Film > Sherlock Holmes
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Autore: kamy    15/05/2020    0 recensioni
Raccolta di scene JohnLock sulle note della canzone: Believer degli Imagine Dragon.
Genere: Introspettivo, Slice of life, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, John Watson, Sherlock Holmes, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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"Questa storia partecipa alla Valentine's Day Run indetta dal forum Piume d'Ottone".  

Prompt: 2 - ColorBlind!AU (il mondo è in una scala di grigi fino a quando non si incontra l'anima gemella) 

  

Cap.8 Scala di grigi 

  

Sono stato spezzato in giovane età  

  

Sherlock era seduto in una poltrona, davanti ad una ciotolina colma di gamberetti. 

< I primi colori che dimentichi sono il marrone ed il rosso. Inizi a confonderli e man mano non sei più sicuro di quale fosse uno e quale l'altro >. Afferrò un paio di bacchette e li prese uno a uno, portandoseli alla bocca. 

Aveva un tovagliolo posato sulle gambe e aveva controllato, prima di iniziare a mangiare, l’orario riportato dal suo cipollone d’oro. 

< Non puoi certo chiedere ai camerieri di che colore sono le cose che stai mangiando o rivangare i bei vecchi tempi in cui non avevi perso la possibilità di scorgere i colori uno dopo l’altro. 

È convenzione sociale che non si parli mai dei colori. Sarebbe un’offesa per i diversamente ‘percettivi’. 

Io la trovo una baggianata. Non mi è mai importato molto di ferire gli altri, ma non voglio perdere i miei privilegi in questo club. 

Io e Watson ci venivamo tutti i venerdì sera. Era un circolo che frequentava con gli altri medici e non voleva separarsi della mia compagnia neanche in quei momenti. 

Qui tutto mi parla di lui >. Si deterse le labbra con un tovagliolo. 

< Nel nostro mondo si può passare tutta la vita come se si fosse in parte ciechi. L’essere umano è deficitario di una parte di anima, finché non incontra il tassello mancante. 

Trovo i Soulmates una cosa così svilente. Gli animali o le piante possono sopravvivere anche da soli, al contrario dell’uomo. Nasciamo senza artigli, incapaci di camminare o badare a noi stessi senza l’ausilio di un genitore >. Socchiuse gli occhi, gli bruciavano ed erano arrossati. 

< L’essere umano non riesce a percepire i colori. Potrebbe anche vivere tutta la sua vita così. 

Io la trovo un’assurdità. Io, ossessionato come sono dal cogliere i dettagli, la trovavo una mancanza assurda e profonda. 

Watson aveva un’ottica più poetica >. 

Diversi capelli di Holmes erano ingrigiti ed il suo viso era una ragnatela di rughe. 

  

“Io la trovo una cosa romantica, è come nascere di nuovo. 

Il mondo è in una scala di grigi fino a quando non si incontra l'anima gemella. A quel punto è come se si togliesse un velo ed i colori esplodono davanti a te. Tutto il mondo si colora, è travolgente” disse Watson. 

Sherlock smise di suonare il violino, facendo una smorfia. 

“L’ho trovato alquanto stordente” borbottò. 

John giocherellò con il lobo del suo orecchio. 

“Oh, andiamo. Al contrario di me, lei l’ha superata benissimo. Non è neanche caduto a terra” si lamentò. 

Sherlock scrollò le spalle. 

“Devo dire che la devo ringraziare. La sua provvidenziale apparizione, e la sua successiva collaborazione, mi hanno aiutato a risolvere diversi casi” disse. 

Watson si sporse e gli posò un bacio sulla testa. 

“Lo ammetta, musone, neanche a lei è dispiaciuto scoprire i colori insieme a me” borbottò. 

  

< Watson ed io litigavamo tutto il giorno. Sembrava che non apprezzasse niente di me, e forse è quello che più mi manca. 

Tutta la mia vita era improntata proprio sul dargli fastidio. Non amavo niente di più che indisporlo. 

Forse non c’era niente che amassi più di lui, nella sua interezza. 

Non mi sorprende che fosse proprio lui, nella mia esistenza, ad essere associato ai colori > pensò Sherlock. 

Posò le bacchette, la ciotolina era vuota, quella con la salsina da abbinarci ancora colma. 

< Si può vivere tutta la vita senza colori. Se non li hai mai conosciuti, puoi vivere senza, ti sai ben giostrare nella scala di grigi. 

Quando il tuo soulmates muore, portandosi quel pezzo essenziale di anima, e perdi quell’arcobaleno perenne… tutto cambia. 

Ti fa quasi venire voglia di non averlo mai incontrato >. Una lacrima solitaria gli solcò il viso, mentre guardava la sedia vuota davanti a lui. 

“Mi manca, Watson” esalò con voce roca. 

 

 

  
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