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Autore: Haru Paradise    02/06/2020    0 recensioni
Mary Jane entra nell'appartamento come un tornado, sorprendendo le sue amiche. Deve assolutamente raccontar loro quello che le è appena accaduto: il suo incontro con Spider Woman.
Genere: Azione, Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Gwen Stacy, Mary Jane Watson
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Una pioggia romantica

 
 
 
La porta si spalancò di colpo e Mary Jane entrò come una furia, fradicia per la pioggia. Era quasi un diluvio là fuori << Ehi MJ se abbatti la porta la pagherai di tasca tua , a meno che non voglia trasformare la nostra stanza in un locale pubblico, perché se questo che vuoi, beh io mi dissocio >> fece Bettie con voce atona senza alzare lo sguardo dal portatile che teneva sulle gambe incrociate. << Ma lascia stare la porta, oggi è successa una cosa fantastica, stratosferica, imbattibile, incredibile >> Glory la interruppe << Ok abbiamo afferrato il concetto rossa, ma vedi che sia vero o giuro che ti tratterò come tu hai trattato quella porta >> . << Oh, ma cosa avete tutte? all’improvviso amate questa dannata porta? cos’è siete per caso portofile ed io non ne ho saputo niente? >> . Vedendo le facce confuse delle sue amiche e coinquiline, Mary Jane tornò sul discorso << Non ci crederete mai, ma sono stata appena avvicinata da un quartetto di malviventi in un vicolo e- >> << Fino a qui non ci vedo nulla di bello, anzi inizio seriamente a preoccuparmi >> , << Oh non interrompermi. Stavo dicendo: sono stata avvicinata da questi tizi che facevano i gradassi, volevano i miei soldi e, sicuramente, anche il mio corpo >> << Sì, un po’ quello che ti chiedono tutti >> << Sì infatti, ma che hanno tutti gli uomini, non sono stati nemmeno educati, visto che… >> silenzio. << Visto che? >> rincarò MJ << Ma cos’è hai il disco rotto? >> chiese Glory << Probabilmente lo stupro l’ha segnata più del dovuto >> commentò Bettie, sempre col viso sul pc. Mary Jane le fece il dito medio << …visto  che è addirittura arrivata Spider Woman a salvarmi >> Concluse entusiasta, aggiungendo, poi << Certo sarei perfettamente stata in grado di metterli KO, ma avreste dovuto vederla, mentre tesseva ragnatele e li prendeva a calci nel culo. Tra l’altro, durante il combattimento i suoi movimenti erano così misurati ed aggraziati >> Mary Jane si interruppe e, con un’espressione affettuosa, aggiunse << Sembrava quasi danzare. Era davvero bellissima >> . Dopo aver pronunciato quelle parole fece per coprirsi la bocca con la mano, stupita per essersi lasciata scappare quei commenti. Arrosì per l’imbarazzo, ma per sua fortuna le altre non lo notarono. << Una danza violenta, dove una donna pesta degli uomini torreggiando alla fine sui loro corpi esanimi, già proprio quello che piace a te >>  commentò nuovamente, Betty << Sei davvero senza cuore, ma comunque si, mi è piaciuta un sacco >> concluse MJ gongolando come una bambina. << Beh, ora che vi ho reso partecipi di questo evento memorabile vado a farmi una bella doccia; oh ma, Gwen ti senti bene? >> , << Sì perché? >> risposi sull’attenti. << Sei rossa in volto, sicura di non aver la febbre? >> , << No no, sto bene, tranquilla >> , << Perché nel caso dimmelo che ti sto lontano fino alla tua guarigione, non voglio mica ammalarmi; anzi inizierò mettendo il mio spazzolino lontanissimissimo dal tuo >> e detto questo si chiuse la porta del bagno alle spalle.  << Delicata come sempre, ed intanto io mi devo alzare dal mio comodissimo divano per chiudere la dannata porta di casa; mi sentirà o se mi sentirà >> . E mentre Glory entrava in bagno tirando l’acqua del wc e Mary Jane gridava per il repentino cambio di temperatura, mi ritrovai, senza rendermene conto, a tormentarmi la ciocca di capelli  rosa vicino all’orecchio, sotto il cappuccio della felpa che mi ero messa per nascondere il livore del viso “Ha detto che sono bellissima” pensai felice.
                                                              
Mezz’ora prima.                                          
Tramonto.                                                      
 
<< …e quindi Gerold questa in poche parole è stata la mia giornata,…come dici Arthur? Come è possibile che Bodega Bandit continui ad uscire sempre di prigione? Allora è pazzesco, in pratica suo padre è ricco sfondato e continua a pagare la cauzione di quel ladro di merendine del figlio che vuole diventare il re del crimine…esatto, rubando snack e dolcetti…si non è bello da dire degli altri, ma di sicuro deve aver battuto forte la testa da piccolo >> “disse la ragazza che per tenersi compagnia durante le ronde si mette ad intavolare discorsi con i gargoyle sui tetti” mi lasciai andare ad un lungo sospiro “Non è mica colpa mia, è solo che non ho nessuno con cui parlare durante le ronde, e soprattutto, di cui parlare delle mie esperienze da Spider Woman. Tutti gli altri Spider hanno un migliore amico, un famigliare o un fidanzato/a con cui possono  aprirsi ed essere sé stessi, ma io non ho di queste fortune. Per non parlare del crimine nella New York del mio mondo: ladruncoli e rubagalline. Certo, sempre meglio di Peter con i suoi sinistri sei e di Miles , con gli stessi criminali, ma pompati di steroidi; però lui ha più poteri oltre a quelli “classici”, che si tratti di una coevoluzione?”
Mentre ero intenta a tali profonde riflessioni, vidi qualcuno di mia conoscenza uscire da un negozio, Mary Jane, e poco dopo notai degli uomini poco raccomandabili indicarla e seguirla, “la cosa non mi piace”. Iniziai a balzare da un tetto all’altro seguendo la comitiva: una bella rossa, quattro maiali ed un ragno bianco, potrebbe nascerci una fiaba? Più probabile una barzelletta.
Dopo una decina di tetti il ritmo cambiò; probabilmente se era resa conto di essere seguita e deviò, in una stradina secondaria “MJ ma che diavolo stai facendo?”. Iniziai a preoccuparmi e, come se non bastasse presero a picchiettarmi sul corpo delle fredde goccioline di pioggia che, in pochi istanti aumentarono di intensità, bagnandomi fradicia. “Gwendoline Maxime Stacy la prossima volta che ti lamenterai della tua tranquillità quotidiana ricordati di darti un pugno in faccia” pensai, slanciandomi nel vicolo.
Uno dei quattro Romeo si “fece avanti” prendendola per il braccio e strattonandola, facendole cadere la borsa del negozio, di sicuro non un buon modo per approcciarsi ad una ragazza. Bocciato. MJ si divincolò, ma lui l’aveva afferrata per la giacca, al che lei se la tolse correndo in direzione opposta. Ok, mi prudono le mani, quelle per terra sono probabilmente le merendine che avevamo finito ieri, senza giacca si prenderà un malanno e quando si ammala diventa insopportabile e…ehi ma la canottiera rosa che indossa non è la mia? Mi avviai verso l’azione, prendendo con la ragnatela la borsa e piena di dubbi sul fatto che MJ potesse frugare nel mio guardaroba.
 
MJ era stata messa con le spalle al muro, quando io feci la mia trionfale entrata in scena atterrando sul tizio più indietro e mandandolo a baciare il terreno, l’unico bacio che avrebbe ottenuto quella giornata probabilmente. Meno uno. << Ragazzi mi sembra che la signorina non apprezzi i vostri tentativi di abbordaggio che, tra parentesi, lasciano un po’ a desiderare >> << Ehi, ma è Spider Woman >> << Ma non sei ricercata? Perché ci rompi le palle? >> << Facciamola fuori >> << Come mai indossi un …mantello? >> , << Non è un mantello idiota, ma un sacchetto di plastica >> , non potevo credere alle mie orecchie << Davvero avete voglia di combattere, disarmati per di più? non sarete dei gentiluomini, ma devo ammettere che avete fegato >> . Uno di loro estrasse un coltello con un sorriso beffardo << Tsk, se avessi un dollaro per ogni volta che qualcuno pensava di fermarmi con un coltello, beh no, in realtà non è successo così spesso; un esercito di Electro e vampiri temporali si, ma coltelli davvero pochi >> << Per favore ragazzi chiudiamogli quella sua boccac-mph >> flettei in avanti il braccio tappandogli la sua di bocca, per poi flettere l’altro e coprirgli gli occhi. Uno degli altri mi caricò; lo saltai come se fosse una cavallina, spingendolo per farlo cadere a terra, poi, con una rapida serie di ragnatele avvolsi completamente l’ultimo rimasto, il quale stava ancora fissando stupito l’amico cercare di liberarsi occhi e bocca. Con altre due ragnatele lo presi e lo feci volteggiare ruotando su me stessa un paio di volte, per poi lanciarlo verso il cuor di leone che avevo saltato prima, il quale, giustamente, stava cercando di allontanarsi. Sarebbe stato crudele separarli, o così almeno mi sembrava.
Mi avvicinai lentamente all’uomo che , finalmente si era liberato la bocca e stava strappandosi le ragnatele dagli occhi, mi misi davanti alla sua faccia e, appena tornò ad acquistare la vista, gli feci un bel, classico, ma sempreverde, << Boooooh!!! >> , e lui di rimando si mise ad urlare e fuggire nell’oscurità. Già, si stava facendo tardi, meglio tornare a casa per cena, prima della ronda notturna. Mi voltai verso MJ e con grande naturalezza feci l’inchino << Signorina è stato un vero piacere aiutarla, anche se le consiglio, la prossima volta, di evitare le strade secondarie in queste situazioni…o, aspetti non le sto augurando il ripetersi di tutto questo è solo che, ecco, o lasci stare, tenga >> mi staccai la borsa, che mi ero fissata alla schiena e gliela porsi, lei la prese continuando però a tenere gli occhi fissi su di me, erano così brillanti, vivi, belli…o ehi aspetta ma che sto andando a pensare? Lanciai una ragnatela su di un tetto vicino e mi ci slanciai << Buona serata >> dissi cercando di coprire il tremolio dell’imbarazzo nella mia voce per quei strani pensieri che mi ero appena fatta, ma prima di potermene andare la sentii gridare << Aspetta >> .
Mi fermai, voltandomi incuriosita, << Vorrei…vorrei ringraziarti >> . Ero stupita, non capitava spesso che la gente che aiutavo mi ringraziasse, di solito o non vedevano l’ora che me ne andassi o mi sparavano; inoltre con MJ ero amica? Beh è il leader della nostra band, vive assieme alle altre in un appartamento, mentre io vado e vengo da casa mia. Di solito si arrabbia sempre con me perché sono costantemente in ritardo, un problema comune per chi ha poteri ragneschi, ma nonostante questo è una ragazza forte, orgogliosa e determinata. Ringraziare Spider Woman era una cosa che da lei, ma soprattutto da nessuno, mi sarei mai aspettata. Forse non sarebbe stato male sentire delle parole di ammirazione o gentili. Forse è per questo che mi decisi a scendere, ovviamente con stile, tessendo lentamente una ragnatela, con la quale mi calai a testa in giù.
Mi fermai quando arrivai all’altezza del suo viso; quando si era capovolti sembrava tutto un po’ buffo, ma serviva per il mio personaggio. MJ era titubante, quasi come se la mettessi in imbarazzo o…soggezione? Pfff, naaah impossibile. Non lei. << Uao, ti sei fermata davvero…ecco, da dove comincio? Beh volevo ringraziarti per avermi aiutato. Ehm, visto che vederti combattere mi ha lasciato senza parole, rischiavo di lasciar andare la mia eroina senza premiarla per le sue azioni >> “sua eroina?” << Non deve- >> << No, aspetta, per favore dammi del tu, sentirmi dare del lei mi fa strano. Oh inoltre mi chiamo Mary Jane >> << Non devi ringraziarmi, ho fatto solo il mio dovere e…davvero ti sta bene dirmi il tuo nome? >> << Si, perché? Cosa ci sarebbe di strano? >> << Beh sono una persona sconosciuta, mascherata e accusata dalla polizia di vari crimini. Davvero ti fidi tanto da dirmi chi sei? Cosa che, io, non potrei fare nemmeno se volessi >> << Non mi importa sapere chi sei, mi importa sapere che sei la persona che mi ha salvato e che così facendo, mi hai dimostrato che quello che si dice su di te non sia vero. Non credo che una criminale si fermerebbe a salvare una ragazza in pericolo, riportandole addirittura la spesa >> << Potrei avere avuto dei secondi fini >> per tutta risposta, lei si mise a ridere. Aveva davvero una bella risata, non rideva spesso; parolacce, insulti e minacce, ma risate…non ricordo. << Ti stai davvero impegnando per confermare le malelingue su di te, vero? >> << NO! >> risposi rapidamente << E’ che, è piacevole che qualcuno riconosca il mio buon operato e sia bendisposto nei miei confronti. Volevo solo esserne certa >> << Ahahah ok, allora te lo dirò chiaro e tondo: tu sei un eroe, mi hai aiutata, ed hai appena ottenuto la tua fan numero 1 >> << Fan; vuoi dire che diventerò famosa? Come una rockstar? >> << Mmh, magari ti ci vorrà un po’, per raggiungere quel livello, ma, nel frattempo… >> si abbassò verso la borsa, spostò la giacca << Oh grazie, mi hai preso anche questa, me ne ero quasi dimenticata >> e smosse un po’ il contenuto per poi porgermi… una merendina? << Scusa, non è molto, ma spero che l’accetterai >> << Oh, tranquilla, cominciavo ad avere giusto un languorino >> feci scherzosamente, prendendo la mia ricompensa e fissandomela al fianco con una ragnatela. Appena finito, per poco non mi spaventai: le mani di MJ erano protese verso il mio viso e, le sue dita stavano toccando l’orlo della mia maschera sul collo. << Ehi, ehi, ehi aspetta cosa stai facendo? >> le chiesi nervosamente mentre portavo le mie mani alle sue, nel tentativo di fermarla << Ssshh, tranquilla non ho alcuna intenzione di svelare la tua identità segreta… >> . Non saprò mai cosa fosse, il tono della sua voce? Il rumore costante della pioggia che mi aveva forse rimbambito? Al momento non lo seppi dire, e probabilmente non troverò mai una risposta, ma rimasi lì, ferma, immobile, mentre le sue dita rivoltavano i lembi della mia maschera esponendomi alla pioggia fredda: prima il collo, poi il mento, la bocca, ed infine il naso. Sentivo le sue dita sul collo, direttamente sulla mia pelle; iniziai a sentire caldo, il cuore iniziò a battermi forte e velocemente, nel petto. Ero totalmente confusa, non mi capacitavo di quello che stesse accadendo e di cosa stesse succedendo al mio corpo. Fu come viverlo a rallentatore: vidi il suo viso avvicinarsi lentamente al mio e l’unica cosa che riuscì a fare fu chiudere gli occhi. Ad un certo punto, sentii una sensazione morbida e piacevole sulle labbra. Riaprì piano gli occhi, per poi strabuzzarli. Mi stava baciando. MJ mi stava baciando! Stavo ricevendo il mio primo bacio da Mary Jane Watson! Ma soprattutto perché allora, mi stava piacendo? Dopo la sorpresa iniziale iniziai a godermi un insieme di sensazioni dovute dal suo calore, dal suo odore, dal suo sapore. Tutte sensazioni piacevoli, ovviamente.
Poi, come era iniziato, quel magico momento volse al termine e, quando le sue labbra abbandonarono le mie, mi sembrò di tornare a respirare dopo un lungo momento in apnea. Un senso di freschezza e di ritorno alla realtà che non mi ricordavo di aver mai vissuto prima. MJ era rossa in volto, con un sorriso imbarazzato. Mi risistemò la maschera con dita tremanti “per il freddo o per qualcos’altro?” pensai. Rimanemmo alcuni secondi a sostenere lo sguardo l’una dell’altra; poi, con uno strattone mi lanciai lungo la ragnatela dalla quale pendevo, velocemente, quasi scappando. Giunta sul tetto, saltai guardando di sottecchi MJ che mi seguiva con lo sguardo, raggiante in volto. Mi voltai, dondolandomi tra un edificio all’altro e, prima di potermi controllare, un grido di gioia fuoriuscì dalla mia bocca, il quale si librò libero, sovrastando la cacofonia del traffico serale.
  
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