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Autore: lmpaoli94    17/05/2020    0 recensioni
Nel mentre Robert Langdon trascorreva le sue vacanze nelle campagne toscane, durante il suo soggiorno in un bed and breakfast viene a scoprire dagli abitanti del luogo di un nascondiglio nel Castello di Nozzano che conduceva alla tomba di un templare che aveva deciso di passare i suoi ultimi anni nelle campagne lucchesi.
La sua curiosità alla scoperta di una verità alquanto improbabile quanto leggendaria, lo porteranno a scoprire nuovi fatti storici verso il risultato di un enigma con l’aiuto di una sua vecchia conoscenza.
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Robert Langdon, Sophie Neveu, Vittoria Vetra
Note: AU, OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sophie non riuscì a prendere sonno in nessun modo.
Dopo essersi preparata una tisana, credette che i suoi nervi si placassero.
“Devo riuscire a pensare ad altro. Il Professor Langdon la fa facile. Non sa di cosa possa essere capace quella donna.”
La giovane donna cercò di calmarsi anche leggendo uno dei suoi numerosi libri che si era portata, ma la sua concentrazione fu interrotta dallo squillare del suo cellulare.
Non poteva credere che qualcuno potesse cercarla a quell’ora della notte.
“L’unica persona che può rintracciarmi è lei… Ma perché vuole farsi scoprire? Il Professore potrebbe svegliarsi da un momento all’altro.”
Difatti, per evitare ciò, Sophie accettò la chiamata fatta da un numero privato rispondendo con voce flebile.
< Sophie, come stai? >
< Sei tu, Vittoria? >
< Sai che non devi provare a dire il mio nome per telefono. Potrebbero rintracciarci. >
< Nessuno sospetta di noi due. >
< E questo chi te lo dice? Il professor Langdon è un uomo dalle mille sorprese. >
< Sì. Lo conosco da molto più tempo di te. >
< Come va la tua ricerca della tomba del templare? È a buon punto? Oppure non avete nemmeno osato entrare all’interno del Castello di Nozzano? >
< La nostra ricerca è molto difficile, Vittoria. Ci vuole tempo. >
< Tempo che purtroppo non abbiamo. Sophie, sai bene che ho bisogno di quel tesoro. Il Vaticano non può aspettare oltre. Se la notizia di quel ritrovamento diventasse di dominio internazionale, rintraccerebbero i nostri loschi affari e tutto il tesoro sarebbe esposto in un museo. >
< Perché voi del Vaticano avete bisogno di arricchirvi sempre di più? >
< I musei vaticani non fruttano come una volta, sai? E poi si parla di una cifra che potrebbe sistemare me e la mia famiglia per tutto il resto della nostra vita-. Senza dimenticare te, ovviamente. >
< Io non voglio entrarci niente a che fare con questa storia. >
< Sophie, dopo che ho conciato male la tua macchina vuoi essere tu la prossima? >
< Quindi sei stata tu?! Lo sapevo! >
< Cerca di calmarti, stupida. Non vorrai mica svegliare il Professore. Dorme così beatamente che sembra che tutti i suoi problemi siano scomparsi nel nulla. >
< Come fai a sapere… Ci stai spiando? >
< E’ da quando hai ritrovato il professore che non ti mollo gli occhi di dosso. >
< Vittoria, lasciaci in pace. >
< Da quello che ho potuto capire è che tra di voi c’è del tenere… Brava Sophie, continua così. Fallo soffrire e poi dagli il colpo di grazia. >
< Io non sono una crudele spaccacuori come puoi immaginare! Io un cuore ce l’ho. >
< Certo… Se avevi anche un po’ d’intelligenza non ti ritrovavi in questo piccolo paesino a lavorare per il Vaticano. Anci no, a lavorare per me. Sei stata costretta, ricordi? >
Nel sentire quelle parole, Sophie fece di tutto per trattenere la sua rabbia.
< Sì. Non dimentico il mio passato. >
< Brava bambina. Adesso vedi di ritrovare quel tesoro il prima possibile o i servizi segreti del vaticano ti arresteranno per bancarotta fraudolenta… Il tuo passato non si potrà mai cancellare. >
< Sono stata incastrata. Qualcuno ha fatto fallire la mia azienda che si occupava di reperti storici. >
< Il Vaticano ti ha aiutato per quello che poteva, Sophie. Se hai fallito, è solo per colpa tua. >
Una volta riagganciata la chiamata, Sophie cadde sul divano in preda allo sconforto sfogando tutta la sua rabbia e piangendo talmente sottovoce da non farsi sentire.
Ma non avrebbe mai creduto che il professor Langdon fosse vigile come una civetta e avesse ascoltato tutta la sua conversazione.
“Devo rintracciare questa Vittoria Vetra e affrontarla di persona. Fosse l’ultima cosa che faccio.”
 
 
Il mattino dopo Robert fece di tutto per fare in modo che la serata prima non fosse successo niente.
era una bellissima giornata di sole, ottima per una bella passeggiata.
< Sophie, sei riuscita a dormire stanotte? >
< Come, Robert? >
< Non ti ho visto nella tua stanza questa notte quando mi sono svegliato per andare al bagno… >
< Che cosa? Quando ti sei alzato? >
< Erano le cinque del mattino. Sei rimasta nell’altra stanza e ti sei addormentata sul divano? >
< Sì, esatto. Mi ero alzata per prendere una tisana e sono crollata dalla stanchezza. >
< Capisco. Adesso come stai? >
< Va un po’ meglio. >
Robert dovette mentirgli per non farsi fregare dalle sue stesse parole.
“Sophie, così mi impedisci di aiutarti.”
< Io sono pronta. Porto con me solo il cellulare. >
< Al pranzo penseremo più tardi. Adesso che abbiamo fatto una bella colazione potremmo anche non mangiare fino a questa sera. >
< Ci penseremo più tardi. Andiamo. >
 
 
Una volta ritornati all’entrata del Castello di Nozzano, Sophie non faceva altro che guardarsi intorno.
La sua paura e i suoi timori stavano prendendo il sopravvento, ma doveva stare assolutamente tranquilla se non voleva dare nell’occhio.
< Professore, proseguiamo da questa parte > fece la donna indicando un cancello sbarrato.
< Ma è un passaggio chiuso. Sarebbe meglio prima entrare dall’interno per i piani superiori e poi andare giù sotto. >
< Che cosa ti dice che troveremo un passaggio per i sotterranei di questo castello? Meglio prendere questa via. >
< Sophie, questo vorrebbe dire che dovremmo forzare questo cancello. >
< Lo so. Ma a mali estremi, estremi rimedi. >
< Come faremo? Non abbiamo gli attrezzi necessari per rompere una catena di tale spessore. >
< Allora basterà scavalcarlo da sopra. >
Montando sul cancello, Robert non poteva credere che Sophie fosse così intraprendente e spericolata.
< Sophie, così rischi di farti del male. >
< E’ tutto sotto controllo, Robert > replicò appena si ritrovò dall’altra parte del castello.
< Se qualcuno ci vedesse… >
< Naturalmente se rimani qua fuori c’è più possibilità di essere scoperto. Avanti, entra immediatamente e non discutere. >
C’era qualcosa che non andava nelle parole di Sophie, ma Robert non voleva essere più insistente del dovuto.
Doveva tenerla d’occhio in ogni singolo movimento, stando attento a dove si dirigevano.
“Sophie sembra conoscere questo castello molto più che di me… Ma dove mi starà portando?”
< Vieni. La luce del mio cellulare ci illuminerà il sentiero. >
Le scale che conducevano nel sottosuolo del castello erano ripide e umide.
se non si stava attenti a dove si mettevano i piedi, si rischiava seriamente di cadere.
< Sophie, sei mai entrata qua dentro? >
< No. Non ne ho mai avuto il coraggio. >
< Quindi non hai la più pallida idea di dove stiamo andando? >
< No, professore. Però da qualche parte sbucheremo. >
< Sei ottimista… >
< Da sola la mia paura avrebbe preso il sopravvento… Ma insieme a te, è tutta un’altra cosa. >
“Non so se essere colpita dalle sue parole, oppure rimanere indifferente. Che cosa vorrà dirmi?”
Dopo aver camminato per una buona mezz’ora, i due avventurieri raggiunsero una sala illuminata dalla luce del sole che illuminava una specie di sarcofago.
“Questa sembra davvero…”
< Robert, credi che questa sia la tomba del templare? >
< Non lo so. Dovremmo leggere le sue incisioni se vogliamo saperne di più >
Leggendo il latino antico, Robert capì che si trattava davvero della tomba leggendaria nascosta da quasi un millennio.
< Questo povero templare è rimasto rinchiuso per giorni in questa sala prima di venire seppellito dalle guardie di questo castello. Ha subito una moltitudine di torture, ma venendo paragonato ad un disertore, la sua sofferenza doveva essere impagabile. >
< Sono convinta che questo pover’uomo non era un disertore. >
< Sì, ma come poteva dimostrarlo? Si è rifugiato nella tana del leone, credendo di nascondersi in un luogo protetto. Ma colui che l’ha fatto rinchiudere in questa trappola mortale, non aveva nessuna pietà. >
< Forse perché l’uomo che l’ha ucciso sapeva del suo segreto… Insomma, il templare si portava appresso una grande quantità d’oro. >
< Questo non lo potremmo mai sapere… A meno che non controlliamo dentro la tomba. Ma non saprei davvero come aprirla. È completamente sigillata. >
< Ci deve essere un modo. Si parla di un tesoro inestimabile, Robert > rispose Sophie con foga.
< Ma perché ti interessa così tanto questo tesoro? Devi consegnarla a quella donna, vero? >
< No, Robert. Che cosa ti viene in mente? >
< Sophie, adesso basta mentire: sei sotto ricatto da un certa Vittoria Vetra che controlla metà del Vaticano… E’ lei che ti sta rendendo la vita impossibile. >
< Ma tu… come fai saperlo? >
< Dopo averti spiato questa notte, ho fatto alcune ricerche su di lei e ho scoperto che è una donna avida che non si fermerebbe dinanzi a niente per un po’ di soldi… Quella donna ha trovato un pretesto per ricattarti e da quel momento sei diventata la sua schiava. È forse così? >
sentendo quelle parole giuste e piene di odio, Sophie dovette confessare.
< Gli dovevo un sacco di soldi per l’affitto dopo che ho fallito miseramente la mia nuova vita… Avevo aperto un centro di ricerca di reperti storici, ma senza le dovute conoscenze e i dovuti strumenti, ho dovuti dichiarare fallimento in brevissimo tempo.
Ero completamente invasa dai debiti e gli strozzini che mi giravano attorno mi chiedevano cifre astronomiche che non potevo pagare. >
< E dietro tutto questo c’era lei, vero? >
< Non ne ho mai avuto la prova… Ma so soltanto che Vittoria aveva bisogno di un grande favore per ritrovare questo famoso tesoro di un templare nascosto nelle campagne toscane. Ed è per questo che mi sono ritrovata qui da sola alla ricerca di un tesoro di cui ignoravo l’esistenza… Poi sei arrivato tu Robert e tutto è cambiato.
Avevo pensato bene che se avessimo cercato il tesoro insieme sarebbe stato molto più facile e forse avrei avuto una speranza per sfuggire dalle grinfie di quella donna. >
< Peccato che non potrai mai raccontarlo in giro. >
Sentendo una voce dietro le loro spalle, Sophie si girò di scatto vedendo la sua ricattatrice impugnare una pistola.
< Brava, Sophie. Ora che mi hai condotto alla tomba del templare dovrai aprirla per me… Se dentro ci sarà il famoso tesoro che il templare aveva sottratto, avrai salva la vita e potrai ripagare tutti i tuoi debiti.
Ma se il tesoro nono esistesse, avrai fatto un secondo buco nell’acqua e la tua situazione sarebbe irrimediabilmente compromessa. >
< Ci lascia andare. Noi non vogliamo guai. >
< Professor Langdon, ormai ci siete più dentro di me. Aprite immediatamente la tomba se non volete morire. >
   
 
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