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Autore: sweetnight87    21/05/2020    3 recensioni
... Emma convinta che Gold abbia esiliato la Fata Nera, si dedica alla scelta del perfetto abito da sposa.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Fata Nera/Fiona, Henry Mills, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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...Convinta che la fata nera sia stata esiliata da Gold, Emma si dedica alla ricerca dell’abito da sposa.

 

 

Il grande giorno si stava avvicinando rapidamente, ma, l’abito da sposa ancora mancava, trovare quello adatto si stava rivelando difficile. Eppure sapeva come voleva che fosse, semplice. Non era il tipo da abito elaborato, da abito bianco a dirla tutta.

Non che avesse fantasticato chissà quanto sul giorno del suo matrimonio visto la sua triste infanzia e le delusioni amorose, a dire il vero non avrebbe mai immaginato che quel giorno sarebbe arrivato anche per lei.

Era andata fuori da Storybrooke a cercare l’abito adatto, non voleva che fosse una questione di Stato, non era quel tipo di ragazza, quella che portava mezza famiglia e gli amici con sè per chissà quanti negozi, per chissà quanti giorni provandone fino a perderne il conto.

Eppure quella ricerca si stava rivelando più difficile del previsto.

A Boston aveva girato tre boutique, le commesse le avevano fatto provare almeno cinque o sei abiti per negozio, quasi uno per ogni stile, risultato? Conosceva lo stile impero, l’abito a sirena e via discorrendo ma nessuno di quelli le aveva fatto battere il cuore.

“ Emma, Emma, da quando sei così complicata? Da quando cerchi la perfezione in un abito che metterai solo una volta e per mezza giornata?” Non era da lei.

Improvvisamente si ritrovò ad arrossire, le sue guance andavano in fiamme, diventando color rosso peperone al pensiero di Killian che le sfilava l’abito con impazienza, quindi alla fine avrebbe indossato un abito per forse un paio d’ore o poco più. 

Alla fine era solo un abito, almeno così l’aveva sempre pensata, adesso però qualcosa era cambiato...

Eppure la risposta la conosceva bene, era merito di Killian,  per quel giorno aveva iniziato ad alzare gli standard, era felice e viveva con una maggiore intensità tutto ciò che riguardava quel momento a cui non aveva mai dato tanta importanza.

 

“Mamma, vuoi venire con me a scegliere l’abito da sposa?”

Snow a quell’invito aveva cercato di trattenere le lacrime, ma non era riuscita con successo nella sua prerogativa.

Aveva abbracciato Emma e con voce ancora commossa aveva esternato un debole “si!”

Emma aveva sorriso mentre ricambiava l’abbraccio, era felice di aver coinvolto la sua mamma, avevano perso così tanto tempo, anzi a dirla tutta si sentiva in colpa per non averla inclusa nell’operazione abito bianco, il suo Henry l’avrebbe chiamata così.

Anzi, avrebbe dovuto dirlo anche a lui, era giusto renderlo partecipe, se avesse voluto sarebbe stato il benvenuto a bordo della missione di ricerca.

“ Ecco, adesso mi sono trasformata nella sposa folle che trascina amici e parenti alla ricerca del vestito”

Aveva sussurrato rendendo per lo più incomprensibile il tutto.

 

“Ragazzino, so che ti sembrerà strano, ma... Vorrei, vorrei, vorrei che venissi con me a scegliere il vestito per il matrimonio”

Henry le aveva regalato un enorme sorriso, “mamma, mi farebbe piacere! E che l’operazione abito bianco abbia inizio!”

Emma gli aveva scombinato i capelli e regalandogli un sorriso a trentadue denti l’aveva riabbracciato. Adesso era tutto come sarebbe dovuto essere sin dall’inizio della ricerca.

 

Emma insieme a Snow e Henry avevano iniziato a girare per i vari reparti, alla fine di quella perlustrazione solo quattro modelli in tutto avevano colpito i tre, non restava quindi altro da fare se non che provarli.

Seduti sui divanetti, improvvisamente Snow scattò in piedi facendo sobbalzare Henry per lo spavento.

“Scusa Henry, ma ho appena avuto un’idea, torno subito”

“ Ma mamma starà per uscire dal camerino”

“Per quando sarà qui, avrò già fatto!” Detto ciò prese il cellulare dalla borsetta spostandosi verso l’entrata del negozio.

Doveva essere una sorpresa, come aveva fatto a non pensare prima a quell’eventualità? Adesso doveva solo aspettare che Belle le facesse sapere. Non restava da fare altro se non aspettare che David li raggiungesse, doveva esserci pure lui.

Tornata al salottino in cui lei ed Henry aspettavano Emma, improvvisamente le lacrime avevano annebbiato la sua vista, la sua bambina era dinnanzi a loro, indossava un vestito con maniche a palloncino, scollo a barca è un corpetto che perfettamente si sagomava sotto al seno per poi aprirsi morbido e scendere lungo fino ai piedi.

Henry intanto scuoteva la testa perplesso, “ sembra una camicia da notte, no mamma! Non mi piace”

Snow ed Emma erano scoppiate a ridere, il loro ragazzino non aveva tutti i torti in effetti.

“ D’accordo, avanti il prossimo, ne restano tre.”

A Emma sembravano tutti molto simili i modelli tra di loro, non capiva come avrebbe fatto a trovare quello che le avrebbe fatto battere il cuore, quello giusto, visto che ne aveva provati così tanti fino a quel momento e nessuno l’aveva conquistata.

Prima di uscire con il secondo abito aveva perso qualche istante a guardarsi allo specchio, quel modello era troppo da principessa, lontano anni luce dal suo stile, ma le aveva fatto scendere una lacrima lungo le guance, cosa fino a quel momento mai successo per nessun abito.

Era un modello semplice, aveva delle sottili bretelline è un corpetto retto di raso e pizzo, si modellava come se l’avessero cucito su misura per lei e un ampia gonna di raso con delicati motivi floreali in pizzo scendeva ampia fino a terra. A parte la gonna forse un po’ troppo ingombrante e principesca ne era rimasta colpita, questo era un modello da tenere in considerazione, senza ombra di dubbio.

Quando Emma uscì dal camerino, non si aspettava di certo di ritrovarsi in negozio anche il suo papà.

“ Pa.. Papà!”

David le sorrise, poi si asciugò le lacrime e le andò incontro per abbracciarla, la sua meravigliosa bambina era incantevole vestita di bianco, il pirata era fortunato che Emma ricambiasse il suo amore.

Snow e David stretti in un abbraccio guardavano la loro bambina, Emma era sorridente, felice e lo erano anche loro, niente e nessuno avrebbe mai più potuto separare la loro famiglia.

Emma per smorzare la tensione aveva iniziato a girare su sè stessa, voleva che si concentrassero sull’abito, non voleva piangere ancora pure lei, in suo soccorso venne Henry con fischi di apprezzamento che fecero scoppiare a ridere tutti.

“ Ne restano ancora due da provare ma questo mi piace particolarmente, voi cosa ne dite?”

Ancora commossi Snow e David si limitarono ad annuire.

“Mamma dovresti riprovare anche il primo abito, nonno non ti ha visto”

Emma alzò gli occhi al cielo, volevano farla restare chiusa in quel negozio tutta la giornata?

Alla fine acconsentì, non poteva privare i suoi genitori di quel momento così importante, intenso, familiare, un momento che si andava ad aggiungere al loro bagaglio di ricordi di famiglia.

Una volta riprovato il primo abito, questo fu bocciato anche da David, fu così il turno del terzo e penultimo abito.

Aveva le maniche che arrivavano sopra al gomito, erano di un tessuto leggero, avvolgevano delicatamente il braccio ma erano alquanto sagomate, il corpetto era molto più sofisticato ed elaborato, aveva uno scollo a V sul davanti, non molto profondo ma quanto bastava per renderlo sensuale, era sagomato da una sottile cintura e scendeva morbido allargandosi in una gonna costituita da centinaia di strati di tulle, il suo cuore ne fu rapito, adorava quel abito.

Uscita dai camerini, s’incamminò verso il salatino in cui da non sapeva nemmeno lei quanto tempo la sua famiglia l’attendeva, David immediatamente bocciò l’abito, Snow e Henry invece alzarono i pollici in sù.

“No Emma, non so, non mi convince!” 

“Papà, io lo so perché non ti convince, non fare il geloso e dai” 

Areava sorriso e gli aveva dato un bacio sulla guancia per rassicurarlo.

Tornando verso i camerini immaginava l’espressione di Millian vedendole percorrere la navata con quel abito, divenne color pomodoro, si, era decisamente rossa in viso, ma aveva un sorriso malizioso disegnato sulle labbra.

David continuava a non essere d’accordo su quel modello, ma alla fine Emma l’aggiunse alla lista di quelli che avrebbe tenuto in considerazione.

L’ultimo modello denominato Princess Grace, aveva un qualcosa di familiare, aveva visto quell’abito da qualche parte, il dove però non lo ricordava, solo quando una volta indossato la sua immagine venne riflessa dallo specchio ebbe un flash, era una riproduzione perfetta del modello indossato dalla Principessa di Monaco per il suo matrimonio.

Quel modello le piaceva molto, era elegante e semplice allo stesso tempo, anche quello si aggiungeva ai due vestiti che le avevano fatto battere il cuore. Da nessun vestito era perfetto a tre che le avevano fatto battere il cuore, ma ne avrebbe eliminato ancora uno, la scelta finale sarebbe stata tra due, ed era quasi certa che avrebbe tenuto in considerazione l’abito con lo scollo a V e il modello Princess Grace.

Se solo avesse saputo prima che a Storybrooke avesse trovato tre modelli che l’avrebbero fatta innamorare evitando così  di girare per Boston e non solo, di entrate in ansia perché non aveva trovato il suo abito speciale, era chiaro, almeno avrebbe dovuto esserlo, era nella sua cittadina che avrebbe trovato l’abito.

 

Giunti a casa con due abiti su quattro aveva deciso che li avrebbe riesaminati con calma, la titolare del negozio le aveva fatto portare i modelli con sè, solo una volta scelto avrebbe restituito L’ altro, a Boston non avrebbe potuto usufruire di tale privilegio, che stupida era stata a pensare di sceglierlo da sola e lontana da casa, in più aveva avuto con lei la sua famiglia, era stato il pomeriggio più bello ed emozionante di sempre. Inoltre, Regina e Zelena avrebbero preso parte insieme a Snow alla nuova prova degli abiti.

 

Concentrata ad osservare i vestiti, fu riportata alla realtà dalla domanda fatta da Snow: “Hai preso una decisione.?”

“ Ancora no, ho ridotto la scelta a due, ma non so quale sia quello giusto.”

“ Beh! Non volevo dire niente perché non ero sicura che il sortilegio l’avesse portato qui dalla foresta incantata, ma ho chiesto a Belle di rovistare nel retro del negozio di Gold e l’ha trovato...”

Emma non capiva a cosa sua mamma si riferisse, la guardava confusa, Snow così si decide ad essere meno criptica.

“Il mio abito da sposa. Vorresti indossarlo?”

Un largo sorriso si disegnò sulle labbra di Emma.

“Ovviamente! Dov’è? Voglio vederlo”

 “L’ho portato in tintoria e sarà pronto in tempo per il matrimonio di sta sera”

“Oh mamma, grazie!”

“Con tutto quello che abbiamo passato, non pensavo che ce l’avremmo fatta”

Ciò che ci voleva era un brindisi per la futura sposa, ma quando  bussarono alla porta l’emozione era visibilmente palpabile in tutti i presenti.

“Eccolo qui!”

“Oh caspita! Mamma, è bellissimo!”

Improvvisamente però qualcosa accade ed Emma allarmata chiamò: “ mamma!”

L’abito era diventato nero e la Fata Nera aveva fatto il suo ingresso.

“Che cosa diavolo vuoi il giorno del matrimonio di mia figlia?”

Snow con rabbia si era rivolta verso colei che aveva rovinato quel magico momento.

L’abito era diventato nero e non c’era magia in grado di farlo ritornare bianco in tempo.

Con il cuore a pezzi per quanto successo Emma dovette scegliere uno dei due abiti appesi in sala, ma avrebbe vendicato il vestito di sua mamma, la Fata Nera andava fermata e lei in quanto Salvatrice avrebbe portato a termine il compito.

Per quanto riguardava l’abito, se le cose fossero andate bene e fosse sopravvissuta alla battaglia avrebbe a quel punto indossato l’abito Princess Grace, forse era destino andasse in quel modo.

 

FINE.

 

 

 

  
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