Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Prettybene9816    27/05/2020    0 recensioni
I protagonisti sono diversi, ma è consigliato leggere prima i sequel per capire meglio i protagonisti.
All'interno del libro ci saranno vari protagonisti, altre storie che vi illustrerò mano a mano. Iniziamo con la prima coppia:
Flora non ha scampo, Khalil, il suo stalker dall'età di 14 anni, ha un obiettivo...vuole umiliarla, distruggerla, farle passare l'inferno, vuole che strisci per terra come un animale, vuole denudarla di emozioni, anima e vita.
Lei si sveglia in una stanza buia ed estranea, non sa cosa possa succedergli, e chi o perchè le stanno facendo ciò, ma lei è forte, furba e caparba...sa che quello è il suo inferno, ma meglio regnare all'inferno che servire in cielo.
Seconda coppia:
Jamal è testardo, Swarna è volubile, Jamal è burbero, Swarna è affabile, Jamal è arrogante, Swarna è timida, Jamal non prova più emozioni, Swarna dà il cuore alle persone, Jamal ama il potere, Swarna ama la semplicità, Jamal vuole tutto, Swarna non vuole nulla...cosa hanno in comune?
Jamal ha perso il suo migliore amico Farid, Swarna ha perso sua sorella Bekka...ogni responsabilità sulla bambina appena nata dall'unione di Farid e Bekka ricade su di loro, sono di colpo genitori e non si sopportano a
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Vederla fu amarla, amare solo lei, ed amare per sempre. -Robert Burns RAKIB'S POV: PASSATO: "BENVENUTI AL PARTY DELLA PRINCESS ALICE" leggo all'ingresso della casa. Sorrido e mi guardo attorno. Angela ha fatto un lavoro magnifico. E' tutto addobbato di rosa, all'angolo c'è un tavolo con degli antipastini sopra, un sacco di palloncini per aria e per terra, dei coriandoli sparsi ovunque e vari giocattoli messi nel salotto. "Oh figliolo!" esclama Angela rintracciandomi da lontano. "Ma guarda quanto siamo belli!!" dice osservandomi con la camicia bianca, un papillon blu e i capelli gellati. Ho stirato io con cura l'unica camicia che avevo, messo il papillon e cercato di domare i ricci col gel...baba ha detto che ero un figurino e mama..beh mama stava male ed era a letto, ma sono sicuro che sarei piaciuto anche a lei. "Questo è il regalo per Alice" dico allungandole il mio pacco. Baba spesso mi dava i soldi per il biglietto dell'autobus e raccogliendoli, sono riuscito a comprare l'ultimo modello di Barbie...sono molto soddisfatto. "Ma grazie! Vado a metterlo insieme agli altri, Alice dovrebbe essere in giro. Divertiti e mangia a sazietà!" dice Angela andando ad accogliere altri invitati. "Ehi Raki!" mi chiama Michael da lontano. Siamo tutti i bambini del quartiere, ci sarà da divertirsi qua. "Ciao ragazzi" li saluto con una spallata. "Robi ha chiesto di andare a bere insieme una cioccolata a Maria Sole" m'informano i ragazzi facendo arrossire Robi. "Vedi Michael? Così si fa" dico riferendomi alla sua cotta. "C'è Samantha, guardatela che bella" dice Domenico dando una gomitata a Michael. "Sta venendo verso di noi!" esclama saltellando. "Domenico finiscila, fingiamo di non..." "Ciao ragazzi" viene a salutarci Samantha. "Ciao Samantha, sei davvero bellissima" dice Michael. Lei gli sorride e dice "Grazie, anche tu sei...gradevole" Sposta lo sguardo a me e dice "Ciao Rakib, che figo che sei" "Grazie"mormoro indietreggiando. "Ti va se andiamo a ballare insieme?"chiede facendo calare il silenzio tra i ragazzi. "Io non..." mi paralizzo nel vedere Jamal ballare con Alice. Saltellano insieme e lei sembra al settimo cielo. Solo ora la osservo vestita da principessa con un vestito rosa, una coroncina sulla testa, i capelli ricci, un gloss alle labbra e delle ballerine con brillantini ai piedi...è da togliere il fiato. "Sì, andiamo" dico prendendole il polso e andando al centro del salone, vicini a loro. Lei mi prende la mano e saltella al ritmo della musica, ma io non stacco gli occhi da lei...come hai potuto farmi una cosa del genere? Decido d'ignorarla e divertirmi anch'io ballando...sono sudato quando alla quarta canzone mi trascino al bancone e prendo dell'acqua ghiacciata. "Le hai parlato di me?"chiede Michael venendomi incontro. "Cosa?" chiedo non capendo. "Sei andato a ballare con lei per parlarle di me, no?" Cosa? "Certo" dico asciugandomi il sudore. "Dov'è adesso?"chiede guardando il centro del salone. "Non ne ho idea, cerca" "Ragazzi, tutto bene?" chiede Angela versando dell'aranciata in un bicchiere di carta. "Si, grazie signora" dico annuendo. "Signora Angela, sa dov'è Samantha?"chiede invece Michael disperato. "Ho dovuto rimandarla a casa con una scusa, Alice mi ha minacciato di urlare piangendo se non l'avessi cacciata subito. Poverina, le ho dato delle fette della seconda torta e detto che la festa sarebbe finita a momenti" "Perchè? Credevo che Alice fosse affezionata a lei" dico perplesso. "Non saprei, si è arrabbiata molto. E' ancora furiosa in cameretta, l'ho lasciata sbollire mentre mi occupavo di lei. Mi potete fare un favore ragazzi?" "Certo signora" "Che la cosa rimanga tra noi, va bene? Non vorrei che Samantha venisse a scoprire la verità" "Va bene, non lo diremo a nessuno. Io posso andare da Alice?"chiedo preoccupato. "Certo, anzi cerca di calmarla e farla uscire se puoi" "Va bene, ci proverò" dico avviandomi. Busso piano alla porta e sento urlare "No mamma, vattene!" "Stellina, sono io" dico. La porta viene improvvisamente spalancata e lei buttandomi per terra, richiude la porta alle nostre spalle. Presto mi ritrovo con dei calci leggeri sulla pancia e lei che mi urla addosso di odiarmi con tutto il suo cuore. "Alice, che diavolo ti prende!" esclamo allontanandola. "Perchè hai ballato con Samantha e non con me? Io sono la festeggiata e la più bella!" "Potrei fare la stessa domanda anche a te, perchè ballavi con Jamal e non con me?" "Ha detto che mi aveva comprato la Barbie Mariposa, capisci?!" "E a me andava di ballare con lei" sbotto innervosendomi. "L'ho fatta cacciare, ora mamma la caccerà" dice lei soddisfatta della cosa. "Perchè? Sei per caso gelosa del fatto che possa ballare di nuovo con lei?" Mi dà un altro calcio alla pancia e io esclamo "Alice!" "Tu sei mio! Hai capito!" urla uscendo dalla cameretta e lasciandomi con un sorriso enorme. Quanto odio doverti amare. PRESENTE "Figliolo, lascia fare a me" dice Angela impedendomi di aiutarla. "Non mi costa nulla" dico mettendo i piatti sul tavolo. "Ma sei l'ospite, devo sempre ricordartelo?"chiede lei ridendo. Sorrido anch'io e dico avvicinandomi a lei "Sa che per me è sempre un piacere aiutarla" "E tu sai quanto odio che tu mi parli in terza persona" "Purtroppo è una cosa che non potrà cambiare, sono abituato a farlo" "E abituati a parlarmi in seconda persona" Ridacchio e chiedo indicando il timer che ha suonato sopra il forno "Prendo io?" " Va bene" acconsente lei mentre io apro il forno ed esco fuori una teglia di pollo arrosto con patate e peperoni. "Sembra buonissimo" dico posandola sul tavolo. "Cos'è? Pollo?"chiede Alice entrando in cucina. "Mmm che profumino" dice avvicinandosi al tavolo e rubando una patatina. "No no, è..." faccio per dire, ma lei ha già messo in bocca la patatina. Subito se ne pente perchè saltella sul posto portandosi le mani sulla bocca. "Bollente" completo la frase guardandola divertita. "Ben ti sta! Quante volte ti ho detto di non fare l'ingorda!" esclama Angela portando a tavola una pentola di penne al sugo. "Aiii non lieso a pallare" bofonchia Alice portando la lingua fuori. Il mio sguardo si posa su questa che è arrossata e subito deglutisco cercando di non lasciarmi andare ai miei pensieri lascivi. Quella lingua gonfia starebbe bene su di me. "Figliolo?" "Eh sì?"chiedo scuotendo la testa. "Siediti, perchè sei rimasto impalato?" Solo ora mi accorgo di Angela e Alice sedute che aspettano me. "Oh certo, io..." mi siedo. "Tutto bene?"chiede Alice corrugando la fronte. "Sì" mormoro abbassando lo sguardo. "Prendi figliolo, mangia tanto" dice Angela indicandomi la pasta. "Si serva prima lei" "Non esiste, prima l'ospite" dice Angela prendendo il mestolo e mettendomi sul piatto una quantità industriale di pasta. "Peccato che non mi avete avvista prima, avrei cucinato qualcosa di più sfizioso" borbotta Angela servendo Alice. "E' stata una decisione presa di fretta, la prossima volta ti avviseremo prima" dice Alice sorridendole. La prossima volta? Vuole riportarmi qui? Non ha detto di non sopportarmi? "Magari la prossima volta posso venire da voi, così posso vedere dove e come stai" dice Angela. "Io...non so, è casa di Rakib e..." "Sì, certo che può. Basta solo che mi avverte prima così da assicurarsi di trovarci a casa"dico prendendo la forchetta. "Posso venire domani se non disturbo troppo? Sono sicura che con te non le mancherà nulla, ma mi piacerebbe vedere la sua camera. Se credi sia inopportuno, va bene. Ripeto, mi fido già" "Può anche stare da noi quando vuole, non disturba affatto" Aspetta...ho detto "da noi"? "Potrei venire per cena, vi porto qualcosa" "Cucina sempre lei, stavolta faremo qualcosa noi" dico scuotendo con la testa. "Ma no! Non voglio disturbare oltre, porterò una bella teglia di lasagne? Eh?"chiede lei sorridendo. Quanto è bella. "Per me..." dice Alice guadagnandosi un'occhiataccia da parte mia. "Insisto, la cena sarà offerta da noi" dico deciso facendola sorridere. Alice all'improvviso si allunga verso di me e accostandosi al mio orecchio sussurra "Cucini tu, vero?" "La solita" sbuffo. Lei mi fa l'occhiolino e ritorna al suo posto gongolando. "Allora? Raccontatemi un po' della convivenza!" esclama Angela. Alice le rifila un sacco di cazzate; sul come la mattina facciamo colazione insieme, ridiamo e scherziamo, giochiamo, prepariamo insieme la cena...se sapesse che a malapena ci parliamo. "Ed Elsa?"chiedo riferendomi alla sorellina di Alice di 18 anni. L'ultima volta che l'ho vista aveva 5-6 anni. "E' bravissima, ora studia in un'università prestigiosa di Londra. La borsa ricopre le spese scolastiche, ma per il resto siamo noi a provvedere. Ecco perchè Alice ha voluto cercare di fretta e furia un lavoro, anche se potevamo stare a galla solo col mio stipendio" spiega Angela mangiando delle patate. E' questo il motivo per cui Alice non molla il lavoro? "Che università?" chiedo gustandomi il sugo buonissimo. "Oxford, incredibile no?!" esclama Angela molto orgogliosa. "Come no, è un traguardo grande. I miei complimenti" "Grazie figliolo, con duro lavoro e sacrifici tutto è possibile. Tu ne sei anche la prova" Sorrido e le faccio un cenno con la testa di ringraziamento. Il pranzo è abbondante e tra vecchi aneddoti, finiamo di mangiare. Alice va in camera e io rimango con Angela a guardare la Vita in diretta. L'aggiorno sul mio lavoro e lei mi racconta del suo. Quanto mi mancavano le chiacchierate con lei. "Quindi?"chiede Angela improvvisamente. "Cosa?" domando non capendo. "Con Alice? Tutto a gonfie vele?" chiede quasi maliziosa. Io scuoto subito la testa e dico "No no, noi non stiamo insieme" "Questione di tempo" "Come?" "La guardi ancora come una volta, la ami come il primo giorno" "Signora io.." Lei prende la mia mano e stringendomela dice "Non potevo chiedere persona migliore per cui affidare Alice, mi sento molto tranquilla, so che la proteggerai anche con la vita se servirà" Abbasso lo sguardo e annuisco debolmente "Finchè è sotto la mia ala, non le succederà nulla" "Lo so, ne sono certa" Alzo lo sguardo all'orologio e mormoro "Sono già le 19, è meglio che vada" "Sì, vai a chiamare Alice. Io intanto vi metto da parte i resti del pranzo per la cena" dice Angela andando verso la cucina. "Non serve, l'ho già disturbata troppo per il..." "Niente lamentele, va' da Alice" dice Angela sparendo dalla mia visuale. Sorrido e vado alla ricerca della camera di Alice...la trovo facilmente e busso alla porta. Non risponde nessuno. "Alice?"mormoro bussando ancora. Perplesso apro di poco la porta e chiedo "Posso entrare?" Ancora nulla. Mi sporgo di poco e la vedo sul letto con la maglietta risalita, svelando la sua pancia piatta, con le gambe distese, le labbra socchiuse che sonnecchia tranquillamente. Scuoto la testa sorridendo e mi avvicino piano a lei. Mi abbasso alla sua altezza e mi perdo ad osservarla. Quanto bella è? La mia mano si alza sola e va a sistemare una ciocca di capelli dietro l'orecchio, scoprendole il viso angelico, con l'indice le accarezzo la guancia morbida e calda, e incantato da questa visione sto immobile a studiare ogni suo piccolo dettaglio. "Si è addormentata" sento dire dietro di me. Mi giro di scatto e...quanto tempo è passato? Da quanto Angela è lì? "Sembra di sì" sussurro rialzandomi. "La lascio qui per oggi, domani vengo a riprenderla" mormoro uscendo dalla stanza. "Va bene, ma rimani per favore anche per cena" "No no, io..." Lei alza l'indice minaccioso contro di me e dice "Su, vieni ad aiutarmi" Non mi lascia neanche il tempo di replicare che va via...sospiro e girandomi a vedere per l'ultima volta Alice, chiudo piano la porta. ------------------------------------------- "Ma quanto schiamazzate? Mi avete svegliata!" esclama Alice entrando in cucina mentre noi stiamo per finire di preparare la cena. Stiamo facendo la pizza in casa, come una volta. "Eccola Alice nel paese delle meraviglie" scherza Angela. Alice avvicinandosi al bancone, si sporge e chiede "State facendo la pizza?" "No, un risotto" la prende ancora in giro Angela. "Mamma da quando sei fatta così ironica?" "Da sempre tesoro, hai preso da me ti ricordo" replica la madre facendola sbuffare. Ruba un cubetto di wrustel e chiede "L' avete fatta anche per me?" "La sta facendo lui" dice Angela indicando la pizza che sto facendo. "Rakib! E metticela un altro po' di mozzarella!" esclama lei spingendomi e finendo di completare la sua pizza. "Ora sì che è una signora pizza" "Ma non sarà troppo condita?" chiede la madre osservando la montagna di mozzarella sopra. "Melius abundare quam deficere" dice lei facendole la linguaccia. Passo a condire la mia in silenzio, ma mi spinge anche stavolta e dice "Lascia fare a me" La guardo severo, ma lei neanche alza lo sguardo su di me e si adopera a condire la mia pizza con più cose possibile. Rimango sorpresa nel vederla condire come l'avrei condita io e mettendoci una foglia di basilico al centro chiede "Allora? Non sono stata brava?" Faccio un leggero cenno e lei sorridendomi mormora piano "Non ti mordo se mi fai un piccolo sorriso" Mi pizzica la guancia e va a infornare la mia pizza. Mi mordo il labbro e sposto lo sguardo a sua madre che mi guarda con complicità. Ha capito tutto, anzi mi ha confermato tutto. Le sorrido e abbassando lo sguardo imbarazzato, inizio a pulire. Dopo mezz'ora finalmente mangiamo le nostre pizze e dopo alcune chiacchiere futili, Angela chiede "Come stanno mamma e papà?" Deglutisco rumorosamente e dico impostato "Mamma è morta quando ho fatto 15 anni e papà insomma...papà sta bene ma beve tanto e non ci sentiamo sempre. Gli mando una quota ogni mese e nelle feste...ecco nelle feste mi manda un bigliettino con i ringraziamenti" "Io...Oh cielo, non lo sapevo di tua madre. Alice, tu ne sapevi qualcosa?"chiede Angela un po' innervosita. Alice scuote la testa e abbassa lo sguardo alla pizza, starà provando pena per me? "Va bene così, è stato tanto tempo fa. Mama non stava tanto bene con noi e poi aveva già problemi di salute, l'alcool, il fumo e la droga hanno solo peggiorato la sua situazione ed è stato inevitabile la sua morte. Con baba ci sentiamo delle volte e mi assicuro che non gli manchi nulla, beve tanto ma sta bene e a me...a me non dispiace questa indipendenza" "Avrai sofferto molto, eri giovanissimo" dice Angela con gli occhi lucidi. È sempre stata molto sensibile ed empatica. "E' stato un periodo duro, avevo anche perso da poco l'unica persona che avesse potuto dare un senso alla mia vita" mormoro lasciandomi andare a scottanti rivelazioni. "Chi?"chiede Angela incuriosita. Cala un silenzio tombale...Angela non sa che siamo stati insieme, abbiamo scelto di non dirglielo per paura che ci potesse staccare, ma poi è stata proprio lei a rovinare tutto. "Un'amica... è morta e con lei sono morto un po' anch'io" "Gioia, non sapevo di questa perdita. Com'è morta lei?" "Di crepacuore, strano perchè lei un cuore non ce l'aveva" dico acido, mentre metto dell'olio d'oliva sulla pizza. "Ma come? Non capisco, non eravate amici?" chiede Angela. Alice mangia la sua pizza in silenzio e non stacca gli occhi dal piatto, sa benissimo che sto parlando di lei e non sta negando nulla. "Era importante per me, non allo stesso modo io per lei. Capita di sbagliare amicizie nella vita, basta solo poi imparare la lezione e non ricascarci più" "Fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio! Non ridare la tua fiducia a persone che l'hanno tradita, mi dispiace comunque per questa persona, si vede che ci tenevi tanto" dice Angela ignara del fatto che stia parlando proprio di sua figlia. "Sì, ma è tempo passato. Ho imparato una lezione" dico pulendomi la bocca con un tovagliolo. "Non l'hai mai perdonata? Neanche dopo la sua morte?"chiede improvvisamente Alice. "No" sbotto freddo. "Dovresti, quanti anni avrà avuto? La tua stessa età?" "Io non l'avrei tradita neanche a 5 anni" "Questo tu, magari perchè sei sempre stato maturo. Non siamo tutti come te" "Ha ragione Alice, anche l'età conta. Quanti anni aveva questa tua amica ai tempi?" "14" "Sicuro? Io penso un po' meno...magari 12?" chiede Alice fingendo. Socchiudo gli occhi minaccioso e Angela dice "Caspita era davvero piccolina, non che la cosa la giustifichi tanto, ma a quell'età che maturità ti aspetti?" "Io non ho mai chiesto nulla, solo che mi volesse bene"dico ad Angela "Te ne ha sempre voluto" interviene Alice bevendo dell'acqua. "Non credo proprio, non mi avrebbe allontanato dalla sua vita in quel modo" "Ha sbagliato, ma sei sempre stato importante nella sua vita" "Cazzate, era solo una traditrice subdola" sibilo tagliando la pizza, per la rabbia persino il piatto. "Io credo tu stia esagerando" "Io credo di essere stato fin troppo buono a continuare a volerle bene" "Volerle bene? Ma se la tratti come una bestia?" "Una bestia? Non le ho mai fatto mancare nulla!" inizio a innervosirmi. "Ma...questa tua amica non era morta?"chiede intromettendosi Angela. Alice la ignora e girandosi completamente verso di me, sbotta "Le hai fatto mancare il rispetto, la cosa più importante" Mi giro anch'io e sibilo "Che rispetto dovrei darle dopo come mi ha trattato?" "E' successo mille anni fa cazzo! Mille!" inizia a gridare lei sporgendosi verso di me. Mi sporgo anch'io e ringhio sporgendomi verso di lei "Un cuore non puoi più rimetterlo a posto dopo che l'hai spezzato! Anche se si parla di mille anni fa!" "Sei solo un idiota rancoroso!" "Tu una stupida viziata!" "Sai che ti dico? Vaffanculo, io ci ho provato in mille modi ma tu tu..." "Cosa io? Dovrei anche perdonarti come se nulla fosse successo? Hai idea del male che mi hai fatto! Non mi rimaneva più nessuno!" "Mi dispiace! Te l'ho detto mille volte!" "Non mi bastano! Non mi bastano le tue scuse! Non riesco a perdonarti, non ci riesco!" "Allora non mi parlare!" "Era quello che ero intenzionato a fare fin dal principio!" "Bene!" Sbotta lei rigirandosi verso la pizza e prendendone subito un'altra fetta con le braccia incrociate. "Bene!" sbotto anch'io girandomi e continuando a mangiare la mia pizza con le braccia incrociate. Sentiamo Angela schiarirsi la voce per poi alzarsi e dire uscendo dalla cucina "Rakib figliolo, vado a sistemarti la camera per gli ospiti per stasera" "No no, io vado a casa mia" dico contrariato. "Hai bevuto del vino, non conviene a quest'ora" "Posso chiedere a..." "No, voi non uscirete da qui senza aver risolto. Vado a prepararti la camera" dice per poi sparire dalla cucina. "Perfetto, hai fatto incazzare mamma" sbotta Alice bevendo del vino. La guardo spalancando gli occhi "Io?" Abbasso lo sguardo al vino che si sta ingurgitando e togliendole il bicchiere borbotto "E finiscila con questo vino, hai già sparato diverse cazzate" "Io? Semmai sei stato tu a rivelare tutto a mamma! Le sarà venuto un colpo a sapere di noi! E ridammi il vino!" "Ma che colpo, avrà sospirato di sollievo nel sapere che ero io"borbotto allontanando dalla sua portata il vino. "Non capisco come abbia così tanta fiducia in te, sei un tale irresponsabile..." "E tu una stronza" Lei spalanca la bocca e spingendole in bocca una patatina dico "Chiudi questa bocca, potrebbero entrare le zanzare" "Quanto è vecchia questa battuta? Non ti sei aggiornato?" sbotta lei viziata qual è, masticando la patatina che le avevo imboccato. "Non mi serve farlo" "Come le attiri le tue fans in camera da letto poi?" "A differenza tua, sono già attraente e non ho bisogno di attrarre" Lei butta sul piatto il tovagliolo e sbotta "Chi ti credi di essere?" "Il Namur" "Oh ma per favore, riesci ad attrarre solo stupide galline" dice lei alzandosi dalla sedia. "Concordo, tutte le mie ex lo erano" All'improvviso mi arriva una crosta di pizza in testa e lei che sbotta "La finisci o ne vuoi altre ancora in testa? Magari ti si riaggiusta la capoccia" "Pure violenta, la lista delle tue caratteristiche si fa sempre più lunga" "Incredibile, sei proprio uno stronzo" sbotta lei uscendo dalla camera. "Pure volgare" grido dalla cucina. "Fottiti!" la sento gridare mentre bevo del vino e me la ridacchio. Ma quanto è carina quando si arrabbia? ----------------------------------------------------------- Sono seduto sul divano che faccio zapping tra i canali, Angela è andata a dormire e di Alice non si hanno notizie. Poco m'importa. Angela ha nascosto le mie chiavi, il mio cellulare e il mio portafoglio, è proprio decisa a farci riappacificare...non so quanto ancora possa sperarci. "Titanic" mormoro leggendo il titolo del film che va su canale 5. Ho beccato anche canali che parlavano di me, ma non sono in vena di commenti stasera. Voglio solo di annoiarmi con un film e dormire qui, questi sono i piani. Sento improvvisamente un rumore dalla cucina dietro e girandomi becco Alice che esce fuori con un plaid sopra e una bottiglia di vino in mano. "Che ci vuoi fare con quella?"chiedo severo. "Fatti gli affari tuoi" Mi alzo e vado a sottrarle la bottiglia. "Ma che fai!" esclama subito lei. "Cosa direbbe tua madre nel vederti ubriaca" "Vedi che io reggo benissimo" "Sei solo una bambina, smettila" dico riposando la bottiglia. Ritorno in salotto e vado a risedermi sul divano. Alice m'imita e occupa tutto il divano stendendosi col suo plaid. "Fai pure" borbotto all'angolo. "Come?" chiede Alice fingendo di non aver capito. "Comoda?"chiedo alzando un sopracciglio. "Non tanto, vorrei stendere bene i miei piedini, posso?"chiede posandosi sopra le mie gambe. La fulmino con un'occhiataccia e lei non aspetta altro che sentirmi infastidito, ma non gliela lascio vinta e dico "Certo, è casa tua dopotutto" "No Jack! Butta in mare Rose e salvati!" Grida all'improvviso Alice verso la fine del film. "Smettila di frignare" borbotto concentrato sul film. Sorprendentemente mi ha appassionato, non me l'aspettavo proprio...non guardo la tv da anni. "Uomini...siete così stupidi" mugola lei disprezzante. "Ma Rose è una gran fregna, lasciamola vivere" Improvvisamente Alice mi molla un calcio sull'addome e io esclamo "Ma sei impazzita?" "Finiscila." borbotta lei rimettendo i piedi sulle mie gambe. "Cosa? Sei per caso gelosa?" chiedo malizioso. Un altro calcio non tarda ad arrivare. "Alice, porca puttana!" "Shh, sveglierai mamma" "Che sia la volta buona che ti sculacci!" Lei scoppia a ridere ma tappandosi subito la mano, se la ride in silenzio. La cosa disgraziatamente fa ridere anche me e borbotto fingendo di essere ancora incazzato "Non le hai prese abbastanza da piccola" "C'eri tu che mi coprivi sempre" dice lei sorridendomi. "Male, se potessi tornare indietro..." Lo rifarei, ti proteggerei lo stesso, sempre. Lei si mette seduta e sporgendosi su di me chiede "Cosa?" Ha capito. Incrocio le braccia contrariato di questa mia impotenza davanti a lei, mentre lei si sporge ulteriormente e mi lascia inaspettatamente un bacio sulla guancia, per poi posare la testa sulla mia spalle e coprirci col plaid. Rimango immobile davanti a questo contatto e fingo di essere concentrato sul film. Il film finisce dopo quindici minuti e sento Alice russare leggermente sulla mia spalla. Volgo piano lo sguardo e la osservo con le ciglia lunghissime, le labbra socchiuse e il nasino all'insù. Quanto è carina quando dorme? Sorrido, mentre sento come una vibrazione sul divano. Corrugo la fronte e alzo piano il plaid per capire...trovo tra le mani di Alice il mio cellulare. Ma che...? E' stata lei a rubarmi le cose e a trattenermi qui? Le prendo il cellulare e posandolo sul tavolino, la ricopro con la coperta. Aspetto di essere arrabbiato della cosa, ma al contrario la cosa mi fa sorridere. Vuol dire che mi voleva con sè? Rivolgo lo sguardo su di lei e mormoro "Sei una grandissima peste" Appoggio la testa sulla sua ispirando il suo dolce profumo e sussurro prima di addormentarmi anch'io stanco "Odio doverti amare stellina"
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Prettybene9816