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Autore: vivimilkovich75    08/05/2020    0 recensioni
Il giorno del matrimonio di John Lennon e Yoko Ono, Paul McCartney si sente morire dentro.
Nonostante la loro relazione sia finita da anni ormai, i ricordi non possono fare altro che ristabilirsi nella sua mente, in particolar modo una fredda notte di ottobre in centro a Parigi che diede vita a tutto ciò che travolse la vita di Paul.
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Lennon, Paul McCartney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno del matrimonio di John Lennon e Yoko Ono, lo stato d'animo di Paul McCartney aveva toccato i minimi storici e non se ne capacitava neanche lui. Insomma, la sua relazione con John era finita anni prima, i Beatles erano ormai giunti a capolinea e lui era in viaggio di nozze con una donna straordinaria che credeva di amare, ma nonostante questo lui continuava a pensare a Lennon.

A lui ed ai suoi modi bruschi. Alle prime canzoni scritte insieme. Ai suoi occhiali tondi. A quanto fosse bello. Alla loro amicizia, perché prima di tutto erano stati amici per anni, suonando insieme al Cavern Club, sostenendosi a vicenda in qualsiasi cosa, amandosi.

Fra i mille ricordi, Paul non poté non pensare alla loro vacanza a Parigi e fece fatica a trattenere le lacrime perché gli sembrava di essere ancora lì, su quel fiume sentendo il freddo d'inizio ottobre.

Quando John gli aveva chiesto di andare a fare un viaggio con lui per il suo ventunesimo compleanno, Paul non ci aveva creduto. Sapeva da tempo i sentimenti che provava per l'amico e l'idea di passare del tempo solo loro due, senza Stuart e George lo faceva sentire così felice che accettò senza pensarci. Arrivarono a Parigi a pranzo dopo ore di viaggio in treno in cui avevano parlato di quante cose avrebbero voluto fare e di quante cose avrebbero voluto fare e scherzando come sempre. La giornata poi era passata talmente tanto velocemente che non se ne erano neanche resi conto, Paul non pensava di essersi mai sentito così bene e vedere John così felice e tranquillo, lo faceva sentire ancora meglio.

Dopo essersi tornati in albergo ed aver cenato, John propose di fare un ultimo giro sulla Senna e ben presto si ritrovarono lungo il fiume davanti a un bar in cui risuonavano le canzoni di Elvis Presley, artista così amato dai due ragazzi. Entrarono a bere qualcosa ed uscirono solo mezz'ora dopo, tornando vicino al fiume.

Lennon guardò McCartney per attimi lunghissimi, tanto da far entrare quasi il ragazzo in soggezione, prima di dire - “Principessa, mi concederebbe questo ballo?”.

Paul rise “Da quando sarei una principessa, scusa?” chiese, ma in realtà si sentiva scoppiare di gioia.

“Tu sei sempre stato la mia principessa. Ma quindi balli con me?”

In risposta, Paul gli sorrise e si mise a ballare. Ballarono e cantarono tanto, felici e giovani, talvolta John prendeva la mano di Paul e lo faceva girare, fino a quando non partì Can't Help falling in love, uscita da pochissimo ma che a forza di ascoltare per radio sapevano già a memoria entrambi.

Paul smise immediatamente di ballare, imbarazzato “Che c'è, principessa? Non balli più?” chiese John, allungando la mano verso di lui, questo fece salire ancora di più l'imbarazzo al ragazzo che gli diede la mano quasi tremando, il più grande portò il suo corpo vicino al suo e cinse vita di Paul canticchiando e guardando intensamente la sua principessa, che in quel momento era sicura di stare per avere un infarto.

Le campane di Notre Dame rintoccarono la mezzanotte e il piccolo senza neanche rendersene conto sentendo i loro corpi aderire perfettamente gli sussurrò “Muoio dalla voglia di baciarti”.

Il cuore di John perse un battito prima di riuscire a dire “Cos'hai detto, Paulie?”, McCartney forse rendendosene davvero conto solo in quel momento rispose tremando “N-niente, lascia stare, Johnny”

Lennon gli prese il viso con entrambe le mani e lo costrinse a guardarlo negli occhi, prima di avvicinarsi piano e sussurrargli un dolcissimo “potevi dirlo prima, principessa” ed annullare la distanza fra di loro.

Le labbra di John erano ancora meglio di quanto si potesse immaginare, aveva voluto per così tanto quel bacio che anche quando si staccarono, Paul riprese a baciarlo con più foga chiedendo l'accesso per il suo sapore con la lingua. Si baciarono a lungo, non pensando a quello che sarebbe stato dopo.

“Dormi con me stanotte, principessa” disse John quasi come fosse una supplica quando si staccarono.
Il desiderio di John fu esaurito solo in parte però, in quanto non dormirono quasi per niente, ma piuttosto fecero l'amore a lungo, baciandosi e sussurrandosi quanto si volevano in quella fredda notte.

La prima notte di una serie infinita, costellate dentro una storia d'amore piena di alti e bassi, in cui dieci minuti prima componevano canzoni d'amore e poi erano pronti a urlarsi contro che non si sopportavano più, che dovevano smetterla di vivere quel amore perché se lo tenevano nascosto un motivo c'era.

Un amore che aveva travolto la sua vita per sempre, pensò Paul che viaggiando tra i ricordi si rese conto di quanto ancora gli mancasse Lennon, avrebbe voluto correre a dirglielo, ma sapeva che non poteva e se lui non era già abbastanza consapevole la voce di Linda che lo chiamava glielo confermo.

 

 

 

   
 
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