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Autore: Danielle Petite    13/05/2020    1 recensioni
«Come fa a non capire che è perfetta per lui? Cazzo! Ora sono con una cazzo di cuffietta a smontare un cazzo di computer! Quante altre persone potrebbero fare questa cosa insieme?»
«Gli serve un mano Stè...dobbiamo fare qualcosa....»
Stefano spalancò gli occhi improvvisamente «Ho un'idea!»
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anima, Mates, Nuovo personaggio, St3pNy, SurrealPower
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capodanno

«Ragazzi è quasi pronto!» disse Elisa ad alta voce «La tavola è apparecchiata?»
«Si, c'è tutto!» le rispose Sofia. 
«Ok! Tutti a tavola!» presero posto intorno al tavolo e Sascha capitò accanto a lei «Dov'è Surry?» disse lui.
«Non lo so, starà in bagno!» esclamò Stefano «Suuuuuuurryyy!!!» urlò ma non ebbe nessuna risposta. Vide Sascha alzarsi di botto e andare fuori, in terrazza «Non c'è!»
«Dove può essere andato» disse rivolta a Sofia che era seduta accanto a lei dall'altro lato.
«Qualcuno l'ha visto uscire?» chiese Giuseppe.
«Io no, ero troppo presa a cucinare» rispose Elisa.
«Idem!» rispose Tudor. Lo chiamarono al cellulare ma non era raggiungibile.
Vide Sascha sussurrare qualcosa a Stefano e lo vide sgranare gli occhi. Poi li vide entrambi andare a dire qualcosa a Giuseppe.
Che cavolo era successo?
Si alzò e lo andò a cercare. La villa era su tre piani, quindi poteva non aver sentito le urla di Stefano che lo chiamavano.
Salì al secondo piano e vide in tutte le stanze ma lui non c'era. Al terzo uguale. 
Gli mandò un messaggio: Dove sei?
Lui visulizzò subito e le rispose: Perchè me lo chiedi?
E: Che domanda è? La cena è pronta.
S: Domani hai da fare?
E: No...ma che hai?
S: Vuoi uscire con me?
E: Vuoi dirmi che ti succede?
S: Te lo dirò se uscirai con me.
E: Ok va bene, ma torna qui adesso.
S: Ok.

Elisa scese di nuovo al piano terra e sentì il citofono 
«Oh eccolo finalmente!»
«Surry ma dov'eri finito!» disse Giuseppe appena lo vide.
«Sono andato a comprare del vino bianco, visto che si mangia a base di pesce il rosso non va bene»
Sascha lo abbracciò «Mi hai fatto preoccupare» disse scherzosamente.
Elisa osservò la scena da sopra le scale e notò un certo disprezzo da parte di Surry. Qualcosa era successa e lei era stata troppo distratta per accorgersene. Si avvicinò a loro e stava per parlare quando Stefano urlò di nuovo «Mangiamo adesso?»
«Si, sedetevi che ora vi porto i piatti» disse senza distogliere lo sguardo dai due.
Mangiarono e si divertirono fino allo scoccare della mezzanotte, brindarono e ballarono fino a mattina.
Erano tutti brilli quando decisero di andare a dormire ma ognuno si buttò in una stanza a caso ed Elisa era rimasta senza. In teoria doveva dividere una stanza con Sofia ma lei era andata insieme a Stefano e quindi nella sua c'era rimasto Sascha. Pensò che aveva troppo sonno per farsi dei problemi e fece per entrare ma Surry la tirò a se da dietro «Dormi con me»
Se fosse stata lucida probabilmente due domane se le sarebbe poste ma invece «Eh? C-cos?» si lasciò trascinare nell sua camera e si mise a letto accanto a lui. Passarono pochi minuti che si addormentò con il braccio di Surry intorno a lei.


Quando Surry si svegliò, prima di aprire gli occhi, si accorse che il suo braccio non era più appoggiato addosso a Elisa e si chiese se lei se ne fosse andata via per lo schifo o per qualcosa di simile. Nello stesso momento percepì un calore e un peso sul petto che lo costrinse ad aprire gli occhi. 
Lei era ancora vicino a lui, aveva solo cambiato posizione. 
Aveva appoggiato la testa sul suo petto e lo stava abbracciando, nel sonno. Richiuse gli occhi e le accarezzò i capelli.
Questo anno nuovo era cominciato in maniera perfetta.
Rimase sveglio per pensare sul da farsi, aveva deciso la sera prima quando uscì a comprare il vino che l'indomani si sarebbe dichiarato. L'indomani era arrivato e non sapeva come fare. Si, le aveva chiesto di uscire però non aveva la minima idea di dove portarla o come cominciare il discorso. 
Gli piaceva un sacco tenerla così vicina.
Guardò l'ora e si rese conto di aver dormito un sacco, erano le quattro del pomeriggio. Nello stesso momento bussarono alla porta e lui sussultò facendo svegliare anche Elisa.
«Scusate...siete vestiti?» chiese Stefano attraverso la fessura della porta che aveva appena aperto.
Surry si stropicciò gli occhi un pò incazzato «Si, che vuoi?»
«Il cellulare di Elisa....sta squillando ininterrottamente da almeno un'ora....non volevo svegliarvi ma ho pensato che potesse essere urgente»
Elisa si alzò di botto «Buongiono....si grazie» disse prendendo il suo cellulare.
«Ok, vado...scusa Surry» disse Stefano richiudendo la porta.
Surry osservò Elisa che guardava il suo cellulare immobile «Tutto bene?»
«No...no....no» sembrava in preda al panico, al che si alzò anche lui.
«Che è successo???» chiese allarmato.
«Surry dobbiamo andare via...SUBITO!»
«Cosa?» si sentì improvvisamente ansioso, vide Elisa uscire di corsa scalza dalla stanza e le corse dietro fino alla cucina.
«Buongiorno ragazzi! Siete tutti svegli? Bene» aveva cambiato sia espressione che tono della voce «Menomale che mi vete svegliata! Era il proprietario del maneggio qui vicino, avevo prenotato un escursione a sorpresa per tutti! Preparatevi su!»
«Woow!» esclamò Sascha
«Davvero? Scherzi?» chiese Giuseppe nel suo pigiama di pile.
«Questo è il mio regalo per voi...dai muovetevi che siamo in ritardo!»
«Non me lo faccio dire due volte!» esclamò Stefano tirandosi dietro Sofia.
Rimasero solo lui ed Elisa e finalmente gli parlò «Surry dovete andare via da qui, mi hanno rintracciata tramite il gps»
«Cosa? Ma chi?» aveva il cuore in gola.
«Ascoltami, io devo allontanarmi da voi, dirai loro che ho avuto un imprevisto con mia madre, è in ospedale, e sono dovuta ripartire di corsa. Cercate di non parlare di me in pubblico e non fate capire a nessuno che manca una persona con voi»
«Elisa, aspetta mi stai facendo paura, spiegami che cosa è successo»
«Ti dirò tutto ma ora non c'è tempo» la vide smanettare con il cellulare mentre si infilava le scarpe «Ho prenotato il maneggio e chiamato un uber, occupati di loro»
«Elisa, ti prego, non farmi urlare...» era troppo per lui, si sentiva di svenire da un momento all'altro. Non riusciva a parlare, a muoversi, figuriamoci trattenerla.
Lei si infilò il cappotto e si avvicinò a lui afferrandogli il viso e dandogli un bacio sulle labbra «Mi farò viva io, promesso»
La porta si chiuse dietro di lei.
Surry non era così che aveva immaginato il suo primo bacio con lei.
Si avvicinò al tavolo e si sedette su una sedia al volo perchè gli tremavano le gambe. Era successo tutto talmente in fretta che il suo cervello non aveva registrato tutto. Si mise le mani nei capelli e ragionò. 
Qualcuno la stava cercando......ma.....ma....per farle cosa?
Ora che sapeva quello che faceva la risposta gli venne spontanea.
Ucciderla.
Forse aveva venduto qualche codice per testate nucleari alla Corea del Nord e gli Americani stavano venendo a prenderla?
Il suo cervello stava delirando inventandosi cose, non sapeva proprio cosa pensare, poteva essere successo qualunque cosa.
No, doveva sapere. 
Corse in camera sua e cercò il suo cellulare ovunque e quando lo trovò sotto le lenzuola lesse alcuni messaggi che aveva ricevuto da Elisa: Dopo averti inviato questo messaggio butterò il cellulare, non stare in pensiero per me, me la caverò. 
Non mi cercare è pericoloso. 
Andate via prima possibile


Ed ora che doveva fare?


Andarono finalmente tutti al maneggio portandosi dietro le loro valigie perchè, manco se Elisa avesse pianificato tutto, avrebbero dovuto lasciare la villa per le 20 quella sera e quindi per non tornare indietro sarebbero partiti stesso dal maneggio per tornare a Milano. Se qualcuno andava a cercare Elisa non avrebbe trovato nessuno.
Surry quando andò da loro a dire che Elisa era corsa via perchè sua madre stava male non ebbero dubbi sul credergli. Era diventato bianco come un cencio. In cuor suo avrebbe voluto rivelare loro tutto per ricevere un pò di conforto da amici ma si rese conto che la sua situazione era troppo assurda. Se avessero voluto chiamare la polizia denunciando tutto? Anche Elisa avrebbe rischiato.
Giuseppe aveva provato a temporeggiare volendogli preparare una camomilla ma Surry lo trascinò via dicendo che stava bene. Si guardò bene intorno mentre uscì dalla villa ma non vide nessuno fortunatamente. Il suo cervello continuava a formare idee e personaggi stile sicari o cose simili. Aveva visto troppi film.
Al maneggio seguiva gli altri come un robot ma non riusciva a divertirsi o a pensare ad altro. Avevano provato più volte a parlargli ma non voleva sentire nessuno «Scusate raga, ho mal di testa» disse per la quarta volta.
La giornata finì in fretta per fortuna.

Il 1 Febbraio, esattamente un mese dopo la sparizione di Elisa, Surry, Stefano e Tudor scattarono non appena sentirono dei rumori sul pianerottolo di casa loro.
  
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