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Autore: Europa91    07/06/2020    0 recensioni
[Soukoku]
Ambientata subito dopo i fatti di Fifteen.
Dazai e Chuuya alle prese con la loro prima missione ufficiale all’interno della Port Mafia e ai primi sentimenti che provano l’uno per l’altro.
“Vorrei proprio essere presente il giorno che troverai una donna disposta a morire insieme a te”
“Saresti geloso?” [...]
“Ora sei un membro della Port Mafia; non sei solo Chuuya” [...]
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Chuuya Nakahara, Osamu Dazai
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Cap.4

 

 

 

All’inizio non avrebbe voluto dire quelle parole a Chuuya, a dir la verità non si era preparato un vero e proprio discorso; voleva solo che capisse la situazione; se ciò che gli aveva rivelato Boris era corretto, sarebbe stato il grave pericolo. Rimbaud era un dotato molto abile e potente, l’avevano sconfitto per puro caso; Dazai dubitava che gli sarebbe sempre andata così bene; il rosso era forte ma ancora molto inesperto e impulsivo; col tempo sarebbe diventato uno dei membri più forti della Port Mafia, di questo ne era certo; a prova di ciò era stato posto sotto le dirette dipendenze di Kouyou-san; però ora era solo un quindicenne inesperto. Se li avessero attaccati in gruppo dubitava che se la sarebbero cavata altrettanto bene. 

 

“Perché ho l’impressione di conoscere questa strada?” Chiese d’un tratto Chuuya guardandosi intorno.

 

“Perché ci siamo già passati, stiamo andando a casa di Rimbaud, o almeno, a quello che ne resta. Boris-san mi ha rivelato che gli ex agenti segreti nascondono sempre qualcosa nelle proprie abitazioni, anzi, molto spesso quegli edifici hanno stanze segrete o altro, dobbiamo solo trovare qualcosa che a prima vista c’è sfuggito”

 

“Tz la fai sempre facile tu”

 

“In effetti avrei dovuto pensarci prima, quale luogo poteva essere più sicuro per nascondere qualcosa se non la propria abitazione? Rimbaud non aveva amici all’interno della Port Mafia e forse proprio per via del tradimento subito in passato, non si fidava di nessuno. Se aveva qualcosa da nascondere l’unica sua opzione restava quella casa”.

 

“Che mi dici del suo partner?” Domandò improvvisamente Chuuya;

 

“Era francese, si chiamava Verlaine, Boris non mi ha detto altro e io non gli ho chiesto altro, tanto è morto; eh beato lui”

 

“Vorrei tanto che ti ammazzassi una buona volta così staremmo tutti meglio”

 

“Ti mancherei troppo”

 

“Brinderei alla tua morte”

 

“Hai quindici anni non puoi bere alcolici”

 

“Chi sei stupido Dazai mia madre? Io bevo quanto mi pare e cosa mi pare”

 

“Si sì come vuoi”

 

Erano arrivati presso i resti dell’abitazione di Rimbaud, e iniziarono subito a cercare possibili indizi tra le macerie.

 

“Pensi veramente che ci possa essere qualcosa qui?” Domandò Chuuya spostando l’ennesima asse di legno col proprio potere

 

“Già, guarda che ho appena trovato” gli mostrò Dazai allungando le braccia. Sembrava una scatola di metallo, non era molto grande, Chuuya dubitava potesse contenere i documenti che stavano cercando.

 

“È chiusa con una combinazione. Ciò significa che il suo contenuto è prezioso” il rosso lo guardò scettico;

 

“Mi sembra piccola per contenere dei documenti” Dazai sbuffò divertito;

 

“Tipico del mio cane; siamo nel XXI secolo ci sono molti modi per conservare documenti” iniziò a spiegare con fare ovvio;

 

“Può contenere una chiavetta USB, una scheda di memoria, un piccolo tablet, un cellulare, abbiamo così tante opzioni; cosa credevi che cercassimo, solo documenti cartacei?” Chuuya arrossì ma questa volta per la vergogna; non ci aveva pensato, aveva dato per scontato che stessero cercando delle carte; Dazai aveva ragione (per quanto gli costasse ammetterlo); i documenti potevano essere in forma digitale e questo rendeva probabile il fatto che si trovassero proprio in quella scatola.

 

“Da qua, userò la gravità per..”

 

“Aperta!!!” Quell’idiota era davvero insopportabile 

 

“Allora cosa contiene?” Chiese Chuuya avvicinandosi;

 

“Fermi” entrambi si voltarono, erano stati circondati da uomini armati ed alti il doppio di loro; Dazai appoggiò la scatola a terra, dopo averla richiusa di scatto; sorrise; al rosso venne solo voglia di prenderlo a pugni;

 

“Sapevo che era solo questione di tempo, Boris-san” Chuuya sgranò gli occhi sorpreso, c’era il loro informatore dietro a tutto? E quell’idiota lo sapeva? Si era ovvio, Dazai sapeva sempre tutto; era così irritante, anche se ormai ci stava facendo l’abitudine;

 

“Bravo, mi hai scoperto” disse l’ex agente segreto facendosi largo ed arrivando davanti a loro;

 

“Sapevo che il lavoro alla tavola calda era solo una copertura, inoltre ho notato un paio di lividi sul tuo avambraccio, segno che non era passato molto tempo dall’ultima volta che avevi imbracciato un fucile. Mi hai volutamente indirizzato verso la casa di Rimbaud perché tu stesso stavi cercando quei documenti. Inoltre eri troppo interessato ad Arahabaki, è stato questo il tuo errore, fare troppe domande su Chuuya” il rosso lo fissava senza parole; Boris iniziò a ridere 

 

“Ahah bravo hai fatto i compiti Dazai. Hai indovinato, la mia missione è recuperare i documenti rimasti e cercare di catturare Arahabaki o almeno l’individuo che ne ha i poteri. Rimbaud è stato un incompetente a perdere contro due ragazzini; ma d’altronde era sempre stato tenero, io non ci andrò così leggero” Chuuya sorrise;

 

“Non te lo stavamo chiedendo e ora preparati vecchio, non credere che mi farò catturare così facilmente”

 

“Fuoco”

  
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