28 Aprile: Venere
«Lunghi capelli biondi come spighe di grano, grandi occhi azzurri brillanti come zaffiri, pelle di panna…»
Lili batté le mani, facendo balzare il professore che interruppe la spiegazione. «Ma professore, parla di me!» esclamò, tutta contenta, davanti a un'intera classe di studenti giapponesi che si scambiarono occhiate stralunate.
L'europea è completamente fusa.
Asuka si nascose il viso tra le mani. No, si rifiutava di assistere alla scena.
Il professore si bloccò, incerto sul da farsi. «Signorina Rochefort, veramente parlo della Venere di Botticelli…» disse timidamente, quasi impaurito dall'irruenza della studentessa bionda.
Lili si appoggiò allo schienale, sul viso un'espressione di vittoria. «Beh, è chiaro che Botticelli si sia ispirato a me» affermò, sicura.
Asuka non poté trattenere una risata.