Under
My Skin (Love)
Guardo
svogliatamente la sveglia, segna
le 6:48, tra poco suonerà ma non mi
interessa, tanto non ho chiuso occhio… neanche stanotte.
La spengo prima
che inizi a suonare, urtando il mio sistema
nervoso, cioè prima di scaraventarla molto poco garbatamente
contro il muro.
Non so se avete
notato, ma in questa settimana sono
particolarmente irrequieto, ed irritabile, cosa assai strana per me.
Si,
perché di solito sono un ragazzo molto tranquillo, oserei
dire quasi incline ad ingnorare tutto ciò che mi circonda ,
troppo preso dal
mio lavoro… si, se di “lavoro” si
può parlare… infatti sto seguendo due
specializzazioni all’università di Tokyo,
Matematica applicata, ed elettronica.
Ma le mie
preoccupazioni non scaturiscono da questo… ci mancherebbe
anche, ottengo sempre i voti più alti di tutta la
facoltà…
Il mio problema
ha un nome, Teru Mikami.
Ora vi spiego.
Teru Mikami
è l’ex del mio attuale ragazzo, Light Yagami, che
l’ha lasciato perché innamorato di me.
Fin qui nessun
problema, direte voi, ma invece non è così!
Il problema
c’è eccome; il problema è che Mikami
non si è
ancora rassegnato all’idea che Light abbia scelto me, e
quindi continua a
provarci spudoratamente con il mio ragazzo, approfittando della mia
assenza.
Perché
si, Light e la sua combriccola di amici, di cui fa
parte anche Mikami, hanno gentilmente deciso di andare in vacanza
quando io
devo preparare non uno, bensì due esami!, e quindi non ho
potuto aggregarmi.
Ma sinceramente
non mi pare proprio appropriato parlare di
una coincidenza quando a proporre, e successivamente prenotare, il
viaggio è
stato proprio lo stesso Teru.
Ora,
immaginatevi il vostro adorato fidanzato, su una
spiaggia assolata, in compagnia dei suoi amici e del suo ex, che non
sembra
voler accettare il fatto di essere stato lasciato; e aggiungete il
fatto che
voi siete a chilometri e chilometri di distanza, e non potete fare
niente, se
non telefonargli o aspettare una sua telefonata.
Come la
prendereste?
Io,
personalmente, non mi ero mai reputato una persona gelosa,
ne tanto meno possessiva, ma questi 7 giorni di lontananza mi stanno
facendo
uscire di testa.
Il mio cervello
formula milioni di ipotesi… ovviamente tutte
negative!
Mello e Near, i
miei migliori amici, mi dicono che mi sto
facendo troppe paranoie, che Light mi ama alla follia, che non mi
tradirebbe
mai…
Ma io non riesco
a stare tranquillo, non riesco a darmi pace,
non riesco a pensare ad altro.
Il
caffè ampiamente zuccherato ed una fetta di torta al
cioccolato mi fanno riacquistare un po’ di energie; ne ho
proprio bisogno, oggi
ho l’esame di matematica, e sono tre notti che non
dormo…
Mi infilo un
paio di jeans, le scarpe da ginnastica, una
semplice maglietta bianca, ed esco di casa, afferrando la mia tracolla
con i
libri dentro.
Oh,
ma non mi sono
ancora presentato.
Mi chiamo L
Lawliet, piacere.
********
Esame di
matematica.
Risultato: 30 e
lode
Con i
complimenti del professore, ma ormai non lo ascolto
più, perché nella mia testa ci sono un turbine di
idee e domande.
La principale?
Perché
l’amore non è come la matematica?
Perché
non è così semplice?
Insomma, in
matematica è tutto bianco o nero, basato tutto
sulla logica… ma l’amore…
l’amore è pieno di sfumature, a volte anche
impercettibili, che però si deve essere in grado di
cogliere…
****************
Entro in casa,
poso la borsa con i libri in un angolo e, con
un pacco di biscotti al cioccolato, mi siedo comodamente sul divano,
accendendo
la tv, mentre mi porto le gambe al petto.
Comincio a
guardare uno di quei telefilm polizieschi
americano che mi piacciono tanto, e tutti i pensieri sembrano come
scomparsi.
In effetti,
questa è una delle poche cose che riesce davvero
a rilassarmi… forse in me c’è un
assopito animo da detective… chissà…
Sto giusto per
capire chi è l’assassino, facendo le mie
ipotesi ad alta voce, quasi a volermi confrontare con il protagonista
del
serial, quando il mio cellulare inizia a vibrare.
Guardo il numero
sul display.
Light.
Decido di
rispondere, in
tono piatto, mentre tutti i miei dubbi mi ripiombano
improvvisamente
addosso.
Cavolo, per una
volta che non ci stavo pensando!
“pronto”
“ehi,
come è andato l’esame?” mi chiede con
voce allegra
“bene…
30 e lode, come al solito” rispondo, mentre addento un
altro biscotto
“e
allora che cos’hai?”
“niente”
rispondo secco
“oh,
andiamo, L, non prendermi in giro. Lo capisco quando hai
qualcosa che non va!... che cos’hai?” insiste
“lo
sai che cos’ho…”
“ancora?...”
mi dice, ma io lo interrompo con uno stizzito si,
ancora! E scusa tanto se sto male al pensiero di tu e lui insieme,
scusa!”
“L,
andiamo, lo vuoi capire che non è successo niente, e che
non succederà niente?”
“…”
“…e
per favore, smetti di starci male, altrimenti ci sto male
anche io…”
“…non
posso…”
Lo sento fare un
respiro profondo.
“io
amo te! Non devi preoccuparti di niente, hai capito?”
“…”
“L,
hai capito?”
“si…”
rispondo, in tono non molto convinto,
tant’è che lui sospira, per poi
terminare la
chiamata con un
“vabbè,
tanto adesso è inutile… ti richiamo stasera,
ok?”
“si,
va bene”
“ciao”
“ciao”
Chiudo il
telefono con un sonoro “tlack”, e la mia mente
comincia a vagare incontrollata.
Perché
continua a ripetermi di smetterla di preoccuparmi? Perché
insiste così
tanto su questo punto?
…potrebbe
essere la verità, potrebbe davvero stare male anche
lui per me… oppure
me lo dice solo per
farmi stare tranquillo, per darmi il contentino, mentre lui si
diverte?...
Dannazione!
Devo riuscire a
svagarmi, a pensare ad altro, altrimenti questo dubbio mi
logorerà per tutta la
prossima settimana.
È
questo che penso, mentre riprendo il mano il cellulare, con
l’intento di invitare a cena Mello e Near.
Decisamente,
parlare un po’ mi farà bene.
**********
grandioso,
un’altra notte insonne!
Ed è
addirittura la quarta…
…cavolo!
Ma perché
devo
starci così male?!
Mi paro la luce
che filtra dalla finestra con la mano, mentre
non so perché, ho una voglia davvero disperata di piangere.
Oh, al diavolo!
Mi dico,
alzandomi dal letto, andando a prepararmi una tazza
del mio amato caffè.
Mi siedo al
tavolo di cucina e lo sorseggio in tutta calma, e
sono ancora in boxer e maglietta quando suonano alla porta.
“chi
è?” chiedo svogliatamente, avvicinandomi
“il
tuo principe azzurro…”
…quella
voce la riconoscerei tra mille…
Apro la porta di
scatto, con gli occhi sgranati per la
sorpresa, e me lo ritrovo davanti, bello come mai me lo ero ricordato
in quei
dannati sette giorni.
“che…che
ci fai qui?” gli chiedo, con la voce che mi trema,
mentre lo faccio entrare in casa e richiudo la porta.
“volevo
tornare a casa…” risponde, vago
“perché?”
“non
ce la facevo più a sentirti in quello stato, mi faceva
male…”
“il
tuo amico stava bene, invece, suppongo…” gli dico,
pungente, riferendomi a Mikami
“non
nominarlo… avevi ragione tu…”
Un mezzo sorriso
spunta sul mio viso al pensiero di aver
avuto ragione, ma quando finalmente realizzo il significato delle sue
parole
torno improvvisamente serio.
“ti
prego, dimmi che tra voi non è successo
niente…” la voce
mi si incrina, senza che io possa controllarla.
“non
è successo niente, tranquillo…
Ma prima che
possa finire la frase scoppio a piangere, in
piedi, in mezzo al salotto, riversando tutta la frustrazione di quei
giorni.
Sento le sue
braccia che mi avvolgono, rassicuranti, mentre
mi avvicina a se, abbracciandomi con forza.
Dio, quanto mi
è mancata questa sensazione!
Mi si avvicina
all’orecchio e mi sussurra “non è
successo
niente. Niente! … io voglio te! Ho amato sempre e solo te!
Non mi interessa
altro!”
Sgrano gli
occhi, dopodiché ricambio l’abbraccio, piangendo
ancora, questa volta di gioia però.
Mi sento un
emerito idiota per quello che ho pensato.
Light
è l’unica persona che conosco capace di farmi
sentire
un idiota, l’unica persona che, anche non volendo, anche non
sapendolo,
influenza ogni mia azione…
La
verità, è che se l’amore fosse basilare
e semplice come la
matematica, nessuno si innamorerebbe mai, perché sarebbe un
sentimento troppo
logico e scontato…
L’amore
è un sentimento imprevedibile, ed è proprio per
questo che è così bello innamorarsi.
THE END
Salve a tutti
cari lettori! ^^
Se siete
arrivati fino a queste poche righe vuol dire che
avete letto tutta questa storia, e vi ringrazio per questo,
perché per me ha
davvero un valore particolare; infatti, questa fic è
autobiografica, in quanto
io stessa ho provato sulla mia pelle un’esperienza simile.
Ma non voglio
annoiarvi oltre, spero solo che la fic vi sia
piaciuta. ^^
E inoltre,
volevo chiedere scusa a chi legge “Prova a
Prendermi” e “la Gelosia che fa Tingere di
Rosso…”! entrambi i nuovi capitoli
sono pronti, devo solo trovare il tempo per scriverli al pc e postarli!
Abbiate
pazienza! ^^’
Un mega saluto a
tutti, e grazie ancora. ^^
Kiss.
ladyElric92