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Autore: Fiore di Giada    17/05/2020    0 recensioni
[Uchuu no Kishi Tekkaman Blade]
Cinque anni dopo la fine della guerra, Ringo riceve una lettera, che sarà per lui un trauma.
(shonen ai Richard x Nick)
Genere: Hurt/Comfort, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Un greve silenzio opprimeva i corridoi del settore ospedaliero dell’ospedale.
I cinque giovani e Mac, seduti sulle panche, aspettavano, immersi in un lugubre silenzio.
Nick chiuse gli occhi e abbandonò la testa all’indietro. Il tempo, in quel momento, sembrava interminabile.
Stillava nel suo cuore, con precisione crudele.
Che cosa tratteneva i medici nella sala operatoria?
Un singhiozzo, in quel momento, si spezzò nel suo petto e un ruggito di rabbia impotente si liberò sulle sue labbra. Avvertiva un grumo di dolore opprimergli il cuore e impedirgli di respirare.
Nulla poteva fare per aiutare il suo compagno di tante battaglie.
E questa realtà accendeva la sua frustrazione.
I suoi sentimenti d’amore, davanti a quella tragedia, passavano in secondo piano.
Anzi, perdevano valore.
Desiderava rivedere gli splendidi occhi cerulei dell’amico fissi nei suoi.
Non gli importava di nulla, desiderava la sua salvezza.
Credo che il comandante ci debba qualche spiegazione. – esordì Balzac.
Scuotendosi dai loro pensieri, tutti si voltarono verso il giovane, che si era alzato e appoggiato al muro, le braccia incrociate sul petto.
Per alcuni istanti, rimasero silenziosi e rifletterono sulle parole del loro compagno.
Sì, hai ragione. Lui conosce le cause di questo crollo di Ringo, ma non ha voluto dirci niente. E questo è insolito da parte sua. – disse Maggie.
Perché? Che senso ha questo loro accordo? – chiese Tina.
Balzac le scoccò uno sguardo serio.
Nick, dopo cinque anni di terapie, ha recuperato la sua piena efficienza psicofisica e noi decidiamo di festeggiare l’evento. In questo periodo, qualcosa sconvolge la vita di Ringo e il comandante ne viene a conoscenza. Non mi sembra ci voglia un genio per capire le ragioni della loro decisione. – ironizzò, aspro.
L’ex Teknoman sbarrò gli occhi e, d’istinto, indicò se stesso con la mano.
Significa… che la causa dello stato di prostrazione di Ringo sono io? – domandò, amaro. Questa ipotesi era per lui straziante.
Non avrebbe mai voluto danneggiare una persona a lui così cara.
Amava Ringo e non avrebbe mai voluto essere causa del suo dolore.
Avvertendo l’amarezza nelle parole del giovane, Balzac si schiaffeggiò la fronte con la mano. Era cambiato, ma la sua attitudine alla durezza verso se stesso non era svanita.
Quelle sue parole potevano essere equivocate…
Nick era troppo incline a prendersi colpe non sue e non era questo il suo obiettivo.
Voleva invitarli a ragionare sulle probabili cause di quell’evento, non lanciare accuse prive di senso.
No, stai tranquillo. Tu non c’entri. Non sei certo tu la causa del suo dispiacere. – lo rassicurò e il suo tono di voce si addolcì.
Poi, il suo sguardo si oscurò e la sua fronte si corrugò.
Inoltre, credo che il suo dimagrimento non abbia nulla a che fare con l’ulcera. Non del tutto.– proseguì.
E’ vero, Se, per cinque mesi, ha lottato contro una forte depressione, anche il suo corpo ne ha risentito. Probabilmente, non riesce ad alimentarsi adeguatamente. – affermò Mack.
Non potrebbe essere una malattia più grave? – domandò Maggie, angosciata.
Uno scricchiolio di passi interruppe la discussione.

Tutti videro avanzare a passo lento, ma deciso, Nemo, accompagnato da un medico.
Come sta Ringo? – chiese Mack.
Si riprenderà. Siamo riusciti a liberare il suo sangue da quegli oppiacei sintetici. Tuttavia, abbiamo dovuto sedarlo, perché era in preda a forti allucinazioni e ha rischiato di farsi molto male. – continuò il medico, il tono dispiaciuto.
Brividi di sgomento attraversarono i presenti.
E’ possibile vederlo? – chiese Mac.
No. E’ meglio lasciarlo riposare. Dopo quello che ha passato, è necessario che resti tranquillo e non sia sottoposto ad altri stress. Voi siete suoi amici e gli volete molto bene, ma le vostre domande sarebbero una ulteriore fonte di agitazione e non ne ha bisogno per ora. – spiegò il medico.
L’ex Teknoman, perplesso, corrugò la fronte e il suo sguardo, attento, si posò ora sul dottore, ora su Nemo.
Credo sia il caso che sappiate la verità. Questa farsa è durata anche troppo. – intervenne quest’ultimo, turbato dallo sguardo penetrante del Cavaliere dello Spazio.
Poi si volse verso il dottore.
Se c’è qualche novità, ci avverta. Di qualsiasi tipo essa sia. – gli disse.
Ci potete contare. Ci sentiamo. – li salutò il medico e si allontanò.
Rimasti soli, il comandante lanciò uno sguardo a Mack e ai cinque giovani.
Venite con me. – ordinò.
Tutti annuirono e si avviarono verso la sala di controllo della base.

Percorsero i corridoi della base, i cuori grevi d’amarezza. Quel posto era stato restaurato, eppure sembrava avere la graveolenza di una tomba…
Sono stato stupido.,pensò Nick. Troppo preso da se stesso, non aveva saputo andare oltre la maschera del suo compagno.
L’aveva creduto invulnerabile al dolore.
Eppure, aveva avuto la prova delle sue emozioni, cinque anni prima!
Ringo, malgrado la sua forza d’animo, era dotato d’un cuore palpitante, capace di amare e soffrire.
Qualche minuto dopo, entrarono nella sala di comando.
Sedetevi. – ordinò Nemo.
Appena vide tutti seduti, l’uomo accennò ad un sospiro. Cosa avrebbero pensato di lui?
Quel segreto era stato doloroso, ma aveva creduto di rispettare la libertà di Ringo.
Inoltre, aveva sperato che lui rivelasse la ragione del suo mutamento.
Per quanto riguarda il suo stato fisico, non preoccupatevi. Ringo sta bene. Non ha nessuna malattia fisica. La sua ulcera è guarita. – cominciò l’uomo, amareggiato.
A cosa è dovuto il dimagrimento? – chiese Mack.
Nemo, per alcuni istanti, tacque.
Il suo problema è il dolore, che, da mesi, è suo compagno di vita. – continuò l’uomo.
Cinque mesi? Ha sopportato per cinque mesi una simile pena?, pensarono tutti, esterefatti. Quale dolore poteva averlo portato ad una simile risoluzione?
Di sicuro, era legato alla lettera da lui ricevuta.
Come ha detto prima Balzac, Ringo ha sopportato una pena devastante da solo per non angustiare voi. Soprattutto, per non angosciare te, Nick. Ma non devi sentirti in colpa per questo. Gli unici colpevoli del suo stato attuale sono i membri delle Forze Armate. – dichiarò Nemo.
Un breve tremito scosse il corpo dell’uomo. Forse, avrebbe dovuto impedirgli di sottostare a quegli ordini crudeli
Cosa c’entrano i militari? – domandò Mack, stupito.
Il padre di Ringo, Charles Varlause, come ben sapete, era un generale dell’esercito e, per cinque anni, è stato creduto morto, a causa di un attacco degli alieni. Ma non era così. Purtroppo, era in stato vegetativo permanente, senza alcuna speranza di risveglio. – continuò Nemo.
Per alcuni istanti, esitò e il suo sguardo si assottigliò. In quel momento, vedeva le conseguenze della sua scelta.
Desiderava rispettare la scelta del suo sottoposto, ma non si era reso pienamente conto dell’entità della sua sofferenza.
Pur non essendo stupido, aveva commesso un errore marchiano.
Avrebbe dovuto permettere agli altri di sostenere Ringo.
Certo, lui si sarebbe arrabbiato, ma avrebbe compreso la necessità di un tale sostegno.
Tante volte aveva mostrato di essere un soldato abile e perspicace, malgrado il suo temperamento focoso.
I militari… I militari non si sono voluti prendere la responsabilità della sua dipartita… E si sono serviti di Ringo per questo… Gli hanno imposto una scelta tra tenere suo padre in vita, attaccato a delle macchine, o porre termine ad un simile stato. E lui ha scelto quest’ultima opzione, malgrado avesse il cuore spezzato.affermò, amareggiato.
Gli sguardi dei presenti, inquisitori, si fissarono sull’uomo. Tante cose, in quel momento, cominciavano ad assumere un significato lineare.
Il mondo del loro compagno, prima solido, si era sgretolato, come un castello di sabbia colpito da un’onda, ed era stato costretto a porre termine
Il dolore e il senso di colpa avevano condotto Ringo sull’abisso del suicidio.
Lui mi ha chiesto di non dirvi nulla. Ha pensato a difendere la salute appena ritrovata di Nick e non ha voluto farvi preoccupare e ho assecondato la sua decisione. Io, in questo modo, ho ritenuto di rispettare la sua volontà Sono stato ingenuo, perché ho creduto che si sarebbe confidato con voi, ma non è andata così. Non ho tenuto conto del suo orgoglio. E me ne rammarico, credetemi.concluse, amareggiato.
Per alcuni istanti, un greve silenzio oppresse la sala.
Nick, di scatto, si alzò e uscì dalla sala, seguito da Star, sotto gli occhi seri degli altri.

Si appoggiò al muro e si lasciò cadere a terra, stringendosi la testa tra le mani. Il suo amore per Ringo, scoperto tre anni prima, non lo aveva aiutato a comprendere nulla.
Era stato cieco, dinanzi al suo dolore e lo aveva abbandonato...
Nick… – mormorò Star, cauta.
Star, sono un idiota. Lo amo, ma non sono stato attento in queste ultime settimane. Eppure, mi sono ripreso perfettamente dalla guerra di cinque anni prima… Ho recuperato la mia piena efficienza psicofisica, ho pensato a festeggiare la mia rinascita, ma non ho visto la progressiva morte di Ringo… L’ho lasciato da solo e non me lo perdonerò mai. mormorò.
Strinse gli occhi e si morse la labbra, facendole sanguinare.
Non hai sentito le parole del dottore? Si salverà. – replicò Star, sorpresa dal tono colpevole del giovane.
E se tentasse ancora il suicidio? Tu sai quanto è testardo. Non si arrenderà… – mormorò, affranto.
Non lo tenterà, perché noi gli staremo accanto e ci faremo perdonare per questi cinque mesi di solitudine. Non sei il solo a non avere capito nulla della situazione. – affermò lei.
Di scatto, il giovane girò la testa e fissò i suoi occhi verdi, spalancati dallo stupore, nelle iridi cobalto di lei.
Tu avevi sofferto una situazione assai difficile e, giustamente, hai pensato a te stesso. Ma noi, che non abbiamo patito le tue sofferenze, non abbiamo saputo vedere la verità. E solo ora ci rendiamo conto del nostro errore. – mormorò, amareggiata. No, erano tutti colpevoli, in quel momento.
La sola vittima era Ringo e lo avevano abbandonato a una pena dolorosa.
Pur definendosi suoi amici, avevano voluto credere ad un malessere semplicemente fisico, causato da una guerra crudele.
Nick, abbiamo sbagliato tutti. Ma, se vogliamo rimediare al nostro errore, non possiamo agire da soli. Dobbiamo essere uniti, se vogliamo aiutarlo a riemergere da questo abisso. Avrà bisogno di ogni aiuto possibile per volere cominciare a vivere. – affermò la ragazza, decisa.
Il giovane, per alcuni istanti, rifletté sulle parole di lei. Sì, aveva ragione.
In quel momento, dovevano circondare Ringo di affetto e premure, per ridargli il gusto della vita.
Non sarebbe stato facile, ma era loro dovere provarci.
Hai ragione, Star. –
   
 
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