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Autore: ATeufel    16/05/2020    0 recensioni
Stavi lí.
Seduta sul mio letto a guardare il panorama dalla finestra.
È stata la prima cosa che mi ha colpito di questa casa. E piace anche a te.
Hai una treccia scomposta che si abbandona sulla tua spalla. Vorrei farlo anche io.
È così surreale averti qui...
Ho portato altre persone in questa camera , in questa casa, uomini ovviamente, e mi sono sempre sentita perfettamente padrona della situazione, di me stessa. Ma con te... È diverso.
Il tuo odore riempie l'aria.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Mi sono addormentata. Dopo che abbiamo fatto l’amore mi sono addormentata. Ero davvero stanca. L’adrenalina dell’esame ha sicuramente avuto la sua parte. Ma l’adrenalina di vedere te anche. Non sei a letto però. Fuori penso sia primo pomeriggio. Forse stai lavorando. Non abbiamo ancora parlato. Ti trovo in cucina. Direi che quel pantaloncino che indossi non sia per niente decente. Ho davvero un serio problema a staccare gli occhi dal tuo sedere. Forse il mio sguardo è così insistente che ti giri.
“Sei sveglia” mi sorridi appena. C è qualcosa che non va.
mi avvicino, sotto il tuo sguardo fisso.
“Laura che hai?” te lo dico sussurrando, come se qualcuno potesse sentirci, come se le parole potessero solo rovinarci. Cerco di prenderti una mano. Tu ti allontani.
“non puoi fare così, non puoi fare come ti pare”
“mi dispiace, parliamo….per favore”
“perché non lo fai tu?” mi guardi negli occhi. Faccio un bel respiro e poi lo dico “ti voglio nella mia vita… voglio organizzare le mie serate con te, guardarti mentre cucini una cena per noi, addormentarmi sulle tue gambe mentre guardiamo un film sul divano” mi sento come se mi fossi liberata da un peso. Tu stai iniziando a piangere. Mi avvicino. Questa volta me lo lasci fare. Ti sorrido mentre con la mano asciugo una tua lacrima.
“ma soprattutto voglio poterti toccare il tuobellissimosedere” scoppi a ridere, dandomi uno schiaffetto sul braccio
“tu hai un problema”
“però ti ho fatto ridere”
ti abbraccio, sento il profumo dei tuoi capelli, la morbidezza delle tue forme che aderiscono al mio corpo. Quanto sei bella ragazza. Quanto maledettamente sei bella.
“adesso pranziamo?.....ho fame”
questa volta sono io a prenderti in giro dicendoti che hai un problema. Ti stacchi dall’abbraccio piano    “allora preparo il pranzo solo per me”
“noooooooooooooooooooo ti pregooooo”
“mmmm adesso ci  rifletto”
“eddaiiii, sono una povera ragazza stanca e priva di energie”
“solo perché oggi hai dato il tuo ultimo esame ci sarà il pranzo anche per te”
ti stampo un bacio per ringraziarti.
“forse non sono brava con le relazioni Laura, però ti prometto che mi impegnerò…con te”
questa volta sei tu a stamparmi un bacio.
se potessi afferrare questa sensazione ora, la sensazione delle tue labbra che si posano sorridendo sulle mie la conserverei come un amuleto.


 
Qualche ora dopo tu hai ripreso a lavorare, controvoglia ovviamente, ma ti ho costretto dicendoti che stasera ho una sorpresa per te per cena.
Voglio presentarti Giorgia. Le ho scritto se stasera possiamo vederci al solito pub e che ci sarai anche tu. Giorgia mi ha risposto con una gif con un corgi circondato dai cuori. Mi prende in giro. Che belle amiche.
L’appuntamento è per le 9.
Laura entra in camera, io sono sul letto a leggere un libro.
“hai finito di lavorare?”
“quale è la mia sorpresa?”
“devi aspettare”
“quando?”
“stasera”
“mi devo vestire bene?”
“mica ti porto a teatro”
“e allora dove?”
“Laura”
“daiiiiiii”
“non ti dico niente”
“sei cattiva”
fai per sollevarti dal letto
“possiamo fare una doccia intanto” ti dico abbracciandoti da dietro, poggiando il viso sulla tua schiena.
“mmmm”
Sei così calda, profondamente calda. Caldi sono i tuoi baci, calde sono le tue braccia che mi stringono. Calda è la sensazione che mi avvolge quando ti tolgo piano questo maledetto pantaloncino inutile che indossi. Caldo è il tuo seno. Ci perdiamo nei nostri sapori che si mescolano. Mi sei mancata.
Ovviamente facciamo tardi. Tu e il tuobellissimosedere non mi fate  capire più niente.


Quando stiamo per arrivare davanti al pub, vedo Giorgia che ci aspettando. Tu stai parlando non ti sei resa conto. Mi fermo un attimo prima che anche lei ci veda.
“Laura ti ho portato qui, per un motivo…….vorrei farti conoscere un po' del mio mondo, come lo chiami tu, quindi iniziamo da Giorgia, che non è la parte più normale, ma almeno è un inizio”
tu mi guardi, cercando di capire se sto scherzando o meno “davvero?”
“si guarda ci sta aspettando davanti al pub”
ti giri a guardare nella direzione che ti ho indicato. Anche lei si gira e ci vede. Ci saluta, ti stringo la mano un attimo e faccio un bel respiro.
E non so come, non so davvero come fai, ma nonostante lo vedo  che sei nervosa,  chiacchieri con Giorgia tranquillamente. Ridiamo, Giorgia per la maggior parte del tempo mi prende in giro, poi ci racconta della sua ultima fiamma, che ha quanto pare sta diventando un bel falò. Ogni tanto sfioro la tua mano sotto al tavolo. Lei mi sorride quando lo faccio. Al momento dei saluti Giorgia fa una battuta a Laura “mi raccomando sarda, ci tengo a mia sorella” io scoppio a ridere. Solitamente non è così esplicitamente gelosa.
Laura arrossisce, terribilmente. Ma riesce a cavarsela con un “tranquilla, anche io ci tengo” ed un occhiolino finale rivolto nella mia direzione.


“è vero?” le chiedo quando rimaniamo da sole
“è vero cosa?”
“che tieni a me”
“tu che dici?”
“che ne so, lo hai detto tu”
“giulia, sul serio me lo stai chiedendo? Sul serio non ti rendi conto che non smetto un attimo di cercarti, che quando sto con te vorrei solo baciarti e quando non ci sei mi manchi?”
La guardo. La sua sincerità mi spiazza a volte. La stringo forte a me e fregandomene di essere in strada, tra la gente, poso le mie labbra sulle sue. Ed è bellissimo.

 
  
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