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Autore: ZarxielZerg    31/05/2020    0 recensioni
Questa fanfiction è un remake dell'originale Pokémon Ghost, con la fanfiction principale e lo spin-off uniti in una sola fanction dove i personaggi sono studiati in maniera più ampia e i Pokémon hanno più spazio. La fanfiction originale non verrà interrotta, ma seguirà di pari passo con questo remake.
Genere: Avventura, Dark, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
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Gastly attese, si era preparato. Quell’imboscata era difficile da realizzare, ma credeva che avrebbe funzionato. Si era nascosto alla perfezione, un’ombra fra le ombre di un albero. Il suo respiro, qualcosa per lui superflua ma che aveva fatto l’abitudine di avere a forza di passare il tempo con Pokémon che respirano, ora era assente, in modo da rendere il suo attacco quanto il più furtivo possibile. Per completare la sua opera, aveva sparso vari rami spezzati.
Le tre Pokémon femmina, Ivysaur, Clefairy e Jigglypuff, camminarono sotto l’albero e lui sorrise. Galleggiò dall’alto mentre si preparava con Ipnosi. Quando fu certo di averle influenzate, emerse dall’ombra. A loro sarebbe parso come un essere dell’Oltretomba, una creatura orribile di pura follia.
“Oh, ciao Gastly.” Disse Clefairy con un sorriso “Posso aiutarti?”
Ivysaur e Jigglypuff ridacchiarono insieme, mentre il Pokémon fece dissipare la sua illusione “Adesso voglio sapere come ci siete riuscite. Ho preparato il terreno, non ho emesso il minimo suono e di sicuro sembravo spaventoso.”
Clefairy annuì “Spaventoso, ma non realistico. Una creatura di tali dimensioni avrebbe dovuto produrre dei suoni che la tua illusioni non ha emesso, è facile poi capire il tutto.”
“Io ho notato la reazione di Clefairy.” Aggiunse Jigglypuff.
Lo Spettro poi si rivolse alla Ivysaur dagli strani colori che semplicemente scrollò le spalle “Non era poi così spaventoso.”
L’ultima risposta ferì Gastly sia fisicamente che psicologicamente. Con un lento movimento fluente fece ritorno da Charmeleon e Fearow, i quali si stavano avvicinando nelle vicinanze. Notando la sua espressione sconsolata, Fearow si avvicinò per consolarlo “Ti hanno scoperto di nuovo?”
“Sono la sfida più difficile che io abbia mai incontrato.” Sospirò “Non capico! Come possono essere più difficili da spaventare di voi due?”
“Beh, tanto per iniziare... aspetta... quando ci avresti spaventato?” Chiese Fearow.
“Non ha importanza, ma dev’esserci un modo. Scoprirò la loro debolezza.”
Charmeleon smise di colpire la roccia che stava usando come bersaglio, ormai ridotta in macerie e si grattò la testa “Ne sei sicuro?”
“Assolutamente! Ora è una sfida! Quella Ivysaur mi ha persino detto che non sono spaventoso. Io, il Re degli Spaventi, l’Imperatore della Paura!” Rispose Gastly con il fuoco negli occhi “Le spaventerò! E avrò bisogno del vostro aiuto...”
Fearow e Charmeleon si scambiarono un’occhiata. Gastly sorrise ed iniziò a spiegare il suo piano.
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“Dovremmo dirgli che riesci a sentirlo mentre pianifica con gli altri Pokémon e che Jigglypuff sta continuando ad osservarlo perché è preoccupata?” Chiese Ivysaur “Sono sicura che non si fermerà finché non ci terrorizzerà.”
“Non so, dovremmo dirgli che sei così brava da nascondere il fatto che eri così impaurita da aver passato le ultime due giornate a dormire dentro la Poké Ball perché eri terrorizzata?” Chiese Clefairy con uno sgradevole sorriso.
“Touché” Commentò Ivysaur “Voi Clefairy non siete affatto come vi descrivono.”
“Ovviamente.” Rispose il Pokémon Stella “Siamo molto meglio. Ora fammi sentire cosa stanno architettando.”
La Ivysaur Cromatica sospirò rumorosamente ‘Perché gli Ivysaur devono essere quelli più ragionevoli?’ Pensò con un lungo sospiro.
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“Celestopoli, eccoci qui!” Gridò Leaf con un gran sorriso in volto. Io e Draconix sospirammo sollevati. Dormire fuori e alle Case per Allenatori non era male, ma quello sforzo extra per arrivare in città ci avrebbe ripagato con un letto comodo e con del cibo preparato da qualcuno che ci sa fare. Potevo giurare che il prenzo che Leaf ci aveva preparato il giorno scorso era ancora nello stomaco. Alla fine io e Draconix concordammo nel proibire a Leaf di toccare di nuovo qualsiasi utensilio culinario.
Ad ogni modo, essere arrivati significava due cose: una nuova Palestra e, secondo Giuls, un torneo a cui tutti e tre volevamo partecipare. Eventi simili non erano rari in quella stagione, ma era comunque facile perdersene uno.
Appena entrati in città non potei fare a meno di notare alcune case con segni di abbandono. Mi chiesi brevemente se non avrei potuto trovare degli Spettri lì, dato che edifici abbandonati sono solitamente una calamita per quei Pokémon, ma poi mi resi conto che le probabilità che fossero specie diversa da Gastly erano molto scarse ‘Potrei comunque fare un tentativo.’
Dopo aver mandato un messaggio a Giuls, ci dirigemmo verso la parte settentrionale della città. Ci aveva spiegato che il torneo sarebbe avvenuto domani, e che quindi era meglio iscriversi. Con il sole sul punto di tramontare decidemmo di farlo subito.
L’uomo dietro lo stand non era loquace come lo aveva descritto Giuls, ma sembrava un uomo più giovane di quello descritto. Tuttavia, ci fu molto utile e ci aiutò a compilare i documenti.
“Quindi solo uno di voi parteciperà con tre Pokémon, eh?”
“Beh, si, io ne ho solo uno.” Risposi indicano la palla fluttuante di gas alle mie spalle.
“Mentre il terzo membro della mia squadra è... inesperto.” Aggiunse Draconix. Sia io che Leaf ridacchiammo.
“D’accordo. Ad ogni modo, buona fortuna per domani.” Disse, e noi tre lo ringraziammo prima di andarcene. Mi chiesi brevemente dove ci saremmo incontrati con Giuls, finché non la vidi scendere per la strada che portava al Centro Pokémon, con una Clefairy appena catturata e ad... un estatica Ivysaur, che voleva raggiungere qualcosa con le sue liane.
“Oh, si è evoluta!” Commentò Draconix.
“Si!” Rispose Giuls con un largo sorriso “Proprio questa mattina. Sono dovuta tornare qui per aggiornare i documenti. Onestamente pensavo ci sarebbe voluto più tempo. Poi per festeggiare l’ho portata a fare un po’ di shopping dato che pare le piaccia.” Disse indicando l’oggetto che il tipo Erba voleva.
“Come è andata? Hai detto che è ancora un po’ ‘testarda’.” Chiesi.
“Beh...”
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“Lo voglio! LO VOGLIO!” Gridò Ivysaur, trasciando letteralmente Giuls per avere lo strumento.
“Sai che non può capirti, vero?” Chiese Clefairy guardando quasi con compassione verso gli occhi dell’allenatrice.
“Non m’interssa! Lo voglio!”
Il Pokémon Stella scosse la testa, e per estensione praticamente tutto il proprio corpo ‘Perché i Clefairy devono essere quelli più ragionevoli?’ Pensò con un lungo sospiro.
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“Abbastanza bene immagino.” Concluse Giuls. Le risatine ovattate della Clefairy e lo sbuffo imbarazzato della Ivysaur erano sufficienti per indicare la loro opinione su come stesse davvero andando il loro viaggio.
“Buono a sapersi.” Risposi, e Leaf si avvicinò. Guardandole fianco a fianco mi resi conto che Leaf era più alta di una testa intera circa rispetto alla più bassa allenatrice maschiaccio.
“Allora, come stai Giuls?”
“Molto bene, e tu Leaf?” Chiese.
Lei sorrise, indicando le quattro Poké Ball sulla sua cintura “Mi sto già facendo una squadra decente direi. Quindi, ti va di ‘uscire’ con me?” Chiese con tono scherzoso. Giuls arrossì.
“Continuo a dire che non era quello che intendevo.” Disse lei in modo agitato. Leaf rise e l’abbracciò.
“E’ bello rivederti Giuls.”
“Grazie Leaf, anche per me lo è.”
Chinai la testa verso Draconix “Dunque, sono migliori amiche oppure...”
“Non ne ho idea, io, Giuls e Blu non è che uscivamo molto con altra gente quando stavamo insieme, penso che ciascuno di noi avesse la propria cerchia di amici quando non uscivamo insieme.” Rispose “Ma è comunque strano che io non mi ricordi di Leaf.”
A quel punto Giuls si avvicinò “Sai Dracotung, non è di certo colpa mia se tu hai una pessima memoria.”
“Perché usate ancora quel nomignolo?...”
Giuls lo ignorò e continuò “Capisco che Blue possa non ricordare cosa dico, visto che in molte frasi non c'è il suo nome, ma tu?”
“Suvvia, mi ricordo di molte cose, ma non è che io abbia conosciuto chissà quanti amici tuoi, quindi semplicemente non mi è rimasta impressa.”
“Questo perché tu non sei mai voluto venire quando io e Blu abbiamo organizzato una notte per far conoscere ragazzi e ragazze.” Commentò Giuls con uno sbuffo avvicinandosi all’allenatore “E comunque, sai che non ci ho mai creduto quando mi dicevi ‘Ho da fare’.” Draconix divenne visibilmente rosso e Giuls sbuffo “D’accordo, lo posso capire, uscire con le ragazze non fa per te. Ma poi non sorprenderti se non ne riconosci una della tua città.”
Leaf sorride, risollevando l’atomosfera “Dai ragazzi, concentriamoci sul presente, non sul passato.”
La maschiaccio si voltò verso di lei ed annuì. Mi resi conto che quello era il momento ideale per cambiare argomento, notando l’espressione sconsolata di Draconix e mi feci immediatamente avanti “Dunque Giuls, sei pronta per il torneo?”
“Con Ivysaur e Clefairy sono certa che potremmo vincere.” Disse l’allenatrice dai capelli corti con un sorriso.
“Posso dire la stessa cosa con l’aggiunta di ‘e Jigglypuff’” Aggiunse Leaf “Vi schiaccerò tutti quanti e mi porterò a casa la vittoria.”
“Non saprei dire se il fatto che tu lo dica con un sorriso sia divertente o preoccupante.” Commentai “Ad ogni modo, direi che siamo tutti pronti, direi che possiamo andare. Ceniamo, dormiamo e poi...”
“E poi il torneo!” Gridò Draconix con un sorriso.
Tutti ridemmo e ce ne andammo.
-
“Sembra che Domino avesse ragione, uno dei ragazzi ha un Gastly.” Disse il membro del Team Rocket, entrando nella sala principale del loro nuovo nascondiglio, una casa precedentemente abbandonata vicino al fiume “Non sono certi riguardo agli altri, la ragazza ha una nuova Poké Ball, ma non userà quel Pokémon, qualunque cosa sia e l’altro ha detto che il suo terzo Pokémon non è abbastanza esperto.”
“Sei sicuro di dover andare?”
“Questo è quello che mi ha detto Archer dopo che l’ho informato riguardo tutti i nuovi dettagli. A quanto pare Giovanni vuole tenerli sotto controllo da vicino tanto da essere disposto ad inviare un Tenente ed i suoi uomini scelti.”
La sua vice-Tenente, Kyoku, aggrottò le sopracciglia “Allora, chi dei due seguirai?”
“Ancora non ho deciso. Mi iscriverò al torneo e deciderò vedendoli in azione. Dì a Maxus e Milas che li voglio pronti per seguire l’altro.” Rispose.
“Ne sei sicuro?” Chiese sua sorella.
“Non ho molta scelta sorella. Tu devi rimanere qui per proseguire l’operazione e quei due sono la scelta migliore che ci rimane.”
“...Avremmo davvero bisogno di reclute migliori.”
“Non me ne parlare.” Disse, ed entrambi ridacchiarono “Ad ogni modo no, penso che quei due andranno bene. Devono solo seguirlo, il tipo di incarico che non possono rovinare.”
“Se lo dici tu...” Disse Kyoku con tono incerto “Comunque, Maxus ha detto che gli ID sono pronti, incluse maschere e vestiti.” Indicò uno zaino vicino, simile a quelli usati comunemente dagli allenatori “Abbiamo anche preparato alcuni Pokémon extra.” Disse indicando una cintura con tre Poké Ball appoggiata ad una sedia.
“Noi?” Chiese con uno sguardo consapevole e Kyoku ricambiò il sorriso.
“E d’accordo, sono stata io. Pensavo che Raichu, Golbat e Raticate potrebbero non essere sufficienti, e in base all’ID potrebbero sembrare sospetti.”
Il Tenente sorrise “Grazie sorella.”
“Non dirlo neanche frère. Stai attento per non farti acciuffare e torna sano e salvo.” Disse. Poi lo abbracciò, lui la abbracciò di rimando “Dobbiamo tutto a lui.” Continuò “Assicurati di ripagarlo così che possiamo andarcene.”
“E’ un debito piuttosto difficile da saldare, ma lo farò.” Rispose lasciandola “Buona fortuna sorella.” Disse prendendo le tre Poké Ball dalla cintura e mettendosele nella propria per poi prendere lo zaino. Mise una mano su una delle tasche laterali esaminando le varie ID false. Fece una smorfia nel vedere il nome di una delle due che riportavano la foto della sua vera faccia anziché di quella di una maschera “Dragozard Drakon... capisco Maxus, non è il cognome più originale, ma diamine, almeno ti sei sforzato?”
“Colpa tua che hai scelto Dragozard tanto per cominciare.”
“Oh, suvvia, è un nome pieno di significato per noi.” Disse riponendo le ID.
“Non significa che debba piacermi.” Rispose “Tenente Frant ti si addice di più.”
Il Tenente ridacchiò “Il mio vero nome dovrebbe restare un segreto in una missione del genere, anche se probabilmente non lo userò.” Si allontanò avvicinandosi alla porta “Arrivederci Kyoku, mi mancherai.”
“Arrivederci Frant... o dovrei dire Dragozard?”
Entrambi risero e lui se ne andò chiudendosi la porta alle spalle. Kyoku chinò la testa sulla sedia e sospirò “Stai attento frére. Non posso perdere anche te.”
-
“Allora, dove andrete poi?” Chiese Giuls mentre mangiavano tutti insieme.
“Beh, penso che dopo aver finito qui andrò a Zafferanopoli.” Rispose Leaf “E’ una Palestra tosta, non voglio temporeggiare troppo a farla.”
“Davvero?” Chiese Raziel “Io la terrò per ultima o fra le ultime. Con Gengar potrei avere qualche speranza, ma con Gastly... Cosmo probabilmente lo userebbe per pulirci il pavimento.”
“Dunque Aranciopoli oppure Lavandonia per poi andare ad Azzurropoli?” Chiese Draconix incuriosito.
“Probabilmente Aranciopoli. Presto ci sarà un evento alla M/N Anna, e ci sarà un sacco di gente che proviene da fuori di Kanto. Spero che uno di loro abbia uno Spettro e che voglia scambiarlo per qualcosa di ragionevole.” Rispose l’allenatore Spettro “Mi fido di Gastly per la Lega, ma se potrò avere un aiuto extra per la squadra, di certo non ci sputo.”
“Già, hai una strada dura davanti a te.” Commentò Giuls “Non vorrei sembrare scortese, ma, perché gli Spettri e non, che ne so, i Coleotteri? Entrambi fanno paura.”
Giuls notò che Raziel sembrò incerto per un secondo. Quasi come se la domanda gli avesse ricordato qualcos’altro. Poi quello sguardo sparì e rispose “Ho sempre amato il paranormale. Sai, spiriti, apparizioni, medium e tutto il resto. Penso che crescere a Lavandonia abbia influenzato. Quando hai il cimitero Pokémon più grande della regione a due passi da casa è inevitabile che la città stessa venga riempita di Spettri. E poi... li trovo facili da comprendere, più facili delle persone.” Notò la loro espressione perplessa e continuò “Gli Spettri hanno un obiettivo chiaro. Chi è scherzoso, chi sono spiriti vendicativi, chi ha un bisogno fondamentale di nutrirsi di emozioni... sai cosa vogliono. Quando un Banette ti perseguita, sai che è perché hai maltrattato e gettato via qualcosa di importante. Quando un Gastly insiste nell’infestare un posto specifico, sai che è perché è morto lì. Quando un Misdreavus compare da diero una tenda, sai che vuole mangiare.” Lui sorrise, ma con uno sguardo serio “Questo mi piace. Gli Spettri sembrano spaventosi, ma sono più onesti di qualsiasi altro Pokémon.”
Tutti annuirono “Capisco.” Disse Leaf “Sai, stavo pensando di procurarmi un Gengar. Qualche consiglio?”
Gli occhi di Raziel brillarono all’istante e Draconix sospirò “Oh santo Arceus...”
Prima che Giuls potesse chiedere del perché di quella reazione, Raziel iniziò a parlare. Una valanga di informazioni, riguardo il comportamento dei Gengar, il loro habitat preferito, le loro mosse e via dicendo, uscirono dalla sua bocca, mentre Leaf e Giuls guardavano incredule l’allenatore solitamente calmo mentre si fogava durante la lunga spiegazione sul comportamento degli Spettri “Sapevi lo avrebbe fatto non appena gli ha fatto la domanda, vero?” Chiese Giuls.
“Già. Ho commesso lo stesso errore.” Disse Draconix “Mettiti comoda, che saremo bloccati qui per un bel po’.” Giuls sospirò mentre Draconix non potè fare a meno che ridacchiare prima di riportare la sua attenzione sul lungo monologo di Raziel sul tipo Spettro. Giuls fece lo stesso sorridendo.
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Il Tenente osservò i quattro allenatori, tenendo d’occhio i due ragazzi. Era seduto su un tavolo vicino a loro, uno in cui non lo avrebbero notato. Mangiava metodicamente, sembrava distratto, mentre in realtà ascoltava con attenzione.
‘Uno specialista Spettro uh?’ Pensò toccando una delle Poké Ball ‘Ciò potrebbe rendere le cose più facili. Grazie sorella.’ Pensò tirando fuori il telefono per mandare un messaggio a Milas e Maxus. Stava iniziando ad ideare una strategia.
   
 
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