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Autore: Schmetterlinge    29/05/2020    3 recensioni
Juvia stava seduta, composta, su una delle tante panche del salone della Gilda.
Era talmente persa nei meandri dei suoi pensieri da non essersi accorta della figura alta e snella che le si era avvicinata; sobbalza, visibilmente spaventata, di fronte allo sguardo inquisitore di Natsu, che la osservava con occhi tanto ridenti quanto impensieriti.
“Tutto bene, Juvia?”
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lluvia, Natsu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Juvia era seduta, composta, su una delle tante panche del salone della Gilda; aveva un’espressione pensierosa in volto, gli occhi spenti e lo sguardo triste.

Giocherellava distrattamente con una ciocca di capelli mentre tamburellava, nervosa, il pavimento in legno.

Qualcosa sembrava inquietarla nel profondo, tanto da appiattirne ogni entusiasmo; era strano vederla così taciturna, così malinconica e priva di euforia.

Era talmente persa nei meandri dei suoi pensieri da non essersi accorta della figura alta e snella che le si era avvicinata; sobbalza, visibilmente spaventata, di fronte allo sguardo inquisitore di Natsu, che la osservava con occhi tanto ridenti quanto impensieriti.

“Tutto bene, Juvia?”

La Water Maker non ribatte, non subito almeno; persevera nell’osservare il giovane sedersi accanto a lei, in compagnia del fidato Happy.

Solitamente era Gajeel la persona alla quale riservava certe confidenze; erano cresciuti uno accanto all’altra, come fratello e sorella, perciò era comprensibile che fosse lui il destinatario principe delle sue confessioni.

Tuttavia, non le sarebbe dispiaciuto aprirsi anche con Natsu; Lucy le aveva spesso parlato del suo carattere solare, di come fosse intraprendente, dolce e, per quanto infantile, anche responsabile, specialmente quando si trattava di difendere e proteggere le persone a lui più care.

Ad essere onesta le parole della sua migliore amica non avevano fatto altro che confermare - non che ne avesse bisogno - la sua opinione nei confronti del ragazzo fumantino.

Natsu era l’eterno fanciullo del gruppo, esuberante e spensierato, tanto da rivelarsi disarmante.

Caratterialmente le somigliava molto ed era l’esatto opposto di Gray, in tutti i sensi; osservandolo più da vicino, Juvia sembrava accorgersi solo allora di quanto avesse realmente in comune con lui.

“E’ stato Gray?”

La ragazza trattiene il fiato di fronte a quella domanda così diretta e spontanea, proprio come lo era Natsu: schietto, genuino e disinvolto.

Si passa maldestramente una mano sul volto, nella speranza di nascondere le lacrime, quando improvvisamente avverte qualcosa di soffice e morbido accarezzarle il ventre; si volta lentamente, andando ad incontrare gli occhi impensieriti di Happy, che la osservava tanto dolce quanto rattristato.

Di fronte a quello sguardo così amorevole, Juvia non può non abbandonarsi a un flebile sorriso, andando ad accarezzargli la fronte; Happy in tutta risposta le sorride, visibilmente contento di tante attenzioni e manifestazioni di affetto.

“Non è niente, davvero.”

Il Dragon Slayer persevera nel fissarla, come a volerle leggere dentro, tanto da imbarazzarla.

“Io ti preferivo quando sorridevi.”

Natsu sbuffa sonoramente, per poi andare ad incrociare le profonde iride chiare dell’amica.

“Mi ha ignorata, come sempre.”

Il ragazzo abbassa il volto, rimanendo in silenzio per un tempo che pare interminabile.

“Più tento di avvicinarmi e più ho la sensazione di allontanarlo. Forse dovrei smettere di essere così tremendamente appiccicosa.”

Natsu si volta nella sua direzione, incatenando lo sguardo a quello della ragazza.

“Credo di essere l’ultima persona in grado di darti dei consigli, dopotutto sono un vero e proprio disastro.”

Juvia era rimasta in silenzio, in attesa che continuasse; aveva percepito una profonda malinconia nel tono di voce del ragazzo, avvertendo una morsa ferrea all’altezza dello stomaco.

“Ma so che sei la cosa più bella che gli sia mai capitata nella vita e se non è in grado di comprenderlo allora è uno stupido, non ti merita.”

La Water Maker era rimasta senza parole, le labbra tremule, gli occhi arrossati, il volto pallido e le gote inumidite; inizia a mordicchiarsi le labbra, sul punto di prorompere in pianto, percependo gli occhi del ragazzo ancora su di sé.

“Anche io sono un vero disastro in materia ma so per certo che Lucy è fortunata ad averti accanto. Credo fermamente che tu sia la cosa più bella che le sia mai capitata nella vita, come a tutti noi, Natsu-san.”

Il giovane era rimasto impietrito di fronte a quella spontanea e sincera ammissione, arrossendo visibilmente; Juvia continuava a fissarlo, rimanendo in attesa di un qualunque suo cenno o sospiro, senza fretta.

Alla fine, scruta l’amico avvicinarsi, per poi vederlo appoggiarsi alla sua spalla.

"E allora vuol dire, signorina Lockser, che formiamo una bella coppia quando si parla di cose belle della vita.

Si era premurato di marcare le ultime parole, come a volersi assicurare che lei avesse capito davvero; Juvia lo fissa dolce, con sguardo intenerito.

”Cerca di essere più chiaro con Lucy.”

“E tu cerca di non arrenderti con Gray.”

La Water Maker si abbandona contro la spalla del ragazzo, stanca.

“Non credo di riuscirci ma ci proverò.”

Natsu sospira pesantemente, fissando un punto indefinito davanti a sé.

“Se mai dovesse allontanarsi, se mai dovesse perdersi lo riporterò da te, promesso.”

Juvia sentiva le lacrime inondarle gli occhi, per non parlare del pesante groppo in gola che le impediva di parlare; sorride impercettibilmente, andando ad incatenare gli occhi chiari nelle profonde iride scure del giovane, ringraziandolo con lo sguardo.

“Sempre.”

 

 

 

 

 

   
 
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