghigno malefico.
< Ono Tofu, ti sei fatto riacchiappare come uno stupido > fece Ranma con tono flebile.
< Purtroppo non c’ho potuto fare nulla. Gli uomini di Takewaki mi hanno circondato. >
< Questo sì che è un bel problema. Ed io che contavo su di te. >
< Non è ancora finita per noi, Ranma. Ricordatelo. >
< Ah no? Non l’hai ancora capito che stiamo per venire torturati? >
< Fate silenzio > gli intimò Takewaki < Non voglio sentirvi parlare. >
< Tu non ci dai ordini! > rispose Ono Tofu sputandogli addosso.
< Maledetto! > replicò il Capitano prendendolo a schiaffi < L’ultimo che si è ribellato a me sai che fine ha fatto, caro scienziato. >
< Il tuo piano non andrà mai a buon fine. >
< E questo chi lo dice? Tu? Mi dispiace per voi ma nessuno vi potrà mai aiutare. >
< Ahahah sei un ingenuo, Takewaki. C’è sempre una speranza. >
< Mi sembra una frase che ho sentito per molto tempo… Adesso però basta parlare. Ono Tofu, tu sarai il primo ad assaporare la mia nuova frusta d’acciaio. >
< Fai pure quello che vuoi. Ma non riuscirai ad avere la meglio su di me e gli altri prigionieri. >
Dopo averlo spogliato, Takewaki cominciò a martoriarlo facendolo sanguinare in tutte le parti del corpo.
< Fa male, Tofu? Non lo fai più il gradasso. >
< Ho assaggiato di peggio nella mia vita. >
< Mi piacerebbe ucciderti immediatamente, sai? Ma voglio ancora divertirmi un po’ con te. Voglio che le tue grida si sentano fino al mare. Soffri più che puoi! >
< Ahhh! >
Non riuscendo a trattenersi, alla fine lo scienziato svenne per le troppe frustate prese.
< Ha perso i sensi, il piccolo genio della scienza… Ranma, sei pronto anche tu per una scarica di legnate? >
< Non l’hai ancora capito che non ferirai mai il nostro spirito? >
< E tu non l’hai ancora capito che sei condannato a vita come il tuo capetto? Lasciate ogni speranza o voi che entrate. Hai presente Dante? Questa è l’entrata all’inferno e nessuno può scappare. Nessuno. >
 
 
Preoccupate per la scomparsa improvvisa della loro sorella, Nabiki e Akane non riuscirono a mettersi in contatto con lei in nessun modo.
< Akane, che cosa facciamo con nostra sorella? Sembra scomparsa nel nulla. >
< Non lo so, Nabiki. È da ieri che non abbiamo sue notizie… Secondo me sarebbe meglio chiamare la polizia. >
< Ho appena guardato gli orari su internet e a quest’ora la caserma più vicina è chiusa. >
< Questo vuol dire che dovremo andare alla prima caserma aperta, no? >
< Ma è a più di 20 km da qui. Non abbiamo nessun mezzo di trasporto che ci può portare. >
< Accidenti, Nabiki! Se tu almeno avessi imparato a portare la macchina avremmo preso un auto a noleggio e non avremmo di questi problemi. >
< Che ci posso fare se sto ancora imparando? >
< Lo sai qual è il tuo problema? Che se fai una cosa che non ti piace non hai voglia, anche se sarebbe molto utile. >
< Possiamo parlarne un’altra volta? Adesso non è questo il problema, bensì nostra sorella. >
< E come se non bastasse abbiamo perso anche i contatti con nostro padre. >
La sera era già scesa sulla piccola cittadina di Castiglioncello ma le due giovani donne non riuscivano a darsi pace in nessun modo.
< Il Castello di Sonnino è molto vicino da qui. Potremmo andarci a piedi. >
< Ma non ti ricordi, Nabiki? Nostro padre non vuole che lo andiamo a trovare sul posto di lavoro. >
< E quindi? Hai forse un’altra scelta? >
< Purtroppo pensandoci bene no. Ma se fosse pericoloso? Ho sentito dire che ci sono rinchiusi alcuni dei più criminali internazionali pericolosi. Tra cui uno scienziato pazzo di cui ignoro il nome. >
< Che cosa? hai detto scienziato pazzo. >
Presa da un moto di nervosismo, Nabiki cercò di spremersi le meningi per ricordarsi dove aveva visto l’uomo in compagnia di Kasumi.
< Nabiki, che cos’hai? >
< Quell’uomo in compagnia di nostra sorella… vuoi vedere che è il famoso scienziato pazzo rinchiuso nella torre di Sonnino? >
< Come fai a sapere che in quel Castello c’è uno scienziato pazzo? >
< Me l’ha rivelato nostro padre in segreto prima che cominciasse la sua missione. >
< Che cosaaa? Non capisco perché l’abbia rivelato a te. >
< Perché sono stata l’unica che si è interessata alla sua missione. >
< Davvero? Oppure l’hai solamente stressato a tal punto che ha dovuto rivelarti alcuni particolari? >
< Questo non è vero > rispose Nabiki imbronciata.
< Certo, come no. Credi che non ti conosca abbastanza? Sei mia sorella, Nabiki. >
< Comunque sta di fatto che dobbiamo recarci da nostro padre immediatamente. E più tempo passa e Kasumi potrebbe essere in pericolo se rimane in contatto con quell’uomo. >
< Credi che a quest’ora lui l’abbia rapita e siano scappati da Castiglioncello? >
< Non lo so, Nabiki… E sinceramente non voglio pensarci. >
< Questo sarebbe un guaio irrimediabile… Rechiamoci al Castello di Sonnino immediatamente. Nostro padre deve sapere di nostra sorella e quello che può rischiare. >
< E quello che rischiamo noi? >
< Falla finita e non ci pensiamo, ok? >
< Va bene. Abbiamo una torcia che può illuminare il nostro cammino se dovremmo intraprendere sentieri bui e nascosti? >
< La torcia del cellulare è sufficiente. Andiamo. >
 
 
Una volta camminato per più di un’ora, alla fine le due ragazze arrivarono dinanzi al Castello di Sonnino in cima alla collina.
< Meno male. Ci siamo riusciti > fece Nabiki con tono affannato
Guardandosi intorno, le due ragazze non videro nessun individuo che potesse fare la guardia al territorio.
< Questo posto sembra abbandonato a se stesso… Non lo pensi anche tu, Nabiki? >
< Sì, esatto. Non c’è nemmeno un cancello malandato che possa tenere alla larga i malintenzionati. >
< Comunque è impossibile che siamo sole. Deve esserci per forza qualcuno. >
Vedendole dinanzi all’entrata principale, Ryoga corse verso di loro fissandole con sguardo carico di rabbia.
< Chi siete voi? Non avete letto che il passaggio verso questo sentiero è severamente vietato alle persone non risiedenti in questo Castello? >
< Mi dispiace giovane ragazzo, ma non abbiamo trovato scritto niente di tutto ciò. >
< Comunque vi consiglio di andarvene se non volete passare dei brutti guai. >
< Stiamo cercando nostro padre: Soun Tendo. Capitano di una missione segreta che anche noi ignoriamo. >
< Se è una missione segreta come fate a sapere tutto ciò? >
< Siamo molto curiose quando vogliamo > rispose Nabiki piccata.
< Smettila di fare la superiore, Nabiki. Stai peggiorando la nostra situazione > gli sussurrò sua sorella Akane.
< Comunque avete detto che vostro padre è Soun Tendo? Pensavo che il vecchio avesse solo una figlia… >
< Invece siamo in tre… Allora? Possiamo parlare con lui? >
< Credo che in questo momento sia impossibile. Ha molto da fare. >
< E’ talmente occupato da non ricevere le sue figlie? >
< Io prendo solo ordini da lui e mi è stato detto che non vuole essere disturbato da nessuno. >
< Ascoltami giovane guardia: lo capisci che è una questione di vita o di morte? Nostra sorella e scomparsa e non sappiamo dove cercarla. Per questo abbiamo bisogno del suo aiuto. >
< Mi dispiace per voi ma non è colpa mia se vostro padre, nonché mio Capitano, deve stare fuori le questioni familiari in questo periodo. >
< Ma cosa significa?! >
< Nabiki, mantieni la calma… >
< Ma come faccio, Akane? Questo ragazzo sta facendo lo sbruffone con noi e io non posso sopportarlo. >
< Attenta ragazzina, tu non sai chi sono io. >
< Sei solo un vile arrogante che vuole evitare di aiutarci in qualunque modo… Ma ti avverto: se non ci fai passare, entreremo con la forza. >
< Ahahah voglio proprio vedere come > ribadì Ryoga divertito.
< Ah sì? Vuoi mettermi alla prova? Allora stai a vedere. >
Ma prima che Nabiki potesse fare un atto imperdonabile, Takewaki uscì dal Castello dopo che alcune grida rimbombarono alle sue orecchie.
< Che cosa sta succedendo qui? >
< Signore, queste ragazze dicono di essere le altre due figlie del nostro Capitano > rispose Ryoga facendogli l’occhiolino < Che cosa devo fare con loro? >
Rimanendo in silenzio per alcuni secondi, Takewaki fece segno al suo sottoposto di lasciarle entrare nel castello.
< Siete state fortunate, non c’è che dire. Il mio Signore vi da’ il permesso di entrare. >
< Ecco, ci voleta tanto? Mascalzone che non sei altro. >
< Come mi hai chiamato, ragazzina?! >
< Adesso smettila, Nabiki. Abbiamo ottenuto quello che volevamo ed è questo l’importante. >
< Razza di cafone che non sei altro. Prrr > ribadì Nabiki facendogli una pernacchia prima di entrare definitivamente nel castello.
Mentre le due ragazze si guardavano intorno con aria smarrita, Takewaki fece gli onori di casa portandole da loro padre.
< Il vecchio Tendo è molto impegnato ultimamente a causa di un prigioniero che ci sta dando molto filo da torcere… Ma adesso che l’abbiamo finalmente placato, si sta prendendo un momento di riposo nella sua stanza. >
< Si sta forse riferendo allo scienziato pazzo Ono Tofu? >
< Esatto… Forse avete avuto l’occasione di incontrarlo nel momento della sua evasione? >
< Purtroppo sì. L’ho incontrato io > rispose Nabiki.
< Molto interessante. Spero che non le abbia fatto del male. Sarebbe molto imperdonabile da parte sua. >
< No, non si preoccupi… L’unica cosa che vorremmo sapere è che se lui p stato riacciuffato, sa se ha visto nostra sorella Kasumi? >
< Vostra sorella? Ah sì! Si trova in compagnia di vostro padre e vi sta aspettando. >
< Davvero? >
< Sì. È grazie a lei se abbiamo potuto ricatturare quel dannato scienziato… Grazie al suo coraggio ho voluto premiarla come meglio si meritava. Venite con me. >
Dopo aver camminato per molti vicoli stretti, alla fine Takewaki li portò dritti alla Sala delle Torture.
< Signore, ma dove siamo? Non vediamo niente. >
< Aspettate un momento e vedrete. >
Dopo aver acceso le luci, lo spettacolo che le due sorelle si ritrovarono dinanzi fu alquanto raccapricciante.
Kasumi, Soun Tendo in ero incatenati alla parete insieme a Ono Tofu e al suo assistente Ranma.
< Che cosa significa tutto questo?! > gridò Nabiki in preda allo spavento.
< Significa che questa notte non uscirete vivi da qui… Genma Saotome, incatenale insieme agli altri. I familiari dei nostri traditori devono assaporare contro chi si sono messi contro. >
< Come vuole lei, Capitano. >
< No! Lasciateci andare! Noi non abbiamo fatto niente! >
< Non posso lasciare andare due testimoni molto pericolosi. Che figura ci farei io? Siete condannate a soffrire e a morire insieme a tutti gli altri. >
< Maledetti! Che cosa gli avete fatto? >
< L’abbiamo un po’ torturati > rispose Takewaki con ghigno malefico < E questo era solo l’inizio. Presto anche voi assaggerete quello di cui sono capace. >
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Ranma / Vai alla pagina dell'autore: lmpaoli94