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Autore: Meramadia94    14/05/2020    0 recensioni
La squadra indaga su una violenza carnale avvenuta durante un date rape. Sembra ordinaria amministrazione, ma questa volta la vittima è la minore delle sorelle del detective Carisi. Le circostanze in cui è avvenuto lo stupro rendono il caso traballante e destinato al non procedere.
La squadra dovrà dimostrare che si è trattato di un crimine ed assicurare il colpevole alla giustizia.
Genere: Angst, Drammatico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Amanda Rollins, Olivia Benson, Rafael Barba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come previsto da Barba, la giuria non prese per niente bene il sapere che Oliver Johnson aveva deliberatamente venduto delle valvole cardiache rotte che avevano condannato a morte centodiciassette persone, tra cui moltissimi bambini con difetti cardiaci, e la sua credibilità nel caso di violenza carnale ai danni di Gina venne demolita come un castello di carte al minimo soffio di vento. 
A deliberare non ci misero più di venti minuti. 
- Per l'accusa di violenza carnale di primo grado, giudichiamo l'imputato, Oliver Johnson...- fece il portavoce della giuria - Colpevole.
Per l'accusa di omicidio doloso di secondo grado, giudichiamo l'imputato colpevole.- 
Oliver crollò a sedere, come se una sanguisuga gli avesse succhiato via la linfa vitale. Aveva sperato sino all'ultimo secondo che la giuria non tenesse conto dei centodiciassette capi di omicidio, in quanto si trattava di due casi completamente separati, che non avevano nulla a che vedere l'uno con gli altri.
Guardò la moglie come per dire '' Ti prego credimi... non ho stuprato quella puttana e non ho ucciso nessuno'', ma la donna non lo degnò nemmeno di uno sguardo. All'inizio aveva appoggiato il marito perchè convinta che Gina lo avesse circuito con chissà che cosa e che l'accusa di stupro fosse solo una ripicca nei suoi confronti, ma non aveva potuto fare a meno di ammettere la verità quando aveva scoperto che quei numeri, che il marito le aveva sempre spacciato per i numeri dei conti correnti dei dipendenti della società, in realtà corrispondevano ad una vittima.
- Oliver Johnson.- fece il giudice - E' stato portato davanti a questa corte con l'accusa di una violenza sessuale ai danni della signorina Gina Carisi. Nel corso dell'inchiesta è stata presentata un'accusa per 117 capi di omicidio, e uno per tentato omicidio di secondo grado, aggravato da futili motivi. 
Questa corte la condanna ad una pena detentiva consecutiva, pari a 2360 anni e al dover restituire tutti i suoi guadagni in modo da istituire un fondo per risarcire le famiglie che hanno perso un affetto a causa sua.- 
Poco dopo, Oliver Johnson, in uno stato di rabbiosa impotenza, venne ammanettato dagli agenti per essere condotto a Rikers, mentre Gina scoppiò in un pianto liberatorio tra le braccia del fratello. 
- E' tutto finito.- fece Sonny cullandola come se fosse una bambina - è tutto finito... non farà più del male a nessuno... sei al sicuro adesso, starai bene. E' finita.- 
Quando si calmò rivolse uno sguardo pieno di gratitudine a Barba.
- Non so come ringraziarla...- 
Barba sorrise - E' tuo fratello che devi ringraziare non me. E' lui che ha trovato quel file segreto e che ha scoperto cosa significavano... è un gran rompiscatole, ma finchè non ha acciuffato la preda non molla.- 
- Non deve convincere me...- nel dir così abbracciò il fratello, lasciando che il fratello la cullasse, come era solito fare quando era piccola dopo che aveva litigato con mamma e papà, con un' amichetta o per chiedergli scusa di avergli fatto un dispetto - grazie...- 
- Dovere.- fece Sonny. 
Il momento venne interrotto dalla moglie di Johnson.
Sonny fu subito pronto a difendere la sorella, ma la donna disse con le mani alzate - Vengo in pace. Io... vorrei scusarmi per tutto il male che mio marito vi ha causato... a te...- fece guardando Gina con uno sguardo addolorato e carico di rimorso - e alla vostra famiglia...- 
- Grazie.- fece Gina - Ascolti... io non sapevo che fosse sposato...- 
- Gina.- fece Sonny - Non sei certo tu a doverti scusare. Signora, io non ce l'ho con lei ma...- 
- Si lo so. E' per questo che sono qui.- fece la donna - Ho deciso di istituire un fondo per risarcire le famiglie delle vittime che sono morte per colpa di Oliver... e so che tra di loro c'è anche vostro padre. Volevo dirvi che se avete bisogno di qualcuno che paghi per le cure, un altro intervento... non avete che da chiedere.- 
- E' molto generoso da parte sua...- fece Sonny - ma ce la caveremo. Non si preoccupi.- nel dir così allontanò la sorella ed uscì dal tribunale.
Fuori ad aspettarlo c'era Amanda con una lieta notizia.
Suo padre era sveglio e stava bene. 
...
...
...
- Che cos'hai?- fece Amanda mentre si incamminavano verso la stanza del signor Carisi. Gina aveva accompagnato la madre a prendere un caffè, per poterle dare la bella notizia circa il suo caso, e Sonny aveva deciso di andare a trovare il padre. Amanda aveva notato che il suo ragazzo non pareva essere molto felice di quella visita imminente - hanno preso lo stupratore, l'hanno condannato, tuo padre se l'è cavata... dovresti essere felice.- 
- Sono felice.- 
- Non si direbbe.- fece Amanda - hai la stessa faccia che ho io quando torno a casa da mia madre e mia sorella per il Ringraziamento...-
- L'ultima volta gli ho detto che non lo consideravo nemmeno mio padre...- fece Sonny - ho rischiato che quelle fossero le ultime parole che avrebeb sentito da me.- 
- Sonny.- fece Amanda - eri arrabbiato ed eri sotto pressione. Tuo padre capirà.- fece Amanda fermandosi davanti alla porta della camera - Io sono qui fuori se hai bisogno d'aiuto.-
Sonny sorrise.
Era anche per questo che l'amava.
Quando Sonny entrò nella stanza del padre lui era sveglio, ed aveva appena finito di mangiare.
- Ciao.- fece Sonny titubante - come... come stai?- 
- Beh sono stato meglio certe volte...- fece il signor Carisi - il cibo non ne parliamo poi...-
- Il processo è andato bene.- fece Sonny - si farà più di duemila anni di galera... per quello che ha fatto a te, Gina, e molti altri.- 
In breve, Sonny gli spiegò quali erano le cause del suo infarto e di come lo avevano incastrato. 
- Che figlio di...-  commentò il signor Carisi.
- Papà...- fece Sonny con le lacrime agli occhi - ti prego scusami...- 
- Per cosa?- 
- Per l'ultima volta che ci siamo visti.- fece Sonny - ti..ti ho detto delle cose orribili...- 
- Ma erano meritate.- fece il signor Carisi - Hai ragione. Su tutto. Non sono stato un buon padre.- 
- No che vai dicendo...?- fece Sonny.
- Vedi, tuo nonno era una bravissima persona.- fece il signor Carisi - non aveva nulla da spartire con la bestia che ha violentato tua sorella o quelli che arresti ogni giorno. Ma era cresciuto con un padre che parlava con i pugni e le umiliazioni... ha cercato di non somigliare al tuo bisnonno, ma si è portato dietro i segni per tutta la vita. Tuo nonno non è mai stato un uomo molto espansivo o che manifestava le sue emozioni, il suo affetto.... lavorava molto. Non lo vedevo quasi, se non a cena, e non parlava molto... però io lo guardavo e capivo cos'era un buon padre. E non sai che avrei dato perchè tu e le tue sorelle mi guardaste in quel modo.
Ho fallito.- 
- No, non è vero...- fece Sonny.
- Ho fatto degli errori con voi. Tanti. Soprattutto con te.- fece il signor Carisi - e il peggio è che ho pensato di farti del bene...per quello che vale però sono fiero di te. Sei diventato un uomo forte, intelligente, coraggioso.. hai difeso le tue sorelle nello stesso modo in cui acrei dovuto fare io. 
So che non te l'ho mai detto prima ma... sono fiero di te, figliolo.- e nel dir così lo abbracciò. 
Sonny sorrise, con gli occhi lucidi. 
- Per favore, non dimenticare quello che mi hai detto...- fece Sonny facendo cenno ad Amanda di entrare nella stanza - ti... ricordi del detective Rollins, vero?- 
Il signor Carisi annuì.
Sonny le strinse la mano -Quello che non sai però.... è che è anche la mia fidanzata.-
Amanda lo guardò come per dire '' Ma lo hai detto davvero?'', poi notando l'espressione basita del signor Carisi si premurò di dire - So cosa pensa. Che non vado bene. E sa cosa? Ha ragione. Sono un disastro che cammina. Ho una figlia da sola, e ho avuto diversi problemi con il gioco d'azzardo... e se per caso incontrasse la mia famiglia per il ringraziamento volerebbero i piatti e le sedie solo all'aperitivo... però lo amo. E penso che questo sia l'unica cosa che ad un genitore serva sapere...- o per lo meno, a lei sarebbe bastato sapere che il futuro ragazzo di Jesse la amava e che sarebbe stato pronto a morire per lei. Poi non le sarebbe importato di nient'altro. 
- Credi... di riuscire a superare questo?- fece Sonny stringendo più forte Amanda, facendo capire al padre che non avrebbe rinunciato a lei, indipendentemente da cosa avrebbe detto.
Il signor Carisi fece con uno sguardo imperscrutabile - Ad una condizione. Anzi due. 
Primo.... detective Rollins, lei lo convince a farsi portare da qualche parte per almeno una settimana...-
- Ok...- fece Amanda sorridente - La seconda?- 
L'uomo sorrise - Voglio passare quel periodo con la mia nipotina.- 
I due sorrisero. 
- Accordato.- fece Amanda.
  
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