Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! 5D's
Segui la storia  |       
Autore: eli_mination    21/05/2020    2 recensioni
A Nuova Domino regna di nuovo la pace e i nostri eroi finalmente si concedono una pausa. Crow va a trovare i vecchi amici al Satellite, ma sulla via del ritorno incontra una ragazza che faceva parte del suo passato e che credeva di aver perso per sempre… Come, prego? La trama vi ricorda qualcosa? Significa che siete veterani di questa sezione!
(REMAKE DI “My love, My life”, FANFICTION SCRITTA DA ME E PUBBLICATA PER LA PRIMA VOLTA IL 28/06/2013)
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aki/Akiza, Crow Hogan, Jack Atlas, Nuovo personaggio, Yusei Fudo
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Beline

Quando aprì gli occhi, Beline si ritrovò nuovamente in quella specie di sala scura, circondata da una bolla luminosa di color azzurro chiaro. Questa lasciava intravedere l’esterno, tuttavia non faceva proprio interagire con esso. L’unica fonte luminosa, che contribuiva ben poco a quell’oscurità, era quella sorta di capsula. Diede svariati pugni alla superficie della bolla, invano. Doveva uscire da lì. 

“Perché continuo a rivivere le stesse cose?” si chiese, sussurrando e cercando una via di fuga. Lo spazio era parecchio ristretto, non poteva neppure stare in piedi. Doveva muoversi gattonando, come i bebè. Immaginava che fosse una condizione umiliante, quella. In qualche modo, era riuscita a sopravviverci per ben quattro anni. Erano passati quattro anni da allora? Non lo sapeva neppure lei, in quel frangente potevano anche essere passati dieci anni. Il tempo non esisteva. 

Le era già successo di perdere di vista la realtà e rivedere il suo passato, per cui questa volta si ripeté di aspettare fino a quando non ne sarebbe uscita. Si mise quindi a sedere. E se questa volta era davvero ritornata lì? Se fosse rimasta lì per sempre? Scacciò questi pensieri in un attimo. Tenne bene a mente l’ultima cosa che aveva visto, prima di ritrovarsi in quell’assurda visione: davanti alla casa di Martha c’erano quei ragazzi che chiedevano di lei; Crow che voleva proteggerla; Sheila che era intervenuta; lo sguardo di quel ragazzo…

Hugo… 

Improvvisamente una porta si spalancò, inondando la stanza di una luce così forte che Beline dovette pararsi gli occhi con le mani. In quella luce, l’unica cosa che vide fu la sagoma di una persona portata di peso da altre due figure. Questi passarono davanti alla bolla che teneva chiusa Beline, illuminando solo la figura al centro. E quel ragazzo che era stato trasportato, in quel momento in ginocchio, era…

“Hugo!” esclamò Beline, gettandosi sulla superficie interna della sua prigione e sbattendoci sopra il palmo per attirare l’attenzione del giovane. Quest’ultimo, però, parve non rispondere. Guardava ancora il vuoto, con le occhiaie molto pronunciate sotto gli occhi celesti. Le venne un dubbio: il ragazzo riusciva a vederla e sentirla? 

Cercò di catturare ancora lo sguardo di Hugo, quando le due figure (che, per qualche assurdo motivo, non erano riconoscibili) indicarono la capsula in cui era intrappolata Beline al ragazzo. Questi reagì alzandosi in piedi e puntando una mano aperta contro la ragazza. Era tremante, palesemente a disagio.

“Che… che cosa vuoi farmi?!” domandò lei impaurita, anche se sapeva che non avrebbe mai ottenuto una risposta. Hugo continuò ad osservarla con gli occhi svuotati di qualsiasi emozione, tremando sempre di più. Poi abbassò rapido il braccio.

“No… non… posso…” disse lui, debolmente. 

“Tu devi, sei agli ordini di…”

Una voce parlò in quel momento, ma era talmente distorta che non riuscì a capire il nome del “mandante”. Hugo scosse la testa, questa volta impaurito, mentre compiva dei passi indietro. Beline osservava la scena con un misto di curiosità e di ansia. Si stava rifiutando di seguire gli ordini di qualcuno… ma di chi?

“Basta, vi prego!” esclamò improvvisamente, con entrambe le mani sul viso, piegandosi in avanti e ricadendo al suolo, singhiozzando come se non ci fosse un domani. La ragazza in trappola provò molta pena per lui, corrucciando le sopracciglia triste. Continuava a chiedersi per quale motivo entrambi fossero lì… quando vide una delle figure tenere in mano una siringa dall’ago molto lungo. La vista di quell’oggetto turbò molto Beline, che cercò di avvisare il ragazzo.

“Hugo, scappa!” esclamò con tutta la forza che aveva nei polmoni, continuando a battere il pugno. Voleva rompere quella gabbia, ma qualsiasi cosa lei facesse parve inutile. Intanto, lo sconosciuto con la siringa si avvicinava al tipo, puntandogliela contro. L’altra figura, invece, tratteneva a terra il povero fanciullo.

“No!” protestò il ragazzo, iniziando a dimenarsi. Purtroppo la sua forza non era nulla in confronto a quella dei due tipi misteriosi, che riuscirono a iniettargli quel liquido azzurro nel suo corpo. Beline si coprì la vista, per lei era troppo. Fu orribile anche sentire le urla strazianti di Hugo, che la accompagnarono anche quando, finalmente, tornò alla realtà svegliandosi da quell’incubo.

 

Crow

Crow vide che Beline stava svenendo e riuscì a prenderla appena in tempo, prima che cadesse a terra e sbattesse la testa da qualche parte, magari vicino alla moto. Subito si preoccupò per lei.

“Beline!” esclamò, una volta tra le sue braccia. Anche Sheila si fiondò su di lei per aiutarla.

“Cosa sta succedendo?” domandò Tabitha, con un tono sorpreso e leggermente in tensione. Gli altri osservarono la scena senza dire una parola.

“Sbaglio o non era mai svenuta prima?” chiese Sheila immediatamente, infilandosi sotto il braccio della ragazza incosciente per aiutare suo fratello a portarla dentro casa.

“Esatto, le altre volte era semplicemente persa nei suoi pensieri…” mormorò Crow, facendo lo stesso con l’altro braccio. I due portarono dentro Beline, adagiandola su un divano mentre Martha si avvicinava preoccupata.

“Oh cielo… Cosa le è successo questa volta?” subito domandò. 

I due gemelli le raccontarono per filo e per segno tutto quello che era accaduto, poi la donna controllò la ragazza e appurò che non fosse in reale pericolo. Aveva semplicemente bisogno di riposare e si sarebbe ripresa, diceva. Crow uscì fuori e comunicò ai tre ragazzi che forse era il caso di andarsene.

“Non ve lo dico perché vi ritengo responsabili, sia chiaro.” spiegò lui con un atteggiamento serio. “Purtroppo Beline ne ha passate tante e sarebbe meglio se ci aggiorniamo successivamente, quando avremo ottenuto ulteriori prove.”

“Capiamo perfettamente…” sussurrò Liyan, prendendo le chiavi della sua macchina dalla tasca. “In ogni caso, ci basta sapere di avere degli alleati in questo mistero e che Hugo non era l’unico, purtroppo… Abbiamo il numero di Sheila, nel caso in cui dovessimo scoprire altro ve lo faremo sapere…”

Il giovane del Satellite annuì, sorridendo a malapena mentre i tre si allontanavano dall’abitazione di Martha. Mentre Beline riposava, anche i bambini erano curiosi e preoccupati per quello che stava succedendo. 

“State tranquilli, Beline starà bene…” li rassicurò, anche se nemmeno lui sapeva quando sarebbe realmente finita. Sicuramente sperava per il meglio, ma pareva che la situazione si complicasse ogni giorno. Si stava intrattenendo a parlare con i ragazzini per distrarsi, quando sulla soglia comparve Sheila. 

“Novità?” le domandò appena la vide. Sua sorella scosse la testa. 

“Non si è ancora svegliata… Martha dice che più riposa, meglio è.” 

“Spero solo che non stia avendo qualche incubo… Torno dentro per assicurarmi che stia-“

“C’è Martha con lei! Non preoccuparti, riposati anche tu!” lo fermò Sheila. Il giovane inizialmente la guardò male, per poi rassegnarsi e sedersi su uno degli scalini che conduceva all’ingresso. 

Sua sorella fece lo stesso, mettendosi poco distante da lui.

“Che assurdità, eh?” commentò poi. “Torno io e succedono casini!”

“Sei una calamita per le cose strane!” esclamò lui, sforzandosi di ridere. “Anche quando non c’eravate voi abbiamo passato un sacco di guai, però…”

Sheila annuì e fece un verso d’approvazione. Aveva capito perfettamente tutta la storia che gli ex-predestinati le avevano raccontato. 

“Comunque credo di non averti ancora detto che mi sei mancata un sacco, sorella!” disse, ricordandosi della ramanzina con cui l’aveva accolta quando si era fatta rivedere. “Anche se mi hai fatto incazzare troppo, tutti questi anni passati separati si sono fatti sentire pesantemente. Cercavo di non pensare a te e Beline e mi facevo vedere forte, ma sappi che ogni giorno avevo un cazzo di magone che non mi faceva quasi dormire la notte… Ero anche bravo a nasconderlo…”

“Anche tu mi sei mancato terribilmente, fratello!” sostenne lei, sorridendogli. “Avrei voluto riabbracciare te e tutti gli altri molto prima, purtroppo la sorte non è stata a mio favore… Dopo essere uscita di prigione ho comunque dovuto scontare un periodo di libertà vigilata… Chiamarla ‘libertà’ è un parolone, onestamente… Non potevo fare nulla…”

“Meglio tardi che mai, no?” disse Crow con tono rassicurante. Rimasero in silenzio per un po’, contemplando il cielo che si avviava lentamente al tramonto.

“Senti, Crow… c’è una cosa che vorrei dirti che mi sono tenuta dentro per tanto tempo… e sento di dover essere onesta con te…” 

La voce di Sheila interruppe quella quiete, facendo voltare Crow verso di lei. Il giovane assunse un’espressione incuriosita mista a preoccupazione.

“Voglio dire, tu sei mio fratello e non dovrei nasconderti una cosa del genere…” continuò lei.

“Uhm, sembra una cosa grave… Accidenti, ci mancava solo questa!” pensò lui, teso. Con tutto quello che era successo recentemente, non ci voleva un ulteriore problema. Quale poteva essere? Sheila era in realtà ricercata? Anche lei ha subito lo stesso passato di Beline? Era incinta? La sua mente pensò alle cose più improbabili!

“… penso che tu non ti farai così tanti problemi, forse lo saprai già in un certo senso…” 

“Sheila! Non girarci attorno e dimmelo subito!” esclamò lui di getto. 

Sheila rimase un po’ interdetta per la reazione del fratello, assumendo un’espressione leggermente impaurita.

“S-scusa…” le disse Crow, realizzando di aver commesso un piccolo errore. “Non volevo essere brusco, è solo che-“

“Mi piacciono le ragazze.”

Sheila terminò la frase senza dare il tempo al fratello di completare la sua. Lui la guardò negli occhi dapprima stranito, poi la sua espressione si trasformò in un sorriso, poi emise delle risatine e infine fu colto da un attacco di ilarità.

“Ehm… che hai da ridere?” domandò preoccupata lei, guardandolo stranita. “Vedi che non è uno scherzo…” 

Il ragazzo continuò a sbellicarsi dalle risate, tenendosi la pancia.

“Oh, ma che cazzo! Si può sapere perché fai così?!” si spazientì sua sorella, alzandosi in piedi.

“Per un istante… eheheh… pensavo volessi dirmi…” fece Crow, prima di scoppiare di nuovo a ridere. “Ok, dicevo… pensavo mi stessi per dire che tu fossi incinta!”

Sheila lo osservò mentre emetteva ulteriori risate, per poi aggiungersi a quel concerto ridendo a sua volta. Continuarono in quel modo per circa cinque minuti, prima di calmarsi e parlare seriamente. Sheila si risedette per terra.

“Mi hai fatto spaventare, per quello ho riso!” esclamò lui. “Sarà la tensione accumulata in questi giorni…”

“Capisco… Quindi non ci sono problemi per-“ 

“Vuoi scherzare?!” la fermò Crow. “Capisco che la cosa non venga vista di buon occhio, ma con me e gli altri puoi stare tranquilla. Garantito!” 

Lui le mise una mano nei capelli, strofinandole la testa.

“Smettila!” protestò lei, stizzita. Nonostante quel piccolo scherzo, riusciva a vedere sua sorella serena.

“Ragazzi!” esclamò Martha dall’interno dell’edificio domestico. “Beline si è svegliata!”

 

Angolo autrice

E rieccoci qui con un altro angolo autore!

Stavolta nulla di nuovo da segnalare, rinnovo l’avviso precedente in cui dicevo che forse l’aggiornamento rallenterà (visto che la volta scorsa l’avevo detto ma bene o male ho rispettato i miei normali tempi di pubblicazione… finora xD). Le motivazioni sono le stesse, quindi il fatto di dover anche lavorare a “BWID” a cui si aggiunge una poca ispirazione (che mi ha portato a scrivere tutt’altro, sia che ho postato sul sito che progetti più segreti del reale contenuto dell’Area 51 o.O). Speriamo che mi passi, al momento non sono tanto preoccupata per “My love, My life” ma per altre long ^^’.

Comunque, colgo l’occasione per ringraziare tutte le persone che seguono questa storia, in particolare “CyberNeoAvatar” e “jigokuko” per le recensioni (e per aver aggiunto la storia tra le seguite), “Marlena_Libby” che la segue sempre dietro le quinte (e che mi fa compagnia con simpatici messaggi privati ^^), a cui si aggiungono “Black_RoseWitch” (per aver messo questa storia tra le ricordate e seguite ^^) e “Colpani392” per averla aggiunta tra le seguite! Ovviamente il ringraziamento vale anche per chi segue la storia silenziosamente! ^^

Ci vediamo al prossimo capitolo! Bye! :D

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! 5D's / Vai alla pagina dell'autore: eli_mination