Anime & Manga > Bleach
Segui la storia  |       
Autore: Saeko_san    31/05/2020    2 recensioni
E' passato diverso tempo dalla conclusione di Bleach, ma ci sono attimi e concetti che difficilmente Tite Kubo ci ha fatto dimenticare. In questa raccolta di one-shot, la storia di Bleach verrà ripercorsa sotto diversi punti di vista, per poi arrivare ad un'unica, grande conclusione: "siete lupi, siamo lupi. E i lupi non ululano mai da soli".
| 16 os first published on EFP between 2012 and 2014 |
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gin Ichimaru, Jaggerjack Grimmjow, Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo, Urahara Kisuke
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Vol. 4:
Howling
Jugulators
 
 
 
Un’altra notte trascorre, sotto questa luna spenta, senza che io venga ferito; tuttavia conservo ancora la paura primordiale di perdere me stesso, il mio corpo, il mio titolo.
 
L’istinto è forte, troppo forte, tanto da non farmi vedere niente di ciò che vedo, non la sabbia grigia, non il cielo nero, non gli alberi rinsecchiti e carbonizzati, non le rovine di qualcosa che una volta esisteva e ora non c’è più.
Non vedo niente, se non il vuoto.
Hueco Mundo può considerarsi vuoto?
 
Avverto crescere in un angolo della mente quel senso di fine che nessuno riesce mai a spiegarsi, che rimane sospeso nell’etere e non dà delucidazioni del perché esiste.
Come è possibile infatti che qualcosa cominci in un modo e poi abbia anche il coraggio di finire, magari nella maniera opposta a quella prevista, quella che meno ci si aspetta?
Soprattutto se quel qualcosa è la cosa più bella che possa capitare?
 
Il vento del nulla mi sfiora i capelli, di un azzurro elettrico, che nella nullità di questo luogo, risalta anche troppo; sento il peso della maschera sulla guancia destra e la mia spada freme.
 
Io non ricordo da dove sono venuto, né quale sia stata la mia storia; queste memorie si sono perse secoli fa e ciò che ricordo vividamente è la fame continua e la necessità di uccidere e divorare.
La mia indole bellicosa è l’unica cosa che mi guida ed è l’unica cosa che conosco.
 
Il re arriva al galoppo,
 
So che la mia forma felina non è un caso, io non sono altro che la distruzione, un rumore volgare in mezzo al silenzio di un cimitero.
Che la mia morte sia avvenuta per distruzione fisica?
Che sia accaduta per distruzione psicologica?
Che la mia anima sia stata distrutta in mille pezzi contro ogni mia volontà?
Non lo so e nemmeno m’interessa saperlo.
Mi sono liberato del mio passato tempo fa, ormai.
 
liberandosi della sua ombra
facendo stridere l’armatura
calciando le ossa
 
Io ora sono il re, di null’altro m’importa.
Mi sono fatto valere per raggiungere il rango in cui ora mi trovo.
Non sopporto che qualcuno provi ad affrontarmi con occhi orgogliosi, pensando che la loro impudenza possa passare inosservata al mio sguardo di ghiaccio; come osano affrontare me, che sono l’orgoglio fatto persona?
O meglio, arràncar?
Distruggerò qualsiasi cosa si ponga di fronte ai miei occhi e non mi porti rispetto, frantumando ossa e spargendo sangue.
 
sputando carne e sangue,
 
Questo è il mio modo di essere e tutti quei vermi che avranno la sfortuna (o l’onore) di trovarsi sotto di me dovranno capirmi.
Non che sia un totale inetto assetato di solo potere, so riconoscere chi di mio grado è più alto, chi di me ha più potere.
Tuttavia ciò non significa che debba sottostare a lui in tutto e per tutto.
Dove e quando si è visto un re che si inginocchia di fronte ad un altro re?
In nessun luogo e mai.
Sono io a porre davanti alla ghigliottina gli altri re, che loro lo vogliano o no.
 
digrignando,
distrugge il cuore e la mente.
 
Sono una pantera solitaria, eppure sono in grado di ululare come un lupo possente, anch’esso solitario.
La mia duplice natura aggressiva è tutto ciò che mi è rimasto.
Dalla mia fine sul mondo terreno, avvenuta chissà quanto tempo fa, non ho più un cuore e una mente.
Il mio istinto mi guida e il mio istinto è solo distruzione.
 
Lungo il suo cammino solitario,
 
Eppure, in questa distruzione, c’è la mia desolazione.
Pensate che non mi sia mai chiesto come mai il mio istinto si sia ridotto a tutto questo?
Ma per favore; un re è in grado di fare anche delle considerazioni, non si trova mica sul suo trono solo per convenzione.
Non sono certo come quei molossi che più invecchiano e meno saggi diventano, più il tempo li corrode, più avari divengono; e non sono nemmeno come quei disperati che agitano le membra e la spada con la loro finta forza, in attesa di ricevere un po’ di attenzioni da chi non è intenzionato nemmeno ad occuparsi di loro.
Nessuno è simile a me, nemmeno coloro che si sacrificano, che si autodistruggono per ciò in cui credono.
Io non mi autodistruggo, sono io che distruggo gli altri.
Io sopravvivo, gli altri muoiono.
Perché, dunque, sono così solo?
Perché mi sono circondato di fracciònes, se poi non avuto l’accortezza di tenermele strette?
Perché la solitudine mi accompagna ovunque io mi trovi?
Un lupo, alla fine della sua corsa, rimane solo o con il suo branco?
 
Sono certo che una distruzione ha posto fine alla mia vita e ha aperto un buco nella mia anima; una distruzione che mi ha forato il ventre in maniera irreversibile, rompendo la mia catena del destino, deve essere stato un orrore indicibile che non mi ha più permesso di vivere.
E se quell’orrore fosse stata la cosa più bella del mondo?
 
verso un luogo remoto e lontano[1].
 
Io camminerò nella mia ombra, nei meandri più reconditi di questa sporca Terra, di questo infausto Cielo, di questo silenzioso Deserto.
Mi ritroverò sempre nell’oscurità, ma sarò in grado di essere un buon re distruttore e la distruzione sarà la luce che illumina la mia opaca strada verso il nulla.
Anzi, non “sarò”, in quanto già lo sono.
Sono il re dell’oscurità che tutto distrugge, perduto dentro me stesso: spazzo via qualsiasi cosa che mi compaia davanti.
 
Sono solo il divoratore solitario.

 
 

 
 
 
 
[1] Tite Kubo, Bleach, vol. 32: HOWLING, Grimmjow Jaegerjacquez


















Note di Saeko:
come anticipato nello scorso capitolo, eccomi arrivata. Questa one-shot ha per me un valore affettivo alquanto elevato, perché trattiamo del mio personaggio preferito in assoluto di Bleach, ovvero Grimmjow. A distanza di anni, questo fatto non è cambiato e non credo cambierà mai.
Questa composizione è stata pubblicata per la prima volta su EFP il 21 ottobre 2012 e dalla prima stesura, non è cambiata moltissimo; ho aggiunto pochi elementi che mi permettessero di spiegare a pieno come io veda il discorso del fatto che la Sexta Espada rappresenti la distruzione; a mio parere, la perenne ira di Grimmjow è nata a causa di qualcosa che nella sua vita passata ha portato alla distruzione di ogni singola fibra del suo essere e della sua anima e, non essendo stato salvato da nessuno shinigami, arrivato nel mondo degli Hollow, tutto ciò che gli è rimasto non è altro che distruzione.
Non so se possa aver senso, in ogni caso sono aperta a critiche o altri punti di vista.

Ringrazio Nexys per essere passata a lasciare una recensione al precedente capitolo.

E' molto probabile che torni il 2 giugno, con un piccolo extra (ne approfitterei, dato che è giorno di festa e non devo lavorare, ma non si sa mai).
Grazie davvero a chiunque passi, anche ai lettori solitari.

Saeko's out!
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Bleach / Vai alla pagina dell'autore: Saeko_san