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Autore: JennyPotter99    12/05/2020    0 recensioni
Nel lontano 1° ottobre 1989, 43 donne in tutto il mondo partorirono contemporaneamente, senza avere effettivamente nessun segno di essere incinte.
All’epoca, il miliardario Sir Reginald Hargreeves decise di prendersene con se otto e crescerli come fossero suoi.
Tutti, tranne uno.
L’ottavo figlio era già suo.
Il bambino in questione, o meglio, la bambina, era stata partorita lo stesso giorno dalla moglie di Reginald, morta poi di parto.
O almeno era quello che era stato detto a Mandy da suo padre.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Avevano cercato in tutte le stanze della casa, ma Klaus sembrava essere sparito.
Mandy andò a controllare in cucina e vide Grace che tranquillamente lavorava a maglia, come se non fosse successo niente.
-Grace…Non hai sentito dei rumori?- le domandò.
-Quali rumori?- chiese lei, sorridendo in quel modo che Mandy trovava assai nervoso.
-I tipi mascherati che hanno sparato per casa.-
-Ma di che stai parlando, sciocchina?-
E poi, quando la chiamava in quel modo, le si ribolliva il sangue di rabbia.
Si sedette accanto a lei e notò che si stava infilando l’ago nel braccio da sola, senza sentire alcun dolore.
Grace era un robot, non poteva provare sentimenti e di certo non li aveva mai provati verso Mandy.
In quel momento pensò solo alla vendetta verso di lei.
Prese un coltello dal cassetto e lentamente fece un’incisione sul suo braccio, non usciva nemmeno sangue.
-Mandy, che stai facendo?-
Sotto la pelle finta non c’erano altro che filamenti elettronici, erano quelli a farla muovere e a farla parlare.
Non c’era nient’altro.
Con il coltello, Mandy tagliò il primo filo.- Questo è per aver letto il mio diario.- le disse, versando una lacrima. -Questo è per aver ucciso papà.- continuò, spezzandone un altro. -E questo è per avermi rovinato la vita.-
Rompendo l’ultimo filo, Grace chiuse gli occhi e si spense definitivamente.
-Buona notte, mamma.-
***
La prima cosa che venne in mente a Mandy su Klaus, era che era stato probabilmente portato via da quei tipi con le maschere.
Mandy salì in bagno, nell’ultimo posto in cui aveva visto Klaus ed effettivamente sulla mochette c’erano dei segni di trascinamento.
Klaus era stato rapito.
-Mandy!- gridò Diego, salendo le scale. -Mi ha chiamato Patch! Hanno trovato l’uomo che è venuto al night club, la sera della sparatoria.-
-E?-
-E’ morto, è stato ucciso. Ma dalle testimonianze di altre persone che abitano vicino al locale, hanno visto entrare un vecchio e un bambino: circa 15 anni, con una divisa blu e i capelli neri.- continuò Diego. -Ti ricorda qualcuno?-
Mandy fece 2+2.- 5!Credi che stiano cercando lui?-
-C’è solo un modo per scoprirlo, dobbiamo trovarlo prima di loro!-
A quel punto si udì Luther gridare dalla cucina: probabilmente aveva trovato Grace.
-Oddio, mamma!- esclamò Diego, vedendo le sue condizioni.
-Sono stati sicuramente qui tipi di ieri sera.- intervenne Allison.
Mandy non rispose e fece la vaga, sembrava essere l’unica preoccupata per Klaus.
Quindi, Diego e Mandy andarono in cerca di numero 5.
Numero 8 rivelò al fratello della faccenda della protesi e i due tornarono al furgone davanti la clinica.
5 si trovava proprio lì, nel retro, con  il manichino e una fiaschetta, con probabilmente dell’alcool.
-Credi che sia..?- domandò Mandy.
-Ubriaco fradicio.-
-Non possiamo portarlo all’accademia, non è sicuro.- commentò lei.
Diego afferrò il fratello e diede il manichino a Mandy. -Portiamolo da me, nessuno lo cercherà lì.-
Mandy annuì.- Tu devi essere…Dolores.- continuò, riferendosi al manichino.
-Chi?-
-Niente, è una lunga storia.-
Mandy seguì Diego in un vicolo, mentre numero 5 sembrava stesse affrontando il dopo sbornia.
-Se mi vomiti addosso, ti uccido.- lo minacciò Diego.
-Sai cos’è buffo? Sto affrontando la pubertà, di nuovo. Non posso crederci che stia succedendo ancora. E’ questo che si fa quando il mondo ti fa Ciao ciao, puff, andato!- Numero 5 stava decisamente delirando. -Comunque…Di che parlavate?-
-Due tipi mascherati hanno attaccato l’accademia e preso Klaus.- rispose Mandy.
-Hanno rapito Klaus?!- esclamò Diego.
Mandy sospirò. -Già, sembro essere l’unica ad essersene accorta.-
-Ah…Hazel e Cha-Cha.- intervenne 5.
-Chi?-
-Degli agenti che lavoravano con me..E’ una lunga storia, non capiresti.-
Mandy ringhiò nervosamente, posò il manichino su un cassonetto e rimise il fratello con i piedi per terra. -Senti, hai rotto le scatole con questo atteggiamento Io so tutto e voi non sapete un cazzo, ok? Quei due hanno distrutto la mia casa e adesso hanno preso Klaus. Quindi, devi dirmi che cosa vogliono!- esclamò, scuotendolo più volte.
Ci fu un momento di silenzio, Mandy credeva di averlo spaventato, fin che non le vomitò sulle scarpe.
-Merda.-
***
Diego portò i due fratelli a casa sua: una seminterrato di una palestra per pugili che lui aveva arredato piuttosto bene.
Numero 5 si era addormentato, così Diego lo poggiò sul proprio letto.- Se non sapessi che è un idiota, direi che è anche carino mentre dorme.-
-Non preoccuparti, la sbornia gli passerà e tornerà la solita persona sgradevole.- commentò Mandy.
-Tu cosa sai?-
-Non molto. Blaterava continuamente della fine del mondo e che lui fosse tornato indietro per salvarci tutti.- spiegò Mandy, quando udirono un rumore.
Diego le fece cenno di fare silenzio ed estrasse uno dei suoi coltelli.
Anche Mandy si era portata dietro la sua pistola con i colori dell’America: la estrasse da dentro i pantaloni, pronta ad usarla.
Qualcuno bussò alla porta e Diego andò ad aprirla, col coltello pronto.
-Se solo provi ad usare quell’affare su di me, ti denuncio alla polizia!-
Si trattava solo del vecchio proprietario della palestra.
-Che cosa vuoi, Al?- gli chiese Diego.
-Una mezz’ora fa, ha chiamato una certa detective Patch, ha detto che dovevi raggiungerla in quel vecchio motel in fondo alla strada.- spiegò egli. -Ha detto di aver trovato tuo fratello.-
Diego e Mandy si guardarono confusi.- Le hai parlato di 5?- domandò Mandy.
-Si, ma non ha senso..-
Se loro avevano recuperato numero 5, allora di quale fratello parlava la poliziotta?
-Klaus!- esclamò Mandy, prima di fiondarsi verso l’uscita.
-Aspetta Mandy, dobbiamo organizzare un piano!-
Non le interessava del modo in cui lo avrebbe salvato, doveva salvarlo e basta.
Corse più veloce della luce verso quel motel, usando tutto il fiato che aveva in corpo.
Non poteva permettere che succedesse qualcosa a Klaus.
Salì gli scalini che portavano alle camere, era sera, quindi preparò la pistola.
Le tendine di quasi tutte le stanze erano scostate, perciò a Mandy bastò fare capolino dalla finestra per vedere se c’era qualcuno.
Quando arrivò alla camera in cima alle scale, vide Klaus, al buio.
Riuscì a vedere che aveva in dosso solo un asciugamano alla vita, perdeva sangue praticamente ovunque e un cerotto gli copriva la bocca.
Lentamente aprì la porta e con passo felpato gli andò in contro, ma lui le faceva cenno più volte di non avvicinarsi.
D’improvviso la luce si accese e scoprì i due individui tenere in ostaggio due persone.
Un uomo alto teneva tra le braccia la detective Patch, puntandole la pistola alla  schiena.
Una donna di colore, invece, stringeva Klaus con una pistola sulla sua tempia.
-Fai solo un altro passo e li facciamo fuori.- disse la donna.
Mandy cercò di tenere i nervi saldi, era brava dopotutto a controllare le emozioni.
-Che cosa volete?- domandò, puntandogli la pistola contro.
-Noi vogliamo solo prendere numero 5.- rispose l’uomo a sinistra.
-Perché?-
-Informazioni riservate, troia.- continuò la donna a destra.
A Mandy quella parola non era piaciuta per niente, ma non sapeva a chi dei due sparare.
Se avesse colpito la donna, l’ex ragazza di Diego sarebbe morta e se avesse sparato all’uomo, Klaus avrebbe perso la testa.
Non sapeva cosa fare e iniziarono anche a tremarle le mani.
-Mandy, ho trovato la foto.- intervenne la poliziotta, cercando di sorridere. -Va tutto bene, fai quello che devi fare.-
Era come se la detective Patch le stesse dicendo di salvare Klaus: probabilmente aveva visto dalla foto che erano molto uniti.
Allora Mandy prese un bel respiro e notò che sul soffitto vi era un enorme lampadario legato con delle corde a due viti e stava per cedere.
Così, velocemente, sparò al lampadario che cadde sopra la donna.
Ella, per proteggersi, fu costretta a lasciare la presa su Klaus che corse fra le braccia di Mandy.
-Va via, scappa!- gli ordinò lei.
Nel caos, partì un colpo di pistola dritto nella schiena della detective Patch.
Mandy tentò di sparare ai due, ma non li centrò nemmeno una volta, era troppo sotto pressione.
Entrambi scapparono dalla porta sul retro, mentre la donna sanguinava a terra.
-Oddio, mi dispiace.- singhiozzò Mandy, accasciandosi su di lei.
La poliziotta non riusciva a parlare, tutto quello che fece fu prendere la foto di lei e Klaus dalla tasca e mettergliela fra le mani.
Presto sarebbe arrivata la polizia e Mandy non poteva stare lì a contaminare la scena.
Prese la sua pistola e uscì dalla stanza, scappando in un vicolo dall’altra parte della strada.
Si guardò intorno per cercare Klaus, gridò il suo nome, ma lui non c’era.
Avrebbe dovuto dire lei a Diego che la ragazza che amava, era morta
   
 
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