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Autore: lmpaoli94    03/06/2020    0 recensioni
Sequel de “I Prigionieri della Torre”.
Mentre Ono Tofu era in ospedale per rimanere vicino a Kasumi, non riusciva a darsi pace sulla scomparsa del corpo di Takewaki.
“La faccenda sta diventando sempre più surreale e non mi darò pace finché non l’avrò ritrovato” Pensò lo scienziato “Non può essere scomparso nel nulla… E soprattutto non ti lascerò un momento in pace, tesoro mio. Siamo ancora tutti in pericolo. Me lo sento.”
Un pericolo che non accennava a passare.
Una situazione che continuerà a mettere in gioco le vite dei protagonisti.
Genere: Avventura, Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Genma Saotome, Ranma Saotome, Tatewaki Kuno, Tofu Ono
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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< Kodochi? Kodochi, dove sei? > urlò Ranma cercando di farsi sentire una volta entrato nel castello.
Ma niente, la giovane sorella del defunto Takewaki non accennava a rispondere.
< E se gli fosse successo qualcosa di grave? Dobbiamo controllare in tutto il castello. >
< Forse non riesce a sentirci perché è in cima alla torre. Andiamo a vedere. >
Preoccupati per le sorti della ragazza, Ono Tofu e Ranma si recarono fino in cima all’edifico con il cuore che gli martellava in gola.
< Salve, ragazzi > fece Kodochi con tono lieve spaventandoli.
< Allora eri qui! Ci hai fatto spaventare > rispose Ranma.
< Ero andata a curarmi questo graffio che mi sono procurata alla gamba.
< Fammelo vedere. Magari potrei curartelo. >
< Non ce né bisogno, Ono Tofu. Sto bene. >
< Va bene… >
< E di me non vi preoccupate minimamente? > domandò Ryoga con ghigno malefico.
< Lasciaci in pace. Non sei stato interpellato. >
< Avete forse intenzione di non rivolgermi la parola per sempre? Molto bravi. Ma non è così che sì fa’. >
< Non rimarrai rinchiuso qui dentro per il resto della tua vita, stai tranquillo. >
< Ma io non ho detto questo, stupido Ranma. >
< Come mi hai chiamato? >
< Presto avrete bisogno di me per combattere un nemico molto superiore a voi… >
< Che cosa stai farfugliando? >
< Oh niente… Ranma, non vedi qualcosa di diverso intorno a te? >
< A cosa ti stai riferendo? >
< Sei più sciocco di quello che potessi mai immaginare… Kodochi, lo aiuti tu? >
< Nemmeno io so di cosa stai parlando. >
< Si tratta delle tracce di sangue che vi hanno fatto impazzire per un paio d’ore. Sono sparite. >
< Ranma, a cosa si sta riferendo? Quali tracce di sangue? >
< Avevo raccolto un campione per fartelo analizzare, ricordi? Poi lo accidentalmente perso. >
< Bravo Ranma, ottimo lavoro > rispose Kodochi risentita.
< Qualcuno me l’ha rubato! Ne sono sicuro. >
< E chi potrebbe essere stato? >
< Lo tenevo gelosamente nascosto nella mia tasca ma appena arrivato in ospedale mi sono accorto di non averlo più. >
< Magari l’hai fatto cadere accidentalmente > mormorò Ono Tofu < Ma adesso non è questo il nostro problema, Ryoga, se sarai magnanimo con noi, ridurremo la tua pena. >
< Ahahah ma non farmi ridere, scienziato da strapazzo. Questa notte sarò finalmente libero mentre voi due soccomberete contro un nemico molto potente. >
< Se stai parlando di Takewaki voglio ricordarti che ormai è morto. Il suo spirito non potrà mai farci del male. >
< E’ qui che sti sbagli, Ono Tofu. >
< I fantasmi e i demoni non esistono! Mettitelo bene in mente, Ryoga. >
< Staremo a vedere questa notte… Ah, il sole è finalmente tramontato. Vedete ci andarvene il prima possibile prima lo spirito di Takewaki vi impedisca di uscire vivi da qui. >
< Stai solo dicendo un mucchio di scempiaggini, Ryoga. Se stai cercando di spaventarci sappi che non siamo così stupidi come puoi pensare. >
Ma il prigioniero decise di non rispondere, ritornando alla sue faccende e ai suoi lavori di pittura.
< Andiamo ragazzi. L’aria si sta facendo molto più pesa qui. >
 
 
Da quando erano tornati nel castello, Ranma e Ono Tofu pensarono che Kodochi era diventata improvvisamente strana.
< Che cosa mangiamo questa sera? Dovremmo rimanere qui tutta la notte e di conseguenza dobbiamo essere pienamente in forze > fece Ranma.
< Io non ho fame. Mangiate voi due. >
< Magari vado a prendere un panino qua vicino. Giusto per non ammattire più del dovuto… E poi credo che non ci sia nemmeno la cucina in questa castello. >
< Buona idea, Ono Tofu. >
< Se avrete bisogno di me sono nella stanza di sopra. Vado a riposarmi un pochettino. >
< Ok, vai pure > rispose Ranma prima di rimanere da solo con lo scienziato < Noi andiamo a prendere i panini? >
< Sì, ottima idea. >
Ma una volta ritrovatisi dinanzi all’ingresso del castello, Ono Tofu vide con grande preoccupazione che l’edificio era stato sprangato e incatenato.
< Chi può aver fatto una cosa del genere in così poco tempo? >
< Non ne ho la più pallida idea. >
< Aiutami ad aprirlo. >
< E’ tutto inutile, Ono Tofu. Non abbiamo le chiavi di questi enormi lucchetti. >
< C’è un’uscita secondaria? >
< Non ne ho la più pallida idea. >
< Non è possibile… E’ tutto tremendamente surreale… Non riesco a capire. >
< Se siamo condannati a rimanere qui dentro siamo fritti. >
< Stai calmo, Ono Tofu. Non tutto è perduto. Forse Kodochi ci potrebbe aiutare in qualche modo. >
< Dobbiamo proprio andarla a svegliare? >
< Hai qualche idea migliore? >
< Sinceramente no. >
Una volta tornati al piano di sopra, videro che tutte le stanze erano stranamente spalancate.
< Non c’è una corrente d’aria così forte > mormorò Ranma < Chi può aver aperto tutte le porte? >
< Meglio se cerchiamo Kodochi il prima possibile e usciamo da qui. Mi sto seriamente preoccupando. >
Non riuscendo a capire che cosa stava succedendo, Ranma e Ono Tofu stavano diventando sempre più paranoici.
< Non c’è nemmeno in questa stanza! Ma dove può essersi cacciata? >
< Proviamo a controllare di nuovo. Forse non l’abbiamo vista. >
< Avete bisogno del mio aiuto? > fece Ryoga piombando all’improvviso.
< E tu che diavolo ci fai fuori dalla tua cella?! > gridò Ono Tofu.
< Sapete una cosa, ragazzi? Dovreste stare molto attenti alle serrature delle prigioni. Sono arrugginite. >
< Che fine ha fatto Kodochi? Peerchè non riusciamo a trovarla da nessuna parte? >
< Che cosa vuoi che ne sappia io? Sono appena uscito dalla mia cella pochi minuti fa’. >
< E non hai notato niente di strano? >
< Dovevo farlo? >
< La situazione si sta aggravando ogni singolo momento che passa > ribatté Ranma perdendo la calma < E tu non fai altro che fare lo spiritoso? Se fosse per me ti prenderei a pugni. >
< Puoi anche farlo. Tanto non ho paura di te. >
< Dovresti averne! >
< Finitela voi due. State diventando ridicoli. >
< E’ lui che ha cominciato. >
< Non m’interessa chi ha iniziato, Ranma… >
< Provate a tornare nella stanza dove avete fatto fuori il mio vero Capitano. Magari potreste trovare delle risposte lì. >
< Ci siamo già stati e non abbiamo trovato niente di strano. >
< Provate a riguardare una seconda volta, no? Che cosa vi costa? >
Seguendo il consiglio di Ryoga, Ranma e Ono Tofu ritornarono in quella stanza e quello che trovarono gli raggelò il sangue.
< Kodochi! >
La giovane ragazza aveva gli occhi fissi su una figura appesa per un cappio sul trave principale della stanza.
< Che stai guardando? >
< Il corpo di mio fratello… Che cosa ci fa’ lassù? >
Con la paura che gli ribolliva nelle vene, fu Ono Tofu a farlo a tagliare la corda e a farlo scendere.
< Il suo sguardo… mette i brividi… >
< Chi può aver fatto una cosa del genere? >
< Colui che tutto questo tempo ha rubato il corpo di tuo fratello, Kodochi > rispose Ranma.
< Sei stato tu, Ryoga. Dimmi la verità! >
< Come ho fatto a muovermi se fino a pochi minuti fa’ ero in prigione? >
< Sono convinta che hai qualche spia che ci sta rendendo la vita impossibile. Diccelo! >
< L’unica spia è la vostra paranoia continua… Sarebbe meglio se lasciaste andare il corpo di Takewaki prima che lui… >
Ma Ryoga si bloccò di colpo per paura di confessare qualcosa di troppo pericoloso.
< Che cosa volevi dire, Ryoga? >
< Meglio se proviamo ad uscire da questo castello. >
< Qualcuno ci ha barricati dentro! > replicò Ranma.
< Allora non c’è altra maniera che buttarci da questa stanza per sfuggire da lui. >
< Ma a chi ti stai riferendo?! >
< Stava parlando di me. >
Girandosi di scatto, tutti i presenti videro il corpo di Takewaki fluttuare misteriosamente e fissarli con gli occhi rossi e lo sguardo glaciale.
< Ma che diavolo sta succedendo? >
< Ti fanno paura i fantasmi, Ranma? Adesso puoi dire che esistono realmente. >
Mentre il corpo senza vita di Takewaki venne spazzato via fuori dalla finestra, il suo fantasma prese il sopravvento mostrandosi ai presenti.
< Sei stato tu che hai continuato a giocare con le nostre menti? >
< E chi sennò? Mi sono divertito un mondo… Ma adesso che mi sono fatto vedere, voi non uscirete vivi da qui. >
< Tu lo sapevi, vero Ryoga? >
< Che cosa volevate che dicessi? Che ho visto il fantasma del mio Capitano? Mi avreste preso per pazzo. >
< Certe volte la pazzia ha sempre un bricioli di verità, non scordatevelo. Ma non potrete dirlo a nessuno… Non ora che finirò il mio conto in sospeso con tutti voi. Preparatevi. >
   
 
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