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Autore: Barby_Ettelenie_91    26/05/2020    7 recensioni
Altre foto ancora più vecchie apparvero sullo schermo, foto di cui ricordava a malapena l’esistenza e risalivano al periodo in cui era prigioniera di quello psicopatico manipolatore.
Una in particolare attirò la sua attenzione.
Jessica e Killgrave sorridevano abbracciati, sembravano... felici?

 
Buona lettura!
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jessica Jones, Kilgrave
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Scritta con I Prompt del lunedì de Il Giardino di EFP

Prompt di MusicAddicted 

Uno dei due guarda una foto scattata ai tempi in cui Killgrave ha sequestrato Jessica... con i suoi pensieri relativi

 

 

 

 

 

"Jeeessicaaa! Sorridi, Jessica!" Killgrave sorrideva e la guardava, nonostante il bel viso deturpato e coperto di sangue.

"Cazzo! Non di nuovo... smettila!" Jessica si svegliò di soprassalto nel suo letto imprecando.

Erano passati sei mesi da quel maledetto giorno, pensava di essere riuscita ad andare avanti, e invece lui continuava a tormentarla anche nei sogni.

 

*

 

Dopo settimane di ricerche estenuanti, inseguimenti che non portavano a nulla, e tanti morti innocenti, finalmente erano giunti alla resa dei conti.

Messi al sicuro Trish e le altre persone sul molo, erano rimasti solo loro due. Jessica strinse la mano sul collo di Killgrave, un solo movimento e lo avrebbe ucciso, mettendo fine a un incubo. Percepiva la sua paura sulla pelle, nonostante restasse immobile in attesa di un suo gesto. Allora perché ora esitava?

"Io non sono un'assassina!" Urlò rabbiosa, colpendolo con un pugno in pieno volto che gli ruppe il naso e lo fece volare per terra.

Presa da una furia cieca continuò a scaricare la sua rabbia e frustrazione su di lui, che non si sottrasse ai suoi colpi, sapendo di meritarli.

All'improvviso si fermò, esausta, rendendosi conto che se non avesse smesso l'avrebbe ucciso davvero. Fissò con odio quel corpo martoriato e quel viso coperto di sangue.

"Ora sparisci dalla mia vista! Vattene da New York, non farti mai più vedere! Se provi a usare qualcuno dei tuoi trucchetti, giuro che sei un uomo morto!"

Killgrave la fissò per un lungo attimo.

"Sappi che io ti amerò sempre!" sussurrò prima di abbassare il capo sconfitto.

 

*

 

Era ancora molto presto, ma Jessica sapeva che non sarebbe riuscita a riprendere sonno, così si fece una doccia fredda e raggiunse la cucina per fare colazione. Fortunatamente c'era ancora del latte commestibile nel frigo semivuoto, non era il caso di cominciare a bere whisky già alle sette del mattino.

Si dedicò ad alcune ricerche al computer ma faceva fatica a concentrarsi. Quel maledetto sogno le aveva lasciato una sensazione di fastidio che le arrivava fin sottopelle.

Prima delle nove era già fuori casa, il lavoro sul campo di sicuro l'avrebbe aiutata.

 

*

 

Rientrò a notte fonda ubriaca, aprendo di malagrazia la porta sgangherata del suo ufficio che scricchiolò. Prima o poi si sarebbe dovuta decidere ad aggiustarla. Lanciò il giubbotto di pelle sul divanetto e si trascinò fino alla scrivania massaggiandosi le tempie che pulsavano.

Stravaccata sulla sedia, collegò il cellulare al computer e cominciò a scaricare le foto della giornata.

“Stupidi uomini che non sanno tenersi l’uccello nei pantaloni!” borbottò distratta.

In mezzo alle immagini che immortalavano mariti infedeli, all’improvviso cominciò a scorrere una lunga serie di suoi selfie, in alcuni sorrideva anche in modo falso e forzato. Erano le foto che Killgrave la obbligava a mandargli quando era riuscita a liberare Malcom.

Il sogno della notte prima le tornò vivido alla mente facendola rabbrividire.

“E che cazzo!” sbuffò mentre con un gesto stizzito le cancellò tutte.

“Mi sarei dovuta decidere molto prima a formattare la memory card…” mentre faceva questo pensiero altre foto ancora più vecchie apparvero sullo schermo, foto di cui ricordava a malapena l’esistenza e risalivano al periodo in cui era prigioniera di quello psicopatico manipolatore.

Una in particolare attirò la sua attenzione.

Jessica e Killgrave sorridevano abbracciati, sembravano... felici?

La ragazza scosse la testa quasi a voler scacciare quel pensiero, per poi recuperare una bottiglia di whisky semivuota dal cassetto e scolarsi il poco contenuto rimasto.

La bottiglia le scappò involontariamente di mano, infrangendosi sul pavimento, ma non vi prestò nessuna attenzione. Troppi pensieri affollavano la sua testa.

 

*

 

Killgrave l'aveva plagiata, aveva piegato la sua volontà usando i suoi poteri, l'aveva privata della sua dignità facendole fare cose orribili, l'aveva stuprata, nel corpo e nella mente, in nome di un amore malato e possessivo, eppure... eppure all'inizio lei, loro, erano felici. Due anime tristi e prese a calci dalla vita che insieme avevano trovato la loro dimensione. Nella sua vita Jessica aveva avuto ben poco amore dopo la morte della sua famiglia, tutti i problemi con Trish e sua madre... i ragazzi che aveva avuto poi erano affascinati e impauriti al tempo stesso dei suoi poteri. Tanto sesso ma ben poco amore. Ormai rassegnata a un'esistenza fredda e mediocre, aveva conosciuto quell'elegante ragazzo inglese, così diverso da lei ma anche così simile.

Avevano parlato, lui le aveva offerto da bere, e rimase sorpresa quando a fine serata Killgrave le allungò solo un bacio sulla guancia.

"Buonanotte Jessica! Ci vediamo domani!"

Avrebbe dovuto capire in quel momento di essere fregata. Un ragazzo normale non avrebbe mai potuto interessarsi, innamorarsi, di una come lei. Al massimo le avrebbe concesso una scopata nei gabinetti puzzolenti di un locale di quarta categoria.

Il primo bacio arrivò una settimana più tardi. Lui la strinse tra le braccia facendola sentire amata, ancora prima che desiderata, e lei chiuse gli occhi lasciandosi semplicemente trasportare.

Quando però le mani di Jessica s’insinuarono sotto la sua giaccia, chiedendo di più, Killgrave la fermò.

“Fermati, Jessica. È ancora presto, non credi?”

Lei istintivamente ritrasse le mani di scatto annuendo imbarazzata.

Chissà se già in quel momento la stava controllando…

Quando Killgrave le chiese di restare con lui, Jessica fu felice di seguirlo. In fondo viveva sola, Trish era troppo impegnata con la sua carriera per pensare a lei, non doveva rendere conto a nessuno di quello che faceva.

La foto l'avevano scattata il primo giorno che erano rimasti insieme.

Jessica era arrivata la sera prima, bagnata fradicia a causa di un temporale che l'aveva sorpresa lungo la strada. Con la scusa di cambiarsi, si era spogliata davanti a lui, che guardava il suo corpo ammirato, come se fosse la donna più bella che avesse mai visto.

Pochi minuti dopo Killgrave era sdraiato sul letto che ansimava, mentre Jessica a cavalcioni su di lui lo stava facendo impazzire. Raggiunsero insieme l'orgasmo per poi scambiarsi un lungo bacio. Quello non era solo sesso. Nessuno l'aveva mai baciata, dopo. Nessuno era mai rimasto a dormire con lei, abbracciandola e facendola sentire protetta e in pace con sé stessa.

La mattina avevano fatto colazione insieme in terrazza. Quando, dopo mangiato, Jessica prese il cellulare per chiamare Trish, Killgrave glielo sfilò dalle mani.

"Sorridi Jessica!" Esclamò puntando la fotocamera verso di loro.

Jessica sorrise divertita mentre scattava per poi baciarlo a tradimento riprendendosi il telefono.

Nel giro di poco tempo però Killgrave divenne geloso e paranoico, ossessionato dal fatto che Jessica potesse abbandonarlo, trasformando quell'idillio in un incubo. Utilizzando i suoi poteri la schiavizzò, la obbligò a restare reclusa, a fare cose orribili, a professargli e donargli amore falso, che lei non provava più, soltanto per compiacerlo.

Quando riuscì a scappare da quella prigione si sentì finalmente libera.

Una piccola parte di lei però non avrebbe mai dimenticato quei pochi e lontani giorni felici e avrebbe sempre sperato in una redenzione di Killgrave, anzi no, di Kevin.

Era quello il vero motivo perché non gli aveva spezzato il collo quella notte sul molo, ora se ne rendeva davvero conto.

 

*

 

Una lacrima scese involontariamente lungo la sua guancia, Jessica l'asciugò con rabbia e chiuse di scatto il computer per non vedere più quella maledetta foto. Il pensiero di Killgrave però non ne voleva sapere di abbandonarla.

Dov'era in quel momento? Aveva davvero abbandonato New York?  Chissà cosa stava facendo... avrà smesso di manipolare la gente?

Con un gesto meccanico afferrò il cellulare e cercò il suo numero nella rubrica.

Chissà se lo aveva cambiato...

"Ma che cazzo sto facendo?!" in un momento di lucidità s'impedì di chiamarlo e, per non rischiare di cadere di nuovo in tentazione, cancellò il numero.

Tanto era più che sicura che le loro strade prima o poi si sarebbero di nuovo incrociate.

Con quell’assurda certezza i pensieri finalmente si placarono e, complice anche l’alcol, Jessica si addormentò sulla scrivania con un’espressione serena sul viso. A tutto il resto avrebbe pensato il giorno dopo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolino dell’autrice

Buonasera!

Intanto alcune doverose spiegazioni.

La storia si basa sui pensieri di amore/odio di Jessica nei confronti di Killgrave, quindi alcuni fatti sono stati cambiati per renderla più verosimile.

A differenza dell’originale qui Killgrave non rapisce subito Jessica, c’è un breve corteggiamento per dimostrare come effettivamente i due siano stati davvero innamorati all’inizio, anche se già da subito s’insinua il dubbio, mentre l’ossessione nasce solo con il tempo, giustificando tutti i tormenti interiori di Jessica, non facendola apparire solo come una con la sindrome di Stoccolma che ripensa al suo carnefice in un momento di delirio alcolico guardando una foto.

Il fatto che lei all’inizio decida di risparmiarlo è il what if motore della storia da cui nascono i suoi pensieri. 

Direi che questo è tutto…

È la prima volta che scrivo su questo fandom, spero di non aver fatto troppi danni!

 

Per finire vorrei fare un mega ringraziamento a MusicAddicted, per avermi convinta a guardare Jessica Jones, per essere approdata qui (ma in realtà quella è pure colpa di Jessy e Killy! xD) e avermi rassicurata che questa storiella forse non è poi così tanto male!  Grazie davvero cara! <3

Alla prossima!

Barby

 

   
 
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