Una mimosa giace
calpestata a terra,
umiliata,
i fiori ormai morti.
Priva della sua tenera bellezza,
non ha più profumo.
Ripagarti non ho saputo,
non potevo.
Perché il tuo cuore
ha scelto me,
solo una stupida
ragazza, troppo legata
ai sogni?
Dimenticami, te ne prego,
dimenticami come si fa
con le foglie autunnali:
guardale accartocciarsi,
seccare,
deperire.
Lascia che cadano.
Osservami da lontano,
perché non potrò mai darti
quello che desideri.
Guardami con disprezzo,
perché sarà giusto così.
Non sono nessuno,
non merito nessuno.
Non amarmi, te ne prego.