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Autore: Joy    31/05/2020    3 recensioni
Non avevano mai tempo per contemplare i resti di ciò che avevano sacrificato.
La prima caccia di Sam non va come previsto.
Teenchesters.
Genere: Angst, Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, John Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Ambientata prima dell'inizio. Teenchesters.

La prima caccia di Sam non va come previsto. Dean e Sam battono in ritirata e John completa il lavoro.

 

 

 

Consacrato alla caccia

 

 

Aveva rotto il vaso.

Aveva urtato il tavolino, l’aveva fatto oscillare e il vaso era caduto.

Non aveva neanche provato a fermarlo, era rimasto immobile, sperando senza logica, di non udire il suono della ceramica che s’infrangeva sul pavimento e come ogni volta si era pentito di non aver tentato, perché quel suono l’aveva udito, ed era ormai troppo tardi.

Smettila di rincorrere il passato, Samuel, non puoi cambiarlo.”

Gli ripeteva continuamente suo padre.

“Lascia perdere quel vaso, Sam” aveva urlato suo fratello “e aiutami a spargere il sale contro le finestre!”

No. Non era mai riuscito a cambiare niente.

E qualcosa si era rotto, qualcosa si rompeva sempre.

Si era chinato sul pavimento e aveva osservato i frammenti: molti erano poco più che schegge.

Non puoi aggiustare tutto, non puoi cambiare quel che è stato.”

Lasciami provare, papà.”

No. Non abbiamo tempo per questo.”

Non avevano mai tempo per contemplare i resti di ciò che avevano sacrificato; a volte aveva sradicato ogni rimorso dalla propria coscienza e aveva osservato impassibile l’innocenza che scompariva dietro il fumo della polvere da sparo.

Suo padre glielo aveva ordinato.

… E sua madre continuava a guardarlo dalla foto nel suo portafoglio, in silenzio, perché nella sua mente la voce di sua madre non esisteva. Lui non la ricordava.

Aveva allungato il braccio verso i resti taglienti, ma la mano di suo fratello si era serrata sul suo polso prima che potesse raggiungerli.

“Perdio, Sammy! Hai intenzione di aiutarmi?!”

Lui aveva sollevato gli occhi e annuito.

Certo che l’avrebbe aiutato.

 

***

 

“Dean,” sussurrò lasciandosi cadere sul pavimento, la schiena appoggiata alla parete “mi stai torturando con quel martello.”

Aveva cosparso di sale ogni possibile entrata, porta o finestra che fosse, persino la canna fumaria era stata sigillata.

“Preferiresti che fosse un demone a farlo? O una mezza dozzina di zombi inferociti?” ribatté il ragazzo mollando un colpo secco all’asse che stava inchiodando.

“Vorrei solo che la mia testa smettesse di bruciare, e se fosse possibile, vorrei anche dimenticare, solo per qualche istante.”

Fosse anche per un solo istante, un misero istante di normalità.

 

 

 

Ricordava la corsa a perdifiato, le grida inumane alle sue spalle e la fanghiglia sotto le suole delle scarpe a rallentargli la fuga, o la ritirata, come avrebbe diplomaticamente affermato Dean.

Ricordava bene la sua mano, che lo aveva afferrato nel momento in cui stava scivolando nella scarpata sottostante.

Cristo, Sammy!” aveva gridato suo fratello, mentre lo rimetteva in piedi.

E’ buio.” aveva scioccamente replicato lui, prima che la paura gli paralizzasse la voce.

Paura.

C’era qualcosa che si nascondeva nell'ombra.

C’era sempre qualcosa…

Inchiodalo figliolo, inchiodalo alla sua tomba!” la voce di suo padre con il solito tono di comando, e l’ordine che come sempre non riusciva a compiere.

Samuel, cosa diavolo stai aspettando?!”aveva ruggito John Winchester, continuando a tener testa a due delle creature che li avevano attaccati. “Hai paura di sporcarti le mani?!

Paura di sporcarsi? Aveva quasi sorriso.

No. Aveva paura e basta.

Stringeva con forza l’arma appuntita, non era il sangue o il terriccio putrido a bloccargli le mani: era il tremore.

Ed era continuo e incontrollabile… lui non ce l’avrebbe fatta, lo sapeva.

 

 

 

Dean Winchester lasciò cadere il martello sul pavimento e si sedette di fianco al fratello. “Dai, Sammy” incominciò passandogli un braccio sulle spalle. “Non sei andato così male.”

“Davvero?”

“Davvero.” lo rassicurò, il solito tono da adulto che stonava con la voce da ragazzo. “Sai cos’ho fatto io al mio battesimo del fuoco?”

Sam sorrise. “Hai dato di stomaco nel bel mezzo di un esorcismo e papà ha dovuto toglierti di peso dalla traiettoria del demone infuriato.”

“Te la ricordi bene questa storia, eh fratellino?” rispose Dean nascondendo l’imbarazzo dietro ad un ghigno sarcastico, poi appoggiò la testa alla sua. “Passerà.” gli sussurrò. “Vedrai che passerà.”

Il suo pugno serrato che ancora tremava contro il pavimento e la mano di suo fratello a coprirlo.

“Andrà tutto bene.”

Sam chiuse gli occhi.

Il suo solo istante di normalità.

 

 

Fine

  
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