Perché io?
Perché noi?
Queste
sono
le
domande
che mi faccio nelle notti insonni. Che
vita avremmo avuto se fossimo stati una famiglia
“normale”?
Anche
se mi chiedo cosa sia la normalità, se
è quella
che viviamo quotidianamente io e Sam, oppure la vita normale
è
quella monotona di tutti?
Non
credo che troverò mai risposte
alle
mie
domande.
Una
delle poche certezze che ho è che difenderò
sempre le persone a me
care.
Guardo
fuori dalla finestra, l’alba sta sorgendo.
Beh
ormai questa notte è andata; mi alzo e mi vesto senza far
rumore ed
esco, almeno oggi sarò il primo della fila a ordinare la
colazione.
Come
previsto.
Prendo
tutto e torno in camera, Sam è ancora a letto.
Poggio
tutto sul tavolo e mi avvicino, scuotendogli la spalla.
<”
Ehi bella
addormentata sveglia, la colazione è pronta.”
>
Ridacchio
vedendo la sua faccia addormentata e
mi dirigo verso il tavolo, iniziando
a tirare fuori la roba, avrei una certa fame.
Nel
mentre la mia mente torna a pensare, ma non è il pensiero
che mi
assilla da tutta la notte, è un altro stavolta ed ha un
volto,
quello di Castiel.
Ora
che ci penso non si fa vedere da un po', mi chiedo cosa stia facendo,
oh beh quando sarà il momento si farà vedere.
Noi
dobbiamo proseguire con i nostri casi, appena Sam sarà
abbastanza
sveglio per ragionare.
Dopo
non so quante ore siamo in viaggio, la destinazione non è
ancora
stata decisa, i fenomeni che si sono verificati sono
troppi per aver un solo posto.
Accendo
la radio, non posso guidare senza musica, una canzone è
già
iniziata ma ho la sensazione di conoscerla, ed è
così in effetti
appena arriva il momento del ritornello la riconosco del tutto
è “
Send me an angel” degli Scorpions. Beh
è azzeccata, visto il mio pensiero.
Mi
verrebbe da dire che coincidenza ma io non ci credo a
certe cazzate.
Sospiro
e vado avanti se sono segnali si faranno vedere, non posso far
altro.
Guido
fino ad una città abbandonata, appena scendiamo la
sensazione di
essere fissato mi attanaglia, non è assolutamente la prima
volta ma
stavolta è strano sento troppi occhi che mi fissano; da
quando i
demoni lavorano insieme?
A
meno che non ci sia un capo a tirare le fila e, parlandoci
chiaro,
non è una buona cosa se si rivela così.
Inizio
ad esplorare ma sono guardingo, per ora non dirò niente a
Sam a meno
che non veda qualcosa lui.
Giuro
in questo momento vorrei Cas qui con noi, due occhi in più
ci fanno
comodo però la mia testardaggine vuole che
me la cavi da solo.
Mi
distraggo un attimo e non vedo più Sam.
Dannazione!
<”Sam!
Sammy?! Saaaam”>
Ma
non ricevo nessuna risposta, oh ma stupendo oltre
a dover far attenzione devo anche cercare mio fratello, spero stia
bene però.
Sospiro
e torno verso baby ho bisogno di un po' di cose.
Devo
mettere la mia testa a tacere, ho bisogno del suo aiuto,
<”Castiel
se non è troppo disturbo io avrei bisogno di te
quaggiù”>
Spero
che si faccia vedere o giuro che…
Ma
dai Dean non fare il ridicolo con te stesso, sai di aver bisogno di
lui, cerca di convincerlo invece.
Sussulto
quando mi sento posare una mano sulla spalla.
<
“Alla buon ora”> gli dico spiegandogli in
velocità cosa è
successo.
Per
una volta non so come agire ho la testa vuota come se qualcuno avesse
il controllo su di me.
Faccio
fatica a tenere i miei pensieri e di punto in bianco tutto diventa
nero, sento solo un fischio assordante.
Non
so dopo quanto tempo apro gli occhi guardandomi attorno, la
sensazione di prima è sparita, almeno una cosa buona.
Vedo
Castiel in lontananza e mi tiro su con una notevole fatica, lui si
sta occupando dei demoni ed io devo cercare Sam.
Con
la testa che gira vado verso un edificio, non capisco cosa ci sia ma
sento che mio fratello si trova li dentro ed ora voglio solo trovarlo
e andarmene di qua.
Come
previsto trovo Sam, non sembra che sia ferito e questo è
strano, per
i demoni siamo una minaccia.
Lo
slego e lo porto fuori dopo aver ucciso un paio di quei cosi
maledetti.
Ma
ancora non mi torna, non possono essere tutti contro Castiel, in poco
ci ritroviamo circondati ma adesso col cavolo
che
mi mettono fuori gioco.
Inizio
a colpirli stando comunque attento agli altri, Sam stavolta se la
deve cavare da solo, dobbiamo uscire da questo inferno.
Mi
sento allo stremo delle forze quando vedo questa luce accecante farsi
largo fra di noi, quando riesco di nuovo a vedere noto che tutti i
demoni sono spariti e Castiel giace a terra, corro immediatamente da
lui e
controllo che non abbia ferite quanto meno evidenti.
Si
è solo esaurito come una batteria, per fortuna.
Lo
tiro su e mi dirigo verso la macchina, dobbiamo andarcene da questo
posto, lo faccio stendere nei sedili posteriori e non appena ho
chiuso la portiera salgo in macchina e metto in moto partendo
immediatamente, voglio solo andarmene il
più lontano possibile da qui.
Dopo
esserci allontanati un po', mi torna in mente quella canzone ed un
piccolo sorriso nasce spontaneo sul mio volto.
Grazie
Castiel per esserti unito a noi.
Abbasso
il finestrino e lascio che l’aria mi scorra addosso, non so
cosa
succederà adesso ma viviamo sempre con un incognita sulla
testa.
La
sola
cosa che
so per certo è
che questa è la mia famiglia ed io la proteggerò
ad ogni costo.
La
strada scorre sotto le ruote e finalmente posso rilassarmi del tutto.
L’ennesima giornata di lavoro sta finendo, domani staremo a vedere cosa succederà.