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Autore: Ghost Writer TNCS    06/06/2020    0 recensioni
Niflheim è sempre stato famoso per essere un pianeta tetro e ostile, ma questo non aveva fermato i coloni. Il loro spirito intraprendente e gli interessi economici di una grande multinazionale sembravano sufficienti per far fronte a qualsiasi avversità, ma si sbagliavano.
Il sogno si è infranto contro misteriose interferenze, e alla frustrazione ha fatto seguito la criminalità. Se per un amante degli esplosivi la situazione è particolarmente allettante, lo stesso non si può dire per le forze di polizia che cercano di ristabilire l’ordine, costrette a combattere un’organizzazione malavitosa più influente delle autorità ufficiali.
La sfida per la frontiera è iniziata e il più forte imporrà la sua giustizia.
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '1° arco narrativo'
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9. Un arsenale superiore

Dopo aver raggiunto i pickup, i cacciatori si erano diretti verso sud, avanzando nella foresta fino a raggiungere una carrareccia. La rudimentale pista serpeggiava anonima tra gli alberi, perdendosi apparentemente nel nulla, ma Luca l’aveva imboccata con sicurezza verso ovest.

Erano ormai diversi minuti che viaggiavano spediti, e Freyja teneva lo sguardo fisso fuori dal finestrino, alla ricerca di punti di riferimento utili ai suoi colleghi. Ogni tanto lanciava anche qualche rapida occhiata al suo smartwatch per farsi un’idea di quanto fosse lontano il centro di ricerca. Doveva stare attenta a non far insospettire i suoi compagni di viaggio, ma i cacciatori sembravano troppo assorti nei loro piani di vendetta per badare a lei.

Dopo undici minuti dal loro arrivo sulla carrareccia, finalmente avvistarono qualcosa: un prefabbricato estremamente semplice, dalla colorazione mimetica per cercare di camuffarsi nel paesaggio.

Freyja lanciò una rapida occhiata al rilevatore di interferenza sul cruscotto del pickup e vide che l’indicatore era vicino allo zero. Si guardò intorno e in pochi secondi riuscì a contare una mezza dozzina di uomini armati, ma probabilmente ce n’erano altri appostati nella foresta.

I cacciatori fecero fermare i pickup davanti al centro di ricerca e scesero dai mezzi.

«Sono il Mastino, Luca Pricolici. Dobbiamo ritirare delle armi» spiegò Luca ai sorveglianti.

«Ok, seguitemi.»

A Freyja bastò qualche rapida occhiata per accorgersi che gli uomini posti a difesa del centro di ricerca erano tutti dotati di uniformi antiproiettile e fucili d’assalto di alta gamma. Per quel che ne sapeva, nessun agente di stanza su Niflheim poteva vantare un equipaggiamento simile.

Una volta entrati nel centro di ricerca, i cacciatori poterono togliersi i caschi, ma l’odore che li accolse aveva un che di insolito, forse dovuto alle sostanze chimiche usate in qualche esperimento.

L’ambiente era grande all’incirca sei metri per dodici, con giusto qualche tavolo a suddividere lo spazio. L’orchessa riconobbe tecnologie all’avanguardia e attrezzature da alchimista, oltre ad alcune armi e apparecchi smontati.

«Dottoressa Mwanda, sono arrivati i cacciatori» li introdusse uno dei sorveglianti.

La ricercatrice, talmente assorta nel suo lavoro da non accorgersi del loro arrivo, fece ruotare la sedia e si alzò. Era una dromeosauriana[7] e portava le lunghe piume del capo – simili a capelli rossi – raccolte in lunghe treccine.

«Sono il Mastino, Luca Pricolici. Siamo qui per le armi.»

La donna si sporse di lato e indicò il suo unico collega. «Chiedete ad Albion, è lui che si occupa delle armi.»

Il gruppo di cacciatori e sorveglianti si spostò verso il tavolo indicato dalla sauriana, dove un metarpia[8] – un faunomorfo di tipo uccello – stava lavorando con i componenti di un fucile. Aveva delle piume azzurre sulle braccia e al posto dei capelli, un pizzetto fatto anch’esso di sottili piume, e l’aria di chi non dorme abbastanza.

«Sei tu Albion?» gli chiese Luca. «Sono il Mastino, ci servono le armi.»

Lui si alzò. «Sono io, seguitemi. Vi servono armi letali o stordenti?»

«Stordenti» rispose l’orco, ma lo fece a denti stretti: dopo quello che era successo, avrebbe tanto voluto uccidere il papio venefico.

«Bene, queste sono le armi stordenti che abbiamo già modificato» spiegò il metarpia. «Mi sono permesso di fare qualche piccola modifica extra ad alcune di loro.»

«Che tipo di modifica?» chiese Luca mentre sollevava un fucile d’assalto al plasma.

«Di quel BPR7 ho ricalibrato il generatore di plasma, adesso è più preciso e ogni proiettile consuma meno gas. A quello Zapper ho aggiunto un meccanismo che fa ruotare il generatore di scariche elettriche, rendendolo più potente e preciso» proseguì accennando all’arma presa in mano da un altro cacciatore. «Per il Wallbreaker Mk3 volevo migliorare la potenza d’impatto dell’onda d’urto, ma quando l’ho aperto mi sono incazzato: il Mk2 aveva una struttura molto più solida e affidabile, sicuramente l’hanno modificato solo per diminuire i costi di produzione.»

«Possiamo prendere quello che vogliamo?» chiese il secondo di Luca. «Sono tutte testate?»

«Sono un professionista, non distribuisco armi inaffidabili» confermò il metarpia.

I cacciatori ci misero pochi minuti per scegliere le armi e fare scorta di munizioni, dopodiché lasciarono il centro di ricerca in tutta fretta: forse erano ancora in tempo per seguire le tracce del papio venefico.

Una volta solo, Albion fece un rapido conteggio delle armi rimaste e poi andò dalla sauriana. «Ehi, capo, noi tra quanto potremo muoverci? Non vedo l’ora di scoprire cosa si nasconde al centro delle interferenze.»

«Ancora un po’ di pazienza: finché non arrivano i prossimi cristalli, non possiamo fare nulla.»

Il metarpia non nascose la propria stizza. «Su quel loro pianeta il tempo scorre pure più in fretta, come fanno a essere sempre in ritardo con le spedizioni?» Scosse il capo. «Ecco cosa succede quando ci si affida agli dei.»

«Non piace nemmeno a me dipendere da quei megalomani egocentrici, ma non ci sono molti posti nell’universo dove possiamo trovare quello che ci serve» gli fece notare la dottoressa Mwanda. «E poi lo sai: sono curiosa quanto te di capire chi ha nascosto cosa su questo pianeta.»

***

«Da questa parte» affermò Luca, trasformato nella sua forma ibrida.

Erano tornati al punto dell’attacco e da lì l’orco aveva cominciato a seguire l’odore del papio venefico. Era flebile, ma non abbastanza da sfuggire al suo naso di chimera.

Freyja pensava che la loro sarebbe stata una ricerca inutile – la scimmia si muoveva tra le fronde mentre loro procedevano a terra – invece il Mastino continuava ad avanzare con ferrea determinazione. Forse sarebbe davvero riuscito a condurli alla preda prima che la nebbia avesse la meglio su di lui.

Era ormai tardo pomeriggio quando avvistarono delle ossa. All’inizio erano solo un paio, ma ben presto si resero conto che il loro numero aumentava man mano che si avvicinavano alle radici di un enorme albero.

«L’odore è forte, deve essere la sua tana» stabilì Luca.

«L’interferenza è piuttosto marcata, ma le armi sembrano a posto» osservò il suo secondo. Premette il grilletto e la raffica di impulsi inondò di elettricità un innocuo albero. «Funziona davvero.»

L’orco rilasciò la chimerizzazione e si rimise la maschera. «State pronti, potrebbe arrivare da un momento all’altro.»

Tempo di finire la frase, un verso minaccioso e gutturale si propagò per la foresta.

«Parli del diavolo…» commentò uno dei cacciatori.

Le chiome degli alberi vennero scosse con vigore, come a voler annunciare l’arrivo del signore di quel luogo.

Il papio venefico atterrò proprio davanti a loro, frantumando le ossa sparpagliate a terra con la forza del suo peso. Si appoggiò sulle lunghe braccia e lanciò un fragoroso ruggito, così forte da far tremare l’intera foresta.

I cacciatori, troppo esperti per farsi intimorire, puntarono le armi: era giunto il momento di far capire alla scimmia chi era il predatore e chi la preda.

***

Una volta arrivato a casa, D’Jagger infilò gli ingredienti che aveva comprato nel robot cuoco, scelse la ricetta e avviò la preparazione. Lavorare per il Sindaco non lo entusiasmava particolarmente, ma almeno aveva accesso alle scorte di cibo prodotte con le sue piantagioni.

Mentre il macchinario lavorava, ne approfittò per andare a lavarsi. Finita la doccia accese un notiziario e cominciò a mangiare insieme a Lunaria.

«La riunione in merito alle misure da mettere in atto per contrastare la criminalità nella colonia occidentale è appena conclusa, a momenti dovrebbe iniziare la conferenza del governatore» affermò il presentatore. «Ecco, mi informano che è pronto il collegamento. Vediamo.»

La linea passò alla sala stampa dell’ufficio del governatore, dove il nano era già in piedi e pronto a parlare. Insieme a lui, un passo più indietro, c’era un’insettoide di tipo mantide religiosa dall’aria poco amichevole.

«Signori, grazie per essere venuti» esordì il governatore. «Quello di oggi è un importante annuncio che giunge al seguito di lunghe e attente analisi portate avanti dal sottoscritto e dal mio staff insieme al commissario Mantina, a capo della polizia locale, che è qui al mio fianco.» Il suo sguardo era ferreo, determinato. «Come ben saprete, quando la Orborum Domini mi ha nominato governatore la situazione nella colonia occidentale era critica. Drammatica, oserei dire. In queste settimane abbiamo fatto degli enormi passi avanti, ma non è abbastanza. Grazie allo straordinario impegno dei nostri agenti, siamo riusciti a rendere sicuri la maggior parte dei quartieri, ed è giunto il momento di estirpare completamente qualsiasi criminale che ancora si nasconde ai margini della colonia. Si tratta di una sfida eccezionale, che richiede mezzi eccezionali, ma questi mezzi eccezionali non ci sono. Grazie all’impegno dei nostri concittadini, la colonia ha continuato a crescere, ha attirato nuovi giovani in cerca di futuro, e questo è fantastico, ma purtroppo il numero di agenti è sempre lo stesso. Il commissario Mantina e io abbiamo più volte insistito sull’urgenza di assumere nuovi poliziotti, ma purtroppo le nostre richieste non sono state ascoltate. Noi comunque non vogliamo arrenderci. Noi continueremo a lottare per il bene della colonia. E per farlo abbiamo deciso di utilizzare i fondi di emergenza per ingaggiare dei mercenari in grado di affiancare le forze dell’ordine. I primi uomini raggiungeranno la colonia nel giro di qualche giorno e saranno subito a disposizione della polizia locale. Presto le difficoltà che abbiamo dovuto superare saranno solo un lontano ricordo e la colonia occidentale diventerà un modello per tutte le altre, su Niflheim come nel resto dell’universo. Avete la mia parola.»

Molti giornalisti alzarono subito le mani, una lista di domande affollò la chat della diretta, ma il governatore era abituato a simili situazioni e senza timore invitò uno dei presenti a esporre i suoi dubbi.

«Fondi di emergenza?» sbottò D’Jagger. «Ma quanta roba ha nascosto ‘sto governatore?! Ogni volta che c’è un problema, tira fuori delle “risorse di emergenza” che nessuno aveva mai nominato! Che dici, Lunaria?»

Lei fece spallucce e continuò a mangiare le sue bacche.

«Anch’io sono senza parole» confermò il goblin.

Sebbene cercasse di non darlo troppo a vedere, in realtà D’Jagger era un po’ preoccupato: farsi beffe di qualche agente mal equipaggiato era un conto, avere a che fare con dei mercenari dal grilletto facile era tutta un’altra storia. Alla fine aveva fatto bene a diventare un tirapiedi del Sindaco.

«Mowatalji, spero proprio tu abbia ragione» commentò tra sé e sé. «Non ho nessuna voglia di stare di nuovo dalla parte dei perdenti.»


Note dell’autore

Ciao a tutti!

In questo capitolo abbiamo conosciuto due dei ricercatori del Sindaco, e chi di voi ha letto Eresia dovrebbe aver drizzato le orecchie quando ha sentito parlare degli dèi e dei cristalli. Ma per il momento non posso svelare nulla :P

I cacciatori intanto hanno recuperato le armi e sono pronti a vendicarsi del papio venefico, tuttavia la vera notizia è l’annuncio del governatore: l’arrivo dei mercenari può essere una vera svolta per la colonia, ma come reagiranno i criminali? Cosa farà il Sindaco per contrastare questa iniziativa delle forze dell’ordine?

E a proposito di forze dell’ordine, è finalmente giunto il momento di mostrarvi Freyja in versione chibi :D

Freyja Valkyregard (HoJ-1)

A presto ^.^


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[7] Specie originale di Project Crossover, spesso viene abbreviata in sauriani. Il termine deriva da Dromaeosauridae, una famiglia di dinosauri piumati.
Per maggiori informazioni: tncs.altervista.org/bestiario.

[8] Sottospecie originale di Project Crossover. Il termine richiama le arpie.
Per maggiori informazioni: tncs.altervista.org/bestiario.

   
 
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