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Autore: biatris    16/05/2020    0 recensioni
Camilla è la classica secchiona, sfruttata dai compagni e con poche amiche. Ma quest'anno alcuni compagni cambieranno e, con l'arrivo di nuova gente, anche il rapporto con la scuola di Camilla dovrà cambiare...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Erano seduti a quel tavolo da cinque minuti e Camilla non sapeva da dove cominciare. Avrebbe voluto dire un sacco di cose, ma al momento le sembravano tutte banali e inverosimili.
Ancora una volta dovette ringraziare Emily se riuscì a fare chiarezza nella sua mente confusa.
Lei e Heather la fissavano, ma allo stesso tempo stavano tenendo a bada i ragazzi, che, almeno dal punto di vista di Camilla, erano ancora più confusi di lei.
-Cami, spiegaci cosa è successo – disse Emily con calma -Noi siamo arrivati quando abbiamo sentito urlare Jessy e abbiamo visto te e John che vi alzavate da quel divano-
Camilla sospirò.
-Stanotte, dopo che io e te abbiamo parlato, non riuscivo a dormire – iniziò.
Gli altri la stavano ascoltando. Lo prese come un buon segno.
-Sono venuta qui portandomi un libro per studiare – spiegò poi.
Erano ancora tutti in silenzio. Fissò John, che al momento non sembrava intenzionato a parlare.
-Dopo un po’ è arrivato John – continuò – Abbiamo chiacchierato un po’-
Fissò ancora una volta John. Non le stava rendendo le cose facili.
-Ci siamo spostati sul divano – disse.
-È colpa mia – intervenne solo a quel punto John.
Camilla fu contenta di non dover essere lei a spiegare cosa fosse successo dopo, anche perché non aveva idea di cosa dire.
-Ho detto a Camilla di spostarci sul divano per stare un po’ più comodi, così magari sarebbe riuscita a dormire qualche ora- disse – Anche perché non posso credere che nessuno di voi si sia accorto che qualcosa non vada – concluse.
Camilla lo fissò. cosa voleva dire John con quella frase?
Non doveva essere l’unica che si stava facendo quella domanda, perché anche gli altri guardarono John con faccia interrogativa.
-John, cosa vorresti dire? – chiese Jackob.
-Oh, andiamo! – sbottò John -Che Camilla non riesce a dormire bene da tempo lo capirebbero anche i muri! E poi non dirmi che non ti sei accorto di quanto sia dimagrita ultimamente! E non posso credere che tu, Theo, che le stai sempre appiccicato, non abbia notato quanto poco stia mangiando!-
Camilla deglutì. Ok, si disse, come erano arrivati fino a lì?
-John, calmati – disse Heather, seduta di fronte a lui -Non è questo il momento di tirarci addosso tutto il tuo dispiacere – Spiegaci bene come è andata-
John sospirò. Stava perdendo la pazienza e Camilla ne era consapevole.
-Ci siamo seduti – disse quindi lei – E John mi ha offerto di appoggiarmi a lui per trovare una posizione più comoda. E poi ci siamo addormentati – disse.
Quando finì di parlare Camilla si accorse che tutti la stavano fissando.
-Questo è quello che è successo – disse – Se non ci credete io…-
-Ti crediamo – fu fermata da un Theo che la fissava intensamente negli occhi -Io mi fido di te, Cami, non ho motivo di dubitare-
Camilla annuì. Avrebbe davvero voluto che lui non avesse motivo di dubitare.
Stettero in silenzio per un attimo, poi Emily si alzò.
-Vado a recuperare Jessy – disse -Conoscendola avrà sbollito un po’ la rabbia e avrà smesso di piangere. Forse riesco a farla ragionare –
Fu fermata da John.
-Aspetta Emy – la chiamò -Credo di dover andare io –
La ragazza lo fissò.
-Credi veramente che ti farà entrare in camera? – chiese.
Il ragazzo inspirò profondamente.
-Ci devo almeno provare – disse.
Emily annuì.
-Ok, buona fortuna – disse con un sorriso.
Camilla si guardò intorno. John era andato da Jessy, ma gli altri erano ancora tutti lì a fissarla. Sospirò. Sapeva quale sarebbe stato il prossimo argomento.
-Ragazzi, credo che dovremmo andare a lavarci e vestirci – tentò – Tra un quarto d’ora iniziano le lezioni e abbiamo anche saltato la colazione-
Gli altri la fissarono, poi guardarono il grande orologio a muro sopra di loro.
-Mi sa che Cami ha ragione – disse Heather – Andiamo – aggiunse poi alzandosi.
Camilla sospirò di sollievo. Forse era riuscita a farla franca.
-È vero- concordò Jackob -Ma… Cami? – la chiamò poi.
Camilla si voltò verso di lui.
-Dobbiamo parlarne – disse solo.
Camilla sospirò. Non poteva negare che Jackob avesse ragione.
-Va bene – disse – Ne parleremo.
Si alzarono ed andarono ognuno nella propria stanza. Camilla si disse di avere appena fissato la propria condanna. Sperò solo di non uscirne troppo ammaccata.
  
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