Anime & Manga > Yuri on Ice
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Autore: Hoshi_10000    06/06/2020    0 recensioni
Questa storia è una raccolta di one shot per indagare l’atteggiamento dei personaggi di Yuri on Ice di fronte al proprio invecchiamento.
Perché per alcuni sono i 18, per altri i 29; alcuni festeggiano, altri piangono; alcuni si divertono con amici e parenti, altri ne pianificano l’omicidio.
Perché ognuno è diverso e ognuno è speciale, ed un compleanno non è mai solo il giorno in cui celebriamo il fatto di essere nati.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Otabek Altin, Victor Nikiforov, Yuri Plisetsky, Yuuri Katsuki
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Seung-gil Lee: Grazie a tutti, ma adesso basta!

21 anni,
06 giugno
(sabato)

A essere sinceri, Seun-gil non aveva mai dato una grande importanza ai compleanni: per come la vedeva lui, erano solo la commemorazione della nascita di una nuova persona, e ok, ma questo quale valore aveva?
No, non era uno di quei depressi cronici che interpretavano il compleanno come una celebrazione del proprio avvicinamento alla morte, però gli davano noia le eccessive manifestazioni di sentimenti. Che bisogno c’era di schiamazzare, sparare coriandoli, spender soldi per decorazioni o che? Un compleanno era solo un compleanno, c’erano cose che aveva senso festeggiare, date che era importante ricordare, ma perché i compleanni?
Almeno su quel fronte in generale gli era andata abbastanza bene, col fatto che il suo compleanno cadeva lo stesso giorno di una festività nazionale*, molta gente finiva per non pensarci, dimenticandosene e risparmiandogli dei pacchiani quanto falsi gesti d’amicizia e auguri di buon compleanno.
Rotolandosi su un fianco per guardare il muro si domandò se era proprio necessario alzarsi. In quanto studente-atleta era abituato al duro lavoro, e non era certo l’alzarsi alle 7:30 del sabato mattina a pesargli, ma visto che quel giorno Min-so Park non gli aveva fissato allenamenti e non aveva lezioni, avrebbe potuto benissimo dormire un altro po’ e la cosa certo non gli sarebbe dispiaciuta.
Se non che aveva un compagno di stanza, che era l’incarnazione di ciò che più odiava in quelle circostanze.
- Auguri Seung-gil! - urlò infatti il ragazzo appena notò che era sveglio, praticamente saltandogli addosso.
Ma fra le migliaia di studenti garbati e a modo che vivano in quel campus, proprio a lui doveva capitare quel malefico mostro espansivo di Daehan?
Ringraziò con garbo, sprimacciando il cuscino e rituffandocisi sopra: finché il compagno fosse stato in giro non si sarebbe mosso di un millimetro dal suo letto per non rischiare di finire coinvolto in chissà quale dei giri della città che l’altro organizzava sempre nei week end.
Peccato che la cosa non bastò.
- Ma intendi dormire tutto il giorno? No perché sai -
Senza curarsi di interromperlo si premurò di rispondergli che sì, l’idea non era tanto male, ma Daehan, per nulla scoraggiato, ripartì subito a parlare, sproloquiando su come quel giorno avesse organizzato delle mirabolanti attività con Sooin, Seoil e un altro paio di cavallette che fra una cosa e l’altro si era ritrovato spesso in giro per camera.
- Ti conoscono tutti e gli piaci, gli farebbe piacere. -
Non commentò come la cosa non lo rallegrasse certo e tentò per dieci minuti buoni di levarselo di dosso con una qualsiasi scusa, ma alla fine rinunciò, ripromettendosi di trovare entro mezzogiorno una scusa valida per poterli abbandonare a loro stessi, con la speranza che un pullman li investisse.
La giornata, anche volendo togliere il mesto risveglio, iniziò male, con Daehan che riteneva indispensabile informare chiunque incontrassero per i corridoi che “ehi, era il compleanno del suo amico!”, con una certa disperazione sua, al punto che ormai aveva preso a ringraziare meccanicamente staccando il senso dell’udito.
E pultroppo non fu solo per i corridoi del campus, anche quando raggiunsero il gruppo in stazione fu la stessa identica pantomima, e così quando entrarono in un caffè. Alla fine esplose.
-Grazie, grazie a tutti, ma adesso basta! È mai possibile fare scene simili per una minuzia simile? No, non provare a rispondere Daehan, o non ti dico che fine faranno i tuoi amatissimi poster e tutte la action figure. Sì, è il mio compleanno, no, non m’interessa che lo sappia tutta la maledetta Corea!-
E con fare stizzito se ne andò.
Perché no, non riteneva di vitale importanza festeggiare il proprio compleanno, ma neppure aveva mai detto che per questo voleva sottoporsi alla purga.








 
생일 축하해




* non so pressoché nulla sulla Corea, ma non a detta di internet è festa nazionale, e io mi fido di Internet
http://www.corea.it/ricorrenze.htm
   
 
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